...CONTENTI?

sabato 14 giugno 2014

Come protestare efficacemente contro lo squallore della corte della profumeria contemporanea? Contro sovrani accattoni e giornalistini e bloggerini lacché?


Non lasceremo che gli squali (i siti di vendita e promozione) sbranino i nostri lettori, ma... amati, permetteteci di salvarvi. 

Smettetela di leggere quei blog e siti CONTRO i quali Jicky 2.0 è nato ha trionfato e vinto; perché siano essi e i loro forum loschi e lerci, dispersi come pula al vento...


Non hanno idee. Non sono limitati dall'IFRA, i profumieri di oggi sembrano più o meno tutti figli della stessa madre, incline a facili costumi. L'offerta è appiattita dal fatto che TUTTI acquistano i materiali dagli stessi fornitori.
La profumeria di oggi non vive di sogni, ma di menzogne. Chi fa profumi oggi ha complessi di inferiorità evidenti, creati dalla esatta percezione del niente che si sta facendo. Come compensano il loro essere nulla?
Con collane di balle di toro: storie di tradizioni antiche che non sanno dimostrare con prove documentali, perché sono inventate. Titoli che non valgono niente. Frottole sulla qualità dei prodotti, e frottole sulla paternità degli stessi. E poi ambra grigia che non c'è, muschio che non sanno nemmeno cosa sia, idem per il castoreum (che se lo compri alla IFF sembra scarto di macelleria). Creed forse è il punto più alto del renzismo (dell'arte di raccontare b**** in modo credibile e di gonfiare una formica ai volumi di un elefante) ma se non ha fatto scuola direttamente, alla stessa scuola sembra ci siano andati tutti!
Quindi diciamo stop, e pretendiamo più rispetto per i clienti consumatori.
Nel fermarci dall'acquistare contemporaneo ci rendiamo conto che trivellando il passato anche recente si rilevano sacche di petrolio. Scaviamo. Penetriamo la Storia.





26 commenti:

  1. Mi stavo chiedendo se chi si mette al lavoro per costruire un profumo (che sia una singola persona o una squadra) è consapevole di quello che sta facendo. Questa gente ha idea di che odore dovrebbe avere il castoreum? o il muschio di cervo, l'ambra grigia e l'olio di agarwood?

    Questa gente a parte le molecole chimiche ne capisce qualcosa di distillazione? Di come assemblare armoniosamente?

    Se chi lavora non conosce il suo mestiere e crea cagate lo si può incolpare fino a un certo punto dello scarso risultato ottenuto, d'altronde non esistono scuole; a parte la laurea in chimica da quello che ho letto su questo blog è tutto uno studiare per conto proprio (come, è un mistero...). Come vi avevo già scritto questa gente si trova in una situazione di "non sapere di non sapere". Con i tempi che corrono l'arte va disgregandosi mano a mano e credo che questa gente non concepisca nemmeno che sia un'arte creare un profumo. Fanno quel che devono fare si prendono il loro stipendio e buonanotte. I più che lavorano in proprio non sono da meno... si creano un nome e il resto che segue è "massimo profitto con la minima spesa"; a volte gli va (ingiustamente) bene.

    E questi sono i mediocri ignoranti (99% dei "profumieri"). Quindi perchè ruggire tanto se questa gente non sa lavorare? Se non se ne rendono conto bisogna crocifiggerli perchè sono intellettivamente limitati?

    Se invece sanno quel che fanno allora è un'altra storia (ancora più patetica).


    Illuminatemi.... sanno o non sanno?

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    1. La laurea in chimica in profumeria serve al 2% del lavoro. A mettere le etichette secondo le direttive che regolano il commercio dei prodotti per la cura della persona. Anche se questa parte del lavoro viene facilmente svolta da chi cura imballaggio e inscatolamento oppure compri le etichette adesive con voci a casaccio che tanto i profumi non li controlla nessuno, perché se li controllassero bene... se cercassero corrispondenza tra contenuti millantati e contenuti effettivi, tra descrizione, balle di fondazione (e valori storici inventati) e realtà...
      I profumieri mediamente non sono preparati, l'Isipca serve a una persona che fino al giorno prima faceva le composizioni coi fiori secchi e non sa da che parte cominciare, ma non fa dei profumieri, sforna tecnici (di laboratorio) molto modesti.
      La profumeria per essere arte ha bisogno di artisti, ma non ce ne sono in profumeria, quindi? Ci si arrangia con quello che c'è. 1500 creazioni e passa all'anno, ogni tanto ci scappa il profumone.
      Altra cosa, il profumiere famoso crea davvero i profumi che gli sono attribuiti?
      NO, e viene anche da ridere, Morillas dovrebbe creare un profumo al giorno se si contassero tutti i profumi e assimilabili a suo nome.
      Ci sono dei robot, abbiamo spiegato nel post: http://jicky2.blogspot.it/2014/05/well-show-you-great-perfumer-biggest.html
      Per diventare un profumiere famoso bisogna essere attori, e/o abili succhiatrici o succhiatori visto che la metà gagliarda dei profumieri è gay e non è questo un demerito, se A. fosse un bravo profumiere lo si potrebbe mandare in vacanza in una ragazzeria cretese, ma siccome è un pastrocchio ambulante stia a casa sua al freddo e al gelo, ci vada T. in quel delfinario cretese. LOL.
      Roja Dove non l'abbiamo nominato perché faceva troppo facile indovinare che le vacanze le passi in Cornovaglia a farsi sconvolgere la riga in mezzo... da un vento di schiaffi.
      Non dobbiamo prendercela con i profumieri perché ormai sono come quelli che montano le tende, presente?
      Arrivano e applicano le tende al muro, sembrano artigiani incredibili...
      Peccato che i telai meccanici etc siano prodotti da due o tre grandi industrie per tutta la penisola, e che quindi i 20 mila artisti della protezione dal sole e dalla pioggia debbano solo tagliare la lunghezza standard e applicare ai telai il telo richiesto dal cliente.
      Chiameremo tutti profumiere, ma sia chiaro che Lutens non lo è minimamente.
      Creed vorremmo davvero vederlo davanti ad un organo, e non davanti a suo figlio che come organo più che suonare, suda... Oggi ci sono pochi organi da profumiere in lavoro, di solito quelli che ci sono sono impolverati, all'Osmo ce n'è uno in entrata con tanti bussolotti secchi, più o meno ormai sono tutti oggetti di antiquariato.

      (SEGUE)

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    2. Il profumiere (o chi ne fa le veci) non ha molto lavoro, di mestiere si annoia.
      Ma la prima regola è, simulare entusiasmo, chi fa profumi sorride, racconta storie fantastiche, ci manca poco che ballino con gli orsi e che spolverino di bamba i pot-pourri... pur di catturare il cliente! Ma anche l'ipnosi può essere una opzione valutabile, look into my eyes, look into my eyes, don't look around the eyes, look into my eyes!
      Oggi i profumi vengono creati a partire da materiali prodotti dai grandi gruppi che gestiscono naturali e chimici, both.
      Solitamente visto che sanno più o meno quel che fanno (vero Firmenich? che gente preparata che avete ai naturali a Grasse!) già che ci sono producono anche i profumi per conto dei profumieri (veri o finti non importa, il cliente sempre intorta!) e confezionano pure.
      Oggi al profumiere si richiede bella presenza, fotogenicità, abilità a rotolare la lingua in bocca sia per raccontare balle che... per leccarne...
      Roba così, è una grande tristezza... Che Malle con i suoi ritratti b/n in stile famiglia Addams incarna alla perfezione.
      Se sanno cosa sia il muschio di cervo?
      Vai a vedere in che condizioni è quello secco col pezzo di adipe e sistema venoso attaccato nel barattolo, non abbiamo ancora capito se sia secco, o se sia imbalsamato... Di certo non si conserva in quel modo, sembra un feticcio da caverna cavernicola più che un oggetto di studio. Ecco, quelli che si diplomano all'Isipca escono annusano dal barattolo dove abbiamo tossito dentro noi pure e poi dicono aaah ho sentito il muschio di cervo. Bene! Laurea in otorinolaringoiatria subito! E due cheesburger! Ah ah ah, che vite vendute...

      Perché la profumeria non si può insegnare?

      Se c'è arte di mezzo, non si trasmette per via ereditaria e non si insegna nelle scuole, vedi i mostri che sono venuti fuori da scuole di scrittura creativa o di leonardologia e michelangiologia... Amebe.

      Se c'è tecnica di mezzo, e se c'è tecnica di successo, non si trasmette perché da sempre il profumiere porta conquista con fatica e cede solo in punto di morte, se però il discendente è a puttane o in vacanza quando sta per schiattare, dito medio e la dinastia è finita. Contattare in ditta orario ufficio.

      In conclusione per rispondere alla tua domanda useremo una celebre frase dall'evangelo: "Padre perdonali PERCHE' NON SANNO quello che fanno" (Lc 23,34)...

      Jicky 2.0

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    3. Risposta coi fiocchi; grazie.

      Non sono per niente d'accordo su una cosa "la profumeria non si può insegnare". Sicuramente non si può insegnare a creare profumi capolavoro da 5 su 5, ma ci saranno delle basi o regole più o meno universali nel creare profumi che decretano cosa sia buono e cosa no, la procedura corretta per fare una certa cosa, le varie fasi del lavoro ecc. ecc. ecc.
      Ad esempio potrei chiedervi se l'Iso e Super ha qualche proprietà extraolfattiva per cui è necessario usarlo... (sparo a caso...! sono ignorante in materia... solo per fare un'esempio di cose che dovrebbe sapere chi si volesse avvicinare ad assemblare qualcosa correttamente).

      Questo si può (e si dovrebbe, se ci fosse qualcuno che le sa ste cose) insegnare. Una volta imparato quello che c'è da sapere il discorso si chiude li; se uno ha talento creativo e buon gusto tirerà fuori qualcosa di buono. Non credo proprio che per creare un profumo basti prendere degli oli essenziali e mischiarli a intuito. Magari poi uno che sa il fatto suo (tipo voi) procede più o meno così ma dietro di questo ci sarà una valanga di studi in materia che fanno si che ci sia un senso in quello che fa.

      Vi faccio un'esempio. Aver preso il diploma in composizione al conservatorio non fa del diplomato un grande artista. Se è un cane senza ispirazione non scriverà mai nulla di interessante, però sa bene come procedere per scrivere musica anche se mediocre. Oppure Mozart che è considerato un genio della musica... si... ma se nessuno gli avesse insegnato la teoria non sarebbe andato da nessuna parte. Voglio dire che con la creatività si nasce ma il resto si impara.

      Se non fosse così allora in profumeria sarebbe tutto una cazzata, ma non credo... voi dite sempre che vi ammazzate di lavoro; ci sarà un abisso di cose da imparare in materia. Tanto c'è da insegnare quanto c'è da imparare. In quanto a valore artistico di quello che si fa, ognuno (pochi) ha il suo e quello si tiene senza via di scampo.

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    4. UAUUU, Jickissimi :)
      Che post bellissimo e che razza di commento superbello, grandi!
      Adesso che mi ci fate pensare Corticchiato, quello che fa i profumi Parfum D'empire, ho seguito una sua conferenza e troppo cula, non riuscivo a seguirlo, troppo effeminato per i miei gusti.... Che poi, profumi da impero proprio non ne fa, perché mi sanno di tanta noia, nei negozi di nicchia c'è sempre uno strano odore tutto ambra legno secco, tipico. Voi mi dite cos'è magari....
      Per tutte le cose altre, io ormai non leggo da mesi gli altri blog e gli articoli di fragrantica che sono scritti da blogger ho scoperto, che sono tutti una brutta banda. Mi mettevano solo confusione! Potevano anche dirlo con due parole che volevano che comprassi parfum d'empire, il merchant vagabond prince, li scrivo come me li ricordo eeee poi ci sono degli sfiati italiani questi, che c'hanno la mania per uno che anche a voi piace, che si chiama lebreton che fa profumi che sanno di..... vorrei dire una parolaccia ma dopo mi cancellate il lavoro e non va, allora profumi proprio stup e schif con piuma di uccello morto che secondo il tale fa sensuale, oooooooh come i peli del mio cane che non lo lavo mai! E' vecchio se lo lavo prende la bronchite.
      HA ha ha, che rinco che sono stasera.
      Bhe, vorrei ringraziarvi adesso, ho preso J'ai Osè, quello originale perfetto Guy Laroche......
      UUUUUUUUU, è MEEEGLIO di Mitsouko! Si sentono essenze simili dentro, ma è moolto meeeglio. Più pieno, ho un edt che pare forte come l'edp del Mistouko.
      Ma quanto buono è? Mi piace un casino, e in giro mi hanno chiesto se fosse Tom Ford, se fosse questo e quello, ma tutti nomi costosi di nicchia, e io non rispondevo. Che faccio gli dico che cos'è? Ne vorrei prima un altro per sicurezza, questo qui vale, dico solo che quel che costa vale.
      Grazie e tanti bei bacini ai miei bellissimi amici.

      Magica :*:*:* e :* a quello che è andato se mai ritorna....

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    5. H@!o amorino

      il problema di corticchiato non è il suo essere com'è quel che è, che in alcuni è una dote ma nel suo è solo una noiosa circostanza: il suo vero problema è che da chimico doveva trovare lavoro in un laboratorio analisi ospedaliero, e invece si è convinto di avere qualcosa da dire come profumiere, cosa che riteniamo del tutto infondata. E' un nano noioso della profumeria del nulla.
      C'era bisogno del suo contributo come di un pugno in un occhio.
      Speriamo si stufi presto, quello che fa non ha futuro né presente.
      Anche tu sei finita tra gli esibizionismi delle acciughe e delle scarampane, lascia stare le bretelle e chi gli va dietro: cazzari e scemotti.
      J'ai Osè, gola profonda ha parlato, raddoppiare l'attenzione su di un profumo che va tutto raddoppiato, J'ai Osè è Nombre Noir di Shiseido.
      Ne riparleremo in un post, vale oro.
      In confidenza? contro Mitsouko? Non rispondiamo :)

      Pace e amore stella.

      J.

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    6. H@!o Marina,

      sì quella porzione della risposta è parziale e messa com'è non è traduzione corretta di quello che intendevamo dire.
      Si intende l'alta profumeria, la buona profumeria, quella talentuosa, non si può insegnare, perché certamente si possono spiegare a tutti i materiali in commercio, caratteristiche olfattive e comportamento in "miscela" (o formula).
      Non si può insegnare il genio. Ma NON si possono nemmeno insegnare quei trucchetti che fanno la differenza tra un profumo che lasci a bocca aperta per la bellezza e lo stupore ed uno stupido o copiato, come 8 profumi di nicchia su 10 sono (e da quello che loro definiscono mainstream).
      Ci sono è vero delle scuolette. Ma forniscono nozionismo da 4 soldi, spesso insegnano il falso (come la favola su zibetto o ambra grigia o muschio di cervo impiegati come "fissativi" nulla di più falso, assurdo e infondato) oppure quando spiegano la piramide olfattiva (che praticamente un secolo fa nessuno sapeva cosa fosse), o forniscono regole misteriose e apparentemente ferree che in verità sono stronzate utili solo a complicare il loro banale eloquio: fumogeni.
      Noi suggeriamo di studiare disegno, di imparare a disegnare dal vero, a chi vuole imparare a fare profumi. E dovrebbero darci retta all'Isipca...
      Ma la verità è che chi ha fondato quella scuola non voleva concorrenti (profumieri autosufficienti e abili) ma solo tecnici, schiavetti di laboratorio o gente che acquistasse grandi stock di materiali aromatici, per poi... arrangiarsi.
      Nel frattempo sono arrivati i Robot...
      Oggi 4 profumieri possono predisporre la parte di fragranza per sapone, eau de toilette, deodoranti, per tutto il pianeta. Ci sono robot che preparano campioni secondo calcoli combinatori che poi vengono selezionati da gruppi di "giudici" interni alle aziende.
      Di fatto sono figli del caso... o di calcoli affidati a macchine.
      Non serve più quindi l'assistente del profumiere o chi è addetto a pesare i materiali, le nuove macchine pesano liquidi e polveri.
      Il futuro in profumeria prevede moltissima disoccupazione...

      Jicky 2.0

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  2. haha .. oggi me ne stavo in profumeria di nicchia a chiacchierare, e entra sto tipo, il capo mi fa: è un appassionato come te (ha ha). comincia a scegliere tra: i tre nuovi artisan, l'utimo aedes de venustas, l'ultimo marino di linari .. diciamo di media 170 euro a pezzo. si piglia l'ultimo Jovoy. a me scappava da ridere solo a guardare che scarpe aveva. se fossi stato in lui pigliavo quello che costava meno .. la colonia di ELDO, ma mica lo potevo dire sennò il povero negoziante mi picchia ha ha (ce n'è uno che costa anche meno, l'ultimo Osmarine di Officina delle essenze :D )

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    1. Che brutto negozio :( meglio il reparto detergenti per la casa del supermercato, odori meno gravi... Poverino quello (che scarpe aveva)? Finirà al SERT, se non cambia consiglieri... Quello non legge di sicuro Jicky 2.0, e magari è mezzo analfabeta...
      Però compra profumi costosi, e NON speciali. COSTOSI, e SENZA merito.
      Che poi detto in confidenza, tanto qui non ci legge nessuno... Jovoy, L'Artisan, ELDO, Aedes Bigiotteria De Venustas, non valgono niente, hanno mercato solo tra ignoranti come capre, sono come valuta che si autodistrugge: paccottiglia, roba che fa il solletico sotto i piedi della Profumeria che conta.
      Il Captain di Molyneux 1975 vale più di quei nomi. Se un profumo Aedes Bigiotteria De Venustas costa circa 200, Ellipse 1972 non può costare davvero meno di 5000 euro, come dicono i blogger russi, che hanno ragione da vendere.
      Dove sono le pubblicità di questi profumi di minchia di mignotta? In quale modo si comunicano alla gente? Non esistono.
      Esistono solo nel rapporto di circonvenzione di incapace che certi commercianti instaurano con i loro clienti più deboli.
      Wanna Marchi era una Santa!

      :( spleen.

      Jicky 2.0

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    2. due enormi scarpe di pelle nere senza lacci portate senza calzini. Volevo portare anche io dei mocassini senza calze neri di pelle, perchè credevo fossero sexy ma dopo aver visto questo, sto cambiando idea. :D Molyneux forever (ne ho appena ordinato uno). E non parliamo di quella cliente che discuteva col capo di quale Byredo potesse aggiungere alla sua collezione di Byredos, e di quella che entra e compra DUE profumum + un 15ml di acqua di sale. è roba piatta, oppure imitazioni, ma in ogni caso non è il caso di pagarle MINIMO un euro a ml se non due o tre euro

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    3. H@!o Biutiful (Beautiful) Matteo
      Gente che colleziona Byredo? Sapevamo di collezioni di ossa di morto, di scoiattoli impagliati, di pacchetti vuoti di sigarette ma non di collezioni di Byredo? Che senso avrà? Non dormiremo questa notte per cercare un senso introvabile in un collezionismo da mentecatti. Ancora comprano Acqua di sale? Ma di grazia, che regione d'Italia è quella dalla quale vossignoria favella? Cioè, da che regione scrivi? Per orientarci.
      Byredo fa profumi dal 2008, dall'anno del crack economico più schifoso dalla Grande Depressione, solo che mentre dal '29 emerse Joy di Patou. Da questa pare siano venuti solo a galla un mare di stronzi.
      Non ce l'abbiamo con Byredo anche perché non puoi prendertela con chi è un ectoplasma di un marchio importante di profumi, ma con tutti quelli che hanno fatto profumi immondi dal 2008, praticamente il 99,9% dei produttori, dopo il 2008 cosa c'è di meritevole di acquisto? Santal Blush? Il Gucci Rush rimbottigliato da Tom Ford, o meglio, da Estee Lauder? Mah...
      Che brutto mondo, come gira male...
      Captain è il profumo di Edward Molyneux, ci sono persone di 65 anni in tutta europa e resto del mondo, che si illuminano quando ne parli. E' pieno di Okamoss non a norma IFRA, è cedro legno e non iso e super, per il resto ha abbondanza e grazia, flacone Pierre Dinand. Byredo chi cazzo lo conosce? 4 gatti e di quei 4 gatti 3 non lo riacquisteranno, ne rimane uno, che è nero e quando attraversa la strada tocca grattarsi i maròni... e forse è quella donna là che li colleziona, occhio malocchio prezzemolo e roja dove...
      Una consolazione? i marchi di "nicchia" non durano nel tempo...
      Spariscono prima che la gente riesca a ricordarsi come si scrivono certi nomi astrusi, o chi mai li aveva nominati... come ricordare quel profugo che li aveva indossati? E poi non rimarrà una copertina di giornale, un manifesto, una pubblicità, solo bussolotti che qualcuno stenterà a distinguere dai Monotheme a 9 euro e 90... (6,90 in promozione).

      :( spleen.

      Jicky 2.0

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    4. hello! rispondo alla curiostà: io sono di reggio emilia, dove frequento un paio di profumerie in via emilia centro, ma l'episodio in questione succede a Carpi. Carpi è una fighetteria ai confini della realtà. Si credono a Milano, ma sono ... a Carpi. Spopola Profumum Roma soprattutto acqua di sale .. ma solo perchè i fighetti giovani (clientela 20/40 anni) cercano qualcosa che li distingua ... a Carpi ..., e che immancabilmente finiscono per avere tutti ... a Carpi ... ha ha. non ci si crede ma è così ... pecore col cartellino firmato

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  3. Ragazzeria cretese...hahahaha, muoio.
    e corticchiato? L'avete nominato altre volte, pensavo steste storpiando alla grande, invece esiste uno che si chiama così? E lo fanno pure parlare? E non di cotechini, bensì di profumi? Ma che mi sono persa in tutti questi anni? Sono piegata da due ore, michelangiologia, hahaha.
    formidabili

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    1. Scorticchiato è uno pikiu pikiu, c'è un video su youtube che è meraviglioso, ci tiene a correggere l'intervistatrice che pronuncia male il nome del suo marchietto, e bla bla bla che un ca*** in **** e uno in b****, antipatico è antipatico, ma noi si giudicano i profumi non le scarampane in andropausa dalla nascita, e come xei i profumi del scortegà? do cojoni. Comunque esiste dall'altro ieri, non conoscerlo non è una colpa, anzi è un merito, si vede che si era impegnati altrove. Conosciamo gente che stende l'asfalto che potrebbe spiegare cosa sia un buon profumo a tanta di quella gente che profumi ne fa... e ne vende...
      Abbiamo proposto la moratoria di 2 anni sulla produzione di nuovi profumi qualche mese fa.
      Per noi è lo stop agli acquisti di profumi correnti è iniziato a gennaio.

      PS
      Pensa l'imbarazzo se uscisse un profumo rivoluzionario, fatto bene, irresistibile...
      Dovremmo comprarlo e riferirne, perché non son cose che van taciute.
      Ma anche se quel caso si verificasse, è giusto che un profumo esca bene su 1500?
      Non dovrebbero meditare sul modo in cui riescono a rifilare i flaconi che vendono grande distribuzione e piccolo in-turlupinamento nicchioso?

      Noi studiamo e meditiamo, loro tramano inganni e rifilano, i grulli comprano porcheria.

      Jicky 2.0

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    2. Mmmmm.. così poi ci tocca girare in giro con l'eau de corticchiato...

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  4. Quindi ragazzi in giro non c'è NESSUNO che abbia le possibilità creare cose grandiose?
    Già tutti corrotti e incompetenti?

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    1. H@!o Andrea

      Si sono mescolati nel gioco delle risposte e domande incrociate, i profumieri veri (o sedicenti tali) con quelli ipotizzati o presunti (prendi Lutens, molti credono sia un profumiere, ma lo è in senso molto lato, per non dire che non lo è per niente).
      Come si è detto molti di quelli che si spacciano per profumieri non sono veri profumieri. Sono pupazzi. Come l'armeno, uomo immagine della T.: non fa i suoi profumi, ne farà uno su 10 se va bene... Infatti quando parla dei suoi profumi non si capisce un cazzo, è confuso, e non imbarazzato perché timido! E' perché non sa di cosa sta parlando veramente. Quello ha un bel soprannome nel giro, lo useremo a tempo debito...
      Ai profumieri non gliene frega niente di niente, tanto a casa i profumi loro non li usano.
      A loro interessano solo i soldi. Il più vile è sembrato Dusciafun (due ceffoni), che non ha mai fatto un profumo decente in vita sua, e per soldi si è detto in pratica disposto a far profumi anche per il più sanguinario dei dittatori (l'ha già fatto due anni fa ma si scandalizzò poca gente): siccome fa profumi di m.... per noi andasse pure a farli a chi vuole, il punto sono i soldi con cui ha foderato il suo naso, che già non era un gran naso...
      I profumieri più celebri sono personaggi da posa, non creano quasi mai direttamente, mettono la firma a cose che non hanno sentito finite 5 minuti prima. Ma a volte la mettono anche sulla fiducia, basta incassare.
      Più o meno è così per tutti, ed è un bene perché potranno dare la colpa ad altri.
      Non sono "tutti corrotti e incompetenti"! Ci sono anche i truffatori ;) e che truffe che organizzano! Ci sono "brand a delinquere" che nascono per truffare, e spesso operano abbondantemente fuori legge: utilizzo di marchi del passato acquisiti solo per ingannare, promozioni dai contenuti ingannevoli, formazione alla circonvenzione dei clienti soprattutto dei soggetti "vulnerabili" attraverso corsi su sistemi di persuasione o "intortamento" (poi applicabili nel corpo a corpo presso fiere di settore o nel commercio), prodotti non a norma con bollini con gli allergeni falsi, etc.
      Cercando col lanternino troviamo ogni tanto segni di intelligenza, di elettricità tra i neuroni nelle aree preposte alla creazione di cose, in qualche profumiere, nel 10% dei soggetti... ed è già qualcosa, ma l'intelligenza non è genio.
      Se ci sono dei geni là fuori si stanno nascondendo proprio bene, noi troviamo ci siano dei profumieri intelligenti e preparati contro una manica di incapaci, cialtroni e manigoldi, da far paura. Quel 10% di gente capace non è noto al pubblico.
      In quel 10% ci sono profumieri che lavorano per conto dei marchi ma non vengono mai nominati, perché il loro compito è fare il negro, nel senso letterario: lavorare per l'uomo immagine, il naso che ci mette la faccia e prima della faccia, spesso ci ha messo tette, fi** cu** e bocca. Decide il trend di una grande casa più il Presidente con il suo entourage di addetti al calcolo delle entrate e delle uscite, o nel caso di piccoli "artigiani", decide più il commercialista a fine anno, che l'istinto, il cliente o l'arte, che ne sanno loro di arte, due volte al Louvre e 4 volte a trans...
      (segue)

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    2. Il cliente da una decina d'anni circa, vuole credere alla favola del profumiere, e la nicchia è nata così, con nuovo corredo di favole adatto all'esigenza.
      La differenza tra Frederic Malle e Ulric de Varens è che Malle a 300 euro ci tiene a farti sapere chi è il profumiere responsabile (che non vuol dire che l'abbia fatto realmente) della ciofeca, mentre Ulrich de Varens quando ha preso 10 euro è talmente contento che si dimentica di Ellena, che ha fatto per lui quello che avrebbe fatto per Malle, o per Hermes.
      I profumi di Malle dovrebbero valere di più perché sarebbero i suoi profumieri liberi di creare... PALLE!
      Sono fiale avanzate da altri giri, progetti da cassetto, infatti va che roba che fa...
      E poi, la verità la si dica, se a un profumiere vero chiedi di fare un profumo che gli piaccia, ti pianta lì di sicuro qualcosa di schifoso, perché chi sente da mattina a sera profumi alla fine adora sentire l'odore del cane da lavare, del cesso, del primo culo che trova, del banco salumi... I profumieri adorano gli odori opposti alla nozione di profumo.
      Quindi Malle per essere fini: non dice la verità. E se sotto le foto dei ritratti dei suoi nasi ci fosse scritto il pensieri di quella gente circa il...
      I profumieri sono spesso molto ignoranti, non hanno argomenti, e la loro preparazione solitamente è in chimica o è "tecnica" (perché l'industria li vuole così? perché questo permette di avere degli schiavi perfetti): è un terribile handicap: li affonda, li rende meccanici e inadatti a ruoli creativi.
      In questo momento di appiattimento generale sugli stessi stilemi e sugli stessi materiali tanto dal grullo naif quando dalla grande casa, sorgono alcune soluzioni allo stallo. Ne abbiamo parlato con pochissime persone del giro, e recentemente con un pezzo grosso che è con noi, tutto per noi e solo per noi a patto di mantenere sobrietà circa la sua identità. Noi siamo nel giusto, prima ce lo dicevamo da soli, ora ce lo dicono i pezzi grossi. E' chi ti ha messo in bottega quel sempliciotto di ex new-ager di Lebretel (che fa profumi che avremmo potuto insegnare a fare nello stesso modo a te via email in 20 minuti) che non ha mai capito un ca*** di profumi e della vita, che è nel torto marcio e che alimenta con la stoltezza il sistema che vuole altri inganni e altra merda a valanghe, invece di rallentare, per far fuori quello che non ha valore e ragionare di quello che ne ha.
      Che cosa non ha valore? La profumeria di nicchia, non vale niente.
      E' un pugno in un occhio nella storia del buongusto, è più volgare del peggior turpiloquio. Un profumo da 200-300 euro che non ne vale 10, è peggio del vocabolario di uno scaricatore, questo va compreso.
      Ci deve essere solo la Profumeria, con prodotti buoni e meno buoni, di successo e di minor successo, non esiste profumeria artistica (non ci sono gli artisti del profumo in giro), non esiste nessuna nicchia di pregio che sia piena. Quindi, tutto è uguale a tutto. Alla fine dei conti, il profumo da applicare al corpo non ha un futuro, come scritto da noi primi e unici nell'intero web, possa essere consolatorio per chi vorrebbe che si dicesse buono di ciò che è cattivo, bello di ciò che è brutto, e onesto di ciò che onesto non è.

      Jicky 2.0

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    3. Grazie per la risposta!
      Vi ho mandato un mess per mail...

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  5. Io non ci vado tanto volentieri nei negozi, o sono ruffiani che vogliono venderti anche il cxxx oppure se sono dipendenti ti guardano con fastidio, c'è tanta noia e mi pare che non vendono un caxxx. Poi per forza uno cerca vintage, e grazie a voi prende roba giusta e non porcherie. Grazie 1000.
    Andrea

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    1. H@!o Andrea
      non solo tu. A volte usciamo dalle profumerie stanchi come dopo un pomeriggio a zappare... Ci andassero quelli che ci criticano senza nemmeno capire cosa scriviamo, a zappare. Grazie dei 1000.
      :*

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  6. Ragazzi, ma veramente di cosa stiamo parlando... Hop appena sorgenti la luce. Al mio polso c'è ancora ysl kouros prima versione! Ho anche il mk2 : più che buono MS non rotondo e Profondo come l' 1.
    E l'ultimo? Puahhh. Eppure in tutti e tre i naturali latitano assai. Questi fanno i cangurotti * anche con la chimica!
    Vergogna
    PS
    Dicesi * cangurotto persona particolarmente attaccata al soldo (braccini corti...)
    PPS
    Quanto strabello era kouros? È sesso puro quello buono! Oggi è geriatria!

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  7. Se fossimo stati avidi del vostro denaro, avremmo accettato banner pubblicitari, inviti per varia corruzione, ma soprattutto vi avremmo già venduto come gli altri blogger libri zeppa per tavoli traballanti, corsi di decoupage olfattivo, set di pentole e pantofole in lana merino(s) del 1799 fabbricate in perfetto stile parigino... in Cina. Insomma profumi che costano un botto, non valgono niente, ma quell'amicone c'ha già il negozio pieno e quell'altra non sa come buttare fuori l'invenduto... Poi c'è quell'altro che fa il PR per quell'azienda là: mostra belle foto, esibisciti! Costruisci l'invidia, attendi: appena si girano accoltellali, ma siamo un altro pianeta. Con quella gente disonesta, ridicola e malata non vogliamo avere niente a che fare.
    Trasparenza: ci sono blogger che si dichiarano ammiratori incantati, e d'improvviso si ritrovano le mani piene di foto, regali e denaro. Partecipano a truffe ai vostri danni, dovreste rifuggirli come la peste, e invece alcuni di voi li degnano ancora di credito...
    Spleen. Perché vi vorremmo tutti convertiti alla Verità e alla Bellezza.

    J.

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  8. Ma chiiii??!! Una volta che sei qua e hai scoperto di poter sopportare la Verità, dalle altre parti non ci torni se non per assecondare l'umana debolezza dell'autocompiacimento mediante la derisione dei cognitivamente storpi, o per fustigarti ripensando a quanto eri scemo! Sì, qualche volta inciampi ancora, un abbaglio ogni tanto, il prezzo dell'ideologia dell'indipendenza, ma quando la Bellezza piano piano si rivela, questa diventa la tua sacra nicchia.

    Baci partout quali antidoto allo spleen. :)

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    1. Questi sono i commenti che tirano su. :)
      Grazie.
      J.

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  9. Cari Jickissimi, vi leggo dal 2015 e sto costruendo la mia piccola collezione sulla base dei vostri suggerimenti.
    Mitsouko: capolavoro sconvolgente, al quale mi sono avvicinata tardi, ma è una perla.
    Jil Sander n. 4: opulento, bello, meraviglioso.
    Coco: ottimo in passato, ora è alleggerito, ma comunque resta molto gradevole.
    Habanita: che capolavoro dark. Lo amo.
    Coco Mademoiselle: ben fatto, grazioso, una fragranza gradevolissima.
    Infusion d'Iris: funziona perfettamente anche quando fa caldo, che scoperta.
    Prossimamente testerò Mitsouko e Jazz su un giovanotto, che potrebbe essere davvero valorizzato ♡
    Grazie per avermi fatto conoscere delle autentiche meraviglie ♡

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Nous sommes ici pour révérer l'affection que nous recevons, avec dévouement et engagement. Nous voulons accompagner les amis sur le chemin de la beauté avec les compétences et la loyauté qui nous différencient, dans un monde de menteurs et incompétents.

Apprezziamo e favoriamo i commenti alle creazioni JICKIEL®, nei post a tema, da parte di quanti le hanno fatte proprie e desiderano renderci partecipi della loro esperienza. Ed i commenti alla profumeria vintage meritevole di revival nei post dedicati. Non abbiamo palle per tutto il resto.

Grazie.

Dal fondo di tutti gli altri tipi di post, dal 2018 i commenti, link pubblicitari, etc, vengono filtrati dal sistema e cancellati: già perdiamo tempo a recensire un mare di stronz*** commerciali, ci manca pure che ci perdiamo nei commenti alle recensioni delle stronz***...

La vita è breve anche in Profumeria, diamo importanza alle cose che contano, per tutto il resto "spazziamo la moneta per quello che vale"...

Sweep the moneda for what it's worth :)

J!cky 2.0