Maitre Paffumeur Esposito, Niche Fragracanz, (perhaps) established in 1799.

Vinceslao Macciu-Picciu Parfums, Spalnama, Rose e Cose Munchester, Spinneider, Yuricheki et Garfield, Truffamti & Hills, Sentichebbon & Bonbon, Harris Boh, Profumi del debole, Linea San Barth Simpson, Limmortell & L'immortecc, Xersboh, Ecchimequa avec mon mére, Vics Vapo Viltroion, Elcapade de Colignac, Anarance, Coccobbello & Pòmmodori...

Oggi appaiono marchi di nicchia come funghi (dall'ingoio tra l'allucinante e l'allucinogeno), non sai in verità da dove vengono e dove vanno, ma a volte ci inciampi ed è allora... che ti accorgi di quanta ***** ci sia ** **** e di ***** gente ***** ******* eh!

Eeeeeeeeeh, le disgrazie altrui, non son proprio cose da ridere.

La profumeria da 60-70 euro al pezzo è noiosa, vuoi mettere il flaconazzo a 150, 250, 350, 500, 3000 (ma ovvio che costa, è in vetro di Sburàno e soffiato col bocchino)!
La premessa fallace è: "mi dicono (chi?) che, sono profumi di qualità e costano per questo", conclusione: "qualcuno li comprerà"...
In realtà sappiamo come va spesso a finire...
La mazzata finale alle piccole profumerie la sta dando proprio la nicchia.

Ma come nasce un marchio di nicchia oggi?

Il marchio di nicchia è sempre bellissimo, già alla partenza capisci dall'assenza di fantasia dove andranno a parare...
prendono uno stemma, di solito nelle intenzioni prestigioso:

quindi lo smontano e lo ricostruiscono e ci mettono una bella data retrò, ma perché accontentarsi degli anni '70? andiamo al 1888, o al 1799, ma che ci frega facciamo 1492, sai che scoperta!
E alè aria nobiliare e storica:

Ovviamente va aggiunto un titolo tipo gran maestro dell'ordine del perdindirindina + maestro profumiere...

Ora il problema è il commercialista, ah no quello stapposto.

Allora i flaconi che siano bellissimi, anzi che siano belli, quanto costa il singolo pezzo?

Allora che siano decenti, e morta lì, hai vetro di murano?

Ovvio, smurano cinese! Sì, cinese va bene, chiedi se si può pagarli col contrassegno...

Bon, abbiamo la ditta, il marchio e i vetri che devono arrivare, fai un salto tu dal tipo grafo?

E chemminchia je doadadì?

Di fare delle scatole grandi così e così, aspetta che scrivo quà con l'accento.

Bene bene bene.

Urcocan! Ci manca il profumo drentro la buttija!

Tu che sei andato a scuola di parrucchiere sai fare un profumo?

Una tinta semmai.

Ma porca... chiediamo a Cin Ciau Lin come fanno a fare i profumi quasi di Sàanel?

Urco can, ma dobbiamo fare roba bbbuona!

Vabbùo, tu da domani vai all'Isispica e t'ampari tutti in qualche settimana bbuò?

Io tengo da fare col banchetto della frutta, è staggione!

Vabbuò jei ci mann la figghia mia!

Fiorellinucciolo... fai i bagagli che ti mando Grassa in Francia!

A duopo te vai a Isisipica e prendere un diploma di Profumeria di nicchia.

(...)

Sei mesi dopo il grossista nel furgone carica i primi profumi Esposito.

"Sono bellissimi, artistichi e uno diverso da quell'altro e tutti aromatici e prezziosi", il Dottor Esposito è raggiante.

Il Raggioniere e la figlia Maestra con tanto ci cispica e isispica già pregustano i milioni di euro e il prestiggio con due g.

E ciglieggina sulla tortora: un bel sitto internette!

Vaglielo a spiegare che ne venderanno due per sbaglio e tre per dispetto, e che la ricotta è caduta per terra da tempo e le formiche hanno spazzato via lo squaraus...

Sono più i quesiti che le risposte, ma si sa... la profumeria  artisticca  o di minchia è un ambito misterrioso (con due ere con una ere).