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lunedì 30 giugno 2014

Cuir Ottoman by Parfum d'Empire...

2006, Scorticchiato Antonio
Cuir Ottoman è un profumo di minc... al cuoio, di nicchia sì, come no. 
Cuir Ottoman è un cuoiato "iridato", un Cuir de Russie dei poveri. 
Una idea boriosa come borioso è quel piccoletto petulante di Corticchiato, e quel che è peggio... quel chimico di Corticchiato... Ha fondato una etichetta che suona Profumi dell'Impero, è corso (Corsica) e si crede una mezza via tra Napoleone e Francois Coty, due corsi come lui. 
Avesse seguito un corso di storia in più e un corso di chimica in meno...
Fa profumi, li può fare chiunque, non è vietato... Ma quando sembri in fine dei discorsi ispirato dalla pecora Dolly, forse vuol dire che di tuo, di originale, non hai niente da dire no?
Potrebbe perdere una gara di salto in alto con Brunetta, avendo conosciuto entrambi possiamo dire che caratterialmente i due si somigliano moltissimo...
Cuir Ottoman non costa un c****, non possono metterci un'assoluta di iris per 80 euro, questi piccoli indipendenti, ma nemmeno se la vanno a prendere di notte con la calza in faccia. E' un combo polveroso e vanillinato agli iononi (e non agli ironi), condito da note resinose per metà sintetiche e vili, come solventi. Come Knize Ten?
Peggio, perché tardivo
Peggio, perché vil-vinilico (styrax synth), e ricorda in questo senso il polo industriale di Marghera più che una veduta del Bosforo. Non c'è niente di ottomano qui, otto mani libere anzi uno le avesse, per metterle in faccia a chi trova buona una por****** solo perché non ha elementi di raffronto, nella disciplina dei materiali odorosi e nella storia dei profumi esistiti od esistenti.
Non va lontano il piccolo chimico ottenebrato dall'ombra del metro e un c**** di Napoleone e dall'arroganza strategica di Francois Coty. 
Confucio non disse forse: non si ritoccano i listini se chiude prima il negozio che aspira a venderne?

Rating: ZERO

Post Scriptum:

Non per togliere certezze nella vita ai nostri lettori ma, non fu Confucio a dire quella cosa...

Tommy Hilfiger. Tommy Girl Brights for women.

2014
Colonia leggera con nota tè verde intensa (G) talmente coprente da far baluginare l'idea più volte che l'idea floreale sottostante sia talmente doma da farne un tutto unisex, ma è drydown e ancor prima il modo in cui s'asciuga a farci capire che le microdosi fruttate della solita base cassis, e le piccole ricostruzioni floreali (mimosa, zafferano, lavanda, violetta/iris) sono là disposte e dosate alla maniera di tanti femminili analoghi.

Rating: ZERO-1/5

Tommy Hilfiger, Tommy Brights for men.

2014
E' una colonia leggera dalle note verdi di galbex, dove finalmente non compare l'odiosa ambrocenide, tosto ambrox e nuovi muschi. Leggero di un leggere che non vuol dire banale (o lasciami là ti annoierò a morte), ha senso, e pur essendo arrivato nei negozi senza fanfara, ha dei meriti di piccola educata neatness.

Rating: 2/5

domenica 29 giugno 2014

Dior Addict Eau de Toilette for women (2014), Blup...

♪  ♪...
Che "allegrezza" insistere teste d'ariete contro l'evidenza verificando settimanalmente qui là e oltreconfine le novità, le cose che i produttori di profumi escogitano e promuovono in tempi così brevi che... nemmeno il lattughino seminato a pieno campo sarebbe potuto crescere...
2014, francesco demanchio 
Eau de toilette Addict è una creazione attribuita a Francois Demachy per Dior, ricorda Daisy di Marc Jacobs e vagamente il riformulato J'adore EDT.
C'è una forte governance di agrumi dolci di aldeide mandarino su qualcosa come il mandarino maturo, tocco di calone, con note arancio che gravano su una nota fruttata sintetica data da un combo con partecipazione di abbondante fructone vanillinato che troviamo abbiamo il dono di irritare il piloro anche in chi non sia affetto da turbe gastriche.
La nota neroli è data come tunisina. Al nostro naso non c'è neroli qui, ma ricostruzione di neroli antranilata.
Ectoplasma di gelsomino confuso nella ricostruzione floreale del neroli.
Nel fondo ci sono le solita ambre moderne costruite su note tra il cedramber e l'ambrocenide, il sandalo saponato sa di sandali synth non belli e non aggraziati come quelli ricostruiti su javanol.
Questa EDT si attacca in fondo alle nari proprio come i materiali descritti sanno fare, non capiamo lo spazio di mercato in cui si possa infilare questo prodotto.
Lo sconsigliamo nella stagione calda, come sconsigliamo nella stessa stagione J'adore e Daisy.
Nella stagione invernale ci sono mille alternative migliori. 
So, the question is: perché lo hanno fatto? Chi mai se lo piglierà?



sabato 28 giugno 2014

Trussardi A Way for Him for men, no dài no... Parallelismo con Chrome (1996) di Azzaro.

2014, Alexandra Kosinski (e chi ca*** è?)!

Certo che, Trussardi non riesce a portarsi a casa un profumo giusto neanche stavolta eh...
Ci dev'essere qualcuno che quando arriva la commissione dice, è per Trussardi!
Ah beh, allora...

Profumo "low budget", sembra un dipinto "sport" non finito.

Ricorda Chrome di Azzaro, ma non è "bello" nemmeno un terzo di quello.

1996 
In quelle poche note accozzate male, Trussardi A Way For Him riesce ad allinearsi agli altri sc**** recenti, con quella nota economica di cedro ambrato che solitamente è ambrocenide al 10% in dpg. Quello sa usare il laboratorio a cui si affidano anche questo giro, non paghi dell'insuccesso di My Land...
O paghi di aver pagato questo meno di quello...
C**** loro, c'è gente che si diverte col bungee jumping...

Rating: ZERO (nemmeno per sbaglio potremmo portacelo a casa)...

giovedì 26 giugno 2014

Une Fleur de Cassie, Frederic Malle. Salutame a màmmeta...



Dominique Ropion alla metà degli anni '90 ha lavorato per Caron, e lo ha fatto anche in tempi recenti.
Malle chiede un profumo a Dominique Ropion. Domenico, trovati un buco di parcheggio, facci sopra qualcosa che non ho...
Beh, avrei avanzato questa cosa qui, somiglia a Farnesiana di Caron... Va bene, parcheggiala lì.
L'etichetta ce la metti tu? Sì, mi verrà in mente qualcosa. Ciao caro...
Vediamo... Un fior del cass-o, no... en francais: un fleur de cassie, sì dài.
Poi ci metto la firma, e chiamo il fotografo per l'epigrafe in bianco e nero, cornice nera...
** ******* ** ******.


Te sit fat malle? (dialetto ferrarese). 


FM profumi si conferma per quello che è... Federico Mallo di Noce (non si tinge i capelli per non saturare troppo le foto in b/n e poi canuta fa la donna vissuta), e vende... quello che riesce a vendere.
Malle ha successo tra i clienti privi di elementare preparazione storico-critica ma, giocoforza dal portafogli florido.
La sua prassi di fare e promuovere i suoi profumi è per noi altamente irritante, è lo è parimenti per chi della profumeria abbia una "visuale" che vada oltre lo ieri l'altro.

Une Fleur de Cassie (edizioni del bla bla bla, federico mallo di noce)
RATING: 1/5


Non mettere i piedi in fallo: leggi Jicky 2.0!




mercoledì 25 giugno 2014

The Queen, Ice Code, Luna Rossa & THE FRIDGE. Armani Code Ice (for men) it's not a fridge (and not a good fragrance).

2014, :(
Apertura (del frigo del fumetto) ozonata su azurone (G) perversa ipotesi di menta (di fatto "menta" non pervenuta), linalolo (non lavanda), ipotesi di zenzero (non pervenuto), iso e super col secchio, cedril metil etere (non c'è lo spazio fisico per buttarci dentro il cashmeran), ambrofix. Sportivo! Per non dire una c*****. Ricorda da vicino Luna Rossa di Prada, sia a mouillette che a colore del boccettazzo: trend chimico-depressivo o condivisione di fallimenti? Questi profumi sono legnetto-setti o legnetto-secchi (dry notes overdose): non sono freschi, sono piombati da note ambranate più che ambrate cagionate da eccessi monomolecolari di materiali ambigui tra la reminiscenza del legno di cedro (note legno di matita) e quelle dell'ambra grigia (sì, un paio di palle appese ed essiccate al vento caldo dell'estate). Non vende l'uno, non venderà l'altro no? Drydown di una povertà, di una tristezza e, di una pochezza paurose...

martedì 24 giugno 2014

Com'è nata la profumeria di nicchia? Ma soprattutto "perché" è nata?

Oggi la sedicente profumeria "di nicchia" è su un binario morto, ma da dove è partito il bizzarro convoglio?
La grande distribuzione nel settore degli alimenti ha portato alla chiusura di moltissime piccole botteghe, di molti forni artigiani. Alcuni di questi erano ricordi familiari, con persone simpatiche, ma se qualcuno ha pianto l'amicalità vera o fittizia del panettiere sotto casa, qualcuno di più avveduto avrà fatto di conto e verificato che il pane nella grande distribuzione ha lo stesso sapore (usano le stesse farine e gli stessi additivi) ma costa la metà, e che il corollario al pane costa pure... la metà: ed è lo stesso tonno, lo stesso prosciutto.
Quanto all'amicalità sanno tutti la regola numero uno del commercio, sorriso davanti e vaf******* di dietro.
E gli amici veri non condividono una farcitura di interessi economici: non sono legati dalla crema collosa dei macarons. Crema collosa, o crema collusa... 
Collusione? OPS! Il blogger che parla bene del profumiere o di chi vende corsi di profumeria non deve andarci a cena, o riceverne regali o addirittura soldi, pena la FINE della sua credibilità. 
Quando la grande distribuzione avanza nel settore profumeria le piccole botteghe vedono ridursi i guadagni, sono costrette a fare sconti che prima non avrebbero nemmeno voluto sentire nominare. Prima: quando portavano a casa soldi col secchio...
Molte piccole profumerie chiudono. E' un male o è un bene? Se pensiamo al pane di cui sopra, è (per i consumatori) per forza un bene.
Se pensiamo invece alla calma di alcune profumerie, al garbo e alla familiarità che si stabiliva con alcuni commercianti, qualcosa ci viene giocoforza a mancare.
Il commerciante però ci dava dei consigli interessati, doveva venderci i suoi prodotti, e per farlo fiorivano complimenti e campioncini, in un rapporto di acquisto e vendita, anche dei sentimenti provati e/o simulati.
Oggi i consigli ce li prendiamo dalla rete, riusciamo a intendere per sommi capi i profumi a distanza: se chi ce li spiega sa di cosa parla e sa tradurre, all'occorrenza, le cose complesse in cose semplici...
Oggi i consigli ce li danno alcuni giornalistucci, tanti blogger, i fastidiosi banner pubblicitari o le interruzioni dei video con veri spot che si aprono di colpo non per sorprenderci, ma per venderci qualcosa sequestrando non solo la nostra attenzione ripetute volte durante le nostre giornate.
Ma che cos'è mai questa profumeria di nicchia? 
La nicchia è una invenzione databile anni '90, sorta per fornire prodotti alternativi, strampalati ma sempre molto remunerativi, ai commercianti in affanno perché refrattari all'idea di fare gruppo oppure perché osteggiati dalle grandi catene di vendita di cosmetica e profumeria. Ricordiamo alcuni gruppi? Limoni, Douglas, Acqua e Sapone, CAD; gruppi consortili come Ethos, etc.
Mentre questi si riunivano per comprimere i prezzi e razionalizzare l'offerta altri ricercavano vie di profitto differenti, per non usare aggettivi molto critici diremo che le loro vie alternative erano "alquanto discutibili", nella forma e nella sostanza...
L'idea era vendere profumi "altri", inventati e prodotti non importa in verità da chi e come, che però promettessero un alto margine di guadagno ed un'aura di esclusività che nei fatti era ed è solo una ridicola "posa".
Così si cominciarono a raccogliere in alcuni negozi, marchi di profumeria a volte altamente improbabili e nati il giorno prima, che però vantavano storie secolari... 
Iniziava l'epoca d'oro dei profumi per polli e pollastre.
Le difficoltà incontrate non erano poche, i prodotti erano ignoti e spesso decisamente anonimi nonostante l'impegno grafico. Venne in aiuto il web: internet.
Siti, blogger, commercianti e produttori di piccola profumeria (altezzosamente autoproclamatasi "di nicchia" o "artistica", LOL) giungono in alcune occasioni (verso il 2005) a vere e proprie orge di malaffare: pur di attribuire "valore" a profumi banali o del nulla, inventano spaventose panzane, e vere e proprie sponsorizzazioni diventano il materiale propulsivo di articoli e post, ad esclusivo vantaggio loro, non certo dei consumatori, che comprano a caro prezzo prodotti pompati che non hanno né passato né futuro, né (mediamente) merito.
Nei tempi recenti anche le grandi case si sono allungate sui vari sistemi di propaganda: non che i blogger cambino di molto le vendite, ma perché non regalare una batteria di mignon una volta l'anno al termine di una festicciola con 4 salatini e foto di gruppo, in cambio di riverenza eterna? In fondo la maggior parte dei blogger scrive per solitudine, vuole tanti amici... se poi ci guadagna qualcosa...
A noi gli amiconi, le feste ed i regalini non interessano, tutti hanno un prezzo e lo abbiamo anche noi (aspiranti santi ma non ancora tali), ma nessuno pensi di comprarci con una scatola di profumini ripesati... Se è un cadeau poi, non deve aspirare a creare vincoli, siamo anche spudoratamente sinceri: se doveva essere cristallo ed è vetraccio lo diciamo, va che è vetro...
A noi non vanno giù menzogne, e critici più o meno in-competenti che collaborano all'allegro puttanificio delle balle in profumeria. Concettualmente la profumeria di nicchia non è di nicchia, perché non è quello che dicono o vorrebbero fosse. E in coscienza lo sanno benissimo.
Quanto a Noi, non amiamo le stronzate. E in questo senso, noi non siamo di nicchia.




Ci si deve avvedere che quando un ciclo è concluso è concluso. Che, se per strada non ci sono più gli arrotini, perché oggi riparare un ombrello costa più che comprarne uno nuovo, vuol dire che quell'arrotino dovrà essere mantenuto in altro modo. Noi siamo a favore di un minimo di sussistenza perché riteniamo che il futuro sia in mano agli Stati che dovranno riorganizzare l'assenza di lavoro, non inventare il lavoro che non c'è. Non si dia retta alle stoltezze del PD renziano (o alle scemenze coibentate grilline), pronto a dare lavoro nel seguente modo: mettere dei disoccupati a rompere i marciapiedi oggi, per mettere dei disoccupati a ricostruirli domani: lasciali a casa e pagali quel minimo che è giusto che sia per la sussistenza minima, che ci evitiamo lo spettacolo pietoso di simili pagliacciate e pure disagi e rumore...
E non è ammissibile che si mandi la gente per le case a rifilare contratti truffa, o a spacciare droga, o a vendere porc***** per "vivere", siamo a favore di una redistribuzione del reddito ragionata e basata su principi di maggiore equità e giustizia sociale. La tecnologia produttiva esclude, e va per questo responsabilizzata, cioè tassata.
I profumi sono lusso, e vanno tassati. Anzi secondo noi il tassarli di più (es. IVA sui beni di lusso al 25-30% da applicarsi anche ai beni di lusso in entrata dall'estero) in favore di migliori condizioni sociali per i meno abbienti o al miglioramento delle cure e delle condizioni di vita negli ospedali e negli ospizi, li renderebbe più esclusivi e permetterebbe a noi tutti di partecipare con maggiore coscienza alle sorti di chi è meno fortunato di noi. 
Hanno dato 80 euro a chi ne aveva leggerissimo bisogno (avendo già un lavoro) e hanno dato 80 euro a chi non ne aveva bisogno (avendo un lavoro ben retribuito e poche spese, magari non avendo familiari a carico), ci è sembrato un modo meschino per comprare i voti della gente che per questo, e non per altri motivi, alla fine l'ha votato.


Uno spettacolo rivoltante. Quei soldi andavano destinati ai disoccupati! Ai quali non è stato dato nulla, quei soldi si dovevano al sostegno a quanti sono in estrema difficoltà o nella malattia, e non hanno mezzi per farvi fronte!

Matteo Renzi è uno di quei profumi di nicchia con la scatola istoriata di fanfaronate, la boccetta luccicante e il succo pessimo che, vorremmo tanto fosse presto interrotto.


lunedì 23 giugno 2014

Dolce & Gabbana. Light Blue Discover Vulcano Pour Homme for... te pòssino.

2014
LB Pour Homme non ci è mai andato giù. Ma chissenefrega di Noi? Se non è un profumo con dei meriti, almeno coprire gli odori, sì... li copre. Dura più di un profumo medio de l'Artisan, è costruito allo stesso modo e cioè col ****... e costa poco.
Il ragazzo che nel timore di annegare nella doccia, se la fa in 20 secondi, sente il bisogno di questi boccettoni di 125 ml, e in parte trova quel che cerca. E allora avanti!
E avanti! Dopo l'insuccesso di Live in Stronzoli ecco a voi Discover Tucano. Il pappagallo lavato allo zest-citron, vetivereggia di vetiveyl acetato e si pianta lì, come un disco rotto SVELTO.

SVELTO.
SVELTO.
SVELTO.
SVELTO.

Pappagallo rott'in****...

Rating: ZERO, (zero più, zero meno)...

domenica 22 giugno 2014

Eau de bla bla Magnolia bla bla bla Frederic Malle.


Ricostruzione tediosa di magnolia (eau de magnolia, editons de parfums frederic malle), con note citriche e legnose. Parte da In the Mood for Love di Ferré e attraversa la p****ria di Cartier, Baiser Volé con quel combo saponato aurantiolico da base di schiff e roba verde tipo birch leaf (G). Patchoulata.. e saluti alla sorella (salutamassoreta)... Headspace? Gente! E' da 20 anni che lo usano tutti, da Gai Mattiolo in qua l'hanno usato pure Batman e Robin che Peppa Pig non era ancora nata...
Ma è qui che sta la differenza tra un profumo di altri e un profumo di Frederic Malle, lui al profumo di Ferré mette la cornice nera lutto, ci parla sopra per ore di interviste, che poi eventualmente se le faccia da solo per metterle in giro a suo piacimento è un altro discorso. Ma alla fine i suoi profumi sono profumi come tutti gli altri, anzi non sappiamo voi ma tra una magnolia di Maurice Roucel (non che Roucel sia un genio, ma insomma gli vengono attribuiti alcuni profumi meritevoli) e una di Carlos Benaim (Ralph Lauren, Avon, Zara, Mariah Carey)... Eh?
Solo che QUANDO Maurice Roucel fa un profumo per Malle, è un genio... Quando lo fa per Ferré... chissenefrega! Dice: ma da me sono liberi!  Ma cosa dici!? Perché dagli altri girano col guinzaglio? Ma stai zitto, stai zitto che sappiamo più cose noi di te che tu di te stesso...
Cominciamo a capire qualcosa, rinco-amici del profumo inutilmente costoso?

sabato 21 giugno 2014

Corsica Furiosa Spatafum d'Empire

2014, forse s-corticchiato, niente di sicuro.
Corsica più furiosa di quanto lo siamo noi? Può esse...
E' un aromatico verde noiosissimo, bello come un Erbolario da 26 euro.
Il suo lentisco ricorda quello di Acqua di Colonia del Ponte, la sua foglia di pomodoro invece il sintetico blend tomato leaf californiano del Perfumer's Apprentice. Complessivamente è una colonia verde come moltissime altre con momenti di vero tedio citronellolico, che creano la furia, in chi l'ha comprato... e infatti finisce subito, su ebay a metà prezzo e là rimane.
Citral, hexyl cinnamal, limonene, citronellol, benzyl benzoate, geraniol, coumarin, pfffff...
Avremmo voluto trovare una buona ragione per comprarlo, questo prafum del pirex, ma i sedili dell'auto ci hanno gridato "o noi o loro"! e allora siamo tornati a casa coi nostri bei sedili... 

Rating: ZERO




expression (1977) jacques fath paris

1977
Expression è un profumo d'annata che appartiene già al nuovo corso del marchio Jacques Fath.
Sembrano anni luce lo spazio che intercorre tra il magnifico Ellipse e questo mite e addormentato Expression.
E' un chypre alla rosa che non persuade (non ci ha emozionati come Ellipse e sentitolo, non ci siamo accapigliati per averne uno), come tanti lo hanno preceduto, Expression non ha inciso sul suo tempo né sul tempo futuro...
E un parallelo con la storia attuale viene da sé. Nel 1973 la CRISI energetica precipita le economie del pianeta in una situazione simile a quelle che il mondo vivrà nel 2001 con il post Twin Towers ma soprattutto con il crollo delle economie del pianeta dell'autunno 2008 ( CRISI sistema economico, dated post Lehmann B.). Crisi significa attenzione alla produzione, meno consumi, più timori. Ellipse (1972) è il monumento che chiude con la sua bellezza apocalittica un'epoca di ricostruzione in crescendo, senza troppi scossoni; non ci sarà più nessun Fath dopo Ellipse...
Expression (1977) è infatti una pallida eco dei trascorsi in profumeria del celebre brand, associato alla figura di uno dei tre più importanti Couturier del dopoguerra: Jacques Fath, Christian Dior, Cristobal Balenciaga.
La rosa di Maja Myrurgia è un simile battito di "rosa", ma più vivace.
Expression è un profumo ancora facilmente reperibile sul mercato del vintage, che però non merita caccia al flacone come altri vecchi e autentici Fath che lo hanno preceduto.

Rating: 2/5


giovedì 19 giugno 2014

Muskrat, rat musqué, topo muschiato.

Il topo muschiato (Ondatra Zibethicus o Castor Zibethicus) non appartiene alla famiglia dei muridi come i topi bensì a quella delle arvicolae come i criceti. Somiglia alla nutria ma la parentela tra le due specie è molto remota.
Specie originaria del nord america introdotta in europa per ragioni legate a quelle tradizionali di attenzione alle carni, ritenute particolarmente grate al palato dagli indiani d'america, ma soprattutto per le sue pellicce.




Le rat musqué ha una dieta prevalentemente vegetariana in riva a corsi d'acqua, ma può cibarsi di molluschi e piccoli insetti.
L'animale è spesso vittima di lontre, visoni, volpi. 
La sua caratteristica peculiare per i nostri interessi è la presenza di ghiandole odorifere nel maschio che il ratmuskat usa per delimitare il proprio territorio nell'estensione di uno specifico clan familiare formato da gruppi allargati originati da una coppia progenitrice. Queste ghiandole producono un caratteristico odore muschiato. Tra gli anni '30 e '40 in america fu proposto come sostituto del cervo muschiato, ce ne parla l'Arctander. Noi sapevamo dei vari muschi, di zibetto e di cervo tante grazie, tradizioni millenarie.
Ma anche dell'esistenza di altri "muschi" di alligatore ad esempio, e di questo topo muschiato (un nome che è tutto un programma). Cantaridina! e per dindirindina... siamo i più grossi esperti di note "animali" in profumeria, abbiamo stretto la zampa ai leoni... e ci sfugge il ratto muschiato?
Così abbiamo contattato un allevatore russo nel settore pellicce, che ha potuto fornirci quello che viene scartato dalla raccolta delle pelli, per loro è tutto normale, evitiamo di mostrare le foto delle carcasse dell'animale in cuoio, spellato e sezionato. Ci viene fatto sapere che c'è gente che oggi ancora lo mangia (sia negli Stati Uniti che in Russia) e che è meglio del coniglio, ma dobbiamo proprio scrivere questa roba? 


Quindi le ghiandole vengono estratte per noi che procediamo a importarle e a trattarle secondo manualistica.
Alla fine le ghiandole essiccate sono queste qui, a bilancia:



Alla prima valutazione olfattiva c'è grossa delusione, non c'è parentela col muschio di cervo e il materiale non ha la potenza di altre ghiandole già studiate anche a crudo. Un vago sentore muschiato esala dalle pod (exaltone) a buon grado di essiccazione, le parti asciugate grasse su mouillette rivelano consolatorie sfaccettature interessanti. Ma è ancora presto per arrendersi e dare un verdetto definitivo.

Si procede a migliore essiccazione e all'estrazione tramite tintura semplice e procedura altra di nostra invenzione già collaudata con altro tipo di  materiale di origine animale.

(segue)


mercoledì 18 giugno 2014

LA GASCROMATOGRAFIA COMPLETA DEL NUOVO... The full gas-chromatography of the new...


e 11.70 13744-15-5 0.25 Cubebene <beta-> e 3.98 29714-87-2 0.09 Ocimene e 4.79 2306-78-7 0.04 Nerolidyl acetate e 5.82 138-86-3 0.22 Limonene e 5.23 29714-87-2 0.03 Ocimene e 6.93 72845-33-1 0.08 Linalool ethyl ether e 10.37 13877-93-5 0.31 Caryophyllene <(E)-> e 10.67 54592-32-4 0.47 Linalool <ethyl-, (Z)-> e 11.23 6753-98-6 0.08 Humulene <alpha-> e 11.43 30021-74-0 0.06 Muurolene <gamma-> e 12.14 502-61-4 0.34 Farnesene <(E,E)-, alpha-> e 12.20 16729-01-4 0.19 Cadinene <delta-> e 14.67 62924-17-8 0.08 2-Methyl-4-(2,6,6-trimethylcyclohex-1-enyl)but-2-en-1-ol e 16.53 5986-55-0 0.35 Patchouli alcohol g 8.51 104-93-8 0.62 Anisole <para-methyl-> g 8.86 18479-58-8 0.04 Dihydromyrcenol g 9.65 18479-51-1 0.06 Dihydrolinalool g 9.80 78-70-6 7.01 Linalool g 9.91 115-95-7 2.68 Linalyl acetate g 10.84 92590-71-1 1.00 Linalool <ethyl-, (E)-> g 11.59 98-55-5 0.13 Terpineol <alpha-> g 11.94 140-11-4 4.13 Benzyl acetate g 12.01 63500-71-0 0.18 Florosa g 12.24 105-87-3 0.65 2,6-Octadien-1-ol, 3,7-dimethyl-, acetate, (E)- g 12.33 106-22-9 1.92 Citronellol g 12.47 63500-71-0 0.14 Florosa g 12.72 106-25-2 0.81 Nerol g 13.22 106-24-1 2.56 Geraniol g 13.28 127-51-5 7.68 Ionone <alpha-, isomethyl-> g 13.55 100-51-6 0.23 Benzyl alcohol g 13.90 60-12-8 2.09 Phenethyl alcohol OMISSIS g 14.23 14901-07-6 0.20 3-Buten-2-one, 4-(2,6,6-trimethyl-1-cyclohexen-1-yl)- g 14.29 107-75-5 2.06 Citronellal <hydroxy-> g 14.73 141773-73-1 0.27 Helvetolide g 14.85 7779-94-4 5.10 Hydroxycitronellal <diethyl-> acetal g 14.93 124-10-7 0.27 Methyl tetradecanoate g 15.26 122-97-4 1.26 Hydrocinnamic alcohol g 15.44 68155-67-9 0.47 Iso E Super <gamma-> g 15.77 6380-24-1 0.14 Isoeugenol <methyl-, (Z)-> g 16.30 21040-45-9 0.86 Cinnamyl acetate <(E)-> g 16.42 97-53-0 0.33 Eugenol g 16.61 6380-24-1 2.68 Isoeugenol <methyl-, (Z)-> g 17.31 2306-78-7 0.23 Nerolidyl acetate g 17.37 4727-18-8 0.81 Cyclopentadecanone, 2-hydroxyg 17.54 39647-11-5 4.96 Dihydrojasmonate <methyl-, cis-> g 17.73 37609-25-9 0.69 5-Cyclohexadecen-1-one g 17.96 2630-39-9 1.42 Dihydrojasmonate <methyl-, trans-> g 18.00 37609-25-9 0.95 5-Cyclohexadecen-1-one g 18.12 91-64-5 7.23 Coumarin g 19.94 121-33-5 1.10 Vanillin g 21.42 120-51-4 1.33 Benzyl Benzoate OMISSIS g 21.43 81-14-1 4.10 Acetophenone, 4'-tert-butyl-2',6'-dimethyl-3',5'-dinitros 13.10 110-98-5 0.14 2-Propanol, 1,1'-oxybiss 18.26 84-66-2 19.53 Phthalate <diethyl-> x 3.10 109773-67-3 0.24 15,15'-Bi-1,4,7,10,13-pentaoxacyclohexadecane x 5.96 29714-87-2 0.02 Ocimene x 6.01 NA 0.06 Geranyl vinyl ether x 6.18 NA 0.02 Methyl 10,12-octadecadiynoate x 7.33 95721-96-3 0.01 (2S,2'S)-2,2'-Bis[1,4,7,10,13-pentaoxacyclopentadecane] x 7.50 109773-67-3 0.01 15,15'-Bi-1,4,7,10,13-pentaoxacyclohexadecane x 10.81 34764-02-8 0.47 Decane, 1,1-diethoxyx OMISSIS x 13.50 NA 0.61 2,4,5,5,8a-Pentamethyl-6,7,8,8a-tetrahydro-5H-chromene x 13.63 54305-61-2 0.16 2-Butanol, 3,3'-oxybisx 13.70 54305-61-2 0.14 2-Butanol, 3,3'-oxybisx 14.05 NA 0.27 3-Hexen-1-ol benzoate x 21.29 3055-98-9 0.45 Octaethylene glycol monododecyl ether x 22.71 NA 0.86 2-[2-[2-[2-[2-[2-[2-[2-[2-(2-Hydroxyethoxy)ethoxy]ethoxy]ethoxy]ethoxy]ethoxy]ethoxy]ethoxy]
Esattamente (solo 3 omissis)...

domenica 15 giugno 2014

800.000 mila buoni consigli (600M+200M). L'Oracolo che non sbaglia una previsione: Jicky 2.0!


Ci sono profumi buoni d'annata, che hanno raddoppiato il loro valore negli ultimi 24 mesi e che lo raddoppieranno ancora nei prossimi 24.
Ci sono profumi stupidelli correnti (il 90% lo è) magari detti "di nicchia", da centinaia e centinaia di euro immeritati, che appena sei fuori dal negozio valgono già la metà (e dopo 24 mesi puoi usarli come fermaporte, sconosciuti ai più, nessuno li vorrà).
Esempio? Sul mercato della "seconda mano":
M7 V1 100 ml vale oggi 300 euro a salire. cioè +400% rispetto ai listini fine anni 2000, scontato.
L'Oud di Mona di Orio (Les Nombres d’Or Oud Mona di Orio) non troverai mai nessuno disposto a pagartelo quel che l'hai pagato... fa anche s*****...
è a un -30/40% rispetto al prezzo pagato al momento della sua uscita.
Quindi? Chi ci ha dato retta sin dall'inizio ha comprato cose buone, che oggi valgono ancora di più e sono argomenti veri, non atteggiamenti snob (cos'altro è la nicchia se non un atteggiamento snobistico o vacuo)?
Vale per Ho Hang di Balenciaga, per Captain di Molyneux, vale per il 90 ml di John Galliano Le Parfum N°1 EDP, vale per J'ai Osé di Guy Laroche, vale per gli Chanel d'annata che abbiamo raccomandato, per i primi Fahrenheit, per Gloria di Cacharel, per Gucci Rush, per Pure Coffee di Mugler, etc. Varrà in modo clamoroso per Ellipse di Jacques Fath (100 ml/3500 euro). Dagli States a San Pietroburgo.




Raccomandiamo solo pezzi di sicura provenienza, perfettamente conservati.
Niente da regioni torride (e non vi sognate di comprare profumi ai mercatini per strada! per i profumi sono situazioni "a un passo dalla discarica"). Niente di provenienza poco chiara: moltissima attenzione a ebay, è un "p*****aio" di fregature.
Nel VINTAGE GIUSTO possiamo trovare tutte le qualità che cerchiamo in un profumo veramente speciale, e di sicuro VALORE.

Conservato correttamente il profumo è virtualmente "eterno", può leggermente sfiorire attorno al secolo, ma concordiamo con Turin per una stima del lifetime sui 2 secoli...
La Bellezza, il Lusso e la Storia nel profumo GIUSTO d'annata, coincidono.
E qualcuno intravede forse (e finalmente) la vera esclusività, la vera nicchia (dei tesori, dei gioielli olfattivi)...

Jicky 2.0


sabato 14 giugno 2014

Come protestare efficacemente contro lo squallore della corte della profumeria contemporanea? Contro sovrani accattoni e giornalistini e bloggerini lacché?


Non lasceremo che gli squali (i siti di vendita e promozione) sbranino i nostri lettori, ma... amati, permetteteci di salvarvi. 

Smettetela di leggere quei blog e siti CONTRO i quali Jicky 2.0 è nato ha trionfato e vinto; perché siano essi e i loro forum loschi e lerci, dispersi come pula al vento...


Non hanno idee. Non sono limitati dall'IFRA, i profumieri di oggi sembrano più o meno tutti figli della stessa madre, incline a facili costumi. L'offerta è appiattita dal fatto che TUTTI acquistano i materiali dagli stessi fornitori.
La profumeria di oggi non vive di sogni, ma di menzogne. Chi fa profumi oggi ha complessi di inferiorità evidenti, creati dalla esatta percezione del niente che si sta facendo. Come compensano il loro essere nulla?
Con collane di balle di toro: storie di tradizioni antiche che non sanno dimostrare con prove documentali, perché sono inventate. Titoli che non valgono niente. Frottole sulla qualità dei prodotti, e frottole sulla paternità degli stessi. E poi ambra grigia che non c'è, muschio che non sanno nemmeno cosa sia, idem per il castoreum (che se lo compri alla IFF sembra scarto di macelleria). Creed forse è il punto più alto del renzismo (dell'arte di raccontare b**** in modo credibile e di gonfiare una formica ai volumi di un elefante) ma se non ha fatto scuola direttamente, alla stessa scuola sembra ci siano andati tutti!
Quindi diciamo stop, e pretendiamo più rispetto per i clienti consumatori.
Nel fermarci dall'acquistare contemporaneo ci rendiamo conto che trivellando il passato anche recente si rilevano sacche di petrolio. Scaviamo. Penetriamo la Storia.





giovedì 12 giugno 2014

Happy J-Day! 600.000 (2.0) visualizzazioni (+ OLTRE 200.000, JTFL PL). Blog N°1 in Italia e in Europa, per visite, background und kompetenz.

11 giugno 2014 ore 23,55

LO STATO DELL'ARTE:


Jicky 2.0 è come Mosè. Colloquiamo con un roveto ardente... Abbiamo una missione da compiere: il compito di guidare un popolo alla Salvezza (e alla Bellezza), DIFENDENDOLO dai nemici. 




SIATE NEL BLOG ELETTO, CON il Blog Eletto. PASSEREMO SOLO NOI (Jicky 2.0), POI LE ACQUE SI RICHIUDERANNO ED ANCHE GLI ULTIMI DEI NOSTRI NEMICI E DETRATTORI, SARANNO SPAZZATI VIA:


Jicky 2.0 si conferma il Blog/Sito di Profumeria N°1 in Europa, la popolarità in Italia è stratosferica, quella in Europa ci mette al primo posto, con un 5-8% di lettori extra-Italia. Noi non traduciamo i post, chi invece li traduce sistematicamente lo fa per niente, i nostri avversari registrano traffico in entrata dall'estero ZERO, a quanto abbiamo verificato solo in un caso si dà un 1% di lettori stranieri, negli altri casi le traduzioni in altre lingue sono palesemente fesserie, non le utilizza nessuno. 4 gatti leggono poi le loro corbellerie nel nostro idioma.
Jicky è il diminutivo di Giacomo (Jacques), così è stato scelto quella volta: per noi c'era la giocosa coincidenza col francese, e quindi con il nome del celebre profumo Guerlain che è in questo momento meno Jicky di Jicky 2.0, la nostra popolarità secondo i motori di ricerca ci dà come preferiti al profumo di Guerlain, è giusto. Il loro Giacomo le cose che aveva da dire le ha dette, il nostro potrebbe dirne per il prossimo secolo. Anche gli altri (di noi) fanno la loro porca figura, lavoriamo come... come disse Jean Paul Guerlain quella volta?
Di peggio, noi lavoriamo come schiavi, della bellezza ma sempre schiavi. Per noi non c'è paga, non c'è malattia, non ci sono ferie né medaglie... OPS, medaglie sì due, e non ce ne servono altre.
Un mese e mezzo fa (o forse due) stavamo riordinando la posta elettronica, quando tra i vari mittenti leggiamo un nome dirompente, uno scherzo? No. Era lui, praticamente avevamo un messaggio di SNIP nella casella di posta di JTFL e a distanza di un mese non l'avevamo letta. Il contenuto era devastante, SNIP tesse le nostre lodi ci esalta dandoci il suo totale appoggio per quanto riguarda le nostre posizioni principali. Contro la nicchia che lui stesso considera una operazione di marketing superficiale  e fastidiosa (snob), spesso ridicola. Contro il Cartello del quale abbiamo detto solo cose vere ma molte meno di quante ne avremmo potute dire.
Appoggia il nostro stile che mescola cultura a popolarità/popolanità, densità di contenuti a licenze espressive di grande creatività. Solo complimenti, si è lamentato per la velocità di alcune gif, che per i suoi occhi sono troppo FLASH, per il resto siamo migliori dei "parigini", più competenti, più profondi. Tiè: Parigi dica la messa a se stessa! ci siamo detti quel giorno. SNIP appoggia il nostro approccio al vintage di qualità, che non è quello sulle bancarelle o su ebay. E ci offre sostegno. Questo ci diceva il messaggio quel giorno, rispondergli dopo un mese era imbarazzante, ci siamo detti: lui ci scrive spontaneamente una cosa così e noi non ce ne accorgiamo? Ma ci rendiamo conto? che non rispondendo lo abbiamo rimbalzato! Quello adesso si sentirà di m.... Corriamo a spiegargli tutta la nostra gratitudine! E da lì abbiamo iniziato un rapporto segreto bellissimo. Così ora quando non sappiamo come sbloccare un argomento ostico abbiamo non più un santo in paradiso (avevamo già un referente che vuole anonimato) ora ne abbiamo due, e uno dei due è San Pietro...



Poi c'è Jickiel. Abbiamo creato il primo METAPROFUMO al mondo, e abbiamo registrato marchi e termini originali perché secondo noi questo progetto vale più dei punti Sephora (con le commesse fighe dentro*), quindi ci abbiamo speso tutti i regali di natale poco prima del 25 dicembre.

* e le altre in libera uscita :P

IL POST E' IN COSTRUZIONE NON CLICCARE qui: NON C'E' ALTRO OLTRE IL LIMINE.

mercoledì 11 giugno 2014

L'AURA DEL FESSO, di nicchia.


I profumi di nicchia vanno da A a B. Dal commerciante "intortatore" al cliente più o meno piumato o proprio pollo, prima nel vassoio d'argento o nella teca, poi in qualche sotto-lavello dove si spengono piano piano. Chi di noi, specialmente grazie alle recensioni condizionate da amicizie particolari con certi produttori (e non chiamiamoli nasi o profumieri perché non lo sono), non ha sperimentato... l'aura del fesso? Anche noi, grazie alla Sbregamorto (e agli altri starnuti), siamo finiti da piccoli a comprare Mona di Orio e Lutens per la lavatrice. 
E' da allora che abbiamo i canini avvelenati...
Per dire: l'aura del fesso l'abbiamo sperimentata anche noi, prima di divenire ed essere il collettivo Jicky 2.0.
Girare con un profumo da 3-400 euro e sentirsi dire "che buono! l'ho regalato anche a mio nipote per la cresima, è un Adidas vero"? Quando invece è un Clive Christian... demoralizza i più assurdi tra gli estimatori di profumi, quelli che comprano roba che COSTA ma NON vale quel che COSTA. E che dire poi della fase spiegare l'impossibile? Ai colleghi di lavoro inizi a raccontare di un profumiere (ci credi tu ma in verità è un ex dipendente del comune di Oronzo) anzi di un maestro profumiere (come no?), che discende da quel ramo del lago di... come, dove verso Grasse sempre dritti, non la prima, la seconda a destra, avanti 200 metri... Anche quando, per morte di Papa, si ha un profumo di qualità e merito, sincero e non truffaldino, tra i profumi "nicchiosi" rimane una profonda ferita, la mancanza di popolarità. Non lo conosce nessuno, anche se è buono... Non lo conosce nessuno.
I profumi di nicchia valgono la metà già poche ore dopo l'acquisto, ma spesso valgono un terzo di quello che sono costati, dopo 5 anni non valgono un piffero e in 10 anni il loro ritrovato anonimato li porta sullo scaffale a condividere le sorti di profumi dozzinali come i Fioracci o Naj Baleari ma con meno popolarità e appeal di quest'ultimi, comunque abbastanza noti per galleggiare dopo i tornadi delle MODE, e gli tsunami del TEMPO.
Mentre ad es. Dior Homme (sia vintage che riformulato) è "spendibile" come un dollaro, il profumo di nicchia somiglia di più a un pezzo di provolone o di un formaggio di latte di lumaca: per carità puoi trovare un arlecchino affamato di quello, ma davvero pronto a pagartelo quel che chiedi? 
Scusa, gli conviene il ristorante...
Chi diavolo lo vuole un profumo di Kekko Misseri? O di Bond Zero Zero Nove?
Allora uno dice, ma Caravaggio non lo capiscono mica tutti...
E va dall'esperto. Quello vero. Non carne da forum, gente con i requisti per stare in cattedra, requisiti che siano diversi dai soldi. Comprare un sito, o la visibilità fasulla di un sito o profilo FB, sono solo la cornice a tanti-troppi esperti del Nulla (gente che si annoiava?) ancora liberi là fuori, di mandare la gente a comprare i profumi del primo c******* che s'inventa di farne, senz'arte né cognizione di ciò che fa.
Il tutto in quel clima di accoltellamento reciproco che è tipico degli odiosi forum, dove un sottile filo logico viene disintegrato dalla volontà di tutti di fottere tutti gli altri, in amore fasullo diretto da altre logiche di tornaconto personale, nemmeno tanto velate...
Se un profumo è come un quadro, se si assume l'ipotesi del suo valore "artistico", vogliamo chiedere a chi di tutto un tubo sa, di farsi da parte?
I profumi di Malle sono spendibili? Cosa ne pensano gli Storici della Profumeria? 
Quel che ne pensiamo noi è noto, ma non vi fidate di noi, entrate in confidenza con un naso celebre (e quindi a parte Villoresi NON italiano) ed anziano, e chiedete a lui se vale di più un profumo di FM o un Madame Rochas di anche soli 20 anni fa, sempre che non sia cotto e ricotto. 
Il sorriso che si riceve... Dice più di mille parole.
Perciò un parvenu come Corticchiato, che si vende a poco perché rischia di affondare come tanti altri marchi e marchietti dal nome ampolloso e vacuo, costa sì poco ma vale ancora meno. Costa 80? Noi non gliene daremmo più di 25 o 30. Robetta, e roba che nessuno vieta fra qualche anno sia dimenticatoio e cestoni. Non parliamo qui di chi è riflesso del nulla, i profumi del signor nessuno, che rappresenta il niente del niente che sa.
Ci sono molti elementi che entrano nel gioco del VALORE di una creazione profumata e della sua IMPORTANZA STORICA e "STRATEGICA".
Un profumo, ce ne siamo resi conto, può valere NIENTE (se è un niente o una fesseria di profumo) come cifre molto alte, fino a 30 mila euro (lasciando fuori il discorso bottigliette in cristallo e oro, o appartenute a re e regine veri, cioè non a quelli a cui si riferisce Creed)...
Un profumo può meritarsi i soldi di una bella automobilina nuova. Con un profumo GIUSTO si va molto più lontano che con una Golf (che è pur sempre una gran macchina, mica una Peugeot o una Citroen... che macchine di ***** che fanno i francesi, quasi come gli italiani)...
Qual è il VALORE "estetico" e "commerciale" di quel profumo?
La competenza non è improvvisazione, e non è nemmeno simpatia.
La competenza è intelligenza e studio.
Conoscere per distinguere è separare l'oro dalla sabbia: non è abilità donata dal cielo al primo che passa.
Non è pane per tutti.
Se Roberto Longhi ti dice che quello che hai per le mani TU non è un Caravaggio ma una crosta di taleggio, e che non vale un patrimonio ma, vale l'antipasto della cena di un suino, la domanda è quanti ne hai in casa? Perché chiedersi se non si sia sempre entrati nel negozio sbagliato, è un quesito che ogni appassionato di profumi si deve porre.
Quando un lettore arriva a Jicky 2.0 spennato dai blogghettini di nicchia (ovvero del nulla) associati (si rimpallano l'un con l'altro e perseverano nello stesso sistema di "bontà" DI COMODO o INVENTATA, il problema è dirgli quello che noi si pensa di ciò che egli si è messo in casa, con parole sincere e perifrasi brevi.
Di nuovo. Se Roberto Longhi ti dice che quello che hai per le mani TU non è un Caravaggio ma una crosta di taleggio, e che non vale un patrimonio ma, vale l'antipasto della cena di un suino, la domanda è quanti ne hai in casa?
Noi speriamo sempre che di por****** di nicchia in casa tu ne abbia poca.

lunedì 9 giugno 2014

ELLIPSE (1972) DI JACQUES FATH IL PIU' RARO e COSTOSO VINTAGE AL MONDO. ELLIPSE (1972) BY JACQUES FATH, THE RAREST VINTAGE PERFUME IN THE UNIVERSE.



1972, Bernard Chant
E' vero, le orbite dei pianeti sono ellittiche...
Ellipse è uno dei più straordinari ed enigmatici profumi nel quale ci sia mai capitato di ficcare... il naso.
Lo abbiamo inseguito per anni come profumo e come fenomeno, sempre in cima ai risultati delle vendite, aste con 2-300 rialzi, eh!? Per la miseria! 
...e Noi? Tagliati fuori!? 

YEAH, THIS IS GREAT!
Volevamo capire se fossero tutti matti con la Rolls-Royce: abbiamo prima provato un decant, incantevole da edt, 
poi un decant da edp dagli Stati Uniti, non molto diverso.
Saggiato. Magnifico. Ci siamo guardati e abbiamo detto dobbiamo avere questa roba per le nostre collezioni, così abbiamo preso i soldi risparmiati non comprando più vintage, cioè da inizio 2014... e alè. FIESTA!

Extraterrestre, extradimensionale, ellittico.
Ma spieghiamo Ellipse, a chi non lo conoscesse...

:) L'hanno fatto gli alieni...:


We can see through you...
I pleiadiani negli anni '70 avrebbero... Nei forum russi, si legge di una partecipazione "extraterrestre" alla realizzazione del profumo cosmico: la partecipazione a questo entusiasmo è così allucinata ed euforica, che è impossibile non farsi travolgere dai tanti racconti in cirillico disseminati nel web negli ultimi 5-7 anni...
E' un profumo IFF, secondo la nostra gola profonda. No, è una creazione L'Oreal secondo alcuni amici blogger russi, e alcuni siti orientali, ma ci sono due Ellipse.
Tagliamo corto, senza troppa gentilezza: una scatola bianca (quella giusta), e una scatola blu (quella sbagliata tardiva, riformulata).
La prima è quella bianca ricercata e costosa. La seconda costa di meno ed ha scatola e varie finiture blu, ed la riformulazione di una riformulazione L'Oreal (Francia) "affidata" alla SAR per Kachian Takieddine (Siria). Ci fu anche una battaglia legale per i diritti d'autore che si protrasse fino al 1979. Nessuno mollava l'osso; dopo il 1979 L'Oreal perse interesse commerciale nella controversia perché si ritirò dal progetto.
L'Ellipse prodotto dalla SAR era una imitazione dell'originale francese del 1972, ma aveva molto successo in oriente... come unisex; vendeva molto ma molto bene nei paesi arabi.

L'ORIGINALE, il profumo che interessa alla Storia, è del 1972, scatola bianca, vendite spettacolari, pubblicità che arrivava troppo tardi sui giornali, nei negozi era già finito.
Assumiamo che la versione originale non sia andata molto più in là del 1975.
La produzione dei flaconi originali non si estende CMQ oltre il decennio. Quanto alla riedizione siriana, viene "apparentemente" interrotta nel 1984). 
Il BOOM dei falsi inizia sul finire degli anni '70; se non intendiamo per false anche le imitazioni SAR (quelle blu, CMQ in parte o del tutto illegittime), ancorché versioni decisamente diverse dall'originale Ellipse del '72.

Notazione cinematografica: un Ellipse (farlocco) siriano (SAR, per i disperati che negli anni '80 già non avevano più modo di ottenere il prezioso Ellipse Originale) appare in Talent Criminel di Sergueï Achkenazi del 1988:

ELLIPSE "FARLOCCO" (diverso - produzione, profumo, grafica - ma evidentemente ancora gradevole, acclamato in questa riedizione subito come UNISEX -forse perché blu?- benché non fosse nato per l'uomo di allora) in FILM sovietico del 1988.
Ellipse (se ORIGINALE) è oggi uno dei profumi d'annata più costosi al mondo, alcune bottiglie EDT 1972 sigillate, da 100 ml, sono state aggiudicate per cifre superiori ai 6000 dollari.
Se il design TOTEMICO della bottiglia venne affidato a Serge Mansau, nulla sapevamo del genio che creò questo capolavoro... fino a poche settimane fa. 
Gola profonda ha cantato: Bernard Chant?
E' un chypre quadridimensionale, che supera le coordinate spaziali per aprirsi a quelle temporali: così profondo e spiazzante da spiegarsi in un compiacimento estatico e stupefacente.
La composizione è complessa, i materiali urlano lusso dalla sua prigione monolitica di resina bianca, atemporale.
Gli estimatori di Ellipse ricordano i drogati come noi di M7, i loro volti si illuminano quando ne parlano, le loro parole si fanno veloci e la ritmica del loro eloquio dà la sensazione dell'incedere di rullo compressore, che travolge tutti gli altri profumi già esistiti o esistenti. Ma se M7 è droga leggera... Ellipse è droga pesante...

Un esordio "gas-atmosferico" che ha ispirato i primi Yohji Yamamoto: se spruzzato da atomiseur il nostro toilette è talmente intatto, talmente spaziale da sembrare dilatare il cervello oltre la calotta cranica e le meningi, meglio di una sniffata di ****. Questa è droga.


We give you LOVE...

Guerlain Djedi, gli è inferiore.
Guerlain Sous le Vent, gli è inferiore.
Hermès Brin de Réglisse, gli è inferiore.
Vero Kern Onda, gli è molto inferiore...

ELLIPSE 1972, EAU DE TOILETTE 100 ml + ELLIPSE Parfum
Singolare il fatto che sia EDT che EDP/Parfum abbiano un ancoraggio unico okamoss/vetiver/jasmine, che ricorda solamente le pennellate all'avambraccio con gli Attar di Amouage o con alcuni estratti di profumo d'annata buona...

Com'è?


Un bouquet fiorito, iridato, tinteggiato dai colori vivaci della scorza di un bergamotto smeraldino, la cui essenza è stata appena distillata. E' in questa freschezza verticale che il superiore gelsomino indolico di Grasse si dirama e sboccia.
Quel gelsomino che aveva fatto la Storia della Profumeria maiuscola, e che veniva coltivato, ormai sempre più di rado, alla nascita del nostro (i primi anni '70). Un bouquet fiorito con accenti green di rose di maggio, estremamente accogliente: fresco di un gelsomino ravvivato dalla rugiada del mattino, da sentori boschivi e verdissimi; a tratti terrosi sull'assoluta di foglia di violetta, nelle sfumature di un gran vetiver e di un patchouli soave. Un accordo di legni nobili tra i quali primeggia un sandalo salato, epidermico e maschile... come solo il mysore sa essere. Nel drydown un bellissimo fondo muschiato leggermente coriaceo, dove è l'oakmoss a coordinare i cori dinamici dei materiali naturali e di quelli di sintesi che in un gioco di alterità e di grande godimento, tanto nella versione EDT quanto nella versione Parfum, non si spengono dopo ore.
E dopo ore e ore di altalena tra sole e luna... quelle note fiorite (che tanta similitudine hanno con quelle del sublime Crepe de Chine di Millot), ancora non sono domate dal fauno; che imperterrito saltellando si avvicina e si allontana dagli occhi della tua mente, tra soffi di siringa (strumento musicale aerofono)... 



Insufflare Ellipse dal polso è così ogni volta un tuffo in una dimensione "altra".
Abbiamo giustamente citato Crepe de Chine di Millot, riprendiamo il primo Chypre di Coty, e poi la triade dei nostri chypre favoriti è chiusa da Ellipse di Jacques Fath. 
Ellisse i cui due fuochi sono Crepe de Chine (il primo profumo acquistato dall'Omostheque di Versailles, con i soldi in bocca non a caso) e Chypre di Coty. Mentre il centro, o intersezione tra asse maggiore e asse minore, IL CENTRO e superamento, il punto più alto di questa famiglia olfattiva è raggiunto appunto da Ellipse che è l'ultimo indiscusso capolavoro siglato da quel marchio, che dopo il 1972 non donerà alla Storia della Profumeria più nulla di grandioso.


Portrait of Jacques Fath, Serge Ivanoff (1893-1983)
La firma nella pittura diventa "invasione" sulla tela alla metà dell'800, perché gli artisti sentivano la necessità di aggiungere "valore". Nella pittura rinascimentale ed antica la firma non era necessaria, perché l'opera si esplicitava da sé, attraverso qualità e talento. 
Ellipse è la fragranza che si offre a noi nelle forme candide più vicine a ciò che è Arte nel mondo Classico e non "classicista". La grande firma trasversale di Jacques Fath è sparita, la grafica è ridotta all'essenziale. E' la luce che conduce all'Ellipse di Fath, ed è il candore delle sue forme esteriori che preparano alla rivelazione della potenza e bellezza di questa fragranza.
Ma Ellipse non vuole traduttori, riduttori, fronzoli, presentazioni: è una fragranza che ha il dono di comunicarsi a tutti in modo sempre sorprendente, e questo ne spiega l'autonoma potenza.  
Il flacone è un capolavoro di monocromia, minimalista ed enigmatico; ma la fragranza ti segna, la fragranza ti sfida, e ti soggioga. Perché a questi livelli la bellezza ti assorbe, e ti possiede.

Perché i flaconi che rimangono, di un profumo interrotto da più di 40 anni (stando alla versione del '72), siano in grado di volare sulle nostre teste previo accordo tra le parti per migliaia di euro per un singolo flacone, ci deve essere qualcosa di tremendamente efficace. E la sua efficacia si è rivelata a noi nella conquista di questo prezioso tesoro del passato e del presente. Perché finché un profumo sussiste e si comunica, questi, come evidenziamo, è presente: e non solo vive ma combatte e vince, in forza della sua bellezza combatte e conquista.
Annienta i paragoni, sbugiarda e ridicolizza gli imitatori e i profumieri eternamente ultime ruote del carro: vero kern, vero malle, vero corticchiato, vero pinco pallino?
Raggiungano i signori del nulla le altezze di Ellipse, raggiungano le loro inutili e inconsistenti formule e chiacchiere le iperboliche espressioni di giubilo degli ammiratori di questo profumo, o le cifre di aggiudicazione di gocce di questo Fath! O tacciano per sempre, perché anche del loro bisbigliare, e di quello delle nullità che li seguono, siamo ARCISTUFI.
Tra 40 anni di quali profumi di nicchia parleremo? Di nessuno di essi, perché costituiranno un tutto omogeneo di prodotti astuti e imitativi, bizzarri e scorretti, confusi gli uni sugli altri come cataste di legna da ardere al fuoco dell'intelligenza! il chiarore che è sempre mancato a questo fenomeno breve e snobistico, prossimo alla dissoluzione totale. La nicchia è uno zombie: togliete le dorature e vi schizzeranno in faccia le larve carnarie...

Recenti aggiudicazioni (effettivamente acquistati) dal puttanaio di ebay:










Pur di averne uno, c'è gente che non legge il cartello non guarda la foto e compra anche il falso (oggetto venduto il 3 giugno 2014).

Decant from The Perfumed Court:






What is the right price for Jacques Fath "Ellipse" (quotation):


White Box/White Bottle (1972), if stored correctly, and in a suitable (and cool) place:

100 ml edt/parfum: 1800-3800 euro (min/max 2014)

Что такое правильная цена для Жака Фатх "Ellipse" (котировальный)?

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