Ci siamo accorti, prima di archiviarlo, in quanto stadio intermedio a ciò che avevamo in mente come lavoro finito, che era troppo bello per non essere esibito.
Così l'abbiamo firmato e alè...
Anche il testo di accompagnamento (che vede la collaborazione dell'Esimio Givoldani), è molto interessante nella sua versione primigenia, merita di essere letto per le interessanti differenze rispetto a quanto avete già letto nella versione definitiva, eventualmente qui.
"Tra le sette e le otto, tra il folpo e il folcide" (BOZZA):
Ca... Ca... Caccameriere! Un Bracardi, anzi no. Un Bitter Shoigu-Prigozhin, con anarcardi o aracnidi fritti, veda lei nel senso del tu (quando basterebbe un fischio)...
S'intende, fuori all'aperto, che ho sete, e la tela non di seta non disseta! e ne ho ben per sette di sete! Lei nel senso del tu, cosa ne pensi delle sette? Poniamo che le sette siano le otto. Tu, alle otto, del tal giorno del talaltro mese del 1889... di preciso, dov'eri? Hai un alibi o sei allibito per la mia domanda? O sei accecato dal faretto? O sei eccitato dal furetto? E' inutile che gli fai l'occhietto, è impagliato. Arrenditi. E comunque anche prima che lo impagliassero, conoscendolo bene, t'assicuro... non eri il suo tipo. Poniamo qualcos'altro. Deponiamo il Presidente e poniamo che dopo averlo deposto, per farci posto, lo defenestriamo così senza ravvisarne la ragione di differenziarne lo scarto, senza aver avvisato nessuno di sotto, calcolando che è il terzo piano, e che potremmo coprire le urla facendo suonare qualcosa a qualcuno di rumoroso ed orbo... Bocelli no. Pacelli è scoppiato da mò. Stevie Wonder! Lo mettiamo piano piano al pianoforte e gli facciamo suonare una cosa a caso, e mentre lui canta ciondolando la testa in stile cocorita, noi defenestriamo il siciliano con la zeppola. Con la coppola. Con la lupara. Con la mamma chiacchierata. Caccameriere! Un succo di afido! Suvvia non sia avido, di afidi qui davanti avete pieno il roseto, manco fosse il mese di Loreto! Per i pappagalli tutti! non balbetti, vada ed eviti gli ebeti tra gli afidi. Massí... quelli che votano male. M'intenda, i sierati rossi... Cocciniglia! Certo, o lei le piglia. A lei e famiglia, nel senso del tu, dans le sens de toi et de ta. Manco gl'avessi dato della triglia. Della quadriglia. O della figlia, di un evento osceno. Oh! scena di osceno esseno mezzo scemo scimitarrato e scimunito, pronto per la discesa in salita e per la salita in discesa, molla la presa! Sciogli le trecce, molla gli ormeggi, strappa i tachimetri, vendi i parcheggi! Che ogni cosa ha il suo perché, come ogni casa ha il suo parquet! Perché No-è che Noè avesse avuto una barca! Gl'era un'orca assassina, sissignore d'intorno all'arca, ma quale barca! Ne chiariremo ma ne verrà la storia dell'orso... Sicché la primogenitura più porca che parca, parve ai miei occhi tuoi, tuoi nel senso di miei, più che un'arca una caravella... Tutto sciroppo di glucosio ma incartata bene. Delle tre l'una e tra le tre e l'una, penso che preferirei prendere sonno a mezzanotte, e giù botte. Perché è... lo dice anche il saggio, meglio una botte piena che pestare una cacca. Il saggio di Danzica. In punta di carota su cipollotto agrodolce spettinato chiaro chiaro, come un'alba o come i fari di un'auto in tre no, sull'autotreno già in due si sta stretti. Poniamo che in curva ci sia da girare il volante, oppure da raddrizzare un tornante, da schiaffeggiare un tornado o da inculare un quadro al Museo del Prado, tu tra le sette e le otto, staresti più seduto o più in piedi, sull'ottovolante in attesa della volante? Sempre che questa non uscisse di strada al primo tornante, un po' tornando alle origini se vogliamo, ma anche se non ce ne fregasse una cima di rapa e figuriamoci una rapina... a questo punto, posto che dopo una virgola tu abbia davvero voglia di metterci un punto, tu... scroto che scruti gli scroti, l'uovo lo suggeresti da sotto o di lato? Folpo d'uno stracaccameriere! Bitte ou Bite!? Bitter... C'ho una Mosca nel Bracardi. Tornando a noi. Poniamo che tu debba scegliere tra il Polonio e la Polonia... Ma poniamo pure che tu ami pogare con del pongo nelle orecchie per l'alto volume di una serata revival rave, corvi e avvoltoi sbagliando una vocale... Orchestra! l'orchestra (del nipote di manzoni ici di mani sue lo testo vergante più volte al fin d'intenderlo leggasi) vira il finale in minuscolo leggiadro ma tonico, all'unisono s'esegua! vuoi mettere, con una cenetta romantica su quel trespolo più che ramo sul lago di martellago che volge lontano lontano più in là ove tramonta l'uranio impoverito sulle sue otto (per non farlo zoppicare con sette) zampine in sur la plaja mamaia?
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