Vetiver Guerlain VS Vetiver Guerlain.
Post n°130 pubblicato il 03 Marzo 2012 da Monsieur_Jicky
2000
Questo è il Guerlain Vetiver anni 2000. Riformulato rispetto alla versione anni '80 e '90, ma ancora un signor profumo.
Vetiver è la pietra di paragone di oltre la metà delle fragranze maschili, ma LVMH (l'attuale proprietario di Guerlain) se ne frega...
E infatti ecco il nuovo Guerlain Vetiver (2011):
Pensate, nemmeno i distributori Guerlain sono stati informati sui cambiamenti, corsi assai lungi per preparare i promotori, ma su che cosa?
Vetiver di Haiti? O Vetiveryl, o meglio come cambiano le proporzioni?
E poi c'è un nostro lunghissimo e personale scoop vecchio ormai di quasi un anno sulla faccenda acqua/alcool.
Perchè non ci crederete ma l'industria del lusso guarda a risparmiare anche pochi centesimi sul vettore dei profumi...
Margine di guadagno.
Dobbiamo commentare la nuova formula?
Siamo sempre in imbarazzo quando c'è da criticare un grande profumo che attraversa una fase difficile della sua "vita", non è facile.
Specie in questi giorni imbarazzanti per la Francia che porta come reo di gravissimi reati immaginari, il grande Jean-Paul Guerlain, quasi 80enne...
Vetiver di Guerlain rimane anche da ri-ri-ri-formulato, il migliore Vetiver in commercio.
Questo vi basti.
Tom Ford e Creed? I loro Vetiver sono ridicoli frescolini, pretenzioso quello di Creed, e sciocco quello di Ford.
Vada per Guerlain, se la vostra tazza di tè è verde vetiver. Più vecchio è meglio è.
Voti molto alti, tra 3/5 e 5/5
Non ancora sconvolto dalla nuova campagna pubblicitaria per il Dior Homme?Take a look (clicca sulla disperazione di Enrique Iglesias): |
jicky e dell'extreme che mi dici ha il dna dell'originale anni 90? L'ho sentito frettolosamente...
RispondiEliminaIl 2011 è cmq un aborto.
L'Extreme è interessante, ma non è la versione '90, è un profumo differente, all'anisette. Il 2011 è male ma rimane Il Vetiver, in commercio non c'è di meglio, Tom Ford ha fatto la stessa scrosciante lavata di cul**, e per dire Mona di Orio l'ha semplicemente affogato nel galaxolide, Quindi alla fine, costa anche poco, il 2011 è sempre meglio che il deserto.
Elimina...vetiver dance di Tauer?
RispondiEliminaNon bastonatemi troppo.. ;)
Guerlain riformulati ancora buoni?
RispondiEliminaMaschili grande distribuzione Guerlain oggi? Non ne compreremmo nessuno.
RispondiEliminaTra gli "esclusivi" oggi si salva poco o pochissimo.
Alcuni estratti di profumo dei grandi classici femminili sono ancora interessanti, ma mentre scriviamo è in atto la riformulazione continua, non sappiamo esattamente quando si fermeranno. Guerlain è una succursale qualsiasi del gruppo LVMH, segue le regole di "buona formulazione" concordate con l'IFRA. I prodotti non devono inquinare (ma cosa inquinano i profumi? niente), non devono dare allergie (ma dove sono gli allergici ai profumi? due su un milione, come dire nessuno), non devono costare troppo (i replacers sono molto redditizi). MA il profumo alla fine, di che profuma?
La profumeria ha perso la comodità di andare in negozio e trovare la Qualità, ad ogni macchina hanno messo le ganasce, non è più possibile andare veloci o lontano.
Nelle profumeria di nicchia ti mettono a volte occhiali con un film che t'illude di viaggiare,
ma il gadget serve a favorire l'acquisto, a casa senza trucchi, le carrozze tornano tutte zucche. Vuote come quelle di chi le compra.
Il buono occasionale c'è ancora, ma è un buono relativo, raro e di ripiego.
Jicky 2.0
E riformulati di altri marchi?
RispondiEliminaSembra un modo grossolano per dirne, ma tutti i marchi sono un solo marchio... Per questo fa tutto schifo.
EliminaE paradossalmente la sedicente nicchia può fare più schifo del mainstream perché in disagio per minori risorse economiche e progettuali, può accedere di norma a laboratori dai cataloghi più ristretti. Oppure all'angolo delle occasioni (o della porcheria) del laboratori più prestigiosi, che pur di non buttare niente, vendono anche roba superata o alterata mischiata a ca***...
Tutti commissionano prodotti che seguano regole di buona formulazione e norme IFRA. Nessuno, nemmeno la Maria Scassalcazzaja a casa sua, è indipendente veramente.
E le riformulazioni sono convenienti per tutti, tranne che per i consumatori. Quindi, alla fine, il pensiero nel dietro le quinte è "meglio": la gente si abitua al non limone, non sandalo, non rosa. Al resto ci pensano i corsi di persuasione che seguono tutti i rivenditori o quasi. Il cliente è (per tutti loro) un pollo da forum. Quando il profumo è uno schifo si sposta l'attenzione sul flacone strampalato o sul possesso del profumo schifoso ma costoso... E' una progressiva estinzione demenziale del bello, che combattiamo non partecipando ad alcuna spartizione di torta, o ferale festeggiamento.
Jicky 2.0
Grazie Jicky:) esauriente come sempre!
RispondiElimina