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sabato 7 giugno 2014

Oriza L. Legrand perfumes and colognes e chea vaca de so mare...

Oriza l'è na gran...
Ci risiamo... 
Per scrivere post come questi servono cinture contenitive.
Quando qualcuno che HA SOLDI, vuole tentare la produzione e vendita di profumi, si comporta né più né meno come chi dovesse vendere pasta, scarpe, carta igienica, borse di plastica. 
Calcoli a tavolino. E il problema più grosso, la credibilità come azienda che nasce, solitamente dal nulla, o dallo studio di un commercialista o di un notaio.
La credibilità si può acquistare, alla fine si acquista tutto, i voti (renzi e gli 80 fantomatici euro), il titolo di studio universitario o di altra categoria, il posto di lavoro nella PA, le visualizzazioni di un sito o i like di Facebook, la verginità su ebay... Figuriamoci se non si può comprare l'immagine di un marchio del passato attingendo a quella credibilità senza alcuna continuità reale con chi si ripropone sotto quelle (false sembianze).
E' il caso di Oriza L. Legrand che alla maniera di moltissimi altri: Caron, Jovoy-Corday, Patou, L.T. Piver, etc... Si comprano i diritti di un marchio defunto, a volte spendendo molto poco perché il marchio è abbandonato da un secolo... e via che vanno... tronfi, con flaconi agghindati come personaggi del presepe...
Non spiegano mai che tra il loro prodotto con lo stesso nome di quello originale e l'originale c'è l'oceano della fantasia immorale di speculatori ignoranti o in malafede, non c'è mai la sincerità di dire sì abbiamo fatto questa roba ieri ma ti vendiamo la storia dell'orso di 100 anni fa perché fa più figo. I riformulati dei marchi elencati sono a volte ispirati o simili agli originali, ma moltissime altre volte sono autentiche opere di re-invenzione e in senso storico di plateale e immorale contraffazione.
I profumi di Oriza L. Legrand sono profumi del 2012. Il tizio che si annoiava e ha messo su la baracca è un tale "Franck Belaiche" che si annoiava del ruolo non chiaro nella produzione di format televisivi e preso su il primo marchio storico libero che era a catalogo si è inventato il business (del quale tedio noi si ciarla qui con grande bruciore epigastrico).
Invece di dire "non so un c**** ma voglio fare i soldi" ha detto le solite cog*******, la storia di Oriza era affascinante, ho raccolto i profumi d'epoca, le formule (sì sotto i lampioni stradali o in c*** al rondone?). Biondo (spelatato)! "ti voevi far schei, ma no ti ghévi nesuna idea", diciamo le cose come stanno!
Per spiegare ad eventuali possessori degli originali la crasi tra gli originali e quelli oggi in commercio, lui ha inventato la balla: ottimizzati, i profumi Legrand sono quelli del passato ma OTTIMIZZATI, cioè? 
Li gà fati come che ghe parea... Li ha fatti come a lui pareva comodo farli.
A noi non interessano i prezzi di questa paccottiglia, perché il loro valore è, per il nostro metro, vicino allo zero.
Sono prese per il c*** diverse ma simili a quelle di altri marchi pallonari, come il più noto tra tutti che è Creed, che bella l'ultima scoperta, nemmeno se li fa in proprio i suoi tanti profumi TUTTI nati dopo il 1980, anche quelli delle regine, dei re e dei presidenti che senza prova alcuna dice Creed li avrebbero indossati e persino reclamati a gran voce! 4 paia di co*******! Vaf******, chi compra queste st******* per noi è peggio di chi compra i profumi dai cinesi.

I prodotti provati e che non recensiremo, perché di tutti faremo unica fascina vengono giudicati con media algebrica nel seguente RATING:

 ZERO.


2 commenti:

  1. Sono d'accordo, alcuni sono mediocri, altri delle cagate immani, personalmente salvo solo Chypre Mousse perché è un mostriciattolo che in qualche modo ha del fascino (dell'orrido, ma fascino).

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  2. H@!o Colin, Bentornato ;)
    E' la strategia truffaldina che corrompe anche quell'unico discretamente riuscito: è come con Creed, è tutto falso. Se Oriza o Creed fossero sinceri, onesti, e dicessero la verità: "questa roba l'abbiamo fatta progettare da uno studio esterno, fabbricare là, il tutto si è svolto nel 2012, le palle che riferiscono del 1844 sono come quelle dell'albero di natale"... Sarebbe tutto diverso. Ma è rivoltante che loro prendano in giro i clienti e cerchino di costruirsi credibilità con inganni ripetuti e continuati, e con l'addestramento degli addetti alle vendite e dei commercianti di questa porcheria che sono istruiti sulle panzane da raccontare ai clienti.

    Jicky 2.0

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J!cky 2.0