...CONTENTI?

giovedì 29 novembre 2012

La profumeria non è mai ARTE.


La profumeria artistica NON esiste.
La profumeria è ARTE solo in senso lato, solo in una esclamazione rarissima, ma nella sostanza è artigianalità e serialità.
E' tempo perso insistere, è una forzatura che ti ucciderà è un tentativo di ancorare l'effimero alla concretezza che non ti riuscirà mai. Sei già sconfitto, cambia registro Cher Ami...



Non è ARTE e se affermi il contrario sei IGNORANTE (o in malafede).
E non occorre andare all'università per esserlo, anche se l'università aiuta, specie architettura (facoltà che andrebbe chiusa per eccesso di demenza aggravata e continuata ai danni della collettività).

Chi ha seriamente studiato Storia dell'Arte ed Estetica (sono esclusi Dams, Scienze varie e di opportunismo accademico, e università in culo alla balena) chi ha meritato dei bei 30 e lode senza previa corruzione del docente, non ha bisogno di leggere queste nostre note anche se ignora il semplice processo che conduce dalla Givaudan e dal produttore di olio essenziale di rosmarino alla diluizione in alcool e stabilizzazione del pastrocchio.
E' ovvio che questa roba è buonissima, o pessima, divertente, rara, banale o preziosa, ma dire Arte...
Ce ne vuole del coraggio!
Se si rende conto di essere ignorante, mira a secondi fini proseguendo nella stupidaggine.
Se non si rende conto di essere ignorante, è allora certamente un caso di conclamata imbecillità.
In primis, la profumeria rientra semmai e a fatica nelle arti applicate, come la tessitura, la ceramica, l'intarsio del legno. Il profumo si indossa allora dovremmo paragonarlo alla moda, alla produzione di abbigliamento.
Ma la profumeria anche di nicchia è seriale, i flaconi 9 volte su 10 vengono riempiti da poveri disgraziati con contratti a scadenza.
Il profumiere ha un'idea allora?
Dire che il profumiere ha un'idea significa spesso sopravvalutarlo, visto che tutti sono fossili, nel loro modo di utilizzare gli stessi ingredienti nello stesso ordine. E' capzioso trovare differenze tra un gelsomino e l'altro quando la costruzione segue ancora logiche fantasiose e antistoriche come le note di testa, di cuore e di fondo.
Queste stronzate proferite in corso di profumeria dovrebbero far subito alzare e andare via.
Ridimensioniamo la faccenda.
Il profumo non è praticamente MAI, un'ARTE con la A maiuscola.
L'olfatto nell'essere umano è il senso più atrofizzato di tutti.
Già questo dovrebbe imporre di logica il rilegare in una sedia a rotelle le ambizioni puerili di esibire la profumeria come un contraltare alle opere di Matisse, di Picasso o persino di un Koons.
Ma queste cose non le capiranno mai gli imb****** del profumo come arte che non c'è.
Libri di ***** scritti da disgraziati 



...e disgraziate che pretendono di dare per assodato che l'acqua sia calda quando questa invece è per tutti fredda!
E invenzioni (aka PALLE)! 
L'olfatto speciale di Chandler Burr, qualcosa di esemplare e demenziale, quella ***** non ha un olfatto ma un conto in banca a 9 zeri, perchè ci sono molti ******** che gli danno credito, non moltissimi quanti ne servono per viverci con gaiezza...
In Italia le stronzate provano a stare in piedi, ma cadono di faccia.
E Jicky è nato non certo per evitare a questi 4 imbecilli disoccupati e/o figli di papà di blogger (donne, bisex, froci e non froci, settentrionali o meridionali) di far soldi sulla credulità altrui, Jicky è nato per dire sole quando c'è sole, notte quando è notte e v********* quando vedi una c******* scrivere corbellerie, o tenere corsi senza NIENTE che già non sia a disposizione di tutti, gratuitamente, e in rete.
Quando vostra madre cucina bene, quello è arte? Non è molto diverso dal costruire un profumo!
Se cucini con tartufo alba puoi andare su sapori esclusivi, se fai un profumo con oud cambogiano da legni museali chiaro che assembli qualcosa di speciale. Ma dov'è l'artisticità del processo?
E' cosa effimera, flebile nella costruzione e di limitata comunicabilità.
Un raffreddore e tu stesso profumiere dei miei stivali con pedigree acquistato a Grasse in comode rate mensili, non sai più cosa diavolo hai davanti.
Il profumo è artigianato o industria.
Quando si lavora al tavolo è cucina, e può essere buona o cattiva.
Ma non ha le premesse, non ha le costanti, non ha le consequenzialità di nessuna Grande Arte.
Non esiste un profumo fabbricato dall'uomo sulla terra che valga un dipinto piccolo di Salvador Dalì, a meno che non si confonda il contenitore per il contenuto, ci sono stati nella storia profumi milionari il cui valore era non il contenuto per quanto prezioso, ma il flacone in cristallo, o le finiture in oro, diamanti e pietre preziose.
O interamente in oro 18 Kt.
Tante grazie, a quel punto il profumo stesso è servo umile del suo contenitore.
E' stupido paragonare una eau de parfum ad un monumento, o ad un celebre dipinto ad olio (del quale magari non si sa un ***** come Chandler insegna) con insistenza, lo si può fare ma si deve farlo rientrare nel gioco, perchè chi si cimenta seriamente in questo genere di corbellerie, finisce con l'apparire patetico.
L'unico artista è Dio, suoi sono i gelsomini.
Il cartello dei 4 produttori di molecole per la profumeria è Diabolus est simia Dei. 
Il diavolo è la scimmia di Dio.
Oggi la profumeria è sempre più scimmia e sempre meno in grazia Dio.

PS
Non comprate libri sulla profumeria italiani senza avere ben meditato su argomento e autore.
A nostro avviso non c'è niente di valido sul mercato.
E smettetela di seguire corsi inutili qui o in Francia, per poi venire a piangere da noi, come se non ve l'avessimo già detto e spiegato e ridetto.
Chi tiene corsi di profumi è quasi sempre una persona senza qualità, e di sicuro non sa come fare profumi di successo, diversamente non avrebbe bisogno di farvi fuori soldi in peregrine illusioni di rendervi profumieri, diversamente andrebbe in laboratorio e con la creazione magnifica guadagnerebbe soldi in quantità tali da non aver bisogno di altre fonti di reddito.
Volete davvero farne? Volete fare profumi? Siete sicuri di avere qualcosa da dire?
Sappiate che il mercato è saturo, e che ogni giorno le profumerie tagliano fuori dal proprio assortimento marchi di nicchia che non vendono (e per forza XD), o prodotti nella grande distribuzione parimenti sfortunati. Capita persino ad alcuni Chanel, Guerlain ed Hermes che vengono messi in fondo ai cassetti prima di essere tolti dagli scaffali definitivamente.

Fate il vostro bene, comprate profumi per voi e GODETEVELI.



sabato 24 novembre 2012

SOLO MARKETING: The Art of Scent (1889-2012). Una mostra per... SPARTIRSI LA TORTA!




The Art of Scent is made possible by The Estée Lauder Companies—a Founding Major Donor—and other Major Donors, including Chanel, Inc., Hermès Parfums, IFF (International Flavors & Fragrances Inc), L'Oréal and P&G Prestige.
Additional support for The Art of Scent is provided by Funders Arcade Marketing USA and Guerlain, as well as Diptyque and Women in Flavor and Fragrance Commerce Inc.

Questa strac**** di mostra senza gusto (è affidata a quell'i********** di Chandler BRRRR) è in realtà solo una trovata pubblicitaria studiata molto in alto, e non da Burr. 

Profumi scelti da un *****? Forse sì, 

ma tra un ventaglio ben preciso, determinato... 

sotto supervisione dei 

super addetti al marketing 

degli sponsor padroni!

Non vogliono fare cultura! Non vogliono dire la VERITA'!


Ma solo infilarvelo nel didietro 

mentre vi chinate sulla mouillette. 

In questo campo di patate c'è un ***** impagliato, Chandler.

Ottima scelta: nessuno meglio di lui poteva simulare l'intelligenza.

Dicevamo: ma che ARTE e arte! 
Blogger d*********! ARTE? 
Ma andate a rubare! 
Nessuno che dica la verità, nessuno che la CERCHI!!!!

Siamo gli unici al mondo a vedere il re nudo 

e a gridarlo?

Sì!

Smettetela di leggere gli altri Blog, venite a riferirci che quello è un d****** i**********, e che quella è una l****? 

E gli altri son solo dei c*******? 

Che novità, CHE NOVITA'!


LVMH (Moët Hennessy - Louis Vuitton), for its part, has taken over not only Christian Dior but also the once-illustrious house of Guerlain, among many other less notable but still important acquisitions, including Givenchy, Kenzo, Acqua di Parma, Fresh, Fendi, and Emilio Pucci.


The Estée Lauder Group now controls not only Estée Lauder but also Clinique, Tommy Hilfiger, Donna Karan, Jo Malone, Michael Kors, Missoni, Tom Ford, and Coach, among many other houses.

Procter & Gamble, too, continues to swallow up new houses—Gucci, Anna Sui, Dolce & Gabbana, Hugo Boss, et al.—even as they have forsaken some of their former “protégées”.

PRADA is under the group PUIG.

HERMES is at 25% PUIG and at 17% LVMH


L'Oreal Luxe is:
  • Lancôme
  • Giorgio Armani
  • Biotherm
  • Cacharel
  • Diesel
  • Maison Martin Margiela
  • Viktor & Rolf
  • Ralph Lauren
  • Kiehl
  • Shu Uemura
  • Stella McCartney
  • Clarisonic
  • Paloma Picasso
  • Drakkar noir

Shiseido:
  • BPI Beauté prestige international: Jean Paul Gaultier, Issey Miake, Narciso Rodriguez
  • Le parfumeur Serge Lutens
  • La marque de cosmétiques de Haute Beauté Carita
11 profumi per la più d********* Storia del profumo mai inventata da mente umana...





01 Romanticism
Jicky 1889
Aimé Guerlain
Lent by Guerlain

02  Abstract Expressionism
L’Interdit,1957
Francis Fabron
Lent by Givenchy (LVMH) and Givaudan

03 Early American School
Aromatics Elixir, 1971
Bernard Chant
Lent by The Estée Lauder Companies and IFF: International Flavors and Fragrances

04 Industrialism
Drakkar Noir, 1982
Pierre Wargnye
Lent by l’Oréal International Flavors and Fragrances

05 Surrealism
Angel, 1992
Olivier Cresp
Lent by Clarins and Firmenich

06 Minimalism
L’Eau d’Issey, 1992
Jacques Cavallier
Lent by BPI (Beauté prestige international)
 and Firmenich


07 Photo Realism
Pleasures, 1995
Annie Buzantian, Alberto Morillas
Lent by The Estée Lauder Companies and Firmenich

08  Kinetic Sculpture
Light Blue, 2001
Olivier Cresp
Lent by Dolce & Gabbana, P&G PROCTER & GAMBLE Prestige, and Firmenich

09 Neo-Romanticism
Prada Amber, 2004
Carlos Benaïm, Max Gavarry, Clément Gavarry
Lent by Prada, Puig, and IFF: International Flavors & Fragrances

10 Luminism
Osmanthe Yunnan, 2006
Jean-Claude Ellena
Lent by Hermès

11 Post-Brutalism
Untitled, 2010
Daniela Andrier
Lent by l’Oréal and Givaudan

Siccome Coty non ha pagato la sua quota per la festa, sembra sia rimasto a casa...
Povero Coty...

Coty has absorbed many formerly independent houses, including Calvin Klein, Cerruti, Marc Jacobs, Jil Sander, Roberto Cavalli, Guess, Balenciaga, Chôpard, Davidoff, Philosophy, Chloé, Lancaster, Karl Lagerfeld, Vera Wang, Stetson, Vivienne Westwood, and others.


E Chanel dov'è?

La risposta ce l'hanno i due fratelli... 



FORBES LISTS: #5 in France



Wertheimer!

mercoledì 21 novembre 2012

Chandler BRRRR. Ma come si fa a dare credito a un ***** così?


Chandler Burr, l'improvvisato esperto di profumi che non sa un *****, ma simula benissimo l'intelligenza, sta per organizzare una mostra sulla Storia del Profumo, per dare un tono alle sue ********* utilizzerà varie appendici di Storia dell'Arte e Sociale.
Peccato non conosca niente di tutto ciò.
Parla perché ha un ****.
E sapere chi è, e dargli credito, è disonesto verso l'intelligenza.
Non ce ne frega un ***** se ha sovraesposizione mediatica, se fa i b*******, meglio di altri, ai potenti.
Per noi può cominciare a farsi un esame di coscienza e andare a *** ****.
Ha scritto un OCEANO di inesattezze e corbellerie che parlano per lui.
Ha organizzato cene con profumi, roba da vomitare prima di finire con una flebo in vena al pronto soccorso!
E' UN COLOSSALE I********!
Vada a vendere gli aspirapolvere nel Bronx!
Chandler, V*********!

martedì 20 novembre 2012

Il colore di un profumo è già buona parte di un profumo.



La metà di un profumo si sente con gli occhi.
Non è una gag sinestetica, è la realtà. 




Non è colpa nostra se il colore e la forma hanno un tale impatto sul sistema percettivo olfattivo umano. La forma del flacone e il suo colore influenzano il nostro naso, perché noi sentiamo con gli occhi. Un flacone ed un liquido nero sono un chiaro knock out al cervello, e di immediato riflesso al nostro naso. Sommatoria di colori, il flacone di Coco Noir, il Black Afgano di Nasomatto, Fame di Lady Gaga, Bleu di Chanel et similia sono la materializzazione di truffaldini manifesti programmatici.
Vogliono fottervi prima che possiate odorarne il contenuto e durante e dopo.
Non esisterebbero senza i loro flaconi. La loro forza è il colore nero, che arricchisce il potenziale misero della fragranza, o contenuto odoroso.
La risonanza magnetica funzionale ha dimostrato la correlazione neurofisiologica tra percezione olfattiva ed esperienza visiva.
Occorre riflettere sul valore edonistico del colore dei profumi, dei contenitori e del vario imballaggio.
L'immaginazione ha un ruolo scientificamente dirompente su quello che crediamo di sentire con il nostro naso. La suggestione di un profumo alla cannabis proibita o delle pelle degli angeli, o dei genitali peccaminosi, è già eccitante nel passaparola, nella pubblicità e nel negozio, molto prima di raggiungere il tester del profumo per la prova vera e propria.
La PET,  tomografia ad emissione di positroni ha altresì dimostrato che il nostro cervello attiva l'area del profumo rosa, quando è coinvolto nel pensiero dell'odore rosa in assenza di stimolo olfattivo specifico.
La profumeria vende suggestioni e profumi. E' importante che vi rendiate conto di quanto stiamo affermando.
Il colore di un profumo è già una buona parte del profumo, e di quello che percepirete.
Da questo punto di vista i migliori critici di profumi dovrebbero essere ciechi.
E invece abbiamo la maggior parte dei critici di profumi e blogger non ciechi, ma *****.
Nessun Blog di profumi lo ha mai scritto in Italia e a quel che ne sappiamo nel mondo.
Tutti erano troppo intenti a sperticarsi in stupidaggini e in sottomesse recensioni idiote piene di aggettivi superlativi, e per ogni lavata di **** una esclamazione.
Per forza siamo i migliori, non abbiamo concorrenza!







Text by Jicky 2.0

Tutti I Diritti Riservati.


STUDI:
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 2011 Mar;36(3):301-9. Epub 2010 Dec 16.

Auditory-olfactory integration: congruent or pleasant sounds amplify odor pleasantness.

Source

Smell & Taste Clinic, Department of Otorhinolaryngology, University of Dresden Medical School, Fetscherstrasse 74, 01307 Dresden, Germany. hanseok94@gmail.com

Abstract

Even though we often perceive odors while hearing auditory stimuli, surprisingly little is known about auditory-olfactory integration. This study aimed to investigate the influence of auditory cues on ratings of odor intensity and/or pleasantness, with a focus on 2 factors: "congruency" (Experiment 1) and the "halo/horns effect" of auditory pleasantness (Experiment 2). First, in Experiment 1, participants were presented with congruent, incongruent, or neutral sounds before and during the presentation of odor. Participants rated the odors as being more pleasant while listening to a congruent sound than while listening to an incongruent sound. In Experiment 2, participants received pleasant or unpleasant sounds before and during the presentation of either a pleasant or unpleasant odor. The hedonic valence of the sounds transferred to the odors, irrespective of the hedonic tone of the odor itself. The more the participants liked the preceding sound, the more pleasant the subsequent odor became. In contrast, the ratings of odor intensity appeared to be little or not at all influenced by the congruency or hedonic valence of the auditory cue. In conclusion, the present study for the first time provides an empirical demonstration that auditory cues can modulate odor pleasantness.







PMID:
 
21163913
 
[PubMed - indexed for MEDLINE] 

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 2005 Feb 1;24(3):791-801. Epub 2004 Nov 21.

Functional neuroimaging of odor imagery.

Source

Montreal Neurological Institute, McGill University, Montreal, Québec, Canada. jelena.djordjevic@mail.mcgill.ca

Abstract

We used positron emission tomography (PET) to investigate brain regions associated with odor imagery. Changes in regional cerebral blood flow (CBF) during odor imagery were compared with changes during nonspecific expectation of olfactory stimuli and with those during odor perception. Sixty-seven healthy volunteers were screened for their odor imagery (with a paradigm developed in a previous study), and 12 of them, assessed to be "good odor imagers," participated in the neuroimaging part of the study. Imagination of odors was associated with increased activation in several olfactory regions in the brain: the left primary olfactory cortical (POC) region including piriform cortex, the left secondary olfactory cortex or posterior orbitofrontal cortex (OFC), and the rostral insula bilaterally. Furthermore, blood flow in two regions within the right orbitofrontal cortex correlated significantly with the behavioral measure of odor imagery during scanning. Overall, the findings indicated that neural networks engaged during odor perception and imagery overlap partially.
PMID:
 
15652314
 
[PubMed - indexed for MEDLINE]

__________________________________________________

 2007 Dec;98(6):3254-62. Epub 2007 Oct 3.

Hedonic-specific activity in piriform cortex during odor imagery mimics that during odor perception.

Source

Laboratoire Neurosciences Sensorielles, Comportement, et Cognition, Université Claude Bernard Lyon, Lyon Cedex 07, France. bensafi@olfac.univ-lyon1.fr

Abstract

Although it is known that visual imagery is accompanied by activity in visual cortical areas, including primary visual cortex, whether olfactory imagery exists remains controversial. Here we asked whether cue-dependent olfactory imagery was similarly accompanied by activity in olfactory cortex, and in particular whether hedonic-specific patterns of activity evident in olfactory perception would also be present during olfactory imagery. We used functional magnetic resonance imaging to measure activity in subjects who alternated between smelling and imagining pleasant and unpleasant odors. Activity induced by imagining odors mimicked that induced by perceiving real odorants, not only in the particular brain regions activated, but also in its hedonic-specific pattern. For both real and imagined odors, unpleasant stimuli induced greater activity than pleasant stimuli in the left frontal portion of piriform cortex and left insula. These findings combine with findings from other modalities to suggest activation of primary sensory cortical structures during mental imagery of sensory events.
PMID:
 
17913994
 
[PubMed - indexed for MEDLINE] 

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 2005 Jun;93(6):3434-41. Epub 2005 Feb 2.

Color of scents: chromatic stimuli modulate odor responses in the human brain.

Source

Oxford Centre for Functional Magnetic Resonance Imaging of the Brain, University of Oxford, John Radcliffe Hospital, Oxford OX3 9DU, UK. robert@fmrib.ox.ac.uk

Abstract

Color has a profound effect on the perception of odors. For example, strawberry-flavored drinks smell more pleasant when colored red than green and descriptions of the "nose" of a wine are dramatically influenced by its color. Using functional magnetic resonance imaging, we demonstrate a neurophysiological correlate of these cross-modal visual influences on olfactory perception. Subjects were scanned while exposed either to odors or colors in isolation or to color-odor combinations that were rated on the basis of how well they were perceived to match. Activity in caudal regions of the orbitofrontal cortex and in the insular cortex increased progressively with the perceived congruency of the odor-color pairs. These findings demonstrate the neuronal correlates of olfactory response modulation by color cues in brain areas previously identified as encoding the hedonic value of smells.
PMID:
 
15689393
 
[PubMed - indexed for MEDLINE]


lunedì 19 novembre 2012

Justin Bieber Artista dell'anno agli AMA 2012! Non Lady Gaga ma Justin Bieber è il futuro. Non importa, ne riparleremo fra 50 anni (siamo infallibili)!


Polverizzati Adele, Brown, etc.


Justin Bieber ha appena ricevuto il premio come 
miglior artista dell'anno agli American Music Awards:



Già miglior artista sempre agli AMAs 2012 nella categoria Rock/POP.


L'album Believe è una delle cose più gradevoli di quest'anno, dopo le delusioni dateci da Garbage, Linkin Park, Scissor Sisters, No Doubt, One Direction, Robbie Williams e dopo le porcate di Pink e Muse.
Michael Jackson è morto, e questi è il suo erede legittimato da impegno indiscutibile, talento e successo.
Lady Gaga invece imita una viva e vigorosa Madonna. E Madonna la seppellirà.
Lady Gaga è quella palla di make-up sospinta dai potenti, quell'incompetente pupazza caldeggiata dal satanismo hollywoodiano, che persino la obsoleta rivista Vogue (ancora nelle mani del fossile Wintour) ha voluto recentemente in copertina con abitaccio di Marc Jacobs (LVMH).
Spariranno tutti, rimarrà solo questo dono del cielo, Justin Bieber.
E magari firmeranno col suo nome profumi persino migliori del piacevole Someday e del discreto Girlfriend.
Profumi nettamente superiori alla ********* Fame (il profumo di tetraggine firmato col nome de la regina dei ***** con lo scarico rotto: Lady Gaga).


SOMEDAY VALE TUTTI I PROFUMI MARC JACOBS:


Inoltre: 

I proventi della vendita di Someday sono devoluti alle organizzazioni benefiche:

 "Make-A-Wish Foundation" e " Pencils of Promise". 

Someday is a not a joke. It's a Firmenich creation! 


Justin Biber's Someday est meilleur que tous les parfums de Marc Jacobs.

Comme Jacobs est LVMH, Someday a été interdite dans tous les magasins Sephora (détenue par LVMH). Cela se produit lorsque vous allez à l'encontre d'une gèant puissant et arrogante.

Someday is also better than Fame!

Marilyn resuscitata per vendere un flacone di N°5 chiede: "Ma non era meglio chiamare Justin Bieber"?



Chiamare Marilyn Monroe dal regno dei morti, 
o chiavare Justin Bieber nel regno dei vivi?

To be,
or not tob be...

          (Erotomania Zombie by Jicky 2.0).

Paura eh?
Vai, fatti una cultura, GOAT!

&...
An exceptional Dossier (of Jicky) on Musk Deer is here:
(You can choose the translation in your preferred language):

Humiecki e Graef. Peggio dell'AVON.



La nicchia è obesa, la profumeria dell'arroganza (quella del lusso immaginario) continua a sfornare stronzate a getto continuo, che solo qualche ignorante disadattato (o disadattata) compra.
Quando un pirla o una porca pupazza s'inventa profumiere il problema dopo il confezionamento della paccottiglia è venderla!
9,5 marchi di profumi su 10 sono voluti e sostenuti da cialtroni, da gente che doveva riciclare denaro di provenienza illecita o da autentici pazzi (sono inclusi i mitomani di ogni sesso).
Non sapendo niente di profumi imitano quello che hanno visto, ovvero riproducono all'infinito il già visto e sentito.
Ora, come vendere la decima imitazione di Jazz di Yves Saint Laurent?
Bella boccetta, etichetta, scatoletta, mannaggia al prezzo solo quadruplo? Massì quintuplichiamolo. E mò? 
Polvere sulle scatolette, nessuno se le piglia per forza, allora comincia la corruzione, la pubblicità non funziona più. Paghi Fragrantica, mandi regali, inviti su carta filigranata, etc.
Alla fine ottieni credito presso i blogger, parleranno bene di te, fai i regali giusti. Se non accettano di parlare bene di te, se sono come Jicky insomma, minacciali, inventati qualche stronzata, fai la vittima dopo avere inventato nefandezze e minaccia azioni legali, chissà se non altro per pietà potrai avere l'onore di vedere il tuo marchio schifato a vita dal Blog di profumi più onesto della rete!
A questo punto ci direte: e Humiecki e Graef?
Oh, sì. Perchè non ne abbiamo parlato mai? Perchè dopo averli testati eravamo convinti chiudessero bottega in 6 mesi, invece si vede che son testardi, resisteranno ancora qualche tempo.
Poveri loro.
Abbiamo sentito un anno fa praticamente ogni loro "creazione" e ci sembrava generica roba polacca e non tedesca. Con riferimento a certi stabilimenti di produzione profumi...
Concettualmente si tratta di profumini senza un perchè, di imitazioni di profumi Avon, di robetta chimica imitativa e senza nessun fascino.
Noi non spenderemmo mai più di 10 euro per un profumo Humiecki & Graef (e 10 euro sarebbero pure troppi), tra le altre cose come si fa a fondare un marchio dal nome così impronunciabile?
E poi anche lì, nel nome, l'imitazione che ammorba!
La congiunzione commerciale? Ancoraaaaa!?
Abbiamo già Dolce & Gabbana (con profumi orribili dal primo all'ultimo), non ci servono altre coppie. GRAZIE!

PS
A proposito di Avon, avete mai sentito quei capolavori profumetti del porta a porta?
Avon, chi vi garantisce che dietro un "nuovo marchio" apparso ieri l'altro non ci siano proprio loro?
Chi compra profumi di nicchia non distingue la destra dalla sinistra, ed è una vittima di plagio. La nicchia sta in piedi in virtù delle facoltà ipnotiche dei commessi dei negozietti con i festoni o i putti dipinti, quei personaggi col fondotinta e con la evve, la manima... o il foulard.
O la gardenia nell'occhiello, se la mettessero là dove han vero sollazzo, sì... grazie al c****!

Chandler BRRRR, l'in-esperto da brivido.



Quanta pazienza ci vuole con questi americani!


L'articolo che segue è stato pubblicato nella versione Jicky 2.0 il 20 ottobre 2012, dopo lo sbigottimento  dei recenti articoli critici del Newsweek e di alcuni blog esteri nelle nostre grazie, abbiamo deciso di pubblicarlo con alcune integrazioni anche qui perchè siamo stati i primi al mondo a scatarrare sulle corbellerie di questo sedicente esperto (del menga), insomma eccovi un post che mette a post (la Verità)!
Chandler Burr è un tizio che dalla mattina alla sera si è inventato esperto di profumi, peccato non ne capisca una cippa di niente. Il ragazzo è inspiegabilmente sicuro di sè, su di giri e si applica ma non rende.
Il suo segreto è non avere ma simulare la competenza.
Ha una preparazione blanda in economia, e umanistica per corrispondenza, conosce confusamente qualche quadro e ci imbastisce discorsi tediosi superficiali e inconcludenti.
Leggendo i suoi libri si prova imbarazzo per lui.
Gli spiegano cos'è il norlimbanol e per mesi ci si inginocchia davanti come alla Madonna pur non capendo cosa diavolo sia.
Intervistato Luca Turin, altro ambiguo personaggioil Burr si inventò critico di profumi, ma i suoi articoli erano deme*ziali, sono tristemente reperibili online.
PROVATE A CONTRADDIRCI!

Trovato lavoro presso il NYT... fece anche molto presto a perderlo.


Adottò due bambini sudamericani omettendo la verità fondamentale per la concessione del paese d'origine dei bambini circa la sua sessualità, ci furono problemi legali seri per il suo falso, ma la sua ruffianeria lo ha sempre portato ad avere molti amici e molto potenti, è un le*cac**o, e non solo nel senso letterale. Vero? Con i soldi e la pre-potenza sempre si riesce ad accomodare tutto...
Sa l'italiano, così può darvi prova del suo pressapochismo anche nella nostra lingua!
Ha scritto libri da completo ba*beo della profumeria, ha avuto iniziative emetiche di accostamento tra cibo e profumi, e altre corbellerie che vi risparmiamo.
Ci è andato ormai in totale disgrazia, perchè abbiamo le prove che Burr non abbia nè competenza nè onestà nè senso critico.
Non è un pioniere in nulla, è un pi*la!
E' una vecchia signora sorridente, ma non ci frega, a noi i ruffiani non piacciono.
E' ricco e tanto fortunato quanto igno*ante.
Insomma è uno che raglia stronzate e continuerà finché sarà pagato per quello che fa: è un trasformista, quando gli affari girassero male potrebbe benissimo re-inventarsi esperto di giardinaggio, pur non sapendo la differenza tra una margherita e una gardenia.

Se la profumeria è in disgrazia, è anche a causa di giganti dell'inutilità come Burr.
Ha lodato Laura Tonatto, una che per noi non ha mai creato profumi che vadano oltre la banalità o l'imitazione.
Dove lo manderemmo? A raccogliere patate!
O a giocare dove i tombini sono aperti! 
Il profumo che più gli somiglia è l'alcool denaturato del discount, quello da 1 litro.
Se lo volesse usare come lozione corpo e poi qualcuno avesse da offrirgli da accendere... prego, senza complimenti! 


Where are You looking GOAT?
An exceptional Dossier (of Jicky) on Musk Deer is here:
(You can choose the translation in your preferred language):