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lunedì 25 dicembre 2017

TECHNO XMAS CRASH.

TANTI ANGURIE!
Preparàti e consegnàti per la spedizione gli ultimi ordini Jickiel®, pochi giorni prima di Natale eravamo a Chateau Salamandre, per macinare sacchi di nostre iris (stagionatura quinquennale, a più alto profilo di ironi che la triennale). Polvere settacci a maglia finissima. Anticipo di future delizie.
La terra fredda ma ancora così vitale e potente. Che meraviglia la campagna, anche d'inverno! Fiori che trovano il coraggio di sbocciare a ridosso delle mura protettive. Sistemare gli attezzi nel clima gelido. Sarà la location... il freddo stranamente secco: tutto sì faticoso ma euforizzante. Osservare i diversi badili, vanghe, zappe... il fascino delle diverse potenzialità di ciascuno di essi, e dispiacersi del fatto che le scolaresche perdano tempo in cazzate (anche internazionali), quando la più grande Università del mondo... è NEI CAMPI. Quanto abbiamo appreso in questi anni da certi contadini anziani vestiti di umiltà, Nobili Signori, custodi di conoscenze fondamentali e strabilianti, uomini generosi che si tengono tra gli affetti ed i ricordi più cari. Ci vergognamo profondamente di avere preferito Oscar Wilde alla Cultura della Terra. Brillante Oscar Wilde. Ma Oscar Wilde viene dalla terra. La terra non viene da Oscar Wilde. Non solo ragioni di importanza. Occorre avere presente che cosa sia una Scala di Potenza.
In poche badilate c'è la popolazione di New York. Tra Los Angeles e New York, pochi mesi fa abbiamo piantato (o messo a dimora) un sacco di nuove iris (var. germanica). Ad un certo punto per scaldarsi 1OU decide di vangare l'orto, fuori stagione, senza un vero perché.
Canticchiava "Una volta ho conosciuto un medico, che era diverso dagli altri: perché non prendeva in giro la gente, ma la guariva... e in verità non aveva nessuna laurea in medicina"...
Pungeva dove fa più male tra i ricordi, quella canzoncina.

Il pane di casa con il burro.

Uno si alza il mattino e vorrebbe cose che corrispondono a cose vere. Ma sui giornali a notizia corrisponde menzogna. Non possiamo scrivere quello che pensiamo. Reagan nel 1975 annunciava un nuovo pericoloso fascismo che sarebbe potuto venire solo dalla sinistra? E' arrivato. La nuova sinistra è antidemocratica ed autoritaria e non è degli operai, ma degli scarafaggi. Non importa quante zampe, basta che votino. Hanno ideali di comodo e di cartapesta. Basta il potere, ma non ne vogliono una parte, lo vogliono tutto. La sinistra di oggi nel cuore ha un pallottoliere (della Apple perché si fa presto a fare i fighi coi soldi dei cittadini). La sinistra di oggi, qua come là, in luogo del cuore ha il diavolo, che tamburella su pentole senza coperchio. Che male ti fa una fetta di bresaola?


E' vietato parlare come si parlava. E' vietato esprimere il proprio pensiero. Bisogna temere il compiuto e il troppo definito. Non è un bel Paese l'Italia. Non va per niente meglio in Europa. L'Inghilterra ancora, da questo punto di vista, permette una libertà maggiore. Con tutta la sfiga che si sono messi in casa, almeno ora hanno la Brexit (beati loro per la Brexit, non per la sfiga che si sono messi in casa). Ah, gli States. Di buono hanno la Costituzione. Quella è una grande lettura... L'americana. Non l'italiana, che al primo articolo volano cose... Vedete. E' già vietato. E' tutto vietato. Che paese libero! Che paese pensante! Che paese di... Vedete? Si può scrivere? No. Oltraggio qua. Oltraggio là. Ma LORO oltraggiano NOI! Le persone che pensano e non sono pensate, sono insultate dall'Italia, ogni giorno. Andremmo via. Se avessimo capito dove andare. Vorremmo, si può? Dopo molti calcoli. Si può e si scriva. L'Italia NON è una Repubblica. L'Italia NON è democratica. Non possiamo proseguire. Perché l'Italia non difende l'intelligenza, non difende la Libertà di Pensiero, Parola, Espressione. Per questo è un paese buono per gli scarafaggi. Dovremmo andarcene e lasciare qua solo quelli.

Ma i campi veneti sono un poco meno Italia da sempre. Da qui? Parigi è più vicina di Roma. Non che ci sia del merito in questo, ma la consolazione si nasconde nelle piccole cose. O nelle piccole fughe, come quelle in Svizzera, tanto per sentirsi ogni tanto altrove... Lo scriviamo? "Quando fisso il tricolore penso che fosse più bello con la patacca sabauda nel mezzo". Scritto. "Il resto rimanga tra noi"...

Negli ultimi anni, siamo stati contattati da un sacco di persone gentili, tutte all'oscuro del nostro vero progresso (faticoso ma enorme)... che si comprende nella qualità di alcune creazioni Jickiel® ma che per il resto, rimane abbastanza occulto. Ci hanno contattati gli uffici accessori di 5 diversi marchi di moda, alcuni molto gentili, altri forse solo strafatti di roba tagliata male, poco preparati. Alcuni avevano incarichi di un certo peso... Ma meriti interrogativi, assai misteriosi. Non hanno la più pallida idea di cosa sia e come sia fatto un profumo, forse va bene così, devono solo provare a venderli... Mica devono farli... Bah... "Io a una come quella, che scrive peggio di come pensa, la macchina per falciare il prato non gliela lascerei spingere, è imbranata: romperebbe tutto"....
Poi una radio nazionale, per una proposta strana, una specie di edicola, avremmo dovuto leggere le notizie in chiave J!cky 2.0.
Un gallerista, ma wait a minute. La sua fretta non era la nostra, ma è intelligente, aspetterà.
Ci ha contattati anche la Endemol. Ma era per poco niente, una vera cazzata...
Politica. Proposta due anni fa. Ma è troppo, troppo, troppo presto. E cmq noi accettiamo di fare una cosa solo se possiamo vincere. Una vecchia struttura di partito, fondi minimi indispensabili, e noi. Entro 6 mesi da quei requisiti, dalla nostra almeno un elettore su 3.

Ma quanto bevono i francesi? O meglio... Il Gruppo LVMH ha in brillante attivo il settore liquori e vini. Va meno bene quello profumi e pelletteria... Però è un gruppo che tiene, che poco poco cresce sempre.

Prada invece in borsa va sempre più giù, a picco. Ormai ha perso a occhio il 70% del valore azionario di 4 anni fa. Forse dovrebbe darsi all'alcool. Da bere.

In giro per vetrine natalizie, Hermes ha grande fantasia, grandi vetrinisti. Purtroppo accanto a buoni prodotti abbiamo visto sciarpine giallo canarino, di tessuto che sembra strappato da una t-shirt di cotonaccio, e buttato al collo. Di un lusso... E orologi con le lancettine tic-tac al quarzo, movimento da pochi euro. In casse bruttarelle, né d'argento né d'oro. A incomprensibili 3500 euro circa. Piattini belli, ma memoria fallace o sono quelli di 3 anni fa?

Prada, stampe di mutande da spiaggia anni '90 anche in inverno, le stesse, stessi colori, su borse pietose. Banane disegnate, disegnate malissimo. Applicate alla c**** di **** dove capita. Scarpe che a due metri sembrano quelle sportive della Lidl (19 euro circa). E da vicino sono anche più brutte. Ma il loro segreto è dentro! Quali maestranze avrà impiegato Prrr... Prada?
Oblò squadrato, faretti puntati, stile esibizione della Corona di Carlo Magno. Nient'altro che due scarpe difficilmente belle... Vetrinisti da fucilare, con lanci di frutta marciscente...

MADE IN VIETNAM:


Scarpe "ispirate ai manga"... Bla bla bla. Abuso tragicomico del termine "lusso". Non c'è un ***** di studio di tecnologia della camminata. Toppe messe a *****. Velcro a sbrindolo. E non sappiamo i fantasisti della storia dei manga, che cosa si siano fumati prima di scriverne. E' roba che spiega benissimo perché il "brand delle banane", nonostante spenda milionate di euro per promuoversi, stia andando sempre più a picco.
Per fortuna c'erano dei robot senza senso ma divertenti, tra le carabattole pradose coi cartellini di vendita, pieni di brillantini. Niente angioletti, renne, etc. Elio Fiorucci avrebbe fatto di meglio. Ci viene sempre in mente lui. Lo stile Prada, se esiste, deve quasi tutto a Elio Fiorucci.

Louis Vuitton. Non entra mai nessuno. Locali enormi, tutto soffitto. Il marchio di scatoloni di lusso non si sa di cosa campi, eppure sta là... Non entra mai nessuno. Ci vedi sempre un sacco di commessi in lutto... Strano che quando arriva un cliente non lancino coriandoli! CMQ, Jeff Koons dappertutto. Borse che ricordano i souvenir kitsch all'uscita dai musei...


Ma scusi signor Luigi Vuoiltonno (no, sono vegano), ma se stampate sulla borse Monet, Gauguin e per fibbia ponete riproduzioni di Jeff Koons, tutto autorizzato, in collaborazione, certo... Ma di vostro... Di vostro-vostro... come idee... cosa mettete? Guardate che quella a Jeff Koons è una bandiera bianca, una resa. Che, alla fine sembra una mega esposizione pro Koons moltiplicata per i punti vendita, come se ne avesse bisogno, strapompato com'è dai mercanti d'arte americani...

E non entra nessuno lo stesso... E dopo questa "tacky collection", come non ricordare il super mega flop della serie di profumi LV lanciata lo scorso anno, dopo 4 (anni) di attese!? Occhi negli occhi. 3,2,1... ridimensionamento. Inevitabile. Ma poi?

Jeff Koons come personaggio è forte (come uomo lo è molto di meno). Ha realizzato con i suoi baloons la metafora perfetta del suo status di artista da record. Tutta una questione di pompe pompanti, aria. Bolle metalliche, più solide di quelle di schiuma, ma pur sembre bolle. Non fa cose stupide o brutte. Ma non merita l'attenzione che gli è riservata dai media. E' un meccanismo vecchio come il mondo, o come la prostituzione su cui si regge il mondo.


Tornando alle rispettive residenze da Chateau Salamandre, ci siamo fermati a casa di un grande amico, che non se la sta passando troppo bene, e per tirarlo su lo abbiamo coinvolto in progetti futuri e, l'abbiamo portato fuori dal suo antro di meditazioni cupe e meraviglie. Perché in centro Padova stava per dare un concerto natalizio il nostro altoatesino preferito (e anche il più bello): Giorgio Moroder, DJ a 77 anni!
Tra la musica che girava in labo, quando abbiamo concepito Sol (Iris Veneziana) tra il 2013 e il 2014, le ottime cose di Giorgio. Le ascoltavamo molto spesso, in repeat. Un genio.
Sessione dal vivo molto divertente. Questo è il video editato la stessa notte.
Avevamo per mano smartphone sempliciotti (due sparaostie ed un Samsung S3 scarico) e le dita gelate.

3 commenti:

  1. mi spiace, ma sei veramente poco informato...io lavoro da LV in veneto, i mesi in cui vendiamo di meno, ci aggiriamo sul milione e mezzo di fatturato. Ripeto, non lavoro a Milano, ne a Roma ne a Venezia. Pensa a cosa si fattura nei negozi più grandi.

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    1. :) Auguri!

      Noi siamo più informati del vostro CEO, è che non si può scrivere tutto quello che si sa, altrimenti avresti già la cresta in testa con le meches.
      Hai letto in fretta, hai letto male, eppure il testo non era molto lungo. Il metodo Gates serve solo a produrre confusionari control-alt-canc...

      Prada non vende ed è in eterna perdita. Non Louis Vuitton (vedi post del 1 febbraio 2018). Il fatto che non entri "nessuno", è universalmente vero, in molte città i punti vendita sono negozi poco o per nulla affollati (a parte gruppi di turisti), ma al tempo stesso come abbiamo in altri post scritto, il gruppo LVMH macina lenti ma inesorabili progressi. Incassa, e di solito si incassa nel commercio grazie alle vendite, che quindi a qualche livello devono sussistere. Vuol dire che 4 clienti ("nessuno" era ovviamente un diverso modo di indicare "pochi") che pagano bene per comprare il monogramma su scatole con o senza tracolla esistono, e non lo abbiamo mai dubitato. Nel post si discuteva di una particolarità locale, della "creatività" generica, attualmente "imbarazzante", del brand; poi del terribile flop dei suoi profumi (che è clamoroso e fattuale).

      Ricorda che LV e Dior, come Prada (etc), non sono "creatori" di nulla di fisicamente importante o bello. Sono delle applicazioni di marketing. Louis Vuitton vende Louis Vuitton, vende il suo nome. Cancella il brand dai prodotti e non ne venderai più nemmeno uno.

      CMQ tra qualche anno chiuderanno molti punti vendita, perché i negozi virtuali soppianteranno piano piano quelli fisici. Prima si ridurranno i metri quadri di superficie espositiva. Quando i negozi saranno 3 metri per 2 sarà pieno così... Assicurato. ;)

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  2. Credo che Vuitton (come altri marchi del cosiddetto lusso) ormai venda più on line che nei negozi. Ha un sito fatto benissimo dove trovi tutto ciò che in un punto vendita fisico non ci può stare per motivi di spazio o strategie di marketing. Io possiedo solo un portafoglio in pelle epi con monogramma quasi invisibile (considero volgarissimo andare in giro marchiata come se fossi un cartellone pubblicitario), è perfetto dopo sette anni di uso intenso e sconsiderato. No, non è tutto immagine ma anche qualità. Hai ragione quando stigmatizzi quelle orride borse con la Gioconda e il ciondoletto di Koons, inseguono il (dis)gusto dell’accumulo, dell’eccesso, del fascino del già visto. Discorso diverso per Prada: concordo in tutto, e lì anche la qualità fa cagare, ma tanto.

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Apprezziamo e favoriamo i commenti alle creazioni JICKIEL®, nei post a tema, da parte di quanti le hanno fatte proprie e desiderano renderci partecipi della loro esperienza. Ed i commenti alla profumeria vintage meritevole di revival nei post dedicati. Non abbiamo palle per tutto il resto.

Grazie.

Dal fondo di tutti gli altri tipi di post, dal 2018 i commenti, link pubblicitari, etc, vengono filtrati dal sistema e cancellati: già perdiamo tempo a recensire un mare di stronz*** commerciali, ci manca pure che ci perdiamo nei commenti alle recensioni delle stronz***...

La vita è breve anche in Profumeria, diamo importanza alle cose che contano, per tutto il resto "spazziamo la moneta per quello che vale"...

Sweep the moneda for what it's worth :)

J!cky 2.0