Uscirà nel 2016. Sappiamo niente Noi? Ma a Parigi secondo voi guardiamo in su? perdiamo tempo a fare foto a quel cazzo di ferro là? a quella specie di mega-traliccio dell'Enel?
Passo veloce, Assalam Alaykum se girato l'angolo l'arabo ha la faccia da terrorista (Wa-Alaykum-Salaam se spara prima lui), che non si sa mai... e lavoro, lavoro, lavoro... Noi il nostro, lui il suo e gli altri il loro...
Jickiel per noi deve essere all'altezza dei grandi. Un punto esclamativo che non interrompe il fluire del pensiero creativo. Non ce ne frega niente dei numeri, dei soldi, dei parties, del lusso formale, a noi interessano i profumi eccellenti, la tecnica giusta, i trucchi che rendono lo show perfetto. Ma vogliamo anche penetrare i miracoli che trucchi non sono. Quanto tutto è prossimo alla perfezione... il lusso non è più formale ma sostanziale, da quel momento in poi pensiamo ad etichettare il lavoro. Quella perfezione è Jickiel.
Se vuoi imparare qualcosa devi capire la differenza tra un brand che conta qualcosa e uno che non conta niente. Servono studio, passione ed impegno.
Devi smontare un profumo Dior, guardarci dentro. Sai le sorprese? E poi fare lo stesso ad es. con un "profumo" Creed. Sai le risate? Devi guardarci dentro, a questo servono le GCMS fatte bene (a patto di disporre di una corretta capacità interpretativa dei dati stessi).
E' dentro al flacone il segreto di un buon profumo, non bisogna farsi troppo distrarre dall'esterno, dal contenitore.
Devi poi contestualizzare l'oggetto in esame, per es. un Guy Laroche (senza il quale non avremmo Lutens) negli anni suoi d'oro, o un Guerlain col vento in poppa, e quindi un Guerlain progettato prima della chiusura del ciclo creativo di quella rara famiglia di profumieri (ciclo che consideriamo chiuso con la morte di Jacques). G. dagli anni '60 "vive" praticamente di rendita... un poco come Chanel. Quando la rendita è importante, si sa, ci si vive bene... Questi ed altri marchi che sono entrati nella Storia e persino nella Cultura, e sono "tutto"... mentre la "nicchia", non è... che uno sgraziato rutto.
Chanel, Dior, Guerlain e altri marchi "seri", lanciano oggi spesso profumi mediocri, a volte pessimi. Ma, c'è un perché: il loro livello di operatività è tale che anche il fallimento è programmato nel dettaglio, e studiare il fallimento programmato porta a grande frutto.
Certo, il neo c'è... il neo è il "cliente".
Il "cliente" è il fruitore, puoi sedurlo per farci l'amore onestamente o sedurlo per farci l'amore e derubarlo o sedurlo solo per rintronarlo e derubarlo (senza nemmeno dargli quello che cercava), quest'ultimo caso è tipico della profumeria della menzogna...
E qui ci sarebbe da riflettere per mesi e mesi. Perché in molti ancora non si rendono conto di quale posto infame sia una certa profumeria, che segue una certa prassi (e senza vergogna)...
Il profumo è un prodotto solitamente industriale, anche quando lo negano per non smentirsi. Ma, chi lo "fa" il tale o tal'altro profumo?
Molti credono che i nasi esistano... E che davvero Polge sia Chanel, o Wasser sia Guerlain. Non è per niente vero. Non decidono, non fanno quel che si crede facciano, etc. E' tutto molto ma molto più complicato.
Poi ci sono quei cretini che slambrottano con il kit preso per corrispondenza e vivono in posa... E non si rendono conto di essere scemi ancor prima del gesto, già nello sguardo... Ma come si fa a volere indossare un profumo fatto da uno che trasuda scemenza da tutti i pori? O da uno che non vede l'ora di uscire dallo stand dove propone la sua mercanzia per andare a cercarsi malattie sessualmente trasmissibili? Almeno andassero in giro col sacchetto in testa... Se questa gentaglia va da quella parte, Noi andiamo dall'altra!
Stando "dentro" la macchina, si vedono i bracci meccanici, le centraline in funzione, i dischi girare. Da fuori si vede solo la carrozzeria. Ai corsi di profumeria, galline nemmeno buone da brodo, "insegnano" agli allievi-pollàme, a disegnare automobili con tratto spastico, e colori daltonici, scemenze emotive, decoupage di idee altrui... L'oggetto del discernere rimane là, l'enigma del frutto proibito è intatto. Nemmeno la buccia viene penetrata. Ma trick-track partono e fanno produrre flaconi di roba-boh. E poi vanno, e si pagano il banchetto alla "fierucola" del cazzo, tanto paga tutto mammà, o lo stesso amante che ha già finanziato il lifting, ma quest'ultima circostanza vale solo per chi non ha ancora la prugna appassita... C'è anche chi "va" di eredità... Tutti soldi buttati, tempo perso, inquinamento olfattivo. Che deserti di bussolotti e illusioni... Povere bestie.
Ma "non darete le perle ai porci"... c'è chi ha fatto più di un profumo ricalcando idee, chi il profilo facebook facendo copia e incolla, e c'è chi ha provato persino a farsi il manifesto prendendo dal Blog e senza dire grazie... anzi, poi, muso duro, non è vero, non ho copiato (ma vi leggo sempre e quindi... forse, involontariamente)!
La luce nei corpi che occupiamo attinge vita alla Sorgente, e ci ha imposto direzioni differenti: servire gli uomini dopo avere reso omaggio alla Luce, e non alla Bestia. Spandere la bellezza nel mondo dopo essersi sottomessi a Dio, e non al Diavolo. Sarà forse per questo che troviamo tesori smarriti, entriamo nei luoghi interdetti alle genti, valichiamo le frontiere aprendo in due le montagne ed i mari? O divine nari del servo dell'Altissimo! E' con l'udito, la vista, il gusto, il tatto, che si distinguono i profumi dai profumi!
Ma solo il Suo occhio ne penetra l'Essenza.
Più gli uomini di talento si spendono in una missione e più è facile che il nucleo si avvicini loro e loro si avvicinino al nucleo. La fatica consuma, l'acido corrode. Chi cade e al suolo giace, muore. Occorre rialzarsi e ripartire ogni volta, perché l'errore è sempre una colpa. Se sei imperfetto non puoi entrare nel Suo tempio, se sei imperfetto sbagli. Devi rimanere nel suo occhio, come una lacrima sulla sua pupilla, per arrivare all'Essenza delle cose, e dominando tutti i sensi, dominare l'olfatto.
Il profumo che non giunge alla realtà per trascenderla è solo un inutile orpello, una menzogna, una distrazione dal bello.
Tutti gli esseri viventi obbediscono ad un ciclo che prevede la nascita lo sviluppo e la morte.
E la morte annienta i sensi, e tra i sensi l'olfatto. Ma lo Zohar insegna un olfatto superiore, che trascende il disfacimento organico dei corpi nei quali alberga l'anima. △⊙▷ (GOD) Âme de Parfum, è quintessenza anche di questi insegnamenti. E il fatto che funzioni, è segno che gli insegnamenti sono stati intesi nel modo giusto. I nuovi 7 sono scritti sullo stesso piano cartesiano, sullo stesso pentagramma. Quel pentagramma è cifrato 7 volte 7.
E' sulla via di questi e consimili insegnamenti, è nella sottomissione totale al Suo volere, che Jickiel stilla profumi dalle stelle. L'Essenza dalle gemme olfattive più preziose, più belle.
Grande Jicky!... D'Annunzio te fa na sega!
RispondiEliminaW S Marco
Anche la Sfinge
EliminaAnche la Sfinge, direi
Elimina§:)
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