La crisi del '29 produsse l'elitario JOY, la gente non poteva più comprare gli abiti di Jean Patou (lo Chanel dell'epoca) e così Patou creò un profumo, così lo volle, che fosse il migliore dei profumi, il più pregiato, perché un profumo avrebbe dovuto incarnare il suo stile e consolare chi da quella crisi avrebbe potuto indossare solo l'odore del suo stile.
La crisi attuale è molto simile a quella, ci siamo ancora dentro. E' cominciata sottovoce con il post 11 settembre e si è acuita dal 2008 con il crack Lehmann. Qualcuno può comprare tutto come niente fosse, ma la massa taglia ogni anni di più i consumi. La valuta si svaluta. Le grandi case tremano, di moda, di cosmetica.
Intanto i paesi di produzione delle materie prime pretendono sempre di più, così i sintetici diventano le soluzioni migliori, per rimanere sul mercato senza perdere posizioni di privilegio.
La gente vuole il marchio, e lo vuole pagare una certa cifra, il marchio l'asseconda e taglia il profumo: dimezza note costose o le rimpiazza con note meno costose, allunga le fragranze con l'acqua, avete capito bene, e tiene uniti i profumi acquosi e meno alcolici con emulsionanti. Guerlain ad es. smette le boccette di Vetiver di vetro satin per sostituirle con vetracci più economici. YSL fa lo stesso e comprime i propri gioielli (flaconi da 100 ml diventano 80 ml), etc.
Quindi, un profumo nato oggi e destinato alla gente comune, fatica molto a essere un buon profumo.
Si mettono davanti ai grandi nasi sempre meno note, e sempre meno costose. E si pretende: fammi qualcosa di buono con questo! E' un esercizio di fatica, una prova di genio a cui non tutti sono portati, molti celebri profumieri traggono la loro forza non da particolari competenze ma dalla disponibilità degli ingredienti. E dei mezzi.
Notate l'odore onnipresente: muschio sintetico.
E per i naturali? Ah beh, patchouli!
Quindi per fare un profumo eco-nomico prendo patchouli e metto muschio?
Infatti! E cosa viene fuori? Con un pe** di rosa Narciso Rodriguez! Con un pe** di linalolo Jean Paul Gaultier! Ma c'è chi fa di peggio e risparmia anche sul patchouli come D&G (che appartiene ormai a L'Oreal)! Come Hugo Boss che tutto spende in pubblicità, per forza devono scendere ancora coi costi! A volte spieghiamo il colore di The One Sport con la volontà di risparmiare anche sui coloranti chimici!
Sembra VUOTO.
Il nulla.
Concettualmente è una *****! Sembra la diluizione dell'altra ***** recente, D&G Light Blue Homme, ma qui si risparmia di più, 100 ml non 125, e via anche il colorante!
Fra poco i profumi ve li venderanno nel brick... FIRMATO.
Sai che consolazione!
Il consiglio del giorno è:
NON COMPRATE PROFUMI NATI DOPO IL 2009, O PRESTATE MOLTA ATTENZIONE AL VALORE DELLA LORO "STRUTTURA" IN RAPPORTO ALLE FRAGRANZE GIA' ESISTENTI E AL PREZZO .
IN PROFUMERIA ******* VUOL DIRE BUONO.
QUESTA ME LA SCRIVO...
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...CONTENTI?
lunedì 2 settembre 2013
I profumi di massa e le crisi economiche. Reissue.
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