Va chiarito un fatto: le aziende che fanno profumi molto costosi si occupano anche di Home Care, Industrial Care... profumi destinati ai pavimenti, a detersivi, alla carta igienica, a deodoranti per la casa, ai deodoranti per gli insetticidi, etc.
Funzionale.
E molte di queste aziende si occupano anche del settore degli aromi alimentari.
Chi crea la fragranza è un "profumiere" sia che stia nel reparto "fine" che in quello "funzionale".
La carta igienica all'ortensia blu da 2 euro per 10 rotoli, può essere uscita dallo stesso stabilimento, magari altra porta, da cui è uscito quel profumo di nicchia dal nome arzigogolato il cui prezzo insensato a cartellino è boh... poniamo 450 euro...
Si potrebbe dire, mah, una cosa è fatta con materiali orr****, da qualcuno di distratto... Mentre il profumone di lusso è un qualcosa creato da un talento da posa, da un mezzo genio... con materiali costosissimi sparsi con generosità...
Peccato, non è vero niente.
Oggi chi produce un profumo per lavatrice o pavimenti (detergenza) è nella condizione di fare cose uguali o migliori di chi è nel reparto profumeria fine!
Come mai?
I divieti che per via delle fantomatiche allergie, ogni anno restringono le possibilità compositive di chi lavora a profumi destinati alla persona non sono vigenti per chi deve occuparsi di prodotti che non vanno a contatto con la pelle.
Così gli olii essenziali di agrumi più belli e rotondi, ad esempio, non possono essere impiegati nella costruzione del profumo da centinaia di immeritati euro ma possono entrare nella formula di un prodotto per la casa, o di un veleno per scarafaggi e formiche! Il gelsomino assoluta ha ora dei limiti, perché i geni dell'IFRA hanno deciso la X restrizione. Bene, che si fa con il gelsomino stoccato nei magazzini delle grandi aziende? Di tutto, anche detersivi liquidi! Vale anche per tanti altri materiali naturali e sintetici.
Oggi i profumieri si divertono di più nel reparto funzionale che nel reparto profumeria fine.
Ma non è finita qui: ci sono un paio di profumi oggi molto celebri, di marche molto note, che in realtà non sono nati in uffici con piante e arredi di pregio, tra mouillettes e gente col Patek Philippe, ma sono nati invece tra barili di tensioattivi per opera di dipendenti semplici o stagisti con pausa caffé alla macchinetta aziendale a gettone.
Il problema è anche psicologico, tra gli addetti ai lavori c'è malcontento: materiali utilizzati da anni di colpo sono stati proibiti. E non sempre rimpiazzati con materiali davvero equipollenti. Il peggio è accaduto in profumeria fine.
Si fanno molti esperimenti per accontentare ogni committente. E molti di questi esperimenti producono litri e litri di roba inutilizzabile, diciamo "sbagliata".
Che si fa? Il millefiori...
E' un gran casino. Che in parte spiega il mistero dei misteri: come mai da qualche anno il reparto prodotti per la casa del supermercato ha odori simili o migliori di quelli che escono dal negozio con i profumi che costano mezzo stipendio?
Perché il nuovo insetticida a marchio **** ha lo stesso profumo del noto ******* del marchio di nicchia *****?
Eh, sono simili o identici perché chi fa piastrine antizanzare vuole un profumo come quello dello stilista famoso. Entrambi formulano le rispettive richieste alle stesse aziende.
E siccome lo stilista famoso ha chiesto il massimo al minimo prezzo è facile offrire anche alla ditta di insetticidi un profumo simile a quello famoso a un prezzo appetibile perché contenuto.
I materiali sono quelli, e c'è una regia superiore che uniforma ancora di più le diverse produzioni perché è facile imporre a mezzo mondo i materiali da utilizzare.
Quindi l'unica vera grande differenza oggi come oggi è... il prezzo richiesto dal venditore per il prodotto finito.
Ecco perché il marketing delle fandonie ed i flaconi bizzarri sono fondamentali alla vendita di profumi stu**** che vengono spacciati magari per opere di chissà quale cre... creativo. Si vendono forme, si vendono involucri, simulacri.
E' un gran casino di flaconi, e si salverà (vedrete) poco o niente, perché niente emerge, tutto è oggi un unico rumore.
Chi capisce qualcosa di profumeria non compra niente che sia stato concepito e/o prodotto dopo il 2008. E di quanto prodotto tra gli anni '80 e il 2008 fa attenta opera di selezione.
I produttori e i committenti di profumi si sono ficcati tutti nello stesso sacco. Ecco perché la produzione contemporanea fa uniformemente s*****.
Noi ci siamo interrogati sin dal principio: come uscire dal sacco? Come produrre eccellenza in un periodo di uniforme mediocrità e menzogna?
Abbiamo trovato le soluzioni e le stiamo applicando in assoluta riservatezza, hanno il potenziale per sviluppare ricavi per milioni di euro (perciò non spiegheremo quello che stiamo facendo): se i Signori vogliono le nostre garanzie di successo, i Signori le comprino.
Diversamente si affidino ai soliti, dev'essere un divertimento di arcani piaceri masochistici, produrre profumi per A, B e C:
A: la polvere,
B: i paesi dell'est europa
C: il terzo mondo (perché il terzo mondo non è solo la destinazione del "millefiori", che miele non è)...
Sono andato a sentire profumi di nicchia un pomeriggio intero, la sera ho sentito l'odore dell'ammorbidente e ho pensato che era più buono di quelli......
RispondiEliminaVoi mi avete dato certezza, ora so cosa merita i mie soldi e cosa no. A parte l'ammorbidente :-)
Ciao AMICI MIEI! Andrea.
H! Andrea,
RispondiEliminagrazie del commento e della preziosa amicizia.
J.