E' il sorriso timido di una vagina poco più che maggiorenne che ha fatto un bleach bello da commuovere...
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| 2014 |
Born in Paradise un fruttato tra i migliori di questa parte dell'anno. L'insieme degli aromi frutta è ricco e sfaccettato, piacevole e non scontato. Non c'è dominio di ananas o di cocco, c'è giustapposizione tra le varie frutte ricostruite, guava, anguria, non è un Paradiso ultraterreno ma un più modesto paradiso di villeggiatura, che non lesina sulla qualità della sdraio o dell'ombrellone o dei cocktails.
E' intenso, e poteva saltare la festa se nel drydown avessero alzato il solito gomito ambrocenidico al risparmio di altri materiali più performanti come il cosmone ad es.
E invece hanno ancorato il tutto in modo aggraziato, nella semplicità di un profumo che nasce per durate il tempo di una stagione per volontà del brand.
E' il sorriso timido di una vagina poco più che maggiorenne che ha fatto un bleach bello da commuovere.
E' un profumo con ottimi sillage e longevity, non è un capolavoro ma si colloca a metà tra un Juicy Couture e un Dior al prezzo di un fallimentare Yves Rocher di "alta gamma".
Non adatto per i 365 giorni di un anno, ma una risorsa da valutare, da tenere in arsenale per i giorni di trasgressione, o per ravvivare serate estive monotone in comitiva o con il partner.
Rating: 2,5/5
E' il sorriso timido di una vagina poco più che maggiorenne che ha fatto un bleach bello da commuovere...
RispondiEliminaHoy! =) è roba che scalda.....
Mattia