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mercoledì 5 dicembre 2012

Non tutte le molecole chimiche riescono col buco. Chi regge il Cartello?



C'è qualcosa di marcio là fuori, e amici e viandanti della profumeria bloggettara, non è il bidone dell'umido che puzza...
Se Paolo VI (detto il "mesto") affermava che Satana era entrato nella Chiesa, noi oggi ed immodestamente pontifichiamo: ma che diavolo stanno combinando quelli là del Cartello?
Il cartello è l'accordo sottobanco tra le "4" case di aromachemicals che decidono i destini dei sapori e degli odori, sì insomma di quel che mangerete o annuserete.
Givaudan/Firmenich, Iff e soci... Come parlare della Polarome senza essere scambiati per dei Ghostbusters?
Perchè ci sono anche case fantasma come ci sono ancora vascelli pirata nei mari, il mostro di Lochness in Scozia e l'ambra grigia nei profumi Creed... Ti piacerebbe eh?
Insomma le industrie di aromi, quelle ******* che muovono con il guanto il burattino IFRA che impone regole a seconda della disponibilità di magazzino dei soci del Cartello...
Insomma le industrie degli aromi... che novità: ci tengono per il... naso.
In queste mega aziende miliardarie con appalti esterni e laboratori in stile Apple (per farla breve in Cina), si producono molecole, e se leggi di poesiole a 1000 è perchè quello è pagato per recitartele come gli sgorgassero dal cu... dal cuore.
Non c'è molta poesia, nè fantasia. A noi pare ci sia tanta ma tanta noia e tanto disordine.
Givaudan per es. crea bellissime molecole, ma anche molecole assurde, aborti di progetti sconclusionati o errori di calcolo che non potendosi tramutare in rifiuti speciali finiscono con l'assumere una qualche utilità, sai com'è: finchè odori di qualcosa c'è speranza di venderti! 
E' questo che pensano i titolari della Givaudan davanti ai silos pieni di crostenil, inutile, nauseabondo e motivo di una migrazione di massa di topi verso gelide lande in alta quota.
Quando viene prodotto un profumo accade sempre uno sbaglio, sbaglio che rovina tutto o sbaglio che salva e rivela cose inaspettate.
Figurati quando uno gioca con isomeri di una molecola, e la prende e la spalpuzza sul vetrino fino a tirarne fuori a colpi di reagenti l'anima stronza che grida piccina: ma chicazz*eZezzè?!
E a volte infatti esce una m****.


Non dovete dare tanta importanza alla scienza, non ne ha molta più della pazienza e del caos.
I muschi a cui siamo abituati nascono così, Bauer era là e si grattava come ogni dipendente fa tra la noia e la monotonia, quando sniffa e non è coca...
Era dalla lavorazione della nitroglicerina che veniva quell'odore di buono, odore di?
Per un amico profumiere quello era "muschio".
E vai, meno bombe e più tumori per tutti! I primi muschi non erano tanto sicuri infatti.
Vabbè che ormai è cosa nota, è cancerogena la carne alla griglia, ma vallo a dire ai clienti del Rotthaus... Che pagano pure il coperto tra l'altro.
Per i profumi? La stessa cosa, specie quando uno crea un gioiello ogni 400 s********, è il caso di Angel, per noi il dubbio rimane, opera di genio o merito della sonnolenza di qualche addetto al laboratorio?
Per es. fatto acclarato, Poison di Dior, meRaviGlioSo, Top dei Poison checchè ne dican le checche.
Jean Guichard della Givaudan mica nostra zia, ha riferito dei problemi avuti quando Dior (Maurice Roger all'epoca dei fatti) chiese di un profumo così e cosà, prove, nuove prove, e tanta p******** che non se ne veniva fuori.
Damascone alfa e beta e damascenone erano contenuti in piccole percentuali, taglio all'1%.
Sbuca dal mazzo una prova di Poison mervagliosa secondo Dior, ma impossibile perchè omotetica alle precedenti secondo i profumieri impegnati nel miscuglio.
Vanno e pippano, è buono sì, ma che roba è? Non lo sapevano nemmeno loro.
Così corrono ai laboratori di missaggio. Edouard Fléchier, che stava lavorando a Poison, non ha meriti o colpe, ma deve capire, va e nel laboratorio c'è Jizou che mangia un paninazzo, gli bestemmia qualcosa sul prosciutto e chiede di vedere schede tecniche, materiali e le prove effettuate, perchè i profumieri allora come oggi mica li facevano i profumi, no. Li provavano in miniatura e poi a crearli davvero toccava agli Jizou del caso...
Cosa ne vien fuori, che il tecnico di laboratorio aveva immesso nella miscela damasconi e damascenone non diluiti all'1% ma puri, e cioè 100 volte in più del previsto.
Era nato un capolavoro. Poison.
E mandava a puttane scuole, scuolette e maestri profumieri più presunti che veri.
Questo margine di caso è ampio più di quel che si creda, cioè le molecole si provano a volte riescono a volte no.
Quando Luca Turin spiegava delle sue iperboliche FANTASIE di realizzazione al computer di molecole prodigiose su basi algoritmiche intendeva dire che avrebbe usato lui pure un pallottoliere moderno.
Ma la fortuna batte il marciapiedi che vuole, e dopo aver portato inaspettatamente Turin tra gli allori degli affezionati dell'eau de toilette con le stelline, sbabam gli butta addosso sfiga, Turin gira la roulette, allinea le sfere al pallottoliere, va di slot-machines, prega anche da ateo, tutto fa brodo, finchè stremato sventola bandiera bianca e si ritira fantozzianamente in una landa assolata, la cui prosperità era agli sgoccioli: la Grecia.
Dicevamo, le molecole a volte riescono e a volte no. E quando non riescono?
Se non viene niente di buono si fa come Big Pharma, calmi tutti, buttate fuori dalla porta, da qualche finestra le facciamo rientrare... Oh, son soldi.
Allora si spiegano tanti profumi orrendi ostinati, c'è infatti una epidemia di pseudoambrocenide in molte merd@cce là fuori, stanno mettendo (molti sedicenti profumieri) molecole cheap e durature nei loro profumi che vengono percepite come disturbanti tra note più easy. 
E non è questione di educazione al gusto, secondo noi c'è un mega tir da smaltire e non sappiamo da quale ditta venga la dritta di consigliarne l'utilizzo, perchè IFF, Fir e Giv non dicono niente di niente, fanno e interrompono, e dopo 5 o 10 anni se ha voglia, ti spiegano le cose, sempre se le han capite nel frattempo.
A noi puzza persino il famigerato recente rilascio del captive paradisamide, mah, un pompelmo fruttato che vira verso l'acido butirrico e l'ascella acidula femminile stagionata non è il massimo dalla vita.
Image:
A due su 3 suona come ripugnante. Hai voglia a sentire le scuse dei produttori, forse sì ma volumizza, ma fa questo e quello, ma...
Ma se alla fine fa schifo, è inutile che insisti, o lo vendiamo nei porno-shop a chi adora il fetish, oppure 'sta roba te la tieni!
Ma c'è sempre una scusa pronta: può essere una partita rovinata da impurità.
Sì. E' vero, ma siamo nei casini... permetti? 
Ci sono già milioni di prodotti finiti sul mercato con quell'odore di ascella lì!
Nessun problema!


A parte quei 4 stronzi di italiani come si chiamano (Jicky?), 
abbiamo un sacco di sudditi coglioni (giornali, siti, blog-ger) in tutto il pianeta... 
pronti a dire che la pipì è aranciata al nostro segnale, pronti?
E finchè la pipì è aranciata per alcuni l'affitto a Parigi è bello che pagato!



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