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giovedì 1 febbraio 2018

LVMH. RR 2017 Positivo. Dior. Guerlain. Givenchy. Chi festeggia e chi dovrebbe spargere il sale.

Il 25 scorso LVMH ha pubblicato i dati (i results) per il 2017. Si tratta di un gruppo molto potente che possiede marchi importanti ritenuti emblemi del lusso, che non ha mai trovato intralci governativi in Francia. In Italia una carriera finanziaria [...] è qualcosa di impensabile. I politici italiani, e certi amici loro molto potenti nel Sistema Italia, malsopportanto quando [...]. Va bene, non aggiungiamo altro... buon per Bernardo il francesone, l'uomo più ricco di Francia.



Auguri! Paperone (o Gastone)? Entrambi. 
Ovviamente osserveremo solo quello che ci compete, tralasciando le vendite, a detta del comunicato tutte positive, per gli altri settori: pelletteria, orologi, gioielli, vini, liquori, etc.

Il gruppo dice di avere un 12% di aumento vendite profumi. Trainerebbe Sauvage... PFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF!! Un omaggio al detersivo in polvere.



Poi J'adore... PFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF!! J'adore ha rotto il PFFFF!

Poi Miss Dior... quello che tra le riformulazioni una al mese ha perso pure lo "Cherie" dal nome.
PFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF, cioè... gente che si rotola per strada dalla gioia dopo averlo sentito, mai vista. Ma buon per il gruppo, non mettiamo in dubbio risultati tanto... importanti. 

Si capisce che non si parla più di profumi, ma di simboli. Con Johnny Depp batutto bene, sbam a tutte le ore dappertutto, anche se nei flaconi avessero messo Aqua Velva, sarebbe andata bene lo stesso, anzi forse meglio... Sauvage può dare veramente fastidio, l'Aqua Velva poverina... no.

Makeup Dior. I trucchi vanno bene. Con la crisi le donne hanno sempre speso per sembrare più belle, le femministe del c**** hanno voglia, di blaterare in questi anni di riesumazione delle loro boiate sepolcrali, ma nei 30 le donne single entrano in crisi anche con lauree e posti di lavoro prestigiosi e... dopo i 40 sfiatano come pentole a pressione dimenticate sopra la fiamma del gas. Leva loro con della buona pittura rughe e aria da zombie e ti mollano mezzo stipendio, tanto a casa Fuffy mica mangia come un elefante...
Quindi i cosmetici Dior, che sono prodotti ottimi anche quan-do non... doves-sero "funzionare", si sono piazzati bene. Per spezzare la singletudine, per un buon partner, s'ingrassa volentieri il commerciante di colori e pappe per il viso. Hi...



Givenchy complessivamente... dorme. Ronfa di gusto. Profumi non se ne vende, chissà... vero... chissà per quale mistero... Ma, bene i cosmetici... Dobbiamo informarci non sappiamo niente dei cosmetici Givenchy, ahia! anche la ragazza di turno ai pizzicotti qui oggi, dice che non ci ha mai fatto caso. Boh. Esistono?

Oh. Guerlain! Se glissano sulla cosmetica, ti dicono che il rosa Mon Guerlain è andato bene e tacciono di tutta la rimanente storia secolare del marchio per correre una riga più sotto nel comunicato a rilevare il dato molto buono di vendita dell'insulso Fenty Beauty by Rihanna (la cantante pop che cantava jamme dateme l'umbrella), hai già capito tutto. E detto tra noi, vorremmo i numeri di Mon Guerlain. Perché un bambino di 10 anni è sempre un gigante per quanto piccolo sia, rispetto a un nano da giardino. E' sempre questione di proporzioni. Mon Guerlain... PFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFFF!!
Qualcuno avrà notato l'azzardo di pochi mesi fa (in Italia da settembre 2017), il nuovo corso dei classici femminili mainstream Guerlain? 


Da flaconi con un loro carattere, unico per ciacun profumo, si è passati a flaconi allineati, simplified bee bottles, tipo A. Allegoria; standard, dove la monotonia è rotta dall'artificio dei coloranti. Ti vediamo sai? Non corrugare la fronte! Ma la tragedia è il listino prezzi. I formati EDP da circa 100 euro sono schizzati, noncuranti delle riformulazioni e delle vendite rallentate, a circa 150 euro*. Da un peggioramento ed un evidente risparmio logica corrente vorrebbe un mantenimento o un abbassamento del prezzo, e non un aumento. Hanno scavalcato l'omologo listino prezzi Chanel. Ci pare di vedere il finale di quel film con i cavalli che affondavano come le palle di cannone nel pantano: Waterloo. Sarà un massacro, di polvere: caleranno le vendite. Questi prodotti 2017 avranno successo forse nel 2037, come vintage. Già sotto le feste natalizie i siti online li proponevano con sconti molto forti (mediamente 30%). E' vero in profumeria è aumentato tutto, ma non del 33%!
Alcuni supermercati alzano i prezzi e subito scontano i prodotti, praticamente si vendono al prezzo di prima, ma in questo modo il cliente viene portato a conoscenza del nuovo prezzo di vendita. Solo l'appeal che ha una scatola di biscotti al burro, l'Instant di Guerlain non sembra averlo. Leggiamo su Sephora.fr un palese scontento, che la censura non riesce a frenare nemmeno con la scontistica sino ad oggi applicata. 
Non sarebbe ora di farsi del bene veramente? Guerlain dovrebbe andare oltre i mega manifesti ed il menga marketing, sarebbe ora di praticare riti propiziatori sugli Champs-Élysées. O deve inciampare apposta?
Noi crediamo che il signor Bernardo voglia tenerlo sullo scalino più basso solo per far risaltare meglio Dior. In fondo come Costantino il signor Bernardo vide o non vide in cielo ἐν τούτῳ νίκα? Quel signo, per il signor Bernardo, era Dior.

*Rilevamento prezzi al pubblico (01/02/2018):

Idylle Douglas(.it) 100 ml edp 145,95
Idylle Sephora(.fr) 100 ml edp 138,95
L'Instant Douglas(.it) edp 100 ml 145,95
L'Instant Sephora(.fr) edp 100 ml 134,95

Eccetera, eccetera.

giovedì 6 novembre 2014

Chypre de Paris (1909)

Chypre de Paris 1909 (ripesato 2014).
Con Chypre de Paris (1909). 
Immaginiamo la faccia di Jacques... E quella, nello stesso anno, di Francois Coty...
Basta. 
Chypre de Guerlain sotto il naso è, in una parola, un "cuoiato".
Il volume dell'oakmoss è troppo basso, e non c'è il cisto labdano.
Usiamo esempi semplici, e cerchiamo di capire il cervello di Jacques.
Chypre de Paris (1909) è una ri-scrittura di Jicky (1889). Jicky viene modificato, riga dopo riga, è una prassi rispettosa ma anche prudente (o pavida): Jacques era un profumiere paziente e preciso, ma non era un uomo coraggioso.
Bergamotto/limone, ma proseguiamo... le note fiorite sono leggermente potenziate (contributo di ylang e neroli, rosa scarsamente decifrabile ed iris più intenso), le note dolci (ambra ricostruita e vanillina) sono molto attenuate. Giunge a segnare la differenza più netta, un combo patchouli-calamo aromatico-catrame di betulla, che trascina tutto verso l'iniziale impressione di cuoio.
E' un film senza il finale...

Cuir de Russie GUERLAIN, e la storia dell'apprendista stregone...



"Alex Lee Target", 2014. Jicky 2.0

sabato 15 febbraio 2014

Un imbécile est un imbécile, et un imbécile est un imbécile. Come separare il grano dalla zizzania (cosa è giusto e cosa è sbagliato).

..."neque mittatis margaritas vestras ante porcos"!

Quanto è stupido e detestabile ragionare su base nostalgica! Tutti pronti a deridere il nonno che ricorda "i bei tempi", vero? Spocchia di (relativamente) giovani, che in verità non sono affatto diversi dal nonno quando a 30 anni rimpiangono i cartoni animati, i giocattoli, la musica, e i profumi... di quanto ne avevano 15 o 20.
Questa malinconia non è matura, è volgare (popolare) e stolida. A noi non interessano i piagnistei di questi tipo. Perciò vi abbiamo talvolta rimproverati quando vi è scappato un "come erano buoni i profumi di quei tempi"... MA CHE C**** VAI BLATERANDO? SOGGETTO INDEFINITO! I PROFUMI? QUALI!? TUTTI?
Sì, no, beh...
...ma l'ho letto (DOVE?) 
...me l'ha detto (CHI?)!
OMISSIS/OMISSIS
MA sei DEF*******? 
..."ingoiare stronzate"...
Sei DE*******. 

Abbeverati all'etimo, taci, impara! Ed impara a distinguere, impara a dis-cri-mi-na-re! e spòstati:

molti di voi ci informano di acquisti suggeriti da pinco pallino, o dal commerciante tagliato per gli intortamenti (sappiate che seguono dei corsi per fot*****) o da quello ricettatore, che ha roba che scotta e deve liberarsene con ogni balla ed artifizio: molti di voi comprano profumi fuori produzione ed anche in alcuni casi "vintage", così... a c****. Secondo il principio del "tanto vecchio, tanto buono".
State attenti, perché di m**** ce n'è sempre stata. I profumi non vengono sempre interrotti per cattiveria, a volte, come nel caso di Burberry London (che era una ***** vestita di uno straccetto anti-igienico), il problema è che non se ne vende uno! E allora si ferma tutto e si cerca di sbolognare via la giacenza di magazzino, pare stia accadendo lo stesso con Kokorico (brrrr), etc.
I flaconi calcano di prezzo e la gente con l'anello al naso corre e compra, ci sono dei feticisti che se il profumo lo riescono a pagare 1 euro (ma ci sono anche i taccheggiatori), lo godono più che ad averlo pagato 10 o 100 euro, sono pervertiti, probabilmente vanno a frugare nella spazzatura anche se a casa hanno le rubinetterie in oro, sono sc*** nel midollo... Non è il caso dei nostri lettori, ci sono specialmente all'estero questi blog sui profumi presi dal bidone dei rifiuti, attingono a lettori con quel tipo di patologia psichiatrica lì, è gente da compatire come il caso opposto, di quelli che se non costa mezzo stipendio non è buono...
Nel mezzo sta la virtù, forse niente latino oggi...
Ricapitolando: 
niente generalizzazioni, imparate a non esprimere giudizi prima di avere sondato la quasi totalità delle alternative a ciò che andate valutando, non fidatevi di consigli di sedicenti esperti che esperti non sono (lasciate perdere i "corsi di profumeria" che servono solo a gonfiare l'ego e il portafogli di chi li tiene), non comprate a c**** tra i profumi dei cestoni e tra i bidoni del vintage, perché tra i profumi prodotti nel recente e nel remoto passato ci sono tonnellate di *****.

Tonnellate-di-*****!

Il saggio è tanto più grande quanto più ha carpito scintille totipotenti alla divinità, e l'essenza di ciò che è divino si colloca nella atemporalità.
Jicky 2.0 in teoria potrebbe avere l'età media dei suoi autori, ma in concretezza, stanti le nostre aspirazioni, questo Blog non ha età: è redatto con l'ambizione di colloquiare oggi con le aspirazioni olfattive di Re Salomone (X°-IX° secolo a.c.) e domani con quelle di NRZ (anno 2101), per collocarsi quindi un pò più avanti e un pò più indietro...
Sub specie aeternitatis, così agisce l'anima di Jicky 2.0.
La nostra forza è in questo, e allora "uno scarabocchio collocato scientificamente tra i tuoi occhi può decidere della tua buona o cattiva sorte più di milioni di stupide parole".
Uno scarabocchio di Jicky 2.0 è più utile e meditato, denso di significato e consapevole di milioni di parole dette, scritte o "pensate" sui profumi qui, là e altrove...
Vorremmo spesso, dire di più, ma se Gesù ha detto di pascere i suoi agnelli, ha anche detto di non dare perle ai porci!
E... Amàti! Facciamocene una ragione: siamo seguiti anche dai porci!



sabato 8 febbraio 2014

How to spot a fake perfume. When it's possible... Come riconoscere un profumo falso?

"Però, che bei video che scelgono questi qua"...
Di fronte ad un acquisto di un profumo (ma vale per ogni altro oggetto) del quale dubitiamo l'autenticità, sorgono disperate richieste di risposte, come faccio a sapere se è vero o falso questo profumo?
E prontamente sorgono esperti con la ricetta della serenità, risposte certe.
Purtroppo non ci sono affatto risposte certe e universali a questo tipo di quesito.
Non esiste il falso, ma esistono I FALSI.
Non tutti i profumi contraffatti sono realizzati dalle stesse persone, con gli stessi stampi, etc.
I falsari non sono cretini, a volte lo sono, ma se lo fossero sempre o di natura, non staremmo qui a porci il problema che invece ci poniamo...
Quando un profumo ha successo, i falsari corrono a copiarlo.
Quando si "prevede" che un profumo abbia successo, loro lo hanno già copiato.
Ci sono i falsi pronti prima ancora che gli originali siano nei negozi. Sfruttano l'effetto novità, Coco Noir, Lady Gaga Fame, erano in giro a quanto ci riferiscono i più attenti al triste fenomeno ancor prima che questi profumi arrivassero nei negozi.
I falsari hanno una loro saggezza, non imitano un profumo che nessuno vorrà, la metà dei profumi di nicchia sono davvero vetracci, se i cinesi rifanno un profumo di quelli facile facile che gli riesca persino meglio! Problema, non si vende nemmeno l'originale, che vogliono fare? Vendere l'imitazione di quello? 
Se invece si tratta di Creed, Bond N°9, allora i falsari si mettono all'opera.
Nei paesi arabi Amouage piace, e proprio là abbondano gli Amouage falsi.
I profumi più falsificati sono quelli più venduti o quelli il cui potenziale di vendita si stima molto alto.
E veniamo al problema di noi appassionati, studiosi, o collezionisti di profumi.
I falsi abbondano nel mercato dell'usato, nei siti di annunci, ma anche nei negozi online ed in quelli fisici.
Ci sono molti siti di vendita online che rifilano problemi e patacche.
E' quasi impossibile che un rivenditore ufficiale Chanel rifili dei falsi alla clientela, ma mai dire mai, perché non diciamo dove ma pare sia successo!
Non parliamo poi dei Duty Free, suvvia... loro sanno, che prenderai l'aereo...
Evitate di comprare profumi in quei posti, è successo troppe volte di vedere gente su di giri per aver trovato la rarità a buon mercato!
Ma ti pare che in un luogo di grande traffico, rimanga per anni là per te, un profumo originale di grande valore a due spiccioli?
Alcuni si eccitano quando entrano in quelle vecchie tabaccherie, perché trovano il vintage a poco prezzo...
Problema: il Fahrenheit falso non è una invenzione di oggi!
Il Drakkar Noir falso, lo Chanel falso, non sono aberrazioni moderne!
Dagli anni '80 in qua, è accaduto di tutto. Napoli ha perso il primato solo negli ultimi 10 anni, non per mancanza di abilità ma per pigrizia: ordinare i falsi in Cina costa meno...
Niente assolutismi, a Napoli c'erano e ci sono persone per bene, e commercianti onestissimi, ma in mezzo a loro ci stanno pure tanti mariuoli!
Vedete com'è importante sapere DISTINGUERE, i buoni dai cattivi.
Dare indicazioni nette, non è per niente facile...
Quando uno scrive un manualetto, un post, di indicazioni su come riconoscere il falso, cosa credete, che i falsari ascoltino ancora la radio? Leggono i thread, vedono le foto e intendono bene quello che si dice di loro. Il falsario si corregge. Due anni fa i falsi Chanel erano identificabili dall'assenza di codice stampigliato sul fondo della scatola, oggi i falsi Chanel hanno anche questo dettaglio.
Se ridiamo oggi, di un cellophane tagliato male, loro domani lo realizzeranno certamente in modo migliore e al prossimo giro ci sarà chi cadrà nella trappola del cellophane perfezionato.
Perciò i post su questo argomento sono sempre inaffidabili o molto poco affidabili.
In verità la cosa che difficilmente si può comunicare è l'impatto visivo e tattile che una persona appassionata e attenta ha quando osserva, tocca e annusa un profumo, nella scatola, e fuori dalla scatola.
Recentemente abbiamo osservato uno di noi, a ravanare tra altri profumi in uno scatolone, ipnotizzato da un Poison falso in mano, la luce era bassa ma quella scatola lo scioccava... Perché si sentiva turbato?
Perché non capiva quella scatola (un falso quasi perfetto) tra le altre (scatole di originali).
Il falso a noi crea dolore mentale e fisico, tenere un profumo falso in mano per noi è come tenere in mano una merda di cane al parco, molti di voi avranno imparato a raccoglierle coi guantini no? Ecco, come ci si sente quando si va da lì al cestino? E' uguale...
L'unico modo per riconoscere (ed evitare) con certezza i profumi falsi, è conoscere bene i profumi veri!

sabato 21 dicembre 2013

Captain Harlock, the animated perfume.


Post di assonanze, sintonie e coincidenze. Ove si andrà discettando dell'osmosi perfetta tra un profumo imitato e un profumo animato...










Captain Molyneux e Captain Harlock (Capitan Harlock nella nostra lingua):





Sono straordinariamente felici le coincidenze che li allineano.





Captain era la speciale fragranza di un vero artista: il Capitano Edward Molyneux. 


Il profumo viene donato al mondo nel 1975 dopo la morte del Capitano (1974). Nello stesso anno Leiji (Akira) Matsumoto, decide di far passare il suo Capitan Harlock dal ruolo di personaggio (prima apparizione 1953) a quello di protagonista.

Capitan Harlock è un tale successo tra il 1976 e il 1979 [la serie di fumetti era intitolata Space Pirate Captain Harlock ( 宇宙海賊キャプテンハーロック Uchū Kaizoku Kyaputen Hārokku)] che nel 1978 la Toei Animation decide di realizzare una vasta opera di animazione traslitterando l'intero universo della serie in ancora più popolari episodi per ragazzi dalla rapida diffusione in tutto il mondo.







Capitan Harlock è nobile come Captain Molyneux, riflessivo e taciturno. E' un pirata dello spazio, un eroe romantico intergalattico, ed un individualista che lotta contro gli oppressori ed i regimi totalitari spinto non dalla volontà di servire specificamente qualcuno, quanto piuttosto da qualcosa di propulsivo che è nel suo cuore.

La formula di Captain Molyneux è un trionfo di bellissimo, vero e genuino muschio di quercia. E' il fil rouge che unisce i grandi classici della profumeria degli ultimi 100 anni e più. Oggi questa nota è quasi estinta, sostituita da imitazioni chimiche senz'anima e senza tridimensionalità.
All'estero chi ama il classico, i capolavori che non possono esistere senza il muschio di quercia, come Mitsouko per intenderci, s'accapiglia per possederne un flacone. 
Ma il muschio di quercia è solo l'elemento centrale di una più ampia orchestra. 

Unica: Captain Molyneux è IL profumo riuscito.

Per apprezzarne le doti tecniche si può leggere ponendo attenzione su questo fatto: una formula che escluda l'iso e super è qualcosa, per noi contemporanei, di felice e felicemente ri-orientante verso naturali sentieri di chiara bellezza e di (e finalmente) vera e comprovabile esclusività.

Oggi non c'è legno di cedro che non sia sommerso da iso e super e/o cedramber. Oggi che siamo oppressi da stronzate come Escentric Molecule 1 (iso e super ed eccipienti), uno stupido estratto del Dixan Lavatrice, il bello è non incontrare l'onnipresente macromolecola dell'iso e super.
L'iso e super, o il nuovissimo timbersilk sono cheap, si conservano a tempo indefinito, sono facili da usare.
La profumeria di oggi è scorciatoia.
Captain Molyneux è il coraggio e l'espressione della forza, dell'ingegno e del gusto del Capitano Edward Molyneux.

Impari la nicchia! Imparino i parolai dei profumi del nulla!

Se fosse un vino? Capiamoci; Luna Rossa di Prada è un tavernello in brick. L'originale Captain Molyneux è invece uno Château Margaux (un prezioso e raffinato Bordeaux).

Ed in questo delicato ragionar di vini e di profumi divini, si sveglino anche quelli che comprano un profumo d'annata, con alta percentuale di naturali (e quindi un profumo forte ma fragile), in regioni d'Italia e d'Europa, donde dovrebbero venire a noi non delicata vintage profumeria alcolica, ma semmai... fichi secchi!

E poi si lamentano...

Ma torniamo alle cose giuste e nelle giuste circostanze, esaminiamo una volta di più il profilo di questo profumo, la sua tessitura.

Grandiosa è la presenza della verbena o erba luigia (lippia citrodora), quella che squillava nella formula Vintage di Pour Monsieur di Chanel e che oggi l'IFRA ha messo al bando perché produrre note agrumate dal mais è molto più remunerativo e molto meno faticoso (non devi subìra la fluttuazione dei prezzi che ti impongono i produttori), limone (essenza distillata questa volta sì nel sud della Francia, dati storici della sua produzione alla mano), coriandolo, noce moscata, foglia di violetta, rosmarino, patchouli, zibetto (esisteva l'animalis nel 1975?), sandalo indiano, un gran bel tabacco doré, chiodi di garofano, lavanda, muschio (il Musk K dello Chanel N°5 e non il Galaxolide o i muschi del cazzo di oggi che al Musk K si ispirano), tonka e una hint di vaniglia so natural.
C'è qualcosa che ricorda la guerlinade nel fondo del Captain?

Sì. E' questo l'avviso di molti nuovi suoi estimatori, sì.



Il design del flacone è molto interessante, la sagoma di uomo all'impiedi o la forma di una stazione orbitante, di una navicella spaziale? Dovremmo chiedere lumi a Pierre Dinand (geniale creatore di flaconi celebri come Eau Sauvage di Dior e Opium di YSL).



I flaconi giusti e meglio conservati sono un prezioso intreccio, altamente godibile di Qualità, Storia e Rarità.





Captain Molyneux è Bellissimo.



E' tutto quello che, oggi, in profumeria, non si può più avere né fare.



Captain Molyneux, first formula (1975-1980) è un fougère molto frizzante. Gli ingredienti sono amalgamati tra loro in modo sorprendente, è arduo scomporre questa eccezionale fragranza, perché abbondano i naturali e mancano all'appello alcune molecole chimiche a cui oggi siamo abituati. Per dire: sentire vero legno di cedro virginia al posto dell'iso e super (brevettato nello stesso anno del lancio di Captain, il 1975), è un reset impagabile. Un tuffo nel naturale che è anche un arretramento dal chimicume contemporaneo.




Captain è un profumo del passato? La risposta è certamente no, per niente...


La struttura di Captain di Molyneux è trasversale rispetto agli stili e ai generi: è elegante come Patou Pour Homme con il quale condivide metodo, approccio costruttivo e tavolozza dei materiali più preziosi e squillanti. Captain è però più dinamico ed è vibrante quanto uno Chanel Sport contemporaneo, pur rimanendo bello spesso e rotondo: le concentrazioni percentuali di fragranza nel profumo finito erano, come noto, molto più alte in passato di quelle a cui oggi siamo abituati.






Senza Captain di Molyneux, non avremmo avuto una florida discendenza; tra gli altri, degni di citazione sono Green Irish Tweed di Creed (1985) e Cool Water di Davidoff (1988).




Captain è stato riformulato ed alterato nei primissimi anni '80, e di nuovo negli anni '90, diventando il fantasma di quello che era.



Reiteriamo l'appello: evitate i profumi conservati male o stracotti, vale per Captain ma vale per qualunque altro profumo che abbia oltre 10 anni. Evitate di acquistare dalle località più torride d'Italia e del resto del mondo. Per maggior chiarezza: NOI da Bologna in giù SCONSIGLIAMO di comprare il Molyneux del 1975: è la sintesi della nostra e della vostra esperienza, delle tante email che ci avete scritto, aventi per oggetto i vintage (Captain non solo) "cotti" o "rabboccati". E comprate esigendo precisione, ricordando che per l'oste il proprio vino è sempre ottimo, e che "è bbbuono" da uno che non sa un cazzo di quello che vende non significa niente, è un suono gutturale in un telefono.

I problemi sono principalmente termici. Meno caldo fa nel luogo di stoccaggio più salute avrà il profumo, maggiore sarà il suo lifetime (fino a un secolo secondo Turin, e per una volta siamo d'accordo).

Non è necessariamente comprensibile dalla scatola, perché il calore distrugge l'equilibrio dei profumi, molto ma molto prima che si abbiano esemplari come il corpo da autopsia di un povero Captain (che qualcuno ha anche il coraggio di vendere come niente fosse) nella foto qui sotto.



Quanto all'analisi grafica per identificare il profumo originale:

L'analisi grafica corretta è questa (in pratica i Captain con la Vela sono i riformulati):

A): L'ORIGINALE (la prima versione): immenso primigenio successo internazionale per la V1:

1974-75/1982 ORO PURO 
RATING: 5/5!


B): riformulazione e depressione per la V2:

1982-1990 DECLINO e PORCHERIA:
RATING: 1/5


C): Trauma commerciale e pausa.

Anni '90 fino ad oggi.
LA MONNEZZA:
RATING: ZERO



lunedì 29 aprile 2013

VETYVER GIVENCHY (1959). reissue





6 commenti:

  1. Wow... complimenti per il "trovamento"... Bravissimi!!!!!!!!!!!
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  2. Risposte


    1. Uno spasso, fresco e simile a una bella tintura di roba di qualità.
      Vetiver, Haitian type prevalentemente, tipi Guerlain. Sandalo bello chiaro Mysore tipo, molto pelle (epidermide umana) pulita e coriandolo. Semplice ma in proporzioni ricche.
      Questo AS che proviamo è conservato bene, protetto dallo spray, suona come un EDT attuale.
      Per niente vecchio, per gli amanti del Vetiver/Vetyver un obbligatorio riferimento.
  3. E come mai ha avuto poco successo?
    C'è qualcosa che lo rende poco accessibile o solo un caso di mercato?
    Rispondi
  4. Ha avuto molto successo, ai suoi tempi e negli anni del suo esordio, poi ha dovuto soccombere al Guerlain, infine negli anni '90 tutto il Vetyver è diventato demodè come nota.
    Dal 2000 ad oggi la nota è tornata forte o dominante in molte fragranze nuove, e non a caso nel 2007 per qualche tempo Givenchy ha ri-edito il Vetyver del 1959 molto riformulato nella serie Givenchy Les Parfums Mythiques, oggi si trovano soprattutto questi pezzi più recenti.
    Secondo la leggenda (e la nipote dello stilista) Hubert de Givenchy voleva tenere il profumo solo per sè come firma esclusiva. Per questo preferiva spingere altri profumi al maschile. 
    Rispondi

    Risposte

    1. Sempre i migliori! Grazie della risposta!