...CONTENTI?

domenica 30 novembre 2014

How to spot a fake Jacques Fath Ellipse. Truffe e FALSI Ellipse di Jacques Fath tra Irlanda e Russia (o Armenia)?

Dopo la terza email di "aiuto-aiuto" (due italiane e una russa), ci siamo decisi a seguire la faccenda... 
Ed è stato molto utile, perché abbiamo potuto approfondire la storia di complicatissima ed avvincente  di questo profumo fantastico ed enigmatico, Ellipse: un progetto ambizioso e molto costoso, piombato sulla crisi energetica europea degli anni '70 come il totem di 2001: Odissea nello spazio di Kubrick.
Abbiamo ricevuto email di cacciatori da tastiera che si sono imbattuti in roba pessima, spendendo cifre anche molto alte per flaconi di Ellipse..."MADE IN SIRIA"! Ma abbiamo scoperto anche del resto...
Profumi realizzati non si sa dove, con il profumo e flaconi reinventati, e senza le autorizzazioni de L'Oreal che aveva acquisito il marchio. Esistono flaconi "parigini" che non hanno mai visto nè Parigi né Francia, realizzati come detto... IN SIRIA! 
Un viaggio tra falsi schifosi, e profumi che girano il mondo in mano a piccoli truffatori... il cui regno è quello là colorato con le aste, e i feedback positivi anche dopo 100 mila porcherie... basta pagare e la verginità dis-fatta è ri-fatta... 
Ci sarà un motivo se, con la nostra collaudata esperienza... Noi non compriamo NIENTE su eBay??





Gli unici ad usare la dizione "Jacques Fath Parfums" sono i tipi della SAR (SIRIA, e avete capito bene), rifacevano profumi e flaconi tra la fine degli anni '70 e gli anni '80, violando copyright europei (alla faccia della "licence")!
Lo stesso venditore (solo che si piazza con due identità ma stesse foto e complimenti ad eBay! come russo e poi come armeno, chissà perché), offre il flacone (apparentemente originale) ad asta che parte da 1500 dollari contro i 300 circa del profumo nell'imballaggio FAKE. Vabbé coglioni... ma anche i truffatori sanno che una cosa vale più dell'altra.
Esistente (o comprate una "foto" tanto poi non vi arriva niente?), conservata bene o male, a loro non gli frega niente... 
OK, se ne cercate uno ORIGINALE (1972), perfetto, GARANTITO, scriveteci alla solita piccionaia (email), perché UNO "in più" finalmente ce l'abbiamo. Un profumo come "investimento" o come modo per dirsi, come diceva quello spot: "perché IO VALGO"...
E avremmo anche piacere di scambiare qualche trip con un altro ellipsedipendente, qualcuno che non tema di restare senza decant made in USA...
Ogni riferimento alla simpatica B. è puramente... "beh, quel che è" :)
Alla fine dei conti, le cifre di vendita di Ellipse (vero, falso, pieno, vuoto) sono importanti in tutto il mondo. Per saperne di più leggete il nostro report qui sotto, il più completo nell'intero web, che ingloba e supera tutto quello che si può trovare negli agguerriti blog e forum di collezionisti russi (tutti scritti in cirillico):

 clicca

ELLIPSE (1972) DI JACQUES FATH IL PIU' RARO e COSTOSO VINTAGE AL MONDO. ELLIPSE (1972) BY JACQUES FATH, THE RAREST VINTAGE PERFUME IN THE UNIVERSE.

 clicca

sabato 29 novembre 2014

Come riconoscere facilmente il Balenciaga Ho Hang giusto (quello anni '70). Un colpo d'occhio e il gioco è fatto, non potete (quasi) più sbagliare...


Successo del post su Ho Hang, travolgente. Molti di voi ci ringraziano su di giri per avere trovato il profumo perfetto, molti altri ci scrivono perplessi, tra incu**te su eBay e confusione circa le edizioni del profumo.
Eccovi una easy way to... una maniera semplice per cercare di non sbagliare, in attesa della soluzione a tutti i problemi che Jicky 2.0 sta preparando per voi...

1972, Official Advertising Balenciaga.
Prima edizione, 1971. L'originale. Ottimo.
E' questo quello che abbiamo recensito e che vale su tutti.
Notata la cornice? E' esagonale!

Edizione tarda. Anni '80. Di ripiego :(
CORNICE OTTAGONALE? no grazie.
E' un riformulato, la roba cheap rimpiazza quella expensive.
Ed è più leggero dell'originale.

Porcheria anni '90 e 2000, un "plastegòn"...
questo non vale una cicca...
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Ho 好 Hang 香, la BUONA FRAGRANZA: Ho Hang Pour Homme (jap. オム) by Balenciaga. Preziosa gemma, eccellente nel taglio, sublime nelle sfaccettature. Tempeste di sabbia, di luce e di sole (CLICCA QUI PER LEGGERE IL POST).


http://jicky2.blogspot.ch/2013/12/ho-hang-by-balenciaga-eccellente.html

venerdì 28 novembre 2014

Michael Kors. Sexy Amber, per niente sexy... for women.

2013, Harry Fremont 
Quando aggettivano SEXY il nome di un profumo... aria di truffa.
E infatti questo Sexy Amber è un imbarazzante sinteticone lineare con una idea di ambra irreale o pittoresca per non dire cretina. Dov'è sexy questo deodorante per l'auto alla vaniglia? Una saponetta incastrata nella vagina è sexy? E allora non lo è nemmeno questo coso squadrato, fallico e pretenzioso. 
Tirchi! Fondi di barile! Bruttissimo, senza presente e senza futuro.
Chi è questo Michele Kros? Cosa vende, crostoli?
Orologi, borse... così brutte, 
che c'è da sperare nelle imitazioni: difficile fare di peggio.

Rating: meno di ZERO.

Michael Kors. Glam Jasmine for women.

2013, Harry Fremont
Un sinteticone in Avon style. O Yves Rocher... In fondo, Harry Fremont, ha diretto anche quei progetti lì... e si vede che gli avanzavano appunti e li ha impegnati...
Fiori bianchi Gled style, gelsomino... sintetici a raccolta, di naturale non la materia prima ma nemmeno l'idea, nemmeno il modello bello...
Cremosità Dove Soap. Frutta la solita base cassis del cassos...
Molto lineare, sgraziato. Una brutta figura.
Perfetto sulle tende di casa, non lo vorremmo sapere su nessuna di voi.

Rating: ZERO


Michael Kors. Sexy Amber, per niente sexy... for women.

giovedì 27 novembre 2014

Guerlain. Voilà pourquoi j'aimais rosine, 1900.

Review sul ripesato 2014 nella disponibilità dell'Osmotheque di Versailles.
(ecco perché ho amato Rosine), rilascio expo 1900, anche se Guerlain colloca il progetto nel 1863...
Ispirato all'attrice di teatro Sarah (nome di battesimo Rosine) Bernhardt (1844-1923).

Sarah Bernhardt amava circondarsi di oggetti ricavati da ossa umane e per un periodo della sua vita riposò in una cassa da morto...
Flacone "Fleuri" realizzato da Pochet et du Courval decorato sulla sommità con cimiteriali "begonie" finte. Stesso flacone utilizzato anche per Fleur Qui meurt e Muguet pure.
Apertura comune a molte colonie, gelsomino, rosa, vaniglia, iris. 
Cannella, maggiorana, patchouli.
Muschi e "toni" di castoreum.
E' un cuoiato indolico. Nel ripesato non possiamo rilevare, come hanno fatto alcuni, preminente rosa rispetto al gelsomino, proprio in ragione della presenza di indolo, che va giustificata dal contributo importante di un certo tipo di gelsomino (tipo il defunto "di Grasse") fifty-fifty con essenza di rosa (pare un lavaggio di concreta).
Pensato per una donna, ha però una timbrica che oggi si direbbe "molto virile".
E' un non finito. Per noi ha il sapore di una prova frettolosa. 
E' come una bicicletta senza ruote...
E' Guerlain che ha ripesato il profumo, ed è la stessa azienda che ricorda al mondo che questo profumo è esistito.
Perché questo ripesato? Per non sembrare in ritardo (con le date), sui cuoiati ben più celebri successivi...



1.000.000!


martedì 25 novembre 2014

Il cliente... di profumi non convenzionali, o come a loro piace dire... di nicchia.


I profumi non convenzionali sembrano essere destinati a un pubblico abbastanza omogeneo. 
Il cliente di profumi di nicchia deve avere alcuni requisiti fondamentali.
Deve avere un quoziente intellettivo basso ed è persona spesso di ignoranza cosmica.
Non è mai stato il primo della classe, può avere buona memoria (gli etologi non la negano a molti quadrupedi), ma ha capacità logiche limitate.
Ha sofferto o soffre di complessi di inferiorità
Ha denaro da buttare e tempo quanto basta per farsi intortare dal venditore di "snake oil"...
Il clienti tipico di profumi Creed, Montale/Mancera, L'Artisan, Boadicea, e giù altre centinaia di marchi e marchietti... da sbellicarsi... insomma quei marchi che riempiono quel tipo di negozi comici lì... sa di essere quello che è, teme le persone colte, preferisce circondarsi di macachi...
Il (o la) bimbonicchia adora le marche, i vestiti, rigorosamente costosi... Devono avere il marchio (il costoso frutto del marketing) in evidenza o essere ugualmente ben riconoscibili! Non vale niente, ed in cuor suo lo sa... e alla propria miseria intellettuale o fisica cerca di porre rimedio ponendo, tra sé e gli altri, tra sé e chi teme, marchi ritenuti invidiati o invidiabili.
E' gente che riempie le città d'arte senza avere gli strumenti intellettivi per fruire della bellezza, ci va solo per non sembrare quello che è.
In conclusione, la profumeria degli inganni, delle panzane, dei prezzi elevati, ha questa esatta funzione: generare profitto attraverso la vendita di prodotti a persone di scarsa intelligenza, insicure, che vivono alla ricerca di qualcosa che le illuda di aumentare di valore.
Quando leggono un post come questo possono reagire cercando rassicurazione nei loro pari (misura di rinforzo, asinus asinum fricat, rifugio nell'inganno) oppure cercando di capire cosa possono comprare di "ritenuto intelligente", non già di faticare su loro stessi per ristabilire comportamenti improntati al senso critico e al miglioramento delle proprie risorse cognitive.
E la cosa più schifosa è che molta parte della moda, della profumeria, del costume, su questa povera gente ricca, ci speculano allegramente!
Chiedetevi perché i più grandi e seri studiosi e collezionisti di profumi al mondo non perdano un solo minuto appresso alla profumeria artistica (che sedicente tale, non è ciò che dice di essere, anzi al contrario), perché non sono disposti a spendere un cecio per quei profumi costosissimi? Cercate di ricordare ora, poiché voi sarete certamente belli, bravi e intelligentissimi e non lo dubitiamo un solo minuto (stiamo usando quel metodo schifoso, speriamo lo abbiate capito...), chi tra i vostri conoscenti compra o ha comprato profumi Creed, Clive Christian, Amouage*, etc?
Sforzatevi di ricordare... Chi tra i vostri conoscenti fa quelle cose? Chi è che tira fuori il portafogli di LV, Prada, etc con gesto ampio... solo per mostrarvelo? Quella poveretta... Quel poveretto... Quanti ce ne sono? 


La parfumerie de niche? Una zingara, che dice di volerti leggere la mano, ma in realtà mira solo a capire in quale tasca tieni il portafogli!


Sappiate che quando diminuiscono numericamente per X motivi, questi commerci si spostano dall'Italia ai paesi dell'est, ai paesi arabi, agli stati uniti, tutta roba enorme ma minuscola... 
I polli in Arabia Saudita non beccano mangime come in Europa? Si smontano i burattini, e si spara il teatrino delle palle oltre la Turchia...
Russia! Ucraina! 
Incartami di banconote... sta nicchia!
Tutta gente coi soldi in bocca, e nella testa... Segatura!

*Di Amouage ci sono pochi profumi buoni, lo precisiamo perché sembrava passata per alcuni lettori, l'idea che noi approvassimo l'intero marchio (marchio che per la sterzata che ha dato negli ultimi anni alla propria linea di prodotti per noi potrebbe dirsi già tramontato).

sabato 22 novembre 2014

Goti? Rating: ZERO.

pffffff...
Amàti... non occorre sappiate cosa sia Goti... Tanto... chi lo sa se fra 3 anni esisterà ancora?
Goti (de vin?) è un brand-ino di "gioielleria" che fa pata**** e robetta metalloide: immaginate una linea di accessori firmata dalla Fiom... La trovereste chic? Pfffff...
Se il direttore artistico di Goti fosse stato un operaio metalmeccanico, 
forse avremmo visto più creatività...
Ma non siamo qui a perdere tempo con dadi argento da 300 euro...
Siamo qui a perdere tempo con la linea di "fragranze" di questi... che si chiamano come si chiamano...
Goti, tra il 2008 e il 2013 realizza 5 o 6 profumi, e stabilisce una partnership collaborazione con Santa Maria Novella! che per quel che abbiamo sperimentato, studiato e letto negli anni, per noi, stringi stringi, è solo una esclamazione, o poco più.

Black, Earth, Grey, White, Smoke... questi i "profumi" che abbiamo provato...

WELL (not so well), idee ZERO (va che ca*** di nomi hanno messo), flaconi men che ZERO, prezzi follia (non c'è ratio prospettico che faccia sperare che si possano vendere né oggi né mai)... 

"MADDAI"...

Biondooo! Ho una "santa patata novella" sul fuoco da 20 minuti! vado a vedere se va in squacchera...

PFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF!

mercoledì 19 novembre 2014

Frederic Malle MOLLA TUTTO! 2000-2014: bravo a durare così tanto con quella batteria...


Editions de Parfums Frederic Malle ha calato le brache, praticamente ha ormai venduto il marchio a Estee Lauder (che il mese scorso ha comprato anche Le Labo con grande gioia dei precedenti proprietari).
Il prezzo di acquisizione oscillerà tra un minimo ed un massimo e sarà definito entro il 30 gennaio 2015.
Scommettiamo che Malle venderà al minimo?
La Estée Lauder Companies ha comprato i due marchi autoproclamatisi "di nicchia" (Le Labo e FM) per rilanciarli, le vendite future probabilmente fiancheggeranno le linee Tom Ford, etc.
Siccome Malle non ha mai fabbricato i propri prodotti, e non vendeva della roba speciale, non c'è da temere... la produzione e la qualità rimarrà identica (li continueranno a produrre gli stessi che li fanno oggi), i prezzi scenderanno, e la distribuzione tenterà di essere migliore. Così, si suppone, il brand avrà utili finalmente interessanti.
Tra le ipotesi c'è però anche quella di un ri-lancio nelle catene di grande distribuzione.
Troveremo Malle da Sephora o da Douglas?
Altre mensole? No, grazie.
Noi ridiamo divertiti di un riso liberatorio, ma quello più felice, ci scommettiamo, è lo stesso Malle...
Finalmente potrà rilassarli, si leva questo gatto dai maròni e alè, libero come uno che attraversa la strada senza guardare...
Fine dei pensieri, che mondo eh?
L'avevamo detto o no? che questi marchi di ***chia sono fenomeni con un ciclo ben preciso adattato su quei 4 clienti, che poi son sempre gli stessi bimbiminchia bimbinicchia, gira che ti rigira?
Ne avevamo parlato con Gola Profonda in marzo... Aveva confermato che Malle aveva escogitato una strategia di marketing molto astuta ma del tutto inconsistente.
Chi saranno i prossimi ad avere la fortuna di vendere?
FORTUNA. Perché molti marchi di nicchia e bla bla bla oggi "apparentemente" di successo, tecnicamente si stanno mangiando da soli...
E quel che alcuni dei nostri lettori meno amichevoli si ostinano a non capire è che come abbiamo cercato di spiegarvi (sordi che non siete altro), questa roba costosa per partito preso, non viene minimamente considerata dagli storici, perché NON è Storia della Profumeria, è solo distorsione della vostra percezione.
Scommettiamo? I flaconi di Malle non prenderanno valore come lo possono avere preso M7 o Le Feu d'Issey, spariranno semplicemente...
Sul mercato del collezionismo o dell'usato, su ebay... la nicchia va alla metà (e cioè torna al suo vero "valore"): com'è accaduto coi Mona di Orio, anche coi Malle prevediamo un metà prezzo e faranno fatica a girare, perché non sono realmente ambiti.
Noi preferiamo un prima serie di Gentleman di Givenchy o un prima serie di Captain di Molyneux a un qualsiasi Malle, ma i due citati fossero pure degli after shave!
I Lutens "vintage" sono migliori dei Lutens riformulati, certo che sì. Ma nemmeno i Lutens anni '90 su ebay funzionano... non riescono a guadagnare neanche il 10-20% sul prezzo dei riformulati! Non hanno, a ben vedere, inciso nel nostro recente passato, quanto altri profumi: insomma i Lutens vintage non interessano. Come dire, 1=1 (e parliamo di Shiseido-Lutens, che due righe nei libri le ha già).
Ma capite, che è giusto così, accade quello che accade nel collezionismo di Arte.
La profumeria "artistica" NON la fa la nicchia... Non decide il grossista di profumi cosa è "arte"!
E' la storiografia e la critica che si occupano di valutare peso ed influenza di un evento, o di un prodotto! Quella gente là LI VENDE e bla bla bla. NOI li compriamo e li studiamo.
Hanno provato a comprare anche la Storia, ma è una operazione mai riuscita. Troppe tracce dei misfatti... Pochissimi critici o storici competenti.
Chi è quell'americano con studi in economia... che nel curriculum si vanta di essere un ex critico di quel giornale? Nessuno. Ma si vende bene, e lo pagano perché dica bene...
Ognuno è padrone di buttare i soldi come meglio creede, con due vocali nel mezzo...
Com'era quel romanzo? Là dove belano le pecore?
Bon, basta... il pezzo è finito, andate in pace.
Che figata...


lunedì 17 novembre 2014

Quali profumi cerchiamo e compriamo Noi. Come trovare o comprare profumi vintage sicuri. Cosa c'è da sapere e da capire per non prendere fregature.

Riferiremo (anche) di profumi corrotti, reperibili online e "nei peggiori negozi"...
Quello che stiamo facendo con i profumi in questi anni si saprà (forse) tra 5 anni... Ci siamo imposti di non parlare con nessuno di moltissime nostre attività; di natura fin troppo loquaci, servono freni, non al pettegolezzo o alla confidenza, ma ai segreti che fanno potere, ai segreti che fanno din-din (e non plin-plin)...
Ma vogliamo condividere in questa occasione alcune informazioni con voi, informazioni che riguardano i profumi d'annata, o "vintage" che dir si voglia.

Nell'ultimo anno abbiamo goduto di importanti contributi dal nostro uomo ombra. A lui va questo ringraziamento che lui solo potrà intendere.
Egli è internazionalmente noto e starà a lui dire un giorno (se vorrà gratificarci pubblicamente), perché ci ha cercati e perché ha sostenuto Noi e non altri, in questi mesi, in questa opera di comprensione profonda del mondo delle fragranze, e del business nel quale questo mondo è immerso. In questa opera (Jicky 2.0) di comprensione, e di lotta alle tante troppe falsità che inquinano Verità e Bellezza.
Oggi che Verità e Bellezza sembrano non avere ruoli nel fare profumeria e nell'argomentare di profumeria...

Nell'ultimo anno siamo entrati più e più volte in aziende che producono materiali aromatici e/o prodotti finiti (profumi, cosmetici, deodoranti, detergenti). Abbiamo altresì collaborato con l'Osmotheque di Versailles (come frazionamento di questo Blog: prudentes sicut serpentes et simplices sicut columbae)...
Siamo pieni di informazioni sconvolgenti, e ci riduciamo a post easy, facili, brevi, sapeste... specialmente nei giorni su di giri, che pena è per noi dover tacere...

Sarebbe bello essere più specifici, ma non si può, almeno per ora, almeno per quello che vorremmo poter dire e non possiamo e forse non potremo (anche in futuro) dire, tradurre in un pezzo per il Blog.

Ma, superiamo questo sfogo introduttivo e snoccioliamo cose utili a voi tutti, input che, come in apertura del pezzo abbiamo detto, riguardano il profumo d'annata.

Molti di voi acquistano profumi vecchi, interrotti, profumi da museo. Li cerchiamo anche noi con voi sapete? Siamo ingordi, ormai spendiamo in profumi attualmente sul mercato il 10% di quello che destiniamo ai profumi finiti.

Per esempio, J'ai Osé di Guy Laroche, noi lo stiamo ancora comprando. E non ce ne libereremo mai, perché volete saperla tutta? J'ai Osé è Nombre Noir di Shiseido... Anzi VALE MOLTO di più! Presto ne diremo dettagliatamente, ma fidatevi, vale molto più. E allora come mai Nombre Noir costa ancora più di J'ai Osé? E' colpa di Luca Turin, che non ha mai sentito J'ai Osé e ignora che Max Gavary ha prima creato il Guy Laroche e poi...
Ok, J'ai Osé di Guy Laroche, l'eccellenza fatta profumo. Da quando abbiamo battuto i tamburi molti pezzi sono usciti fuori, tutti si sono messi a caccia grossa, e con i pezzi conservati bene sono spuntati quelli conservati male... 
I pezzi conservati male? Quali sono (in generale) i pezzi conservati male?

I profumi temono il caldo. Ma la temperatura (freddina) ideale di conservazione qual è? Questione mai risolta. L'uso che molta gente fa del frigo è stupidotto, sarà per questo che Malle ce li tiene? Malle fa molto di peggio, ah ah ah.
In frigo si può tenere la roba nuova, ma per i profumi già vecchi non ha senso (è come chiudere il recinto quando ormai sono scappati i buoi), e si creano problemi alle guarnizioni.
All'Osmo si tengono a 12 gradi. Perché 12? Ancora oggi tra i responsabili della raccolta di originali (pochi) e ripesati (moltissimi), si dibatte. 14! no meglio 12! No, 15! Velo pietoso...

Tralasciamo gli appunti presi da studi proprio sulla temperatura e la conservazione dei materiali aromatici, i più importanti e approfonditi dei quali risalgono ormai a 20 anni fa. Ed evitiamo di perderci nelle analisi sui coefficienti di dilatazione termica.
La teoria non serve a una sega se poi ti ritrovi in mano profumi rovinati, che in quanto rovinati apportano dispiacere o fanno persino schifo!

Noi abbiamo osservato sperimentalmente quanto segue:
il clima ideale per conservare correttamente i profumi è quello (nelle medie giornaliere, mensili ed annuali) fresco e umido (NON ASCIUTTO)!

Le cantine per i vini. Le regioni d'Europa fredde/fresche ed umide.

Perché? La temperatura mite è ovvietà, non serve ripetersi. L'ambiente umido è una necessità che nel tempo si apprezza, perché? A parità di temperatura due retrobottega senza riscaldamento con identiche temperature ma diversa umidità relativa, ci hanno permesso di osservare che i flaconi negli ambienti asciutti e freschi erano evaporati e rovinati nella fragranza. Invece quelli negli ambienti umidi erano pieni e il contenuto (quello che a noi interessa di più) era perfetto, persino, dopo 50 anni, nelle note "di testa".

L'umidità relativa modula l'azione della variabile temperatura nel tempo.

Il clima secco, o asciutto tende a ritirare ed alterare le chiusure, le valvole degli spray o i gommini o sugheri dei tappi, ma problemi si riscontrano per le chiusure in vetro molato, vetro-vetro (perché, non dimentichiamolo mai, dentro il flacone c'è un liquido "vivo")...

Quando un flacone evapora, anche di poco, entra quello che è nell'ambiente, aria (non solo ossigeno). E quando entra aria si ingenerano fenomeni ossidativi.

A parità di tempo trascorso e di temperatura di stoccaggio, i flaconi in ambiente asciutto-secco tendono a perdere contenuto, in ambiente umido-molto umido no.

Se a questo fenomeno uniamo l'arcinoto effetto del caldo nei picchi di calore o nel caldo continuato, che magari non è compensato da buona escursione termica (giorno/notte), allora il casino diventa totale.

Da non trascurare la luce (i profumi adorano il buio), che in determinati casi, come il calore, altera i profumi persino nelle scatole, cioè da sigillati!

Alcuni tipi di imballaggio e di scatole non filtrano l'intero spettro della luce, e il prodotto anche in ragione di questa aggressione si altera, tanto più quanto più è intenso il fenomeno luminoso e quanto è più fragile la composizione del profumo contenuto.

Sarà un caso? Che 9 profumi alterati su 10 segnalatici da voi provengono da regioni calde, secche ed assolate mediterranee?



Spagna, Portogallo e Grecia, prendi profumi d'annata là e sono lacrime agli occhi. 

Sud della Francia, Toscana, problemi maggiori che nelle zone centro europee o del nord del nostro paese.

Lazio, Sardegna, problemi che aumentano, mediamente un flacone che per 20 anni è stato in un negozio di Roma è alterato in modo grave, voi non ve le ricordate ma il profumo le annate torride le ha memorizzate fin troppo bene...



Campania, Puglia, Sicilia, dopo 10 anni in quelle aree un profumo è KO. Tra quelli che ci segnalate, 6 profumi rovinati su 10 tra quelli che comprate su eBay e simili, vengono da Puglia e Campania.

E torniamo al discorso umidità. Le temperature asciutte mantengono le confezioni, carta e pellicole adesive o cellophane in ottime condizioni. Siccome voi non comprate profumi online, ma fotografie di scatole, certo che comprate una immagine più "nuova" di una scatola di Egoiste di Chanel conservata a Bari, rispetto a quella dello stesso flacone conservato tra gli scantinati scantinati di Mantova e i bunker Ferrara... 

E invece dovreste fidarvi... delle muffe sul cartoncino... I flaconi col cellophane in ambiente umido dopo 30-40 anni hanno fioriture di muffa sulla superficie delle scatole, più umidità più fioriture... E fioriscono bene anche sotto il cellophane; e a volte dentro le scatole i flaconi hanno chiari pittogrammi di muffe persino sul vetro! Ma vale la pena eccome, di pulire le muffette (con soluzione idonea), se il succo dentro il flacone anche grazie all'umidità, è arrivato a noi in buone od ottime condizioni! 

All'Osmo sono d'accordo con noi. Quello che conta è il profumo contenuto. Andate a vedere a Versailles, dove buttano le scatole ed i flaconi...

Quindi, se volete delle belle scatole vintage: Lisbona, Siviglia, Valencia, Marsiglia, Barcellona, Pescara, Roma, Napoli, Bari, Cagliari, Cosenza, Patras e Atene vanno benissimo...

Ma se cercate profumi d'annata meglio considerare, per il nostro Paese, il percorso del fiume Po come un buona linea sotto la quale procedere con molta accortezza.

Poi, perché noi non si finisca come i coglioni che leggono i codici a barre (e comprano in una diversa ottica solo scatole e involucri e non profumi, perché non capiscono un tubo di profumi), va detto, non è che... bon, prendo a Milano... quindi è buono... NO!

Domandate (e nel dubbio non comprate):

Da che negozio viene (disposto, gestito, in che modo attrezzato)? E, il venditore/collezionista dove li tiene (dove vive, in cima ad un grattacielo)? Ed è credibile, sa cosa vende? Si ha certezza che non siano profumi riciclati da una "stronza scampagnata" in un capannone-discarica-profumeria-lamiera a Caserta?

Ricordiamolo: in Germania nella primavera di quest'anno, sono volati un sacco di vintage dal sud Italia... Accanto ai venditori tedeschi buoni c'è anche qualche fornitissimo furbetto, qualche delinquente matricolato, per dirla tutta.

Non comprate profumi a prezzi stracciati, nuovi, vintage o usati.
Ricordatevi che come voi anche chi vende ha accesso alla rete, non pensate di essere voi gli intelligentoni e loro i venditori coglioni... 
Alla fine la regola è trovare gente competente ed affidabile, noi vogliamo sapere tutto di quello che compriamo, chi, come, dove, quando... E poi serve intuito, chi mette in vendita centinaia di profumi, giacche, parenti e mobili di casa, con più account, secondo voi i profumi li ha comprati per cosa? Per farci soldi.
Fanno copia e incolla dai siti online, a volte copiano anche pezzi dei nostri post. 
Sono straccioni. Per loro vendere mutande o profumi è la stessa cosa. 
E chi di voi compra da questa gentaglia, e lo sa ma si tace in cuor suo perché spera di fare l'affare del secolo (e invece si dovrebbe lubrificare la parte per ricevere la fregatura) alla fine non è tanto meglio di loro...
Questa gente che rileva tanto una lavanderia quanto una discarica, è gente a cui fanno schifo i profumi e chi li ama. 
A noi questa gente fa schifo...
Ma anche quando le cose vanno un pochino meglio servirebbe sensatezza! Parliamo di profumeria alcolica, tenuta spessissimo in negozi che fino a pochi anni fa nemmeno avevano impianti di aria condizionata! E che durante i mesi estivi stavano belli chiusi, come i forni in cottura...
Noi, profumi conservati per oltre 10 anni a Roma, per la nostra esperienza sul campo, basta... non li compriamo! Non vogliamo deprimere nessuno, ma è così.
Non si può andare a funghi in spiaggia: con i funghi di spiaggia non ci fai il risotto, al massimo ci fai una micosi...
Hai trovato una profumeria che ha d'estate la saracinesca che scotta come la piastra del McDonald's, è inutile che tu faccia ba-ba-ba per non sentire, e che tu ti convinca che quello è un igloo eschimese! Perché non lo è per niente! Quello è un forno, e quella roba è merda fritta dal calore! E tu recensisci vintage rovinati e hai 50 anni quasi, passati inutilmente...
Testa di cazzo pelata! Vaffanculo!
Scusate lo sfogo...
Noi in Sardegna compriamo straordinari formaggi di pecora. 
In Puglia olio e taralli, ma profumi vintage no... 
I Captain di Molyneux pugliesi sono ormai famosissimi...
Noi ve lo avevamo detto, alcuni hanno  pensato ma va... E poi si sono trovati in mano della roba che... che adesso è di nuovo su eBay, magari da Pavia!! Per correttezza... quando avete per le mani un profumo guasto, buttatelo... non fate agli altri quello che non vorreste fosse fatto a voi, imparate dai virtuosi.



Comprare bene e comprare sicuro.
Spendete il giusto ma esigete la roba giusta.
Quindi... nel dubbio, non comprate niente.

domenica 16 novembre 2014

Jicky 2.0 REBUS: che profumo è questo?


Apriamo i telefoni!

Da questo momento tutti i commenti al post saranno pubblicati (si spera), e scusate per quelli delle ultime settimane (persi forse tutti), il sistema è andato a puttane ed è tornato esausto... 
Insomma, un bordello...

In palio una giornata di sole a comando, un profumo di nicchia ottimo, e due etti di pietra filosofale...
Insomma tutte cose impossibili...

Per la risposta al quesito, senza partecipare alla ricca estrazione dei 3 premi elencati qui sopra, cliccare qui sotto:


sabato 15 novembre 2014

NEW. La Vie Est Belle L' Absolu. Lancome...

_Lancome... 
_L'han... come? 
_L'han com! 
_Maddai! E quando è successo?


2014, D. Ropion (?)
Non si può mettere... E per una volta siamo d'accordo con le ******* francesi (i bloggerini parigini), questa fa ******...
Agrumi finti. Cashmeran ab nauseam, etilmaltolo e vanillina che sul fruttato pera lattonico oddio! Signore (ti preghiamo) per giorni mangeremo solo salato... base cassis del cass*... gelsominata ibrida sintetica e naturale, travolta da un camion. Cumarina + iononi + orivone (cioè nessun iris estratto rilevato). Rosa sintetica Firmenich. Neroli? un paio di zebedei... 
Il flacone pesa mezzo chilo, ma una ragazza mingherlina per spruzzarselo addosso come fa?
Suona alla porta del vicino, son tutte single le ragazze mingherline... 

_Scusi, viene a casa mia (senza violentarmi), a spruzzarmi il mio nuovo profumo?
_Non compro niente!

SBAM! (tra venditori porta a porta e call center, capiamo il vicino scorbutico).

Qui finisce la review del nuovo Lancome. 

Rating: 1/5

Ma... La vie est belle? Oeh... na robba guarda... 
Uno che dice che la vita è bella nel 2014 o si è appena calato tanta bamba che... insomma... più bianco del pandoro con lo zucchero a velo... 
O ha da poco pippato Ellipse di Jacques Fath (l'originale bianco bamba)... 
Oppure dài dài che mente spudoratamente...

PS

Non pippate la bamba... che poi non capite più niente col naso, di giorno leggete i consigli di quei blogger là culo e camicia con i botteganti di cagate... e finite sul marciapiedi stracciati come dopo le giornate della moda (insomma vestiti come i barboni), con una flaconazzo di nicchia da 500 euro CHE... a rivenderlo, non ci fate un tramezzino secco del giorno prima! 
Ma nimmanco un topo! 
Perché i sorci non son mica scemi, c'han naso fine e... di notte, per le vie delle città... 
dal barbone rannicchiato di bamba vestito di nicchia spruzzato... 
si guardano bene, ci girano al largo!



giovedì 13 novembre 2014

Viride (ACCIPICCHIA, SEMBRA DENIM MUSK) Orto Parisi... UNISEX (sic), come la barba da fare...


Orto Parisi, uno dei nuovi marchi di IE.
La solita poesiola nicchiosa in stile "vincenzo m'è padre a me" recita invece: A. Gualtieri si è ispirato all'orto del nonno, che concimava lui stesso, per questa serie di profumi che diventano l'orto dell'anima (de li mor***** tua?)... 
Il corpo è come un giardino, e gli odori dei campi, e delle stalle e delle stelle e dei profumi dei nostri genitori... Beh, e la regina? 
Questa volta il marketing non ha scomodato re e regine, ha virato verso bucoliche balle (di fieno? no) di infanzia povera e ispiratrice, scomodando l'anima (sì, de li mor***** di *******).
Siccome si vendono dei prodotti 90% bla bla bla e 10% profumo, capirete in generale perché, nella nicchia, chi vende, sia costretto ad inscenare per ogni cliente un piccolo teatro di poesiole accompagnate da smorfie e gesti artificiosi e arlecchineschi. 
La poesiola recitata a memoria in modi vari ed eventuali, è in bocca a tutti gli addetti alla vendita: i corsi organizzati dai produttori o distributori dei marchi, per allenare alla persuasione del cliente, prevedono questo genere di istruzioni: "spiegate in questo modo e dite queste cose". 
Commercianti e commesse/i pappagalleggiano come meglio possono le poesiole, le balle ad effetto imparate alla lettera, augurandosi (con un rivolo di sudore schiena-mutande), che il cliente sia facile all'abbindolo, e non abbia margine per ragionare troppo o fare domande alle quali, di norma, non si è addestrati a rispondere...

La poesiola è importante: è solitamente facile e funziona da A a B e da B ad A.


Noi la chiamiamo monotonia di intortamento...

 VIDEO

Fine del preambolo.

Viride, deambula o non deambula? Ci va con le sue gambe o ce lo spingiamo sulle rotelle?
Oakmoss a norma IFRA, e poi la piramide ve la fate col copia e incolla. E' talmente simile al Musk di Denim (persino NEL COLORE!) che... 
la mouillette di Viride sotto il naso tira fuori il peggio di noi...


E' intenso o non è intenso, ma chissene...
130 euro per 50 ml di "neo" Musk di Denim... che costava fino al 2002 10 mila lire (5 euro) per 100 ml (ed oggi è ancora in produzione e costa mediamente 7 euro per 100 ml)!?
...
Chi ha creato questo profumo (che per Noi, non è affatto detto sia Gualtieri) ha compiuto un gesto dadaista (avendo coscienza di aver compiuto un gesto dadaista)? Sa che il cliente medio di nicchia è mediamente uno sbandato e ne approfitta? 
O... che d'è?
 Ma... il nonno di Gualtieri... almeno il Denim... lo usava? E se sì, dato per buono il Denim Musk... ma che senso ha comprare oggi un clone nicchioso che costa in sola ragione della sua nicchiosità 40 volte di più (dati i 50 ml standard degli Orto Parisi)?

Nei negozi questa roba ed altra consimile è arrivata da mesi, ma non va... 
Segno che non siamo stufi solo Noi, di essere presi in giro così.

Rating: ZERO!

lunedì 10 novembre 2014

SSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS! Wrong ads, and ads from the past for awful "vintage" fragrances.

Mennen After Shave 1974, e via il bruciore... ah ah ah che ***** di prodotto...
1984, Morris Men's Cologne, brutto...
per noi un incubo!
Un pomeriggio ce ne siamo tirati addosso 4 scatole fino a che...
abbiamo rotto un lampadario di Murano! CAZZO!
Portasse pure sfiga... Ah ah ah!
1970, Brut ma proprio Brutt' for Men, mazza quanto sei Brutt'...
1998, Caractere Daniel Hechter, per l'uomo svampito.
2011, Voyage d'Hermes, non si sa cosa si fosse fumato il cre... il creativo.
2013, il creativo talentuoso del 2011 non aveva ancora cambiato spacciatore...
1991, Cacharel Pour Homme; e non dite che sa di tappo...
1968. Pullman Men's Cologne Dana (Marieta monta in gondoea).
Fine anni '60 Kings Men Cologne.
Krizia Uomo Einstein... Ciò, xe un genio de profumo, ah ah ah...
Espada 1973 After Shave... maria del signore! che m****!
Espada 1973 After Shave, e raccomandiamo l'anellino... Ma fatti due flessioni! Mona!