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martedì 27 marzo 2018

Agostino e i lupi.


[...] la scorsa settimana eravamo a rustici tra i monti, serviva una soluzione con cantina nella roccia, una casa con una cosa sempre gelida, volevamo rimanere in Veneto ma sì, abbiamo sconfinato.

Su c'era ancora la neve, casa su tre piani con pezzo di bosco.
Delizioso freddo in questo mutare verso la primavera a muso raggrinzito.

Chiediamo. Cerchiamo di chiedere di chi sia la casa per vederne gli interni e ragionare del prezzo.
Ecce Agostino. Avrà 45 anni ma li porta come pare a lui, alto grosso e con un dialetto divertentissimo sul veronese andante, che l'italiano è subito abbandonato. Si accende una sigaretta e ci mostra il pezzo di terra relativo alla proprietà, perché di più non può fare, l'abitazione è di suo cugino.

[...] c'è l'allacciamento per l'acqua potabile ma è una opzione non obbligatoria, lui usa quella della sorgente che è gratis e serve anche l'immobile per il quale siamo lì. Non conviene, dice. C'è la linea telefonica e la corrente elettrica.

Non il gas di rete, ma sembra una bestemmia l'aver solo immaginato che ci fosse: si va di legna.

Agostino è molto tempo che non vede gente, lo si capisce da come condivide i suoi pensieri con noi. Saluta un signore lontano, davanti a un capanno. Chiediamo dei cinghiali che distruggono gli orti in poche ore, ma lui volge il pensiero subito ai lupi. Noi li odiamo. Lui pure. Sembra un saluto massonico, ci siamo capiti: sì, con noi puoi dire sinceramente quello che pensi. Lui si scioglie, perché pensava che fossimo fessi come gli altri giovani. Pensava che almeno fossimo dei pericolosi animalisti. No no.
I lupi dice, sono un problema enorme, la gente che li vuole non sa niente, è gente che dovrebbe stare qui e averli attorno liberi per davvero. Vedere al mattino pecore e caprette squartate. O vivere il terrore negli occhi delle mucche, che smettono di dare latte quando li percepiscono vicini!

La gente che difende i lupi è stupida, dice. Ha bisogno di avere veramente fame. A scuola si mescolano animali a pupazzi e cartoni animati. E' un carnevale di mondo. Ma quando c'è la miseria... i lupi spariscono. Ora che c'è l'abbondanza, i più matti credono di vivere con le sole verdure...

Liberano qui un sacco di bestie che avevamo cancellato con orgoglio. Non chiedono niente a noi, i politici le cose se le fanno spiegare dai professori delle università, imbecilli che i lupi li hanno visti al massimo in fotografia...

Sono un grande problema anche i cinghiali, ma quelli si possono abbattere, dice, solo che ci tocca andare all'Asl con la carcassa del facocero, devono fare le analisi, perché non possiamo macellarli senza permessi...

Parliamo di ragù. Di cinghiale. Poi una lunga digressione francescana. E di nuovo gastronomia.
Ma se va cotto, ma che devono analizzare!? Eh, devono vivere anche loro... C'è gente che glieli porta per dargli soddisfazione... Si sa che sono cretinate. 

Un muggito che suona come un invito. Venite che vi mostro le mucche.
La stalla è bassa accogliente calda e luminosa, come un pub irlandese. Entriamo e salutiamo le vacche, che si voltano per capire la novità. Agostino serve loro fieno nuovo col forcone e le belle si scusano per le spalle, ma devono alimentarsi. C'è un caldo bellissimo e fanno tutto loro, quattro vacche, una è una vacchetta, nemmeno un anno. Odore cresolico, fieno, cumarina, leggerissimo di stallatico. A modo suo, è molto pulito.


Appena parliamo di nuovo di lupi la bianca e nera si gira col fieno in rumino, sembra capire; certo che allo scrivente l'idea che un giorno qualcuno possa mangiare queste mucche mette sincera tristezza. Ma Agostino spiega subito che sono da rivendere. Che sono da latte. Le mucche da latte sono lavoratrici che la sinistra non ha mai considerato per quello che doveva considerarle. Agostino ci ferma, vuole la conclusione: è perché non votano! I lavoratori che non votano, alla sinistra non interessano...

I lupi invece dice, sono come quelli che invadono il paese e seminano paura, inquietudine, con le loro razzie, furti, rapine, stupri, imbrogli. Lupi e orsi non servono a un cazzo. I cervi li controllano i cacciatori. E invece niente, introducono lupi! Ci obbligano a subirli e ci vietano di difenderci. Siamo a 1000 metri, ci sono centri abitati, è una follia. Ci sono pastori rovinati. Economia distrutta. Pace finita. C'è gente che scappa. Aspettano che la vittima sia un cristiano, magari un bambino? Per capire che stavamo meglio senza bestie feroci?

Chiediamo se in confidenza... Lui e i cacciatori in zona... Diventa riservato. C'è un bossolo di ottone lucido sulla scala esterna. Ma lui non ha il fucile, dice. E noi capiamo che non dobbiamo chiedere ma avere fiducia, che i fucili ci siano e siano usati per il meglio.

Alla fine arriva Ruggero. Buone travature e solai. Cantina quasi inesistente. Peccato andare via, tornare giù lasciando qui tanto buonsenso e pace. Tanta simpatia. A parte i lupi. A parte i cinghiali. 

Es ist notwendig, zugang zu multidimensionalen realitäten zu haben, um erfolgreich zu sein"...


giovedì 22 marzo 2018

Un Gioiello. Una Gioia. Infinite Gioie. INCONTENIBILE: "DORJE" JICKIEL®. Haute Parfumerie à Venise.


Appena nato e già corre da solo. Un successo incontenibile. Tutti soddisfatti. Cioè veramente TUTTI. Passaparola. Tutti lo vogliono. Siamo in 4 ma è difficile stargli dietro, figuriamoci placcarlo! E' un fulmine. Per capire dov'é... non usiamo l'olfatto, dove sono gli applausi, là c'è Dorje.


"DORJE" JICKIEL®. Haute Parfumerie à Venise. PRESENTAZIONE UFFICIALE.

lunedì 12 marzo 2018

Carolina Herrera, Good Girl...

2016, Pfff....
Noioso. Fortuntamente poco distribuito in Italia. Ricorda Strongher With You, e un poco Angel. Ma "Good Girl" (che sembra la battuta di un film porno), è un succo veramente miserrimo, supercheap. Insomma se si presenta così è già da lanciare via... Allora non si presenta, entra e sa di vanillina, cumarina, si accomoda e... qualcosa di bruciato e gourmand... più bruciato che gourmand. O meglio ancora, nessuno dei due. Pseudocaffé pseudocacao. Fiori bianchi cimiteriali, antranilati. Legni e muschi petrolati. Flacone scarpa col tacco? Per lanciarlo meglio.

E ora è ora dei ratti(ng) e dei toppi(ng)...

Ratting: ZERO
Topping: Ketchup & Maionese




giovedì 8 marzo 2018

Gold Fresh Couture Moschizzo (Donna).

2018. Pallino Pinco.

Legno-patchouly-fruttato-infiorettato super-mega-sinteticone. Legni (akigalawood, polysantol) cremoso lattonico vanillinato e benzaldeidato, con straca*** di pera, però non pera non come farsi una... Pera di plastica, o molto di meno, ma come dire. Pera... tipo quelle con dentro il timer cinese per non fare attaccare i broccoli sul tegame mentre si segue alla televisione la solita stronzata con l'immarcescibile De Filippi (col vocione) marito dell'espansa Maurizia Costanzo. Nucleo fiori bianchi miu-miu pradoso e sfigatoso, mahonial e tanto hedione. Acetato di stirallile e aldeide c 14. N'aranz... Mango? Mangopaocazz... Rimango? No no; jamme, vatténne... Accendino.


Hiroshima. Fukushima. Burberry Brit 2003 (donna)? Ha "lavorato" a quello e a questo pastr... (uno solo dei due con i quali stai leggendo questo post, se non ne hai uno di vetro), la stessa oca: Nathalie Gracia-Cetto La Qualunque. Muschi non prato da brucare ma bucato da bucare, tipo mitra taratatà oppure ciuf-ciuf parte il treno, obliteratrice, tipo desiderio d'obli... d'obliare questa mouillette intinta nella tristezza di una fila di accordi sbagliati. Treni che s'inchiappettano sullo stesso binario, la frittazza che dalla padella cade sul gatto, i broccoli nerofumo che ormai puoi salutare insieme al (fu) fondo antiaderente che viene via guardandolo, sì... come la doratura di un profumo pacchiano a caso...

Rating: ZERO 


Dior Poison Girl Nane/Speck/Tiè/D (Unexpected)

Hugo Toss The Scent for Her Eau de Toilette


 

giovedì 1 marzo 2018

Hugo Boss The Scent for Her Eau de Toilette

2018, Pinco Pallino

Poi ogni sera resto solo, come stasera resto solo, si potrebbe andare al cinema, mangiare un gelato, poi si blocca e sorride, potessi darle un bacio (che pneumatici anteriori)!

Il fiore di osmanto è plastico non come forma di, ma proprio come materiale di, non l'esplosivo al plastico né quello con cui giocano gli investigatori alla tv o nelle case dei vermi quando si conoscono a memoria i giochi della Play... è un fiore di plastica. Con un aroma pesca che è esatto, esatto sputato, quello dei deodoranti cinesi per il bagno,

cin ciau lin, 
rin tin tin, 
cian pan pin, 
gran pom pin.

Base antranilata, arancio, fiore d'arancio, smalto per unghie, pesca non pesca e se non pesca stasera non si mangia altro che il solito pesce, di plastica. Forchette, di plastica. Manto d'osmanto, di plastica. Mielosa nota, di plastica. San Valentino, di plastica. Fresia, col ca*** (di plastica). Flaconazzo spigola come femminile di spigolo (scusate la boldrinata), che ssspigolo... Di vetro (di plastica). Muschio bianco trallallà, due funghetti trallallà. Tutto di plastica. Pla stica... Sti ca... Ca...

Avon, quanti Avon esistono su questo schema? Sapevate che alcuni Avon li ha fatti la Big G.? Non lo sapevamo bene bene fino a qualche mese fa. Però niente... Avon con la G con il punto e non allo sconcio inverso, non ha pretese. Gode con il poco che prende. Casa per casa. Presentatrice. Da grande farò la presentatrice Avon. E' o non è il sogno di ogni ragazzo sul metro e novanta, interrompere il rugby per diventare presentatrice Avon? Se poi i profumi hanno una G con il punto e sai dov'è il punto. Appunto! E' quello. Il profumo è un viaggio, specialmente se fa s***** cosa fai, lo lanci, e quello viaggia, poi dal rapporto tra il peso la forza di gravità e l'attrito dell'aria, puoi fare tutti i calcoli renali che vuoi, ma sul pavimento si sfragna. C'era un ministro donna, molto bella, una volta, c'era una volta, che sfragnava. Cioè. Come si chiama questo profumo rosa? Boss... Con o senza pelo sul petto, Boss... Ciao Boss! L'importante è che noi applichiamo il nostro esercizio critico e creativo a questa roba in cerca di un perché, o forse solo di buone raccomandazioni in cambio di sto ca*** di sto caricando il telefono/ alla presa di corrente/ non ci sento niente/ di...

Rating: ZERO

Poi ogni sera resto solo, come stasera resto solo, si potrebbe andare a... a pomodori, mangiare un pelato... Tutto in bocca e sorride. Presto dammi un bacio, presto dammi un bacio.


Il cuore mio non dorme mai, per inventarti accanto a me. Se bruciasse la Profumeria... lo so (lo so), tu cercheresti me. Anche dopo il nostro addio, l'amore sono io. Perchè? Perché! Anche il fuoco vincerei, per rivedere te.