Inghilterra. 1872?
La recensione è stata lunga e travagliata.
Il profumo è stato provato e riprovato negli ultimi 12 mesi 15-20 volte.
Su carta e tessuto, quindi su derma.
Tanto rumore per nulla, potrebbe essere stato l'altro incipit.
Il primo profumo di questa casa inglese, o quel che ne rimane.
Flacone più bello in foto che dal vivo, tappaccio in plastica peggiore nella chiusura di quelli Monotheme del Vidal (profumi fascia bassa).
Il bergamotto non è bergamotto, e infatti non si comporta come un bergamotto olio essenziale, ma piuttosto come una idea di agrumi sintetica. O come una idea di bergamotto, più Svelto lavapiatti che Earl Grey Flavoured.
Poi una lavanda molto secca poco amabile, del tipo l. hybrida.
La rosa è un dubbio di rosa dove domina il geraniolo, il gelsomino è inesistente, si tratta di hedione e non di gelsomino fiore.
Legno di cedro...
Base muschiata, ambra non decifrabile.
Presenze infinitesimali, nanoscopiche di "sandalo" e iris radice, al punto che con sincera difficoltà ne possiamo definire i contorni: il "sandalo" se c'è non è indiano ma australiano, e più facilmente è una ricostruzione sintetica perché il suo tintinnare nel drydown (che lo ripetiamo è flebile) ricorda i tanti prodotti al sandalo dei supermercati, che sandalo non sono...
Fondo cumarinico slightly poudrè (talchettino).
Negli anni '40 Luchino Visconti abusava della fragranza che portava il nome "Hammam Bouquet" e che era ancora prodotta closest to the original formula by William Penhaligon.
Nel '41 il laboratorio Penhaligon ed il negozio finiscono sotto i bombardamenti.
Solo nel '75 la signora Pickles (e grazie anche al contributo di Zeffirelli, seguace di Visconti), "riapre" (ricercando in giro le formule di W. Penhaligon nel frattempo disperse o distrutte) con un negozio in Covent Garden, Londra.
A Visconti piaceva la rosa nel profumo.
Se oggi fosse stato vivo avrebbe ritenuto (come noi) l'attuale versione di Hammam Bouquet una por******* avrebbe indossato un profumo quasi certamente su misura, stante la eccessiva diffusione della "nicchia" (che ormai nemmeno letteralmente è tale nei casi migliori) e noi avremmo potuto facilmente riuscirci con lui, perché le rose sono una nostra specialità.
Le migliori assolute, gli olii essenziali più rari, i replacer più riusciti al mondo, abilità compositiva che cresce più rapida dello sbocciare dei fiori dopo una pioggia di maggio...
MCCA (ma chi ci ammazza)?
Rating: 1/5
E finalmente è toccato al mio amatissimo Hammam Bouquet... ma oramai è solo un ricordo. Purtroppo non riesco più ad indossarlo. Bello solo annusare il tappo-spray, stop... ma sulla pelle dopo 5 minuti parte un tanfo di acqua sporca dove fiori cimiteriali sono stati abbandonati... Un attimo: vi sto parlando di un Hammam del 2002... chissà adesso ancor di più che schifo. Un bel profumo di Hammam Bouquet, invece, lo offriva - fino a qualche anno fa, la saponetta, sì... quella in confezione da tre. Una rosa delicatissima, soave, da mese di maggio. Mi piacerebbe farvi sentire un Hammam del 1985, che conservo ancora gelosamente. Diverso da quello del 2002! E'più intenso, più opulento... il colore del liquido scuro. Se quello attuale è dorato, paglierino, quello del 1985 è ramato... P.S.: ... e anch'io mi sono chiesto cosa mai "sentiva" Luchino... o la Callas...
RispondiEliminaCose su cui meditiamo. Cosa li fanno a fare i ri-ri-riformulati, vendono solo nomi ed etichette di profumi che non ci sono più.
RispondiEliminaJ.