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2015, CS. |
Creazione di Cristoforo Sceldracchio (Christopher Sheldrake) e Sergio Lutenzio (Clitennestra Filipendula per gli amici)...
Rosa fruttata, un po’ marmellatosa, frutta secca e legni, patchouli. I muschi prendono un gran volume, la rosa diventa un po’ polverosa. Al di là del sospetto, tracce di cashmeran
secco e sandalo reco (multicomponente). Sillage di simil Lilial. Simpatico, ma il prezzo è un poco troppo alto...
La formula non è male... ma è
ritrita. Di speciale... c'è solo la rosa assoluta, che è presente in percentuale sopra la media dei profumi della sedicente nicchia, il resto è molto economico. Quanto ai
replacers impiegati, sono un fatto tecnico normativo che non migliora (anzi peggiora 9 volte su 10) l'assetto estetico del prodotto finito. E' vero che Serge Lutens non è Maria Scassalafava, Anna Due Ceffoni (e via andare), o altri brandini senza meriti, ignoti e infelici. Ed è vero che non è il solito
knockoff, cioè la solita
creedinata o la solita goffa
xerjoffata... Ma... Quindi?
Anche facendo triplo salto mortale logico,
rien à faire...
Rimane estremamente caro, senza un perché comprensibile. Solo il marketing può spingere così fuori strada un profumetto che resta, è bene ricordarlo, solo un (non bello ma)
gradevole prodottino seriale già nel dimenticatoio della piccola storia della profumeria.
Rating: NON PERVENUTO.