...CONTENTI?

sabato 31 gennaio 2015

Blue Sapphire, Boadicea the Victorious.


2013, Bo... Bo... Boah.
Il boccettazzo blu e dorato non è come gli altri argentati, fa più figo nelle intenzioni del produttore. Più figo, più soldi. Allora il prezzo sarà 500 circa non 200. OK, e adesso viene il bello, perché così nascono queste patacche... Cosa ci si mette dentro? Telefonatina pim pum pam. Solite ditte buone per tutte le stagioni, basta pagare...
Patchouli, tantissimo. Nota verde tipo undecatriene. 
Iononi, tocco di musk ketone o replacer dello stesso, benzil benzoato. Oud fritto misto e arancio.
Gelsomino micro e base ambrata tipo la fix 505. 
Rosa senza smalto né realismo.
Durata buona ma non troviamo corretto lo abbiano etichettato come "parfum".
E' una fragranza "orientale" banale, senza carattere, per nulla originale o particolare.
E' il solito sinteticone...
500 euro? 
What? Cosa contiene... alito di serpente? 
O di qualcosa che VALGA niente di niente?
LA SECONDA.

Ah, no. C'è uno zaffiretto incollato sul peltro dorato... Aaahn, cambia tutto...
Presi dagli indiani col banchetto?
Bene, te ne daremo 30 (di euro), ma solo per decorare la mensola in bagno...
Anzi... scusa, risentendolo bene... 25, la scatola incartata bene... è un regalo.
Wait, ma con l'umidità di doccia e vasca, non è che la doratura si ossida?
Alla prima bottarella lo zaffiretto si stacca e il folletto* l'ingoia?

Stop, abbiamo cambiato idea.

Rating: ZERO

*l'aspirapolvere!


Paco Rabanne. Lady Million Eau My Gold!


Anne Flipo 2014

Sembra un putt***ta di Jovoy, e invece... E invece? Li fanno nello stesso forno, con gli stessi lieviti e le stesse farine... Cambia niente. Certo, questo costa meno...

Lady Million Eau My Gold di Paco Rabanne, è un chimicone pesca mandarino, con iononi (viola) e note ambrolegnose, e di pseudo-neroli... tutte rigorosamente e sfacciatamente sintetiche.
Capriccio di legno di cedro, illusione di sandalo.
Insignificante e senza progetto.

Rating: ZERO


giovedì 29 gennaio 2015

Dolce & Gabbana. Intenso Pour Homme, pfff...

20 anni per ridursi così?
2014, Pallino Pinco
Per demolire il Dolce e Gabbana del 1994 si sono impegnati di brutto. Dopo varie tribolazioni e riformulazioni si giunge nel 2012 ad un profumo rivisitato creato da uno che avrebbe dovuto farsi visitare da uno bravo, per evitare di "creare" una simile rivisitazione...
Avevano mutato un cavallo in un asino e per giunta sordo e zoppo.
Cala la catena anche al cliente ottuso che compra a memoria anno dopo anno senza accorgersi di niente... E SBAM! 2014, una cosa nera, tipo quelle di vacca in montagna, da girarci attorno per non pestarla... Intenso non è un profumo intenso. Sotto hanno scritto "parfum"? Non fateci caso.
Lo schema è sempre quello dei predecessori Dolce & Gabbana Pour Homme, ma i materiali impiegati sono pietà senza michelangeli...
Agrumetti, tabacco non tabacco, sandalo non sandalo, tutto finto... Tranne il prezzo, ma voi non fate caso al prezzo. Tanto, mica vorrete comprarlo!

Rating: ZERO



Vespa for Him & Vespa for Her, due belle m....

2014, ma ti pare?
Juliette Karagueuzoglou (che di mongolo non ha solo il cognome) firma il for Him (una mediocre copia di Azzaro Chrome, che non è mai stato primo della classe ma brilla di lucina propria), mentre Nicolas Beaulieu firma il for Her (che è una cagata fruttata mela verde vanillina muschio shampoo per cani).
Ma questa è gente che firma con la croce...
Sono analfabeti della profumeria, hanno un curriculum di profumi tra il brutto e il pessimo.
Vedeteli in faccia e partiranno gli interrogativi come bestemmie in bocca a uno scaricatore.

Rating: ZERO (both)-

PS

Che roba è?
Vespa.
Ma cosa c'entra Porta a Porta?
No, Vespa Piaggio!
Con questo tempaccio? E io che pensavo fossi venuto in autobus...

mercoledì 28 gennaio 2015

Iris des Champs Houbigant für Frauen.

2014, ein Kerl nach dem Zufallsprinzip

Iris des Champs ist ein schlechter Geruch. Es ist eine schreckliche Idee der Blume gemacht, als ob die Drossel oder die Iris waren dasselbe, mit der Kunst der Sorglosigkeit. Wenn wir riechen diese schreckliche Sache und Comic, verstehen wir, wie unwissend müssen die Parfümeur, der solchen Unsinn berechtigt sein. Das riecht nach Seife Blumen, Moschus-Keton basierend Ersatz ... aber was zum Teufel wir Zeit damit ... Kunststoffkappe und Etikett, das wie ein Aufkleber Abarth falsch aussieht zu verlieren. Würde dies Houbigant auferstehen? Schade ...

Rating. ZERO

lunedì 26 gennaio 2015

MAI, a digiuno, al supermercato.



In profumeria andare sempre sazi. Non per forza o solo e soltanto di cibo.
Sazi di profumi. 
Sazi di profumi dal felice transito.
Sempre pronti a lasciarsi motivare all'acquisto ma: non abbiamo bisogno di niente, o almeno di niente di ciò che è oggi reperibile in una profumeria tipo sephora, o in una tipo tutta putti e puttane pitturati e puttanieri parrucchini pettinati...
Chi è sazio di profumi, non apre la bocca (il portafogli) che per le cose che veramente valgono.
Chi ha sviluppato una certa esperienza, una buona cultura olfattiva, non compra quello che c'è in vetrina, compra quello CHE VALE. E se non c'è niente che valga la pena comprare, esce dal negozio nel quale è entrato, e di questi tempi fuffaioli, tossici e orrorifici, se non ci ritorna... meglio per lui!

Cosa c'è in profumeria OGGI che cercheremo o cercherete fra 5 o 10 anni? Niente.

Ciò che è Bello è indimenticabile.

Cioè che è Brutto è dimenticabile, e diménticatene!

OGGI in profumeria si fa commercio del dimenticabile [di-men-ti-cà-bi-le] che si dimentica involontariamente ma volentieri, è un business breve con gli anni a venire contati.

Contino pure i contanti dei clienti suonati, ma voi per favore, che suonati non siete (più, tali noi vi si stima), non dategliene altri.

domenica 25 gennaio 2015

MAI, in ruolo subalterno, in una azienda di aromachemicals.

Wait, non saranno parole solo nel timore di ritrovarsi infognati nei meandri delle patologie professionali correlate al mondo dei profumi...



Chi produce i materiali, ne argomenta in sede di vendita (per venderne). Legnoso, ambrato, sono termini davvero ormai ubriachi, non è possibile capire un materiale sintetico dalla descrizione del produttore. I suggerimenti (così sono definiti nei protocolli aziendali) sono affidati agli stessi geni dei quali abbiamo parlato nel precedente post...
E il produttore lo sa, che vende m******* un tanto al chilo... tant'è vero che in caratteri lillipuziani scrive: "Le informazioni sono fornite in buona fede (sic). Per idoneità o modalità di utilizzo, fatevi le prove del caso, perché non si garantisce niente di niente"... 
Splendido! 
Quindi, durata, caratteristiche varie, sono un poco messe là, a ca***... Se la mela sa di trementina, o non funziona, declinano ogni responsabilità. Loro dicono due balle, ma poi specificano che è l'acquirente che deve verificare stamminchia di mela! Ma allora, stiano vaghi dal principio no? No, al principio vendono una cosa esatta, prestante e invitante, poi tu pensi a chi ha preso 1000 litri di mela che sa di pino, e gli è venuto giù il tendone.
E insomma, vendono per forza con questa & quella clausola...
Persino sulla salubrità (nonostante i test top secret su cavie come conigli e topi) mettono le mani avanti, impegnando l'acquirente a "fare da solo" e ad "ottenere autonomamente idoneità presso gli Istituti Competenti"... 
Perché anche lì è tutto un "bah", "mah", "può essere"...
Cioè, vendono un materiale, che non sanno bene di cosa odori, non sanno (o non vogliono dire) cosa sia in verità, non sanno (o non vogliono dire) cosa faccia o non faccia; e tu devi andare, tua responsabilità, a paciolare in giro come un ebete con questa roba (?)...

Su per giù, un tanto al chilo, tanto alla fine cazzi tuoi... Ma che prassi cialtrona è?

La loro non è Scienza, è inco-scienza. 

Non c'è che dire, gente per bene cercasi disperatamente!

PS
In fondo, a questo servono le esperienze...
MAI, in ruolo subalterno, in una azienda di aromachemicals!

giovedì 22 gennaio 2015

Nei Gironi Infernali della Chimica Incivile degli Aromi e delle Fragranze.


Le industrie che producono materiali sintetici e profumi finiti conto terzi, entrano nelle nostre case e nei nostri corpi, in molti modi subdoli. Detergenti, resine plastiche, trucchi, farmaci... cibo.
Tutto il nostro cibo è profumato con lo stesso amore che le aziende degli aromi impiegano per profumarci... Praticamente ci odiano.
Che grado di civiltà è la loro?
Si nascondono dietro il segreto industriale, creano i materiali, se li controllano, se li approvano o se li vietano secondo necessità (toh è scaduto il brevetto, allora adesso arriva la concorrenza... beh, allora adesso è cancerogeno...), non hanno avversari. Fanno il bello e cattivo tempo...
Finché le cose vanno bene, e non si stabiliscono relazioni tra le tette nei bambini e i cibi ed i prodotti profumati a loro destinati... Incassano...
Nei laboratori nei quali siamo entrati sino ad oggi, abbiamo avvicinato profumieri "capo" (capo come testa, ma testa di cosa?), tecnici di laboratorio, un sacco di esperti di chimica.
Voi direte, saranno tutte persone straordinarie, dei geni! No. Lasciatevi deludere, non ci siamo accorti di talenti speciali. Anzi, abbiamo trovato un mare di storditi imbecilli. Ci sono gli aspiratori ma provate voi a lavorare tutti i giorni in mezzo a fusti di tensioattivi, solventi, prodotti chimici aromatici!
Sanno 4 stronzate che vanno da qui a là, finito il sapone stop. Finito il profumo, disco rotto. Finito l'aroma per lo yogurt (50 ingredienti per dire banana) stop.
Senti genio... quella roba fa male o fa bene? Panico, non sanno niente, sanno solo come si solubilizzano le polveri, sanno che dopo la scadenza la roba va buttata, anche se ammettono che buttano via roba che non appare alterata, ma tanto, chi se ne frega...
L'azienda che li produce e che ne decide il lifetime è la stessa che dà ordini che non si discutono, e che paga gli stipendi a fine mese...
Non sanno da dove si ricavano le molecole che usano! No, non lo sanno! Da dove si ricava l'iso e super? Ti aspetti che un mezzo professore universitario conosca la risposta, visto che lo usa tutti i giorni! E invece ti guarda come un coglione... Sorride, sembra di essere tra il Quizzone, e Passaparola... Il cazzone ti spara infatti una banalità spezza-imbarazzo. Dal petrolio?
Da quale frazione del petrolio, ammesso che venga da là? Boh...
Da dove viene il galaxolide? Scena muta. Professore, sembri un cretino, e forse lo sei... hai il gusto e il senso del bello di un topo morto, fai profumi di merda, non sai cosa usi, hai una laurea in chimica con tanto di master qua e master là! A carriole non ti ci mandano per il fisico gracile, ma dovresti andare a menare quelle per le cave!*
Con gli aromi è lo stesso. Stesse aziende. Stesse esigenze di personale babbeo.
Tutti scomparti isolati. Chi produce non tocca chi utilizza. Chi utilizza non tocca chi approva. Chi approva non tocca chi decide prezzo e smercio. Non abbiamo ancora capito se ai vertici ci sia gente che ha il quadro della situazione...
Sanno oppure no, che quello che producono è eufemisticamente molto pericoloso?
Noi pensiamo che i Capi lo sappiano... E che non da oggi si preparino all'irreparabile con esercizi da funamboli. Ma la loro miglior difesa è il preventivo controllo dei controllori, che è quello che fanno.
Non è possibile per chi non sa quello che sanno loro, capire e dare risposte precise! Soprattutto in tempi rapidi.
Non possiamo sapere da dove vengono le malattie, se non sappiamo cosa mangiamo, se non sappiamo di cosa ci vestiamo, se non sappiamo con cosa ci laviamo, se non sappiamo niente di quello in cui siamo immersi!
I profumi sono il problema forse minore.
Da dove vengono i problemi neurologici, i problemi ormonali, i tumori, le malattie subdole?
Non si sa... E' divertente e terribile, i nutrizionisti sono una massa di svalvolati, ma sono in buona compagnia perché la medicina è piena di specialisti in discipline di fantasia... Cosa sanno delle farine? Dei processi produttivi delle farine? Conoscono le calorie... Le calorie non servono a un cazzo di niente, scritte inutili, argomento futile.
Come viene prodotto quel biscotto? Cosa fanno tutti gli additivi utilizzati nella sua produzione? Che minchia di aromi sono stati utilizzati? Non sanno rispondere a nessuna di queste domande, e specialmente all'ultima, non saprebbero rispondere nemmeno volendo.
I profumi non sono solo quelli che indossiamo, sono anche quelli nei quali facciamo il bagno, o con i quali laviamo casa e persino i piatti nei quali mangiamo.
I profumi sono anche quelli che mangiamo. E ne mangiamo un mare.
Se un captive fragola alimentare (che spesso fa capolino pure in profumeria come essenza parfum) è un segreto del quale solo l'azienda detiene le chiavi. E non ci sono i mezzi (e non c'è la volontà) di capire che cosa quella cosa misteriosa sia.... Come si può mandare giù la marmellata, il dolcetto, la frutta nei cereali per la prima colazione, come si può ciucciare gomma o caramella, senza provare angoscia?
Ma cosa ne sappiamo di quello che farà quella molecola creata non si sa nemmeno a partire da dove, dentro il nostro stomaco? Possiamo fidarci degli enti che approvano con lentezza elefantina i materiali aromatici, conoscendo la loro proverbiale inettitudine?
Come si può studiare un materiale che la gente mangia ogni giorno, impiegando dieci, venti e passa anni, e lasciare nel frattempo (in attesa dell'esito dello studio) che la gente si saturi di quella sostanza?
La FDA inizia uno studio nel 1970, e nel 2010 dopo continue inversioni di rotta ti fa capire che non ha capito un cazzo o che ha incassato quanto basta per approvare l'impossibile...
Intanto la gente fa cose strane, si ammala senza un perché, o muore convinta che la causa di tutti i mali siano le sigarette.
Poi viene un dubbio in punto di morte... Ma se non ho mai fumato né vissuto vicino a fumatori in vita mia, da dove viene il mio tumore al polmone?
E ciao.

Tessuti che profumano se li stropicci, viene da piangere... Detersivi che appestano i vestiti per mesi dal loro lavaggio. Saponi per pavimenti che uccidono i batteri ma inducono confusione mentale in chi li usa... Cibi e bevande così saporite da alterare l'odore del sudore, delle urine, delle feci... Salute! Senza zucchero per carità... Dolcificanti, con altra dose di enigmi insolubili...

Ma si può morire così?

*Noi ci diamo da fare ogni giorno per capire COSA sia questo e quello. Sappiamo da dove si ricavano molti dei materiali aromatici più diffusi. Dirne? Non è l'argomento, l'argomento è invece, come mai il profumiere o il chimico profumiere col diploma non sa niente? Serve altro per avere la certezza di essere davanti a un deficiente? Di taglio: ecco perché i profumi fanno schifo...

mercoledì 21 gennaio 2015

Versace. Eros Pour Femme.

2014, boh bah...
Il casino che si riesce a fare con i fiori sintetici oggi in profumeria...

Eros, che di amorevole non ha nulla di tutto, è' un bordello di "fiori" inesistenti, di aromi chimici mescolati alla PDS (*ene di *egugio), ed approvati dalla piccola commissione interna alle aziende di profumeria. Dubitiamo fortemente che qualcuno alla Versace abbia diretto questo "lavoro". Lasciano fare alle ditte esterne, e i risultati si vedono...
E' un profumo fatto male, come lo è ogni profumo che risulti sgradevole. Ed anche se oggi, in profumeria, il naso arricciato è il tratto espressivo di metà abbondante dei clienti... Non ci si consoli del mal comune! 

Quanti di questi poi si chiedono, ma come mai non vendiamo un ca***? 

Mah... Indovina?

Melograno (non esiste in profumeria una essenza naturale di melograno), fiori di limone (è un materiale sintetico di fantasia), peonia (è un materiale sintetico), etc.
Agrumi finti. Gelsomini finti con tracce di gelsomino vero (come si capisce che c'è? Da breve input naso e dai listini prezzi attuali, mai così economiche alcune risorse rettificate di gelsomino, lo si mette in tracce per motivi interessanti anche nei deodoranti per la casa più costosi, ma non sempre gli esiti giustificano la bizzarria). Legni finti. 
Ovviamente muschi finti e ambra finta, come in ogni altro profumo nell'ultimo secolo...

Fastidiosa la nota lattonica, nauseante, graffiante.

Dolciastro, aspro e lattiginoso ab nauseam, il profumo non riesce a creare fascino che vada oltre le dorature del boccettazzo. Anzi, il profumo è il repellente che allontana dal flacone.
Vetro smaltato che in sé non era poi così male. 
Versace! Vai e vendi vetri vuoti!

Rating: ZERO


lunedì 19 gennaio 2015

Quella Mona di Orio... Nuit Noire!

2006, come si chiamava quella là?
Non è una risibile cattiva fragranza (hilariously bad fragrance), prendiamo l'asino per le orecchie: è proprio una stronzata di "profumo".
Quando non si sa niente, si tendono a fare complimenti involontari... 



Dire che qui ci sia dello zibetto, per via del fatto che il profumo puzzi, è decisamente cretino. Qui non c'è zibetto. Ma nemmeno il cadavere in decomposizione di un gatto morto! C'è solo un profumo pieno zeppo di chimica cheap, assemblato da una poveretta che avrebbe avuto migliore e più sensata vita, tra i tavoli di un cazzo di bar per camionisti col pelo, a servire cervi frollati sull'autostrada. Togliere le virgole, giù tutto d'un fiato.
Ma codesta puzza da dove viene? Ve lo spieghiamo.
La nasona voleva creare un suo cuoio, con il metodo del profumiere volpe: spendi poco metti tanta chimica, fregatene degli altri, dura? sei a posto... E, le è venuto un cuoio vero? No, in compenso le è venuto un bellissimo pattume, che pare di vedere le blatte salire e scendere la mouillette: WTF!
Trick track, materiali da catalogo, formulette copiate all'Isipca (toccate ferro, porta sfiga), slambrottamento e alè, in cu**...
Questa Mona, di nome e di fatto, ha creato un cuoio sintetico, chimico, scemotto. Ci ha unito un muschio pulito, ci ha gettato sopra un sacco di cardamomo e zenzero tra vapori di eugenolo, e già per questa porcata sarebbe stata da fustigazione pubblica...
Odora di fetori di cucina d'inverno, ci sono fagioli umidi nel cesto con l'umido da accompagnare, perché fuori da solo non ci va...
C'è una tuberosa che a buttarla nel cesso direttamente si faceva prima. Non ci risulta neroli. Ma sandalo neppure.
Iso e super sì, cannella (forse quel tanto che basta per attenuare la flatulenza), una vecchia base "ambrata" del tipo benzoino e vanillina.
E' sgradevole, sa di monnezza. Una latta di zuppa in scatola dimenticata giorni e giorni in un angolo di casa, stesso fetore...
Perché il socio in affari della Mona si ostina a fare il mona, perché insiste? Non ha un lavoro di riserva? Deve proprio fare finta di tenerci tanto-tanto a questi profumetti, quando persino nei flaconi a plug, si legge l'ambizione occulta all'origine dello sfortunatissimo brand?

Dove se li dovrebbe mettere la gente questi orrori?

Rating: ZERO

venerdì 16 gennaio 2015

Perris Monte Carlo o Perris Monte di Pietà? Patchouli Nosy Be Monte Carlo for... assoreta.

2014, il primo co***one che passava

A cosa somiglia? A cosa somiglia? Potion di Dsquared2 con stron**** di patchouli 'ncoppa.

Una stron****...

La commessa che si prodiga nello spiegarci le meraviglie del "legno di patchouli", dal noto "albero".

Roba da risate incontenibili e ammiccamenti sganasciosi...
...patchoulata fetida, smarsa (you know? smarsa as smarsa), su base ambrata che pare un'ambre 83 masticata e sputata. Un sinteticone insignificante, pepe rosa omeopatico, sandalo non pervenuto (più probabile un mix di legni "idea di sandalo"), un tedio mortifero...
Prrr is... provata tutta la linea, spreco di cellulosa (mouillettes) a parte...
  ...ma chicazz?

Appunto.

Boccettazzo stitico, tappo grattato via da un flacone di Etro.

Rating: ZERO


Jicky 2.0 December 2014

mercoledì 14 gennaio 2015

67 Artemisia Pomellato.

Annick Menardo 2014
Un qualcosa che ricorda, anche se lontanissimo flebile e scomposto, l'artemisia (non l'assenzio), c'è.
Ma è roba da cane da tartufi...
Pel resto la colonietta sa di patchoulino, di mentuccia pestata, di citriche idee buttate su cenci, di chimica erbacea. C'è poi uno ionone metilato che gira come la particella di sodio dell'Acqua Lete, zero gelsomino, neroli no ma nemmeno il suo replacer, vetiverino e muschiettino. 
Una bella idea per comprare alcool denaturato e vetro in stile Yves Rocher, c'hai due spicci?

Proprio una piccola pomella...

Rating: ZERO

domenica 11 gennaio 2015

Premiare il "MIGLIOR PROFUMO" 2014...


Ormai c'è la moda di fare "premiazioni" per ogni stupidaggine. La profumeria, che è un ambito dove gli stupidi abbondano (è intelligente comprare e indossare profumi... che il reparto "cura del cesso e detersivi" all'Esselunga offriva di meglio!?), celebra ogni anno talmente tante premiazioni, che praticamente anche i deodoranti per il gabinetto possono beneficiare di questo tipo di propaganda, e vincere un bellissimo quanto insignificante premio! Perché NON SONO MAI PREMIAZIONI DISINTERESSATE! Dietro i premi importanti c'è un grande rapporto tra i produttori, un rapporto? Ma diciamo pure una lunga serie di ORGE... Quelli sono gli auto-premi dati dai produttori a loro medesimi...
Poi ci sono i premi "del cazzo"...
Dietro i premi del cazzo o degli sfigati, ci possono essere la noia, la solitudine, ma anche la profumeria Scianel Commsescriv o la profumeria Sciampagn Do Ratt, due boccette se me li mandi a comprare qua...  In fondo AWARDS va capito come termine, proviamo col francese? suonerebbe "récompenses", ricompense... Tu fai vendere (o almeno lo fai credere), l'altro ti ricompensa.
Poi va bene, alle elementari tutti facevamo le classifiche. E c'è gente che le fa anche avanti con gli anni... Cambiando loro nome in AWARDS, per sentirsi meno coglioni... MA SEMPRE COGLIONI SI E'!
Blogger, siti, forum, quando si annoiano... passano a stilare i 10 profumi della vita, o i 10 profumi per l'estate, i 10 profumi per l'inverno... e altre di queste cose stronzatine... Gente che cambia idee a seconda della Luna o del ciclo, gente così esperta che stacchi le etichette dai lor flaconi e vanno in TILT, perché non sanno un ca*** di niente (sanno solo leggere l'etichetta, farsi il selfie col flacone, i selfie col flacone e il gatto, e quando in casa c'è, perché no, anche con flacone e gatto, sopra la cassa da morto, che fa tanto elegance a màmmeta)...

Bimbiminkia e prugne flaccide, ceroni, peli del culo già bianchi, e denti di porcellana. Non proprio dei perfetti teenager... I veri teenager al contrario... sono saggi, forse hanno capito tutto! Loro in profumeria non ci entrano del tutto, e fanno bene!
La rete è piena di m****... Come le profumerie di oggi insomma...
Noi non possiamo dare un premio 2014 a nessun profumo. Ci sono stati alcuni lanci di profumi dignitosi, ma per nessuno dei quali noi avremmo speso un euro! 
E' quindi impossibile premiare un profumo quest'anno come lo era l'anno scorso.
La profumeria di oggi è un quadro dipinto da un coglione che non sa dipingere e che usa un numero limitato di colori schifosi e sempre quelli! La profumeria di oggi non è fatta per dare piacere ma per dare profitto, tutto è fatto col catalogo in mano. Oggi va di moda indicare un "naso" come autore, ma... a parte poche eccezioni, chi è il naso "celebre" medio? E' solitamente un raccomandatissimo figlio di papà, che ha l'eloquio di un muratore perché il suo status familiare non favoriva una normale formazione scolastica... Gente che non ha voglia di fare un cazzo di faticoso, che non ha mezzi intellettivi per creare qualcosa di originale, ma... in forza del denaro e del proprio ruolo di futuro Leader di quel cazzo che è per grazia ricevuta, torna dalle ferie o dalla bisboccia e trova tutto pronto e finito e solo da firmare. I profumieri firmano prove che creano gli Umpa Lumpa, oppure laboratori specializzati. Per il mondo tu sarai la 7 generazione di disgrazie, ma perché non partire a contare le generazioni da Adamo ed Eva? Tanto son tutte BALLE!? Diranno che tu sei la X generazione e bla bla bla, anche se il tuo unico interesse nei mesi della creazione del profumo erano bamba e trans.
Sorridi, mettiti in posa, ecco l'ebete. E chi compra la tua merda è più ebete ancora di te.


I materiali impiegati e il know how è piatto e/o banale, detersivi tradotti in cologne! sia nella profumeria commerciale che in quella non convenzionale. Come molti di voi sapranno, noi non tolleriamo l'uso improprio della espressione "nicchia" (il termine è tecnicamente accettabile secondo la Fragrance Foundation quando la distribuzione è minima e indipendente, e la creazione è del tutto artigianale)*.

Ma vi rendete conto? Che ca**o dovremmo Noi premiare, se ad una gara a chi ce l'ha più lungo sfilano una mandria di evirati!?

Per premiare i profumi prodotti nel 2014 bisogna essere Corrotti (tutte queste premiazioni sui giornali e in rete sono false e sempre sponsorizzate) e Cretini (chi conosce la Storia recente dei profumi prodotti, non può non vomitare contemplando la merda prodotta nel 2014).

Si premia qualcosa per suggerire il vincitore all'acquisto. 

*Praticamente nessuno dei profumi che molti di voi chiamano "di nicchia" lo è realmente. Perché quella robetta snob la provano a vendere in tutto il pianeta! E quando non vende qua, la spostando là e se là fanno storie, possono piantarli in asso e scappare coi soldi... Ah ah ah, si atteggiano a ricconi, a maestri di eleganza, ma provate a informarvi... I commercianti mediamente ODIANO i distributori di roba "di nicchia", date loro il LA e vi suoneranno tutto il resto...


Jicky 2.0 December 2014

And now try this:

Caro... mi si è lussato il lusso!


sabato 10 gennaio 2015

Caro... mi si è lussato il lusso!


Lusso. In alcuni casi sono mancati i soldi. In altri è mancata la voglia di spenderli.
Che lusso è indossare un paio di scarpe made in **** che ti fanno sentire mentre le indossi un ******* tanto sono *****? Il nuovo lusso c'è, è un lusso logico, sfugge ancora ai grandi marchi, che iniziano l'anno 2015 leccandosi una ferita, mentre se ne apre un'altra... E sulla trincea iniziava il 2015...

SBAM! 

Alè, sberla anche da Hong Kong!

venerdì 9 gennaio 2015

Moschino Stars.


Piccolo miracolo dei figli dell'idrossicitronellale. Un mughetto che fa virare lo schema di un profumo altrimenti "1000 altri profumi femminili", verso rotte diverse dagli scogli. Una cosina modesta ma rispettabile, che sopravviverà se sarà ignorata.
Fresco, non perfetto per la stagione fredda, avrebbe potuto chiamarsi Dior o Creed, senza problemi (senza problemi diversi dai soliti, del solito tedio).

Flacone e progetto, al solito, scollegati dal profumo, ma pazienza... 
Perché c'è chi riempie sempre lo stesso bussolotto di m****!!

Rating: 1-1,5/5

giovedì 8 gennaio 2015

Promethee Olivier Durbano Durbans...


Una stronzata così, se scappa a noi, ci togliamo il saluto da soli.
Bambinata di aromi per arrosti e aromi sintetici.
Disgustoso aniciato attorno a fiori cresolici sintetici, tanto brutti quanto inverosimili.

Rating: MENO DI ZERO.


domenica 4 gennaio 2015

Sketches 4 the △⊙▷: Calycanthus Enfleurage (Chimonanthus fragrans/Calycanthus praecox).

李嵩︰花籃 Li TSung: Cesto di fiori (Calycanthus a dx). Sung Dinasty (960–1279).

Tutti i profumi al Calicanto sono banali ricostruzioni sintetiche dell'idea del fiore. 
A noi premeva riuscire a catturare quella fragranza, e per questo abbiamo suonato il tamburello negli ultimi anni per ottenere piante numerose e rigogliose, e volenterosi compagni d'armi.
Perché fiorisce tra neve e gelo, servono scaloni per raccogliere i fiori, secchi e secchielli (dipende da quanto in alto si va), stivaloni, guanti... ma anche resistenza ed una certa rapidità.
Non deve piovere, nevicare o esserci nebbia...
Negli ultimi 6 anni abbiamo provato di tutto per estrarre al meglio il profumo incredibile del Calicanto (= Chimonanthus fragrans Lindl, = Calycanthus praecox Linn.), il cui profumo si spande soavissimo per decine e decine di metri. 
Il piccolo fiore di ghiaccio è giunto a noi dalle stesse regioni asiatiche (tra Tibet, Cina e Vietnam del Nord), da cui viene l'Osmathus fragrans ed il Muschio della migliore qualità (il Tonkino, oggi praticamente estinto-scomparso*).
Alla fine delle prove, l' estrazione di maggiore qualità si è rivelata quella ottenuta tramite enfleurage, estrazione perfezionata negli anni e confluita nel △⊙▷ (l'estratto naturale di "Calycanthus" è uno dei 100 straordinari ingredienti che lo compongono).



Il 7 gennaio le spedizioni tornano regolari e si darà comunicazione dell'avvenuta spedizione a quanti l'attendono. 



Presto daremo il quadro d'insieme per leggere e utilizzare al meglio "il miglior profumo al mondo", perché non è solo un profumo di qualità senza pari, perché non è solo un evento irripetibile e straordinario, perché non è solo un rimedio ed una fonte di piacere, perché non è solo un'opera d'arte e perché non è solo un saggio investimento.

E' un liquido? Pochi liquidi fanno le tante grandi cose che fa △⊙▷ .

*e noi dove lo abbiamo trovato allora, proprio un vecchio e super-sicuro tonquinensis da "blendare" con un moschiferus?  E per giunta both a norma CITES perché super-vecchi?


Immagine giovanile dello "zio" Kenneth
La risposta è nella fortunata amicizia di 1OU con lo "zio" Kenneth (che ci ha piantati qui 3 anni fa, a far da soli col muschio di tonkino)...

sabato 3 gennaio 2015

Happy J-Day! 1.100.000!!

Самый мощный блог парфюмерии в Европе!


1000000l

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Lux Mona di Orio ...assoreta.


Una stronzata, nel non stile della dipartita naso-na di orio in mona, ma va in...
L'ebete può dire limone appena spremuto, ma il savio risponde... esticazz? Non esiste più limone nell'arsenale, non lo tratta più nessuno quell'olio, non c'è presso nessun fornitore e, non sarà normale che non sia a norma ma se non è a norma (respiro profondo), non è a norma!
Massì... Vanno di citrale e di altre note agrumate chimiche per la gioia di chi le produce. Quindi al più avranno spremuto dei copertoni esausti, per regalarti quel sorriso ebete.

Il flacone è meno cretino dei precedenti, che scopiazzavano una idea di YSL...
Questi sembrano plug. Sicché tra mona, old tappazzo champagne e ora PLUG... gli orifizi sono tutti impegnati...

Il coso qua, contiene un coso, un... "profumo", così lo chiamano...
Riconosciamo una pallida nota di labdano (fronde verdi, che costano meno degli estratti di parte fiorita), tocchetto di vetiver, ectoplasma di sandalo di terza categoria tipo l'australiano. Peti di agrumi indecifrabili corroborati da fruttato sintetico aspro. 

...ma va in mona di orio...

Brand nato male, finito peggio. 
Sgradite le balle su Roudnitska, un buon profumiere del secolo scorso, sovradimensionato dalla politica marketing-agiografica di Dior; Roudnitska... che con la mona di questa, non ci ha mai giocato nimmanco una partita a briscola!!!

Rating: ZERO

venerdì 2 gennaio 2015

Amouage Honour Man, disonorevole.

2011, Nathalie Feisthauer 
Honour è una impepata chimicona, un fastidio che si appiccica al naso come insufflando i piú ingrati tra i detersivi...
L'incenso Amouage non lo usa più, l'ha detto Cin Chong Chang, come si chiama, il loro direttore artistico cinese?

Non è uno scherzo... 

 Ci mangiano tutti a quella tavola... Son tutti nello stesso club...

Forza IFRA!

DIS-Honour sembra... un deodorante per calzature sportive. Maddai! Giura! Là... al Decathlon.

Freschezza di citrale... Pepperwood, pepperwood... broom broom, non si usa più l'olio di pepe nero! E' irritanteee...
Base ambrofix ambrocenidica da cadere a destra e sinistra come in carrozzina con quella malattia là, una pena... che la mouillette non vedi l'ora di infilarla in qualche cestino...
OH, ce ne fosse uno quando serve...
Il profumo è persistente, ma tu guarda... 
proprio quando uno avrebbe voluto dimenticarsene e in fretta...

Fare un profumo che è peggio di un triste Fan di Fendi di questi tempi, è "onorevole" per Amouage?

Rating: 1/5

giovedì 1 gennaio 2015

Journey Man Amouage...

Creato in Francia nel 2014.
Il pepe di sichuan e il cypriol (nagarmotha) aprono (con il bergamotto), e non abbandonano mai la composizione.
Cardamomo. Ginepro. Muschi.Tabacco. Piccola nota cuoiata. Distinguiamo una frazione del cisto labdano.
Vengono in mente Opium Pour Homme ed Egoiste, che, soprattutto nelle prime o vecchie edizioni, sono decisamente meglio riusciti. Più sensati e belli di questo Amouage, che è alla fine dei conti, sempliciotto, intenso (o tenue?) come un dopobarba Chanel di 20 anni fa, inadeguato, "occidentale"...

...e maledettamente noioso.

Rating: 1-1,5/5

Jicky 2.0 Settembre 2014