...CONTENTI?
martedì 27 ottobre 2015
lunedì 26 ottobre 2015
TH Bold, Tommy Hilfiger.
2015. Rodrigo il Salumiere (?) |
Si asciuga su globalide (musk decenone) o serenolide, più sì che no.
Le chiacchiere sui nasi stanno a zero. Il progetto è stato licenziato dalla Givaudan.
Rating: 0,5-1/5
giovedì 22 ottobre 2015
Raf Simons lascia Dior. LVMH: "frega un c****".
Lo stilista Raf Simons (chi?) lascia Dior, "motivi personali". Sidney Toledano Ceo e Bernard Arnault Presidente (el paròn), salutano. Ci si era annoiati abbastanza, che grande ca***** avere mollato John Galliano... Eh?
Hermes. Balade en Berlin, foulard.
Foulard 90 x 90, "Balade en Berline", su cubo rotante. 2015. |
Non ci sono tante vetrine tanto interessanti quanto quelle di Hermes. Così ogni volta che si può un giretto anche fuori dall'orario di apertura, noi lo si fa volentieri, per Hermes. Peccato avere pochissimi pippi per comprare. Specialmente quest'anno. Ma quanto abbiamo penato negli scorsi anni, all'idea che il brand potesse cadere nella mani di Arnault. Non per antipatia personale verso Arnault, che certo in Italia non avrebbe potuto fare quello che ha fatto in Francia... Il nostro fisco non è proprio orbo come quello francese... Per un senso della misura; Arnault! Vuoi tutto tu?
Insomma è simpatia, per la famiglia Hermes. Ed evitiamo di raccontarvi la storia dell'orso, delle carozze trainate (dai cavalli), etc. Restiamo all'essenziale a questo post.
Abbiamo fatto la conta, e sin dalla fondazione dei nostri Blog, noi si era tutti serenamente hermessiani...
Abbiamo fatto la conta, e sin dalla fondazione dei nostri Blog, noi si era tutti serenamente hermessiani...
I profumi di Hermes vecchi, sono tutti buoni? Eh, sì. Se tenuti come si deve, sono belli sì.
I vecchi Hermes erano tutti buoni o molto buoni. Ci piace molta della roba che hanno fatto. In particolare Caleche (1961, che non era come il riformulato di oggi), Equipage (1970), Amazone (1974), Parfum d'Hermes (1984), Bel Ami (1986).
Tutte queste formule alterate o rovinate negli anni '90, e a seguire.
Ma i loro manifesti colorati sono i grandi tessuti: i loro foulard in seta? Celeberrimi.
Peccato da uomo facciano solo "sciarpette decisamente fuori tempo massimo"...
(il colore del fondo del foulard è falsato dalle luci, quello giusto è quello nel cubo rotante a inizio post). |
Bon, capita come sopra in foto, vetrina che paralizza il gelato in mano. Oh, Cristo!
Il primo pensiero lo abbiamo condiviso come un laser, ma quale bluetooth... telepatia!
SBAM! da 100 metri. Oè!?
Cioè: il colpo d'occhio, i colori, le linee... non è che si potesse pensare a tanto d'altro...
Imbarazzo e divertimento, poi da vicino si legge il dettaglio...
"Balade en Berline" 90 x 90, eh, ma porca... Ma con tanti posti?
Proprio a Berlino!? con quelle linee e colori, su un quadrato!
Oh, Cristo!
Hitler a Norimberga, 1937 |
Meeting del Partito Nazista, Norimberga 1937 |
Il foulard di Hermes disegnato da Wlodek Kaminski, non è certamente la bandiera nazista, che bisogna ammetterlo, è una delle più belle bandiere che mai siano state disegnate. E come non pensare alle loro divise! Estetica insuperabile. Peccato se la siano presa con gli ebrei (al culmine di XX secoli di risentimento antisemita di matrice cristiano-cattolica).
Però, tornando al foulard che ci ha flashati (colpiti): confidiamo il lettore intenda i tantissimi elementi di linee, colori e caratteri, che hanno creato in noi questi cortocircuiti, ammettiamolo, eccitanti. Con tutto questo, se non fossimo al verde per i profumi, di foulard esattamente come quello, ne avremmo comprati 3 o 4. Ma anche tutti gli altri! A parte gli orologi con la H, ma no dài, che è tutto belliSSimo... Se avesse Prada merce così bella, per tutte le mondine! Potrebbe smetterla di pagare pagine di pubblicità un giorno sì, e l'altro anche! ah ah...
Che post ruffiano...
mercoledì 21 ottobre 2015
Bvlgari Goldea for women. Zuccheroso, ambranato, muschifettoso, flowerato.
Fresh, Moschino e mò... schifo.
2015, Nessuno. |
Una piccola premessa doverosa, il sospetto che questo sia, più che il Blog di Profumeria che gira meglio, un'acquasantiera... c'è*, e si consolida nel tempo... I figli della serva?
Ma. Se un profumo come questo avesse odorato di Vetril saremmo stati a posto, e felicissimi.
E invece... si osserva il solito demenziale scollamento tra naming (decisione del nome del progetto), forma, e contenuto.
Fresh è infatti un profumo nel trend fruttato (e non molto fortunato). Per la serie, telefonata, dammi la prima cosa che ti capita, tra quelle che hai scartato questo mese...
Solita botta citrica. Una notevole percentuale di ionone alfa, una fastidiosa costruzione tra il peony acetonitrile, la base cassis, ed il fructone. Traccia di aldeide c-14. Acetato di linalile. Muschietto. Ambroxan.
E' un profumino tipo Avon, tipo tiramelo addosso a 9,90.
E' meglio il Vetril... Provate.
Provate il Vetril! Mica questa roba...
E' del tutto evidente che chi ha pensato al flacone e al packaging non ha minimamente pensato al profumo che il flacone avrebbe contenuto. Questa cosa è apparsa drammaticamente in tantissimi profumi di minchia di nicchia, che cercano senso posteriore, non per forza nel c***, ma nella rielaborazione concettual-pietosa a cosa finita (male).
Fresh è un fruttato agrumato fiorito pesantemente chimico. Nella direzione della massima economia, certi loro forse che sì, del solito insuccesso (e del solito destino al segno meno & 50%).
Come dire, se ci hanno letti, hanno letto a sprazzi, hanno letto male, hanno capito niente.
Rating: ZERO.
Lo spruzzino in cima alla bottiglia non è l'erogatore, è un tappo rigido, tolto il quale trovasi il solito spray. Almeno avessero finito bene il bussolotto... Nemmeno quello.
*Nel 2014 avemmo conferma che, anche da Parigi, da più osservatori ben sopraelevati, si osservasse il nostro UFO italico. Figurarsi se in patria Jicky 2.0 sia men che arciscrutato... Qua xe tuto pien de moschini...
sabato 17 ottobre 2015
giovedì 15 ottobre 2015
Société Française des Parfumeurs.
Uno di noi è ufficialmente iscritto alla Société Française des Parfumeurs.
Fin troppo facile. Fin troppo inutile.
E' una... iscrizione... inutile.
Per questo, non lo seguiremo in questo assurdo e vuoto rituale.
Come si entra? Due iscritti da almeno due anni, fanno da garanti. La persona dovrebbe mostrare il suo interesse per la materia (Bonjour. Que diable faites-vous du matin au soir?)*, ma il tutto avviene in una in-formalità... decisamente in-decisa (Io? sbuccio pistacchi all'Isipca).
Ha anche dei momenti di normalità... si spera, voi due lo conoscete?
E il gioco è fatto. Iscritto.
Trick-track, sbam, iscritto! Ti senti meglio? "No, per niente... anzi, mi sento un tantino pirla"...
Cosa fa questa "società"? Bah, due conferenze in-utili in croce, e gente che non si saluta. Meglio essere iscritti al Club degli Alpini... almeno quelli, una passeggiata all'aria fresca ogni tanto se la fanno... e poi fanno cantano! Anche da astemi! Gli alpini...
Che valore aggiunto può mai rappresentare una iscrizione del genere (alla SFP)? Nessuno.
Quindi come noi non ci vanteremo di questa iscrizione (che è purtroppo tragicamente reale), così facciano tutti quelli che hanno sostanza, e non hanno bisogno di titoli insulsi inventati, comprati, o trovati per strada.
Credi di essere... interessante? Degno di stima?
Fai qualcosa di meritevole!
Sai "creare" davvero?
Dimostralo.
*Ciao. Che diavolo fai da mattina a sera?
Fin troppo facile. Fin troppo inutile.
E' una... iscrizione... inutile.
Per questo, non lo seguiremo in questo assurdo e vuoto rituale.
Come si entra? Due iscritti da almeno due anni, fanno da garanti. La persona dovrebbe mostrare il suo interesse per la materia (Bonjour. Que diable faites-vous du matin au soir?)*, ma il tutto avviene in una in-formalità... decisamente in-decisa (Io? sbuccio pistacchi all'Isipca).
Ha anche dei momenti di normalità... si spera, voi due lo conoscete?
E il gioco è fatto. Iscritto.
Trick-track, sbam, iscritto! Ti senti meglio? "No, per niente... anzi, mi sento un tantino pirla"...
E lo sei... |
Che valore aggiunto può mai rappresentare una iscrizione del genere (alla SFP)? Nessuno.
Quindi come noi non ci vanteremo di questa iscrizione (che è purtroppo tragicamente reale), così facciano tutti quelli che hanno sostanza, e non hanno bisogno di titoli insulsi inventati, comprati, o trovati per strada.
Credi di essere... interessante? Degno di stima?
Fai qualcosa di meritevole!
Sai "creare" davvero?
Dimostralo.
*Ciao. Che diavolo fai da mattina a sera?
martedì 13 ottobre 2015
Simone Andreoli, Laboratorio Olfattivo, (MA NOOO) passiamo... Perché non lasciamo scrivere il post a un lettore?
Simone Andreoli, chi? Lette proverbiali baggianate, e veduto un suo video intervista promozionale in stile Meo Frustini, fatto di supercazzole recitate in terza persona e ignoranza da esportazione... ci siamo rassegnati. Questo qui è proprio un ********! I "profumi" sono disarmanti, orrendi.
"dare la biada, togliere la biada" |
Il tizio ostenta un look camicia bianca capello corto, per una posa nelle intenzioni tomfordiana... che nella realtà si traduce in un caricaturale stile parmesan-renziano. Se ne scriviamo, viene fuori un post di parolacce, che a parlarne forbito è una gastrite montante. E alla fine dei conti, questo **** già basta a se stesso, non ha bisogno di spintoni, è già in terra. L'inesperto di profumi ad oltranza, Bagiumi, o come ca*** si scrive poi, con il suo proverbiale tocco porta-sfiga (quello che tocca diventa *****), si accinge a dargli il colpo di grazia... promuovendone l'invenduto impolverato. E' roba tragicomica, non è profumeria. E a noi di perdere tempo con questi casi capricciosi e tristissimi, non va più. Così abbiamo chiesto ad un nostro lettore, che era caduto nel tunnel della "nicchia", e che stiamo curando con amore, di andare a saggiare questo ***** di marchietto meteora, affinché potesse riferircene in completa autonomia. A dire il vero, non è andato volentieri: come molti di voi sanno, non è divertente andare in una di quelle tane con profumi da sottoscala mai sentiti nominare, etichettati Paris o New York (perché Parma fa meno figo)... In bocca a signore tutte pitturate o a signorini cento denti, addestrati all'intortamento dei clienti dei grulli, soprattutto se ci si sente fragili. Ma alla fine... si è fatto forza! Segue il copia e incolla della sua recensione:
è di carpi, e a carpi ci sono solo i ricchi magliai ah ah
aceto! aceto!
SENTOSA: ambra, sandalo e cedro .. si sente solo un ambrato chimico e un po di puzze .. fine della storia. non mi verrebbe mai in mente di compare questa ambra .. piuttosto ambra nera di FssAnn. che è 100 volte meglio.
DEEP ISLAND: mirra e muschio in povertà totale di mezzi .. sembra piuttosto un acquerello di prima elementare che ritrae mirra e muschio
diciamo .. un idea malsana di mirra e muschio. ancora puzze
che resta .. BUSINESS MAN: pompelmo/vetiver e note verdissime .. verdissime tipo sinteticissime
a confronto il verde di bond 9 high line è un capolavoro. la mia idea di pompelmo/vetiver piu recente sentita è quello di Heeley ... questo qui lo si può usare a pulire un cesso
fine della storia. ora so cosa sono i cattivi odori in profumeria
ciao ciao
ah .. 120 euro / 100 ml .. ma per carità!
invece ho sentito ******* e mi piace un sacco!!! Emoticon heart
lunedì 12 ottobre 2015
L'allergia (e l'intolleranza) utile.
Quando sentiamo in giro storie di allergie ai profumi, pensiamo a ragione due cose:
1) sarà qualcuno che è già malato e cioè che ha già un sistema immunitario in panne,
2) sarà qualcuno che traduce con l'intolleranza i problemi suoi "mentali".
Perché tutto è possibile, ma è rarissimo (e ciò detto in prolusione, affinché quanto segue non pecchi di assolutismo), che una persona "nata bene" sia "allergica" ai profumi e ai belletti.
Piccolo inciso: le persone con tare genetiche, generano persone sempre più vulnerabili, con sistemi immunitari sempre più fragili che, arrivando alla riproduzione incontrollata creeranno problemi alla prole e al sistema di immane tragedia. Occorre una rapida conversione all'eugenetica preventiva.
Ma ufficialmente, "scienza" e "ricerca" cosa ci raccontano?
Ti gà schei? |
Il racconto sulle origini dei "mali" cerca fondamento nella vocazione scientifica della medicina, che basa le proprie posizioni sulla "ricerca".
Ma che cos'è la "ricerca"?
E' un gran bordello. I ricercatori dovrebbero ricevere sempre salario minimo a scalare anno per anno (3,2,1,ZERO), da fame, e premi importanti ma solo a risultati utili raggiunti. Allora sì la smetterebbero di vivere di prestigio immeritato, imboscati nelle università a spese dei contribuenti, a trascinarsi scazzati tra la macchinetta del caffé e il primo monitor che capita!
Ma che cos'è la "ricerca"?
E' un gran bordello. I ricercatori dovrebbero ricevere sempre salario minimo a scalare anno per anno (3,2,1,ZERO), da fame, e premi importanti ma solo a risultati utili raggiunti. Allora sì la smetterebbero di vivere di prestigio immeritato, imboscati nelle università a spese dei contribuenti, a trascinarsi scazzati tra la macchinetta del caffé e il primo monitor che capita!
Se il futuro dell'umanità fosse davvero nella ricerca cosiddetta scientifica allora converrebbe comprare ferri di cavallo e cornetti rossi. E' la nostra passione... La metà buona è monnezza di coglioni pagati (sempre troppo) per fare confusione!
Se si passa in rassegna la letteratura sull'argomento del quale maggiormente noi (Jicky 2.0) ci si occupa, fumano le palle per il numero di giri...
Negli anni '70 cospargevano topi per mesi di muschi nitro (e a volte contemporaneamente li nutrivano con gli stessi muschi addizionati al mangime), alla fine morivano, spesso sviluppando tumore. Ne deducevano che i muschi nitro potevano essere cancerogeni. Sulla ipotizzata cancerogenicità sbagliavano, infatti altri studi successivi contraddicevano i primi. Ma non solo: oggi si sa che se il topo viene posto in condizioni di stress continuato, nel lungo periodo sviluppa gli stessi tipi di tumore: il topo dei test con muschi nitro veniva torturato fino alla morte...
In Cina si osservano problemi ai testicoli e si conclude che la formaldeide induca autofagia cellulare. L'interferenza ormonale che induce riduzione nella riproduzione cellulare era troppo scontata, così inventano una ipotesi, tanto per raccattare soldi per proseguire le ricerche... del cazzo.
Già in tema di sesso, come non fare menzione degli studi vari sul coito allergico, allergia allo sperma... Non si possono leggere quegli studi! Si sparino in testa! La facciano finita! Sono coglionate!
Poi c'è un carretto di studi che viene da tizi che a scavare si scoprono essere tutti israeliani, attivi in un centro dermatologico che giunge a vette di tragica comicità quando si spende nei casi di allergia ai Tefillin (J Am Acad Dermatol. 2005 May;52(5):831-3. Tefillin dermatitis). Non viene in mente a nessuno di verificare lo stato di salute generale dei presunti allergici né di valutare il loro rapporto psicologico (conflittuale) con l'oggetto religioso, niente di tutto questo, ragionieri della chimica cutanea, la pelle per loro è un reagente... Auguri!
Quali sono allora le cause delle allergie ai profumi e ai cosmetici?
I prodotti ad uso cosmetico ed il materiale da profumeria sono "omologati" per utilizzo su persone "normali" in condizioni di salute "normali".
Le allergie sono esplose nel '900 (e la causa non è l'inquinamento esterno).
Le persone allergiche sviluppano un conflitto tra l'organismo e l'ambiente, tra l'interno e l'esterno. L'organismo delle persone allergiche è più debole, il loro sistema immunitario è indebolito, ha per questo meno difese dall'esterno. E soccombe nei fenomeni allergici, a livello cutaneo o respiratorio, etc. Solitamente le allergie ai profumi e cosmetici sono causate da problemi immunitari, gli "allergici" presentano sempre alterazione della flora batterica intestinale, che è di solito causata da errori nella dieta*, che il dietologo medio non sa risolvere perché sa un cazzo come l'allergologo medio (anche se è con quella professione che il "dottore" si paga le ferie, il suv e se va bene la filippina che lava e stira).
Le allergie sono esplose nel '900 (e la causa non è l'inquinamento esterno).
Le persone allergiche sviluppano un conflitto tra l'organismo e l'ambiente, tra l'interno e l'esterno. L'organismo delle persone allergiche è più debole, il loro sistema immunitario è indebolito, ha per questo meno difese dall'esterno. E soccombe nei fenomeni allergici, a livello cutaneo o respiratorio, etc. Solitamente le allergie ai profumi e cosmetici sono causate da problemi immunitari, gli "allergici" presentano sempre alterazione della flora batterica intestinale, che è di solito causata da errori nella dieta*, che il dietologo medio non sa risolvere perché sa un cazzo come l'allergologo medio (anche se è con quella professione che il "dottore" si paga le ferie, il suv e se va bene la filippina che lava e stira).
Cosa devo fare se sono allergica/o ad un profumo o a un cosmetico?
Chi è allergico o sviluppa dermatite a seguito della applicazione di prodotto che nella maggior parte delle persone non produce affatto simili effetti, deve ringraziare. Ma per ringraziare deve capire.
Se il tuo corpo ha reagito male al contatto con un materiale che per tutti gli altri non è di alcun fastidio, devi capire che il tuo organismo non è sano come quello degli altri. Dentro te c'è qualcosa che non va: tra te e l'esterno c'è qualcosa che non funziona come dovrebbe. Ma la soluzione non è nelle competenze dell'allergologo medio.
Se pensi che i problemi si risolvano allontanando gli allergeni ti prendi per il culo, perché se non ripristini una buona condizione immunitaria, inevitabilmente incorrerai in altre sofferenze, in patologie altre, anche molto gravi.
* lo stomaco va KO per via di quello che si assume (cibo, farmaci, etc), ma anche per riflessi del sistema nervoso: occorre ricordare che lo stomaco è il nostro secondo cervello. Poi c'è gente che ragiona coi coglioni, OK ma è un altro discorso...
sabato 10 ottobre 2015
Amouage. The Library Collection, Opus VIII... Un'ernia.
2014, pinco pallino. |
Un gelsomino sintetico tipo sampaquita dirige un'orchestra squinternata di materiali antranilati che possono fare il salto verso la tuberosa o lo scivolone idrossicitronellalico sulla balzana idea di un caprifoglio. Di mezzo il neroli che non c'è, l'ylang più immaginario che concreto, due schiaffetti vetiverilici, uno stecchetto di guajaco, e il triste fondo.
Un legno-troppo-secco ambrocenidico, tra norlimbanolo e timberolo.
Incenso. Safraleine...
Tocco piccante, ma non esotico.
Lo dicano! Che il grosso del lavoro l'ha fatto la Givaudan.
E' un balocco di chimica costruito secondo la regola del più ce n'è meglio è, ma alla fine è un blob che pare un'ernia.
Che tocchi, che otturi, che duri... ma non è un ca***, è un'ernia.
Avanti un altro...
Rating: 1/5
Happy J-Day! 2.500.000.
giovedì 8 ottobre 2015
Happy J-Day! 2.500.000.
2500000... Tira eh?
Fuori parentesi, stiamo lavorando come ossessi, dall'inizio dell'anno, a cose incredibili e bellissime.
A cose incredibili, e bellissime.
Sssssss...
Peccato i giorni siano di sole 24 ore.
Un estratto naturale da 89.540 euro (IVA esclusa) al Kg? Tutti i salvadanai sono aperti, si va per una porzione piccola... (ci serve).
mercoledì 7 ottobre 2015
Lavender Eau de Cologne L'Occitammuert (L'Occitane en c...)
2011 :( |
IMMONDO. Una lavanda che NON sa di lavanda.
Questi qui DICONO, di avere i campi in corsica (al serenissimo scrivente torna in mente che colà vi è nato quel cazzone di vandalo di napoleone, il periodo andrà tutto in furioso minuscolo)... Campi? ma campi de che? de calcio tra li puffi!?
I materiali aromatici di sintesi sono, anche in questo caso, gran parte di quel niente percentuale che costituisce la fragranza. Tirata su come viene viene...
Sono profumi rozzi, quelli di questo marchietto insolente (apre negozi in Italia proprio negli ultimi tempi), che sforna roba inferiore alla media de L'Erbolario, ma costa qualcosa in più.
Ora, non è la gara tra chi dei sette nani ce l'ha più lungo, ma questa roba è davvero brutta.
Hanno anche un cazzo di lavanda fruttato che dicono "mandarino" ma ha odore di niente come questo, non sa di mandarino, sa di profumini della Barbie del supermercato...
Pour un Homme di Caron è un dio, rispetto a queste lavandine morte o men che plebee.
Rating: ZERO!
domenica 4 ottobre 2015
Ne m’Oubliez Pas, Guerlain.
2015, T.W. ? |
Guerlain marca il territorio con un profumo da aggiungersi agli altri pezzi destinati alle loro "boutique". Nel quadro della manovra di marketing in corso (con la "Heritage collection" di perissologiche* re-issues) aggiungere profumi non destinati al mercato più ampio, serve a suggerire che niente è cambiato, che la creatività di... in questo caso (destinato momentaneamente solo al punto vendita principale in Parigi sugli Champs-Elysées) Wasser, si muove ricalcando il passo dell'ultimo Guerlain VERO profumiere, Jacques Guerlain (e non Jean Paul).
Ma è marketing (non stanno così le cose).
Il profumo prende nome celebrativo da altro primato (vero o presunto?) circa la produzione del rouge automatique, insomma di rossetti... datato 1870 (tanto non c'è nessuno che verifichi, né che abbia voglia di smentire o confermare)...
E' un chypre dal fondo ambro-vanigliato con nota rosacea di piccantezza eugenol-ica, due spezie e due resine ed una forte nota mielata e fruttata (prugna).
125 ml 500 euro.
Rating: 1,5-2/5
*περισσός + λόγος
sabato 3 ottobre 2015
venerdì 2 ottobre 2015
Green Byredo, quello che di andato a male sa...
2008, l'armeno... |
Quello che lecca. Come si chiama quello che è tutta la vita che lecca?
Kurkdjian*...
(non serve, me lo sono ricordato).
Lempickoso e yamamotoso, ha una combine mandorla (aldeide mandorla) e salvia... con petitgrain che fa tanto liquirizia...
La ricostruzione citronellosa del caprifoglio è sadicamente oppressa da questo odore di roba ossidata, di andato a male, che proprio non va né su né giu.
Ti resta qui, soprattutto se lo hai pagato senza pretendere uno sconto del 50% sul prezzo di listino, che...
di questo passo dovranno applicare una scontistica impietosa per darli via... o appiopparli ai soliti russi (ma alle condizioni dei russi)...
Rating: ZERO
*A Parigi, tra gli addetti ai lavori, nessuno lo chiama così, dovete sapere... c'è un nomignolo divertentissimo... Lo riveleremo? Prossima volta.
giovedì 1 ottobre 2015
Vènghino! Siòre et Siòri... Serge Lutens svela... Boxeuses in edizione pfff...
Nessuno è perfetto. Qualche anno fa abbiamo comprato Lutens, anche online. Serge Lutens è un brand nicchioso rispettabile per alcune bei momenti nel suo passato, brand il cuo profumiere vero non è fortunatamente Lutens ma... Christopher Sheldrake* (Chanel). E' vero, due flaconi sono ancora immacolati, mai aperti... Ma vabbé. Oggi il brand Serge Lutens non ha più lo smalto di un tempo, la società (Shiseido) ha fatto piroette su se stessa, i profumi sono stati praticamente tutti ri-riformulati e ora... al frontman Serge (noto visagista) non rimane che accettare le trasferte qua e là, l'ultima in Russia... per promuovere i Serge Lutens dove c'è speranza di appioppo. Quando arriva la newsletter leggiamo di un trattamento di favore ("per ringraziarvi della vostra fedeltà", recita)... Boxeuses... (non ci piace)... ah, offertona: per soli 2 giorni... E sarebbe? Flacone con incisione seriale di tipo meccanico (75 ml), motivo "decorativo" brutto, trick-track... due palle (solo a pensarsi)... alle prime 30 telefonate... Siòre et Siòri...
Clicca, e vedi la pagina nel sito... CLICK...
850 euro... ah ah ah ah ah ah ah... Com'è gentile Serge...
Com'è premuroso... Com'è ah ah ah ah ah ah ah... dio caro...
* Di Christopher Sheldrake potremmo parlare (bene) per ore... non avete idea di quante cose incredibili abbia fatto negli anni passati, senza che del suo lavoro si sapesse nulla, o quasi...
Sarà per un altro post...
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