La profumeria non è solo il profumo. No, non si allude al registratore di cassa...
La profumeria è un juice contenuto in un flacone.
Il profumo viene battezzato con un nome.
Questo nome è a volte un problema.
Mahora. Guerlain se ne accorse quando era tardi per rimediare.
Insensè. Ginvenchy se ne fregò altamente.
Ci sono poi i nomi pretenziosi, ispirati alla letteratura, all'arte o alla religione. Pacchiani.
Ma darsi del cretino direttamente...
Eppure è successo a Chanel.
Lo ******* Bleu in germania suona in modo terribile,
"bleu de chanel" ad esempio: Bleu-de suona in tedesco come Blode, termine che significa cretino, deficiente, stupido.
Un profumo di per sè malriuscito e che per di più suona... "*******"?
Karl Lagerfeld è tedesco. Si capisce che ormai è altrove e dei profumi di casa sua se ne frega...
(Karl è un genio del design, e non ha mai amato molto i cosmetici, anzi è ormai noto il suo confidenziale disprezzo per cremine e profumi).
Chanel detiene pochi ma eccezionali profumi, capolavori riformulati ma ancora dirompenti sia per la profumeria femminile che per la maschile.
Lontano da noi il proposito di criticare la qualità
e il valore storico e creativo sotteso a questo marchio.
Tra le altre cose, vera ispirazione per la "nicchia".
Certo Bleu è un progetto BLODE cui porre mano in fretta e con perizia.
Blöde, è vero..che figura da chiodi, hehe
RispondiEliminama mahora, che ha che non va, non ci arrivo
( a me l'unico fail era parso l'orrido flacone..)
Malora, mahora.
Elimina:)
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RispondiEliminaNonostante sia interrotto da tempo, sembra non interessare. I pezzi in giro non sono tantissimi, ma ha quotazioni miti e scarse aggiudicazioni. In sintesi, ad oggi, non piace.
EliminaJ.