E' il 2006 e la Givaudan si impegna per scatenare tutto il chimico arsenale che le è proprio. Ma orchidee di plastica finte come plastiche decorative, e un guazzabuglio di accavallamenti dolci e polverosi, cacao e vaniglia, ma poi la diavoleria del tartufo con quella punta d'aglio, e il ribes pipì di gatto, note fruttate e fiori bianchi da deodorante muschio per ospedali: fior di loto, gardenia immaginaria, ambra, sì il cuore è un grand bel chimico bianco ospedaliero. La durata è breve 6 ore e tutto è passato senza bisogno di aulin o moment. Ma il conto è salato, si colloca infatti in fascia alta oltre i 100 euro il 100 ml, ma non li merita no.
Il risultato è un profumo casìno, strano e sinteticamente dolce.
Gourmand alla nausea tra note dissonanti, non riesce a far sorridere.
Voto: 2/5
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Apprezziamo e favoriamo i commenti alle creazioni JICKIEL®, nei post a tema, da parte di quanti le hanno fatte proprie e desiderano renderci partecipi della loro esperienza. Ed i commenti alla profumeria vintage meritevole di revival nei post dedicati. Non abbiamo palle per tutto il resto.
Grazie.
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La vita è breve anche in Profumeria, diamo importanza alle cose che contano, per tutto il resto "spazziamo la moneta per quello che vale"...
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J!cky 2.0