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giovedì 23 agosto 2018

Bleu de Chanel, Parfum.

2018, Polge (figlio e padre). Forse. 

Una versione furba ma non troppo, del classico Bleu. In tempi superati, avrebbero pensato all'oud della Firmenich, per dissimulare la formula di partenza, flankersizzarla di stacco. Ma ormai l'oudmania è finita. Inflazionata dall'uso (cialtronissimo) di fake oud (che è il 95% di quello che gira tra oud finto vero e oud vero finto). E allora a che corda ci impicchiamo? devono aver pensato al solito tavolo tondo vicino alla macchinetta del caffé, tra computer da tavolo e larghi palmari "toccami tutto, no grazie ho cambiato dieta" e le solite consigliere milf in terapia ormonale sostitutiva e delirio anosmico di cambiare il mondo con un etcì, una ci e due ci intretciù. Intrecciate. 

All'ambroxan e al norlimbanolo sull'iso e super, serviva davvero un sandalo sintetico con aspetti citrici (hindinol) con un goccio di sandalo "padre perdona loro perché non sanno quel che fanno" nuova caledonia (that's no good, that's non good)? Secondo noi è un flanker sempliciotto, che Chanel poteva evitare facendosi consigliare da qualcuno che non sbaglia mai. Ma qui è evidente: hanno pensato di far da soli. Di vivere di avanzi di circo, e valutatrici dalla sessualità indefinita e indefinibile. Poi i risultati sono questi. Questo è uno dei tanti, anzi dei tantissimi, profumi per chi si accontenta di poco.

Bleu Parfum è l'odore che si ottiene scartavetrando la plastica, non il legno. Dentro il flacone c'è un troll che gratta la guarnizione per uscire, e tu non lo sai ma ti odia. Non è immaginabile stabilire una relazione affettiva con questa composizione, è più facile innamorarsi di un fustino di detersivo (e portarselo a letto per farci cose riprovevoli)...

Dovreste vedere la formula originale del primo Bleu, è lunghissima e trasmette l'angoscia di un travaglio per niente liscio, per niente easy. E' un profumo difficile, pieno di toppe. E l'ultima, quella di cui noi si scrive, al sandalo dei poveri, è un patchwork di toppe, sovrarattoppato (or over the toppa). E' grossolano, irregolare e rigido, non si avvolge e non si svolge. Suscita in noi depressione e dispiacere. Inoltre nessuno ha ancora capito cosa Polge o il marketing volessero dire nel 2010 con il primo Bleu: e a distanza di anni, ci convinciamo che non volessero dire proprio niente. E in quel niente da dire, il ritiro di Polge (padre) in favore di Polge (figlio).

L'orizzonte è uno schermo solcato da nuvole perplesse.

E se domattina Lagerfeld non si alzasse dal letto?


Rating: ZERO & 1/5

Shawn Mendes, Signature. Pfff...

2018, IFF.

Shawn Mendes è un gradevole cantante canadese gay (tecnicamente ci dicono si dovrebbe dire una "velata"), ma questo profumetto è veramente un dispetto.
Realizzato in estrema ristrettezza (juice, packaging, promo), rispetto ai primi Justin Bieber questa por****** è qualcosa di imbarazzante e sfigatissimo. Responsabile della "fragranza" non è la Firmenich "là dove volano le aquile" (che curò i validi Justin Bieber) ma la IFF; ovvero "là dove pascolano le oche"...
Una intensa nota citrica, limone-simile. Corroborata da note piatte shampoo fruttato, ananas e mela. Nota floreale indefinita, muschi bianchi e nota cremosa lattiginosa. Come vendite, ci dicono che è là... Indicando con mestizia il suo loculo a scaffale.
Al test il profumetto emerge in tutta la sua ingenuità, anche se non dà fastidio per le vie della sua formulazione. Sapone per le mani. Gabinetti. E' come stare... nei cessi della Rinascente. Ma senza Shawn Mendes.

Rating: ZERO

mercoledì 22 agosto 2018

Cartier. Déclaration, Parfum. Pfff...

2018, Matilde Laurenti.
Declaration è un profumo veramente ignorante. Il fatto che lo si venda ancora e lo si flankerizzi anziché fanculizzarlo, è perché al mondo c'è ancora molta gente semplice che ama Barbara d'Urso, Enrico Mentana, Fabio Fazio, le partite di pallone, Piero e Alberto Angela, le fake news e le stronzate de la Repubblica (cioè quelle del PD), le cretinate di Saviano (cioè quelle de la Repubblica) e l'iso e super. Una molecola sempliciotta, onnipresente (detersivi, detergenti, profumi per ambienti), che costa un cazzo. Avete presente il glifosato? Costa pochissimo. Ebbene, l'iso e super costa meno... E alè, via col diserbante, pardon... col coso cosante, iso e superante.

Se poi un profumo così insignificante, lo affidi per la flankerizzazione ad un organismo unicellulare come Mathilde Laurent, che cazzo vuoi che ne venga fuori? Un prosciutto cotto!? Quell'oca ha ancora la testa all'Isipca, dovreste incontrarla... Dovreste sentire cosa dicono di lei, i suoi colleghi e quelli che a sentirsi definire suoi colleghi si offendono seriamente. E poi, non sa nemmeno scrivere! Ha una calligrafia da "papà come si lecca un lecca-lecca"? E meno parla, meglio è. E dovrebbe girare con un sacchetto in testa, molto stretto, ma insomma! E poi, va bene, chissenefrega. Ma basta però! Che diamine. 

Declaration (col suo attuale 36% di iso e super) ha rotto i coglioni!

C'ha messo una nota cuoiata vilpelle petrolchimico. Morta la mosca. Brucia nel naso, non si diffonde... e non capiamo il perché, data la composizione. Come "parfum" dura niente. Sarà tutto TEC & DPG? E' veramente un flanker più sfigato dell'originale. Ma chi è che compra una cosa così assurda? Stop.

Rating? Mavaffanculo...

lunedì 20 agosto 2018

Il brand "Jean Patou" CHIUDE (e passa a LVMH). PROFEZIE CHE SI AVVERANO: JICKY 2.0 NEL 2013 AVEVA PREVISTO TUTTO!


La notizia ha iniziato a girare a fine luglio, la carcassa di Patou Paris, passa al gruppo LVMH. A settembre. Abbiamo ricevuto varie email molto simpatiche ed emotive da alcuni lettori, che dalle sedi di vacanza ci informavano di quanto andavano scrivendo i giornali, perché siamo sempre indaffarati, soprattutto in laboratorio, e non abbiamo tempo libero né tempo per navigare in rete. 
La notizia non ci ha sorpresi, ma ci ha divertiti. Ci interpellano spesso sapete, per le nostre abilità previsionali. Venderà o non venderà? Funziona o non funziona? Etc. Profezie che si avverano. Recentemente ci hanno chiesto di Jovoy Paris. Abbiamo risposto, che sì è tecnicamente in perdita, impossibile che con la mer** che vende si possa riprendere, perciò chiuderà. Conoscenza, speciali capacità analitiche, intuito. E le profezie (previsioni) si avverano. Vale anche per Patou

Quando scrivemmo di fatto contro il nuovo corso del brand Jean Patou, ci dissero che eravamo troppo qua e troppo là. C'era euforia in tutti i blog di profumeria, erano tutti contenti e convinti. E invece, come sempre, avevamo ragione noi. E tutti loro, torto marcio. 
Adesso si spostino tutti, ma proprio tutti, perché questo è il nostro momento, e di nessun altro. 

Il 16 Giungo 2013, Jicky 2.0 pubblicava il post: 

"Povero Jean Patou, dalla padella alla brace".


Leggiamo assieme alcuni passi:

"...lamentano che la sede operativa fosse stata spostata a Londra, e credono che riportandola a Parigi qualcosa cambi.
ILLUSI. Marketing da strapazzo".

La sede parigina di Patou, sempre deserta, ha chiuso a inizio di quest'anno (2018). 

"La verità è che Patou Pour Homme, se tornerà (perché chi parla tanto poi combina poco) sarà uno zombie chimico".

Merda totale, il pessimo riformulato da 180 euro lo avete visto al 50% anche alla Rinascente Milano, nessuno se lo filava nemmeno così. Che porcheria. Sarà finito a Leningrado... O a Singapore, per la metà della metà.

"...proseguirà l'impoverimento qualitativo, anche perché la crisi rimane dov'è, e non si vedono le risorse dei nuovi proprietari spacconi, per rilanciare mediaticamente il marchio oggi".

E infine la BOMBA:

"Thomas Fontaine l'ha fatto (ha disprezzato il rispettabile lavoro di P&G), allora lo aspettiamo ridendo al varco, certi che inciamperà.
Hanno fatto il passo più lungo della gamba, quel marchio aveva bisogno di ben altri capitali e ben altre teste".


2018: il gruppo LVMH rileva il marchio Patou in una condizione fallimentare estremamente umiliante. 

L'indiano appollaiato in quel che di Londra rimane, il tordo con lo sguardo che è tutto un programma, presidente della Designer Parfums, Dilesh Mehta, sta trattando, dice... ma cosa tratta? LVMH compra con due ceci cotti, una scatola di pasta, una latta di pelati... Ci sono debiti da sistemare, non c'è niente da guadagnare. E' un evento simbolico. LVMH vive di simboli. "Comprano" un gran casino. Nessuno sta facendo l'affare. E' una vicenda tristissima, cimiteriale.

L'unica notizia interessante in tutta la vicenda è appunto che il Blog Jicky 2.0, e nessun altro, aveva previsto tutto, e indicato fatti e circostanze nel nostro post del 2013, che si sono verificati uno dopo l'altro.

Thomas Fontaine, che fino a tre anni fa dovevate vederlo ai parties di categoria, come se la tirava (insulso perché nemmeno i camerieri sembravano riconoscerli mezzo merito), e gira col sacchetto della spazzatura in testa, lo assumiamo noi! Ruolo: addetto alla pulizia vano scale nostra sede parigina, 3 volte a settimana. Stipendio: tre cipolle bianche al mese, cottura non compresa nella retribuzione (lorda). Che "uomo" inutile... Un profumiere che non vale un *****. Umanamente uno zero. Non è detto che sappia passare lo straccio... Ma non è un problema! In Francia c'è un sussidio che è mille volte meglio del reddito di cittadinanza grillino, lo prendono tutti, soprattutto le risorse, e ci si vive anche molto comodamente. Lo diano anche a lui! Mai portarsi gli invidiosi in casa. Meglio se il vano scale ce lo puliamo da soli...

domenica 19 agosto 2018

Lancome? La Vie est Belle (sat me ciuci ea ça...). L'Éclat. L'Eau de Toilette.

2018. John Doe.

Yves Rocher, Avon? Come si chiamano quelli là di Flowerbomb? Come come? L'han come? Lancome... Ah... Base antranilata, muschi, disgrazie dolciastre trascinate male, a straccio e scopettone. Da farci qualcosa sopra. Una croce. Due risate. 


Rating: MENO DI ZERO.

sabato 18 agosto 2018

Ambarabà Ciccì Coccò... Coco Mademoiselle Intense... Pfff...

2018, Oliver (fu Jacques) Polge. Forse. 
Sembra che secchiate di frutta di plastica siano precipitate sull'Ambarabà Ciccì... Coco Mademoiselle, una roba da sterminare la residua voglia di andare in profumeria. 

Non mancano base cassis ed etilmaltolo. Non è dichiarato ma c'è. Il vecchio Coco Mademoiselle, è rovinato. Questa versione è una strage, un dispetto. Dà fastidio. E' un segnale di retromarcia. Uno scacciamaschi, e forse in questo un tributo a quella grave malattia che sembrava debellata ed invece è tornata con il suo carico di scarampane e sceme assortite: il femminismo. Ma è una cosa già arrivata a destinazione. Ma come? Appena partita, e la corsa è già finita? Eccerto.

Troppi i muschi nitro-identici impiegati. Troppa la cumarina (non tonka), scelta assurda perché in un femminile dove il patchouli è già troppo presente. Un'arancia... che ti balla (che ti balla), nella pancia (nella pancia), etilvanillina da stufare un anosmico, finzione floreale turbo-hedionica (HC). 

Brutto Chanel, rifare! Sembra un profumo di min... sembra un profumo di nicchia. Fino a qualche anno fa c'erano i profumi di min... di nicchia, si erano nicchiati da soli, poi nessuno li nicchiava e finivano nei posti più sfigati del mondo a prezzi stracciati. Finì che boh, come le mode insulse un giorno finì. Siamo nel 2018, la gente ha mangiato la foglia. Il gatto mangia il topo. La vecchia pizzica. Da morir dal ridere, a parte le narici da lavare con la fisiologica: triste chimica impregnante.

Rating: ZERO

PS: Consigliati rimangono Chanel Coco Mademoiselle EDT ed EDP.

giovedì 16 agosto 2018

Mediocrismo (FREAK) e Profumeria.

Viviamo in tempi davvero disgustosi. Tempi paradossali dove ad ogni livello il brutto è imposto in luogo del bello. Il male è imposto in luogo del bene. Specialmente nei centri di ammaestramento pubblici: dall'asilo all'università ormai è tutto un dare la zampa, saltare nei cerchi in cambio di noccioline e ripetere a memoria cagate (per compiacere l'autorità ed ottenere vischiosi buoni voti e promozioni verso i più alti livelli della deformità). Dove le nozioni e le informazioni (manipolate, radicalmente deformate) abbondano ma l'intelligenza è repressa o mortificata [...], solo la gente d'abbindolo, gli scarti e gli scarafaggi vengono favoriti alla riproduzione. Delle carni dei migliori tra di noi fanno scempio. Il genio viene sistematicamente vessato, isolato, avviato alla distruzione o al supplizio di sé sui binari del solito via via di automi a perdere.


E' questa schifosa epoca in cui viviamo il Mediocrismo o Mediocrismo Freak, come lo chiamiamo tra di noi... con riferimento ai Freak Show (secoli XIX/XX).


L'energia propulsiva del Mediocrismo è il globalismo. Il globalismo è un progetto planetario elitario, di omologazione e sottomissione delle masse ad un unico gruppo di poteri transnazionali. La facciata dell'uguaglianza è più falsa del peccato originale, ma copre il vero volto del demonio. Il globalismo vuole masse geneticamente mediocri, deboli, spiritualmente azzerate. Vuole che la gente sia stordita ed obbediente e si incastri perfettamente nei cunicoli della morte che sono i tanti ruoli che il sistema prepara per i moderni zombie digitali, gli inconsapevoli schiavi che popolano la terra. Ma è necessario, da qui, circoscrivere ogni questione. Il sistema "educativo" occidentale è il primo nemico del cittadino: cerca in tutti i modi di appropriarsene ancora prima del concepimento, esige obbedienza contro la verità, contro la capacità del cittadino di intendere gli eventi in maniera autonoma. Alla resistenza impone l'isolamento e la morte. E' la sorte che tocca agli spiriti illuminati, al materiale genetico migliore, ai quozienti intellettivi più alti (i più pericolosi per il sistema). E' la sorte che tocca ai ribelli. L'Occidente non è mai stato così pericolosamente avvelenato (e non ci riferiamo a ciò che è comunemente inteso come "inquinamento"), e il futuro si annuncia da incubo [...].

Sta verificandosi un fatto strano ma logico, [...], la bassa scolarizzazione premia gli intelletti geneticamente brillanti: meno coercizione educativa (indottrinamento acritico), più spazio all'intelligenza. Università non ha mai risuonato con stupidità così forte in rima quanto oggi. Uno sbrodolamento della scuola superiore tra inetti (che altro è un insegnante di massa se non un fallito vanaglorioso, un incapace obbligato dalla propria incapacità ad aggrapparsi a titoli professorali senza merito né vera sostanza?). L'insegnante è quasi sempre (e solo) colui il quale non sa o non sa tradurre in pratica, è uno scarto e per questo insegna, insegna per esistere. E quali allievi formerà un cretino? Dei cretini. Noi non manderemmo mai un figlio in nessuna scuola omologante in nessuna latrina con la campanella e gli stupidi compiti a casa, meglio portarsi la famiglia tra i monti, o dove la deficiente legge sa fermarsi ed estinguersi su quel tratto rosso fuoco rosso sangue, che segna l'inizio invalicabile della proprietà privata e del diritto all'autodeterminazione del singolo.

Viviamo nell'epoca che esalta il deforme, lo stupido, il mediocre, lo sgraziato. Si esalta ciò che si butta e non è buono nemmeno per i vermi, si esalta ciò che si getta via, il torsolo nel bidone dell'umido, mentre si disprezza il trionfo della mela nella sua polpa rigogliosa sull'albero. Se sei perfetto devi lasciarti sabotare, devi spezzarti, divenire scarto [...]... sì, perché se funzioni senza difetto, se capisci ciò che non dovresti capire [...] per loro dovresti morire. Diventi un ostacolo al progresso nel regresso. Il Mediocrismo ti punterà come una preda e non potrai reagire che fuggendo, perché a muso duro contro il Mediocrismo si muore. Dovrai fare come con gli orsi tra i boschi, fingerti morto, e pregare...

Il nemico numero uno del Mediocrismo ha una forma, è identificabile... è il maschio bianco occidentale in età riproduttiva con un corredo genetico promettente (intelligenza, longevità, resistenza alle malattie, caratteristiche antropometriche ed estetiche).

[...]. Etichette. Hanno inventato etichette per silenziare le persone che non si adeguano al globalismo. Il Mediocrismo è bullo ma attacca le sue vittime chiamandole bulli. Il Mediocrismo è falso ma accusa il nemico di esserlo. Il Mediocrismo è razzista ma attacca le sue vittime chiamandole razziste. Il Mediocrismo è fascista ma dà del fascista all'oppositore. Il Mediocrismo impone alle masse la bruttezza in luogo della bellezza. Il Mediocrismo esalta la malattia e la sofferenza. Combatte la salute e l'aspirazione alla felicità. Diffonde una falsa conoscenza e una scienza ancora più falsa, minuscola e vile, corrotta ed imposta dagli interessi delle élite che governano il mondo, quelle dei grandi capitali.

Una volta un bambino difettoso veniva aiutato ad andarsene in fretta, e ai genitori si diceva andate e cercate di farne uno più sano. Oggi se nasce un mostro o la sua metà... tutti i soldi, le risorse, le attenzioni, sono per lui. Attrazione per il nuovo circo che è il mondo di oggi? No, modello! Il bambino sano non produce la stessa ricchezza, è colpevole della sua salute, non c'è enfasi per le sue qualità. E' sano e forte, è bello e intelligente, per questo è COLPEVOLE.
Per questo fa schifo al Mediocrismo Freak ed ai suoi miasmi. Se sei perfetto devi corromperti, ammalarti, morire persino (perché tu non generi ancora perfezione nella riproduzione). Se sei bello devono trovare il modo di sfregiarti, perché il Mediocrismo FREAK è diabolico ed alleva mostri, animali, esseri deformi e lividi, e non c'è spazio per la perfezione né per la divinità [...].

Il Mediocrismo nella moda rende ridicoli, abiti, atteggiamenti e trucchi e tatuaggi da clown da circo...

Il Mediocrismo in profumeria vuole donne che odorino di materiali cheap e anafrodisiaci che siano in orrore agli uomini (tra le ultime novità femminili e una corona di aglio non c'è una grande differenza in termini di sex appeal o gradevolezza). Ma le riviste femminili, i media, etc, sanno come lavare bene via dalle reti neuronali le capacità critiche e riflessive. Al maschile è quasi la stessa cosa. Cioè, "maschile" per quel che resta del maschio, s'intende...

Quello che noi possiamo fare è avere coscienza dell'epoca menzognera e malvagia nella quale viviamo. Smettere di credere a quello che ci viene imposto dagli oppressivi sistemi coercitivi nazionali e sovranazionali, consapevoli della loro forza motrice antidemocratica, disumana, materialista e perciò diabolica. Dobbiamo credere ai nostri istinti più profondi e radicali e cercare di liberarci dalle sovrastrutture che ci vengono imposte, se una cosa ci fa schifo ci fa schifo e basta, dobbiamo combattere la loro volontà che ci violenta perché ci piaccia.

Opporre allo squallore ripugnante del malvagio Mediocrismo (Freak), il culto per la perfezione, per la qualità superiore e per i valori assoluti che esaltano l'anima umana e non la reprimono e non la deprimono [...].
Da qui si serra ancora, circoscriveremo nuovamente l'argomento. Un piccolo giro di compasso per disegnare la perfetta isola dell'essenze più nobili e nobilitanti [...].

Noi concepiamo [...] profumi che valgano, e trasmettano valore.

Che meritino e diano meriti a chi li indossa.

Quando vogliamo qualcosa? Vogliamo così intensamente che l'otteniamo sempre e, i soldi cercano noi (per essere funzionali all'ottenimento della cosa che così intensamente vogliamo). Per questa unica ragione formuliamo i migliori profumi al mondo. Senza nessuna ristrettezza. Operando inversamente a come opera il resto del mondo, a maggior gloria di Dio [...].

Que le Très-Haut accepte les prières et les offrandes de ses plus humbles serviteurs, les protégeant et les récompensant maintenant et toujours, selon le juste mérite et la justice divine. Ses grâces et ses bénédictions descendent abondamment du ciel, de sorte que même les élus parmi les peuples puissent en jouir. Amen.

Non commentate per cortesia, non condividete, tenete questo post solo per voi, fedelissimi. Se lo intenderete ne avrete grande beneficio, lo abbiamo pubblicato con questa speranza. Grazie.

Non è un post per tutti, è pieno di censure, tagli e super tagli, enigmi e apparenti stranezze o ingenuità, invece è adamantino. Perfettissimo. 

Di quello che ne intenderanno o non ne intenderanno empi e miscredenti, (bah) frega poco, (puf) frega niente.

lunedì 13 agosto 2018

Dolce & Gabbana Light Blue Italian Zest Pour Homme

2018. Di: Pallino Pinco. Dirige il Maestro: Lindo Mastro.

Deh, oooh! 

(Siete caldi? Forza, tutti in coro):

...che brutta saponetta, che brutta saponetta, 

non piove che disdetta, che brutta saponetta, 

è plastica che brucia, è agrume nelle orecchie, 

che schi** si prospetta, fra tutte 'ste fetecchie...



RATING: MENO DI ZERO

mercoledì 8 agosto 2018

Givenchy. Live Irresistible + (NEW) Live Irresistible Blossom Crush.

2015 + 2018. Disgrazie attribuite a D. Ropion.
Abbiamo trovato Live Irresistible Blossom Crush nella cartella SPAM. Così abbiamo riesumato gli appunti del Live Irresistible 2015, e unica fascina ne abbiamo fatto una fo... una foca da traino, una fossa comune... un coso! Oppure? una ca... una casseruola, una nicchia, insomma un loculo.
Due pere cotte. Pane vecchio. Questa è la cena. La recensione nel vivo, coi cosi in mano (i flaconi!) è peggio...
Etilmaltolo. Scusate ma serve un sacchetto per il vo... tipo per il volo, ma cuciture rinforzate. Cooough! Ne serve un altro!!!
Note fruttate shampoo. Lacrime. La versione 2018 è la versione 2015 addizionata di peony acetonitrile e hedione hc. Scusate ma c'è un gattino sulla Sephora. Noi si va con la scala a tirarlo giù poi ci si rivede, se non cadiamo dalla scala battendo rovinosamente la testa sull'asfalto.

Abbiamo cambiato idea: tiriamo giù la Sephora con la motosega.

Rating: ZERO al coso 2015 e ZERO al coso 2018.

martedì 7 agosto 2018

Giorgio Armani (L'Oréal). Acqua Di Gio Absopfff...

2018, Givaudan.

Per la serie: "costi il meno che si può"*, L'Oréal è (quasi) lieta di presentarvi,
la sua nuova ciofèca acquadigiosa duemiladiciottosa.

Rispetto all'originale Acqua di Giò PH, questo è
stomachevole fruttato, ricorda 1 million, ma anche il bidone dell'umido in una casa vegana,
botta ambrocenidica, palle... cheppalle!

RATING: ZERO.

E' come il sushi. In che senso? Nel senso del sushi, se lo conosci.
E che senso ha? Senso... Come un senso... di nausea...

*alla produzione

lunedì 6 agosto 2018

J`Adore In Joy Christian Dior :(


appena applicato è umano, sarà l'hedione hc
poi calone e peach aldeide, per carità miserabile
un idea di gelsomino falsa come il peccato, Charlie Revlon!
noioso, vecchio, troppo Avon per essere un Dior.
Eppure... Così dicono.

disonesto, utilizzare vero? JOY (Patou)...
LVMH però...

Rating: ZERO