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mercoledì 31 ottobre 2012

Tom Ford Noir. Revisione (e un leggero Stupore).


Tom Ford Noir: realizzato sul telaio di Caron Pour Un Homme (riformulato, versione attuale).
E' uno Jicky Guerlain (e non uno Shalimar "maschile") con meno zibetto e meno vaniglia.
Punta alta una nota viola iridacea ma altrettando una pulita lavanda, non nelle note ufficiali e probabilmente autogeneratasi dalla commistione di note naturali e isolate sintetiche, se è vero che il nuovo Tom Ford contiene o.e. di salvia ma anche linalool.
E' un profumo vecchio stile che ti punzecchia con piccole aggiunte moderne come la rosa alla maniera degli Amouage, qui indicata come Bulgara ma nel prezzo contenuto (101 euro il 100 ml EDP) crediamo abbiano messo più dorinia SA (E) rispetto a vero O.E. o absolue di vera Rosa.
Peccato che lo zibetto qui utilizzato non sia vero zibetto, vuoi mettere la profondità? così differente da quello ricostruito?
A noi piace, e questo giro autunnale con Noir al polso è assai intrigante.
E' un profumo che si ispira a modelli alti e a modi di intendere la profumeria decisamente seri e di pregio.
Il prezzo appare decisamente proporzionato e persino contenuto rispetto a pari livello, il nome è ormai un grande nome, il giudizio complessivo sarà buono.
Voto: 3,5/5

2 commenti:

  1. Buon profumo jicky e concordo con te che è un pò vecchio stile, viola-iris/vanigliato che tende ad essere powdery nel drydown buono anche se niente di particolarmente originale. Questo giro invernale l'ho messo con soddisfazione l'unica cosa che avrei preferito di più è che avesse più proiezione.
    Ecco, 2 parametri cui ho notato non fai mai menzione nelle tue recensioni sono la longevità e la proiezione, è qualcosa di voluto nel senso che per te il profumo deve essere per esclusivo piacere personale e quindi che proietti tanto oppure no non fa grande differenza dal tuo punto di vista o cosa?

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  2. Solamente negli ultimi tempi spesso trascuriamo argomenti come durata e sillage, che altrimenti consideriamo eccome, perché quando un profumo è un fallimento appare decisamente irrilevante misurare tempo di dissoluzione e capacità proiettive.
    Ancora: nell'ultimo anno per dare soddisfazione al cliente molti produttori hanno impiegato delle merde chimiche pestilenziali che durano oltre le 48 ore, e fino a 7-10 giorni sui tessuti: questa roba acre che rimane, non è però il profumo ma una sua piccola parte assai fastidiosa.
    Diciamo che la delusione ci porta a concentrarci sulla costruzione e sulle prime 3 ore perché spesso dalla 4^ in poi la mouillette giace archiviata nel cestino, spesso sotto strati coprenti di altro materiale.

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