Oriza l'è na gran... |
Per scrivere post come questi servono cinture contenitive.
Quando qualcuno che HA SOLDI, vuole tentare la produzione e vendita di profumi, si comporta né più né meno come chi dovesse vendere pasta, scarpe, carta igienica, borse di plastica.
Calcoli a tavolino. E il problema più grosso, la credibilità come azienda che nasce, solitamente dal nulla, o dallo studio di un commercialista o di un notaio.
La credibilità si può acquistare, alla fine si acquista tutto, i voti (renzi e gli 80 fantomatici euro), il titolo di studio universitario o di altra categoria, il posto di lavoro nella PA, le visualizzazioni di un sito o i like di Facebook, la verginità su ebay... Figuriamoci se non si può comprare l'immagine di un marchio del passato attingendo a quella credibilità senza alcuna continuità reale con chi si ripropone sotto quelle (false sembianze).
E' il caso di Oriza L. Legrand che alla maniera di moltissimi altri: Caron, Jovoy-Corday, Patou, L.T. Piver, etc... Si comprano i diritti di un marchio defunto, a volte spendendo molto poco perché il marchio è abbandonato da un secolo... e via che vanno... tronfi, con flaconi agghindati come personaggi del presepe...
Non spiegano mai che tra il loro prodotto con lo stesso nome di quello originale e l'originale c'è l'oceano della fantasia immorale di speculatori ignoranti o in malafede, non c'è mai la sincerità di dire sì abbiamo fatto questa roba ieri ma ti vendiamo la storia dell'orso di 100 anni fa perché fa più figo. I riformulati dei marchi elencati sono a volte ispirati o simili agli originali, ma moltissime altre volte sono autentiche opere di re-invenzione e in senso storico di plateale e immorale contraffazione.
I profumi di Oriza L. Legrand sono profumi del 2012. Il tizio che si annoiava e ha messo su la baracca è un tale "Franck Belaiche" che si annoiava del ruolo non chiaro nella produzione di format televisivi e preso su il primo marchio storico libero che era a catalogo si è inventato il business (del quale tedio noi si ciarla qui con grande bruciore epigastrico).
Sono d'accordo, alcuni sono mediocri, altri delle cagate immani, personalmente salvo solo Chypre Mousse perché è un mostriciattolo che in qualche modo ha del fascino (dell'orrido, ma fascino).
RispondiEliminaH@!o Colin, Bentornato ;)
RispondiEliminaE' la strategia truffaldina che corrompe anche quell'unico discretamente riuscito: è come con Creed, è tutto falso. Se Oriza o Creed fossero sinceri, onesti, e dicessero la verità: "questa roba l'abbiamo fatta progettare da uno studio esterno, fabbricare là, il tutto si è svolto nel 2012, le palle che riferiscono del 1844 sono come quelle dell'albero di natale"... Sarebbe tutto diverso. Ma è rivoltante che loro prendano in giro i clienti e cerchino di costruirsi credibilità con inganni ripetuti e continuati, e con l'addestramento degli addetti alle vendite e dei commercianti di questa porcheria che sono istruiti sulle panzane da raccontare ai clienti.
Jicky 2.0