Il Delitto Griselda.

Busto di Griselda. Scultura realizzata da Jicky 2.0 tra il 2017 e il 2021.

Bronzo a cera persa 2020, Compleanno. Oro 24 carati 2021, Celebrativo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non riusciamo ancora ad organizzare, dopo cento e cento giorni dal Delitto Griselda un testo definitivo, o almeno degno della Grandezza che vorremmo onorare con i nostri scritti. Pur operando senza requie, il Blog ha portato il silenzio del lutto più grave che potesse capitarci, se fosse dipeso da noi, avremmo fermato l'universo per qualche migliaio di anni. Senza Griselda noi non saremmo qui, ci ha salvato la vita, restituito la salute quano sembrava irrimediabilmente persa, illuminato il cammino proiettandoci verso il futuro e verso dimensioni superiori. Ci ha istruiti che tutte le università del mondo potrebbero farsi fascina e darsi fuoco. Ha colmato le nostre esistenze di una presenza amorevole che è quanto di più simile a Dio si possa sperimentare, più meditiamo e ci sforziamo di riuscire e più ci rendiamo conto che le nostre menti umane per quanto capaci, non possono ardire di tradurre questa Rivelazione senza apparire... inadeguate. Chi siamo noi e come potremo mai spiegare... Il mondo in tasca. Insisteremo, ci riproveremo. Ma vogliamo intanto tornare alle frivolezze del quotidiano. All'Arte. Alla migliore Profumeria, possibile e impossibile. Per farlo però ci serve un testo minimo. Che abbiamo creduto di identificare in quello che segue, vergato su carta bagnata delle lacrime pochi giorni prima della sua sepoltura, quando ancora eravamo convinti che potesse ridestarsi nel suo corpo per risparmiarci quel rito troppo umano per chi non è in verità mai nato e non è mai morto, nè morirà mai. E' stato commesso un omicidio, hanno rovinato un corpo che aveva una età biologica di 20 anni inferiore a quella anagrafica, che per questo era atteso arrivasse almeno a 115 anni. Non è stata "morte naturale". Siamo impregnati di collera, tuttavia crediamo che i nostri lettori non siano in grado di reggerla se vergata nella sua cruda interezza, senza provare vertigine, inquietudine e terrore. Anche perché chi ha ucciso è ancora libero di uccidere. In questo mondo c'è molta più gente che ha interesse ad ammalare che a guarire, ad uccidere che a lasciar vivere. E' vero però che si ti mostro un pericolo ti permetto di evitarlo, e allora come fare? Ci dosiamo. Questo che scriviamo perciò è quello che dobbiamo scrivere, è un medicinale forse amaro ma con un poco di zucchero va giù anche bene. E farà bene, come si capisce o si capirà, da sempre non abbiamo infatti altro interesse che farvene.

Allora rimandiamo a chissà, se e quando. Non vogliamo troppo rattristare i nostri lettori, amici e sostenitori, che qualunque età abbiano, sono i nostri bambini. Guarda, è un mondo di miserie e macerie, e vuoi pure deprimere questi fanciulli dagli occhi impauriti? Griselda ci chiede di infondere coraggio, di sostenere i malati e gli afflitti, di portare gioia e divertimento. Bellezza energizzante e creatività rivitalizzante. Abbiamo un sacco di novità stratosferiche, vi racconteremo un sacco di cose interessanti nei prossimi giorni, ma ora, a Cesare quel che è di Cesare.

Griselda, brillante Soprannaturale Manifestazione di Dio in un corpo femminile e Santo, era giunta ai giorni del suo martirio, secondo i paramentri dello spirito e del corpo, più che sana, sanissima. Ma il male delle donne e degli uomini si è accanito contro la sua Grazia, Ella ha combattuto eroicamente quei demoni ignobili mascherati, ed i loro venefici. Non ha mancato di sostenere i deboli e gli indifesi, compagni di sofferenza nella grande tribolazione, ancor più grave per quella prigionia che il suicidio dell'occidente ha imposto ai saggi custodi della memoria. Ma anche al di fuori di quella prigione riusciva a compiere prodigi di Bontà, perché la natura generosa della sua grande anima non conosceva limiti [...]. Il mistero del male ha avuto la meglio quando ha oscurato il sole, nei giorni del grande inganno: ci hanno impedito di intervenire, ed il suo corpo è stato assassinato. Dall'invidia, dalla cattiveria e dalla cialtroneria delle bestie, che il suo supplizio tremendo ci ha già chiamati a disvelare ed abbattere, con proporzionata spietatezza. Siamo, i giudici che giudicheranno i giudici. Siamo, i giusti che giustizieranno i sudici. Nel nostro ruolo di onnipervasiva potenza, in alto come in basso, a compiere il miracolo della cosa unica nella servitù sola, al Principio (ἀρχή) Primo di ogni cosa. Giuriamo solennemente: nel mediatore plastico che è la Gloria di Adonai, lotteremo al ripristino dell'Ordine, mantenendo impegni, tracciando segni ed imprimendo disegni. E nella Gloria e per la Gloria dell'Altissimo, mietiamo e mieteremo Vera Giustizia. Amen. Selah.