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La cromatografia è la ripartizione dei composti in soluzione in una data miscela nei singoli elementi che la costituiscono. Le varianti tecniche sono moltissime, così i macchinari impiegati, che si vanno riducendo dimensionalmente rispetto agli ingombranti "ENIAC" degli anni '40. Il costo dei macchinari rimane molto elevato (almeno 50 mila euro per una macchina semplice).
C'è una vecchia gas-cromatografia in vapore che somiglia alla distillazione frazionata, e poi c'è invece quella oggi comunemente intesa per GC che è quello a cromatografia di partizione gas-liquido.
I materiali sono diffusi in un box adatto alle rilevazioni da un iniettore a gas puro (gas vettore) come elio, azoto, argon, sottoposto a incremento del valore termico progressivo, tra 150-250 gradi, che vaporizza la soluzione proiettandola all'interno di una colonna a temperatura controllata da dove l'evaporato giunge ad un processore, i materiali vaporizzati che impattano nel rilevatore generano un segnale elettronico che un computer analizza in estensione qualitativa, quantitativa e temporale. Esistono diversi tipi di rilevatori, a ionizzazione di fiamma e a conducibilità termica, a ioni elettrici, a infrarossi, etc.
La fase del calcolo e della identificazione è svolta dal computer, che utilizza una banca dati (un software), necessariamente aggiornata rispetto alle nuove molecole prodotte ed utilizzate in profumeria.
La lettura di un esame GC non è facile, più le macchine sono semplici e rudimentali e più difficile è capire esattamente cosa c'è in un campione di materiale aromatico.
Il GC non è inoltre in grado di garantire la comprensione totale e perfettissima della composizione di un profumo. I materiali aromatici sono, come chimica comanda, reattivi: le reazioni chimiche che avvengono in un profumo producono altri materiali e sottoprodotti. Contaminazioni a livello industriale, la luce, il calore, l'ossigeno partecipano ad incasinare la situazione.
Discorso lungo proprio ora. Argomento che rimandiamo al post che si occuperà di proseguire il post (già strafico) che state leggendo:
Il terrore di tutti i "pataccari" smascherati dal J Team... Ciao!
RispondiEliminaH@!o Mr. Noise,
RispondiEliminagrazie del commento e bentornato.
Più lavoriamo e più ci troviamo imbarazzati e scandalizzati per quello che scopriamo.
Se potessimo riferire di ogni scoperta, e invece aspettiamo, aspettiamo, aspettiamo.
La profumeria ha talmente tanti scheletri negli armadi che questi non si chiudono ormai più.
Ci sono anche poche ma sensibili sorprese graditissime, e di queste è e sarà più facile scriverne.
Ciao!
Jicky 2.o
[OT] Niente. Sarò old style ma mi rendo conto che le gif animate mi portano sull'orlo dell'epilessia. Apportando una velata sensazione nauseabonda alla mia permanenza qui, un vero peccato, perché leggere Jicky è sempre stato piacevole. Aufff. Farò copiaincolla su word dei testi per leggerli senza interferenze psichedeliche.
RispondiEliminaH@!o MimiJoy
Eliminadispiace, e se non fossero indispensabili le tradurremmo in immagini statiche.
Ma c'è un sistema, che è non fissarle mai, come si fa col sole in periferia di un oggetto fissato, se non le si fissa (quelle dal contrasto più forte) è facile superare questa sensazione di disagio che capiamo sia possibile anche se estremamente rara.
Un altro sistema sarà di studiare contrasti minori per sbattere di meno sulla retina, è il proposito per le nuove gif.
E' uno dei piatti forti della casa, in quanto siamo stati i primi al mondo a utilizzarle in ambito profumeria due anni fa e con costanza nel tempo, è a modo suo un valore del sito.
Penseremo anche a te in futuro, grazie.
Jicky 2.0
Come si fa a non adorarvi?!? :) Savoir faire e diplomazia anche nelle risposte, eh eh! Si vede che vi sniffate la roba giusta dalle vostre parti.Tanta stima! :*
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