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martedì 31 dicembre 2013

Ho 好 Hang 香, la BUONA FRAGRANZA: Ho Hang Pour Homme (jap. オム) by Balenciaga. Preziosa gemma, eccellente nel taglio, sublime nelle sfaccettature. Tempeste di sabbia, di luce e di sole.


1971, Raymond Chaillan
Ci vogliamo rifare le nari con un profumo dorato e abbacinante,
che abbiamo coccolato senza farne mai menzione per piccola sacralità, meditazione e come dire... anche per un non meglio definibile amour privé pour de beaux bijoux...

Ho Hang 
("Ho"=好 in cantonese suona come buono o molto, "Hang"=香 significa fragrante, la traduzione dovrebbe essere "buona fragranza" o "molto fragrante") è una creazione di Raymond Chaillan. Che vuol dire? OPIUM! PARFUM d'HERMES e GIVENCHY III, cioè 3 divinità della Storia della Profumeria. La 4^ è l'unico maschile dei 4: HO HANG.

A quei tempi Balenciaga lavorava benissimo per produrre profumi di grande qualità, affiancava R. Chaillan un altro ottimo profumiere: Jacques Jantzen.
Ho Hang è un profumo estremamente complesso e moderno. Nessuna nota prevale sulle altre e occorre superare lo stupore di tante bellezza incidendo l'accordo legnoso ambrato con punta di diamante.

E' una impenetrabile orchestra dove ogni elemento sembra messo a guardia del corpus del profumo che irradia e penetra senza lasciarsi penentrare.

Come in Captain Molyneux, anche qui il legno di cedro non è cedramber e si respira liberi dall'opprimente iso e super.

Il legno di rosa o bois de rose, è reso più grazioso dall'olio di sandalo e dal soave cistus ladanifer.

E siamo quasi certi della presenza nella prima formula di quell'assoluta di garofano che negli anni '70 ancora si produceva nel sud della Francia. Quel fiore così prezioso, dal tocco raffinato e orientale aleggia nel cuore della composizione riequilibrando gli altri aspetti fioriti di geranio e lavanda, e le belle e succose note di limone e arancio. Tonka e basilico sono il cenno di vittoria di Equipage di Hermes che Guy Robert realizza in contemporanea al nostro. Le labiate sono una categoria d'erbe irresistibili che in tempi recenti la profumeria ha lasciato un poco da parte, sfinita dai continui divieti della stramaledetta IFRA. L'istinto di un bambino vale più di tanta irrazionalità: salvia, basilico, rosmarino, melissa, sono cespugli solari nei quali ritrovarsi. Ma Ho Hang non è un aromatico come Equipage, è un orientale.

Deve la sua solennità al benzoino, alla scelta dei legni di cedro, di rosa e di sandalo, al patchouli, alla vaniglia (sulla bella nota tonka), al cisto labdano e alla base bellissima di ambra grigia (è il 1971 non possiamo escluderne l'impiego nei blend d'epoca, i pre-animalis). I muschi soft nel fondo sono quelli comuni alle versioni coeve di N°5 di Chanel.

E' un raggio di luce ambrata che nella secca ti parla d'oriente, e della sabbia che graffia la sfinge nelle tempeste d'estate. Tempeste di sabbia, di sole e di luce. Ha delle somiglianze forti col vintage di Habit Rouge? Sì, ci sono. Quale dei due è meglio? Rubini e zaffiri sono corindoni, simili ma diversi, tu saresti pronto a buttare uno zaffiro per un rubino o viceversa? Noi vogliamo i rubini e gli zaffiri, ti abbiamo già parlato degli smeraldi? Certo che sì, Captain di Molyneux.




Ho Hang, 1971. Rating: 5/5


NOTA:

Ci sono due Ho Hang, quello originale e quello rimesso in giro dai nuovi padroni del marchio, che è un profumo diverso e reca nel caso preso in esame tabelle analitiche con gli allergeni che datiamo 2006.

Noi ci riferiamo nel presente post, come i collezionisti di Ho Hang navigati già sanno, ai flaconi giusti, originali, raffinati, con tappi in acciaio, con box nido d'ape:



PS

La qualità Balenciaga ce l'ha messa, è una certezza. E' importante preservarla e non alterarla. 
Ora, datevi da fare per rovinare l'incantesimo comprando alla c@77o di cane, la solita roba stracotta tra i fichi secchi di Barcellona, Crotone e Istanbul... 

sabato 21 dicembre 2013

Captain Harlock, the animated perfume.


Post di assonanze, sintonie e coincidenze. Ove si andrà discettando dell'osmosi perfetta tra un profumo imitato e un profumo animato...










Captain Molyneux e Captain Harlock (Capitan Harlock nella nostra lingua):





Sono straordinariamente felici le coincidenze che li allineano.





Captain era la speciale fragranza di un vero artista: il Capitano Edward Molyneux. 


Il profumo viene donato al mondo nel 1975 dopo la morte del Capitano (1974). Nello stesso anno Leiji (Akira) Matsumoto, decide di far passare il suo Capitan Harlock dal ruolo di personaggio (prima apparizione 1953) a quello di protagonista.

Capitan Harlock è un tale successo tra il 1976 e il 1979 [la serie di fumetti era intitolata Space Pirate Captain Harlock ( 宇宙海賊キャプテンハーロック Uchū Kaizoku Kyaputen Hārokku)] che nel 1978 la Toei Animation decide di realizzare una vasta opera di animazione traslitterando l'intero universo della serie in ancora più popolari episodi per ragazzi dalla rapida diffusione in tutto il mondo.







Capitan Harlock è nobile come Captain Molyneux, riflessivo e taciturno. E' un pirata dello spazio, un eroe romantico intergalattico, ed un individualista che lotta contro gli oppressori ed i regimi totalitari spinto non dalla volontà di servire specificamente qualcuno, quanto piuttosto da qualcosa di propulsivo che è nel suo cuore.

La formula di Captain Molyneux è un trionfo di bellissimo, vero e genuino muschio di quercia. E' il fil rouge che unisce i grandi classici della profumeria degli ultimi 100 anni e più. Oggi questa nota è quasi estinta, sostituita da imitazioni chimiche senz'anima e senza tridimensionalità.
All'estero chi ama il classico, i capolavori che non possono esistere senza il muschio di quercia, come Mitsouko per intenderci, s'accapiglia per possederne un flacone. 
Ma il muschio di quercia è solo l'elemento centrale di una più ampia orchestra. 

Unica: Captain Molyneux è IL profumo riuscito.

Per apprezzarne le doti tecniche si può leggere ponendo attenzione su questo fatto: una formula che escluda l'iso e super è qualcosa, per noi contemporanei, di felice e felicemente ri-orientante verso naturali sentieri di chiara bellezza e di (e finalmente) vera e comprovabile esclusività.

Oggi non c'è legno di cedro che non sia sommerso da iso e super e/o cedramber. Oggi che siamo oppressi da stronzate come Escentric Molecule 1 (iso e super ed eccipienti), uno stupido estratto del Dixan Lavatrice, il bello è non incontrare l'onnipresente macromolecola dell'iso e super.
L'iso e super, o il nuovissimo timbersilk sono cheap, si conservano a tempo indefinito, sono facili da usare.
La profumeria di oggi è scorciatoia.
Captain Molyneux è il coraggio e l'espressione della forza, dell'ingegno e del gusto del Capitano Edward Molyneux.

Impari la nicchia! Imparino i parolai dei profumi del nulla!

Se fosse un vino? Capiamoci; Luna Rossa di Prada è un tavernello in brick. L'originale Captain Molyneux è invece uno Château Margaux (un prezioso e raffinato Bordeaux).

Ed in questo delicato ragionar di vini e di profumi divini, si sveglino anche quelli che comprano un profumo d'annata, con alta percentuale di naturali (e quindi un profumo forte ma fragile), in regioni d'Italia e d'Europa, donde dovrebbero venire a noi non delicata vintage profumeria alcolica, ma semmai... fichi secchi!

E poi si lamentano...

Ma torniamo alle cose giuste e nelle giuste circostanze, esaminiamo una volta di più il profilo di questo profumo, la sua tessitura.

Grandiosa è la presenza della verbena o erba luigia (lippia citrodora), quella che squillava nella formula Vintage di Pour Monsieur di Chanel e che oggi l'IFRA ha messo al bando perché produrre note agrumate dal mais è molto più remunerativo e molto meno faticoso (non devi subìra la fluttuazione dei prezzi che ti impongono i produttori), limone (essenza distillata questa volta sì nel sud della Francia, dati storici della sua produzione alla mano), coriandolo, noce moscata, foglia di violetta, rosmarino, patchouli, zibetto (esisteva l'animalis nel 1975?), sandalo indiano, un gran bel tabacco doré, chiodi di garofano, lavanda, muschio (il Musk K dello Chanel N°5 e non il Galaxolide o i muschi del cazzo di oggi che al Musk K si ispirano), tonka e una hint di vaniglia so natural.
C'è qualcosa che ricorda la guerlinade nel fondo del Captain?

Sì. E' questo l'avviso di molti nuovi suoi estimatori, sì.



Il design del flacone è molto interessante, la sagoma di uomo all'impiedi o la forma di una stazione orbitante, di una navicella spaziale? Dovremmo chiedere lumi a Pierre Dinand (geniale creatore di flaconi celebri come Eau Sauvage di Dior e Opium di YSL).



I flaconi giusti e meglio conservati sono un prezioso intreccio, altamente godibile di Qualità, Storia e Rarità.





Captain Molyneux è Bellissimo.



E' tutto quello che, oggi, in profumeria, non si può più avere né fare.



Captain Molyneux, first formula (1975-1980) è un fougère molto frizzante. Gli ingredienti sono amalgamati tra loro in modo sorprendente, è arduo scomporre questa eccezionale fragranza, perché abbondano i naturali e mancano all'appello alcune molecole chimiche a cui oggi siamo abituati. Per dire: sentire vero legno di cedro virginia al posto dell'iso e super (brevettato nello stesso anno del lancio di Captain, il 1975), è un reset impagabile. Un tuffo nel naturale che è anche un arretramento dal chimicume contemporaneo.




Captain è un profumo del passato? La risposta è certamente no, per niente...


La struttura di Captain di Molyneux è trasversale rispetto agli stili e ai generi: è elegante come Patou Pour Homme con il quale condivide metodo, approccio costruttivo e tavolozza dei materiali più preziosi e squillanti. Captain è però più dinamico ed è vibrante quanto uno Chanel Sport contemporaneo, pur rimanendo bello spesso e rotondo: le concentrazioni percentuali di fragranza nel profumo finito erano, come noto, molto più alte in passato di quelle a cui oggi siamo abituati.






Senza Captain di Molyneux, non avremmo avuto una florida discendenza; tra gli altri, degni di citazione sono Green Irish Tweed di Creed (1985) e Cool Water di Davidoff (1988).




Captain è stato riformulato ed alterato nei primissimi anni '80, e di nuovo negli anni '90, diventando il fantasma di quello che era.



Reiteriamo l'appello: evitate i profumi conservati male o stracotti, vale per Captain ma vale per qualunque altro profumo che abbia oltre 10 anni. Evitate di acquistare dalle località più torride d'Italia e del resto del mondo. Per maggior chiarezza: NOI da Bologna in giù SCONSIGLIAMO di comprare il Molyneux del 1975: è la sintesi della nostra e della vostra esperienza, delle tante email che ci avete scritto, aventi per oggetto i vintage (Captain non solo) "cotti" o "rabboccati". E comprate esigendo precisione, ricordando che per l'oste il proprio vino è sempre ottimo, e che "è bbbuono" da uno che non sa un cazzo di quello che vende non significa niente, è un suono gutturale in un telefono.

I problemi sono principalmente termici. Meno caldo fa nel luogo di stoccaggio più salute avrà il profumo, maggiore sarà il suo lifetime (fino a un secolo secondo Turin, e per una volta siamo d'accordo).

Non è necessariamente comprensibile dalla scatola, perché il calore distrugge l'equilibrio dei profumi, molto ma molto prima che si abbiano esemplari come il corpo da autopsia di un povero Captain (che qualcuno ha anche il coraggio di vendere come niente fosse) nella foto qui sotto.



Quanto all'analisi grafica per identificare il profumo originale:

L'analisi grafica corretta è questa (in pratica i Captain con la Vela sono i riformulati):

A): L'ORIGINALE (la prima versione): immenso primigenio successo internazionale per la V1:

1974-75/1982 ORO PURO 
RATING: 5/5!


B): riformulazione e depressione per la V2:

1982-1990 DECLINO e PORCHERIA:
RATING: 1/5


C): Trauma commerciale e pausa.

Anni '90 fino ad oggi.
LA MONNEZZA:
RATING: ZERO



martedì 1 ottobre 2013

Cheerfully Pink Tommy Hilfiger for women, un nuovo girly ascellare.

2013

Quando una ragazza con questa base di sudore arriva ad una tonalità litchi così grave ed aspra di sudore estivo, di solito o la trombi perché ti anestetizzi il naso e magari ti aiuta, o la mandi a lavarsi.

Fruttato con mandarinata e litchi.

Fondo confuso cassyrane e muschi con tocchi di legni.

Molto ascellare e fruttato, juicy.

Non ci sono i fiori elencati.

E' interessante, ma può essere imbarazzante, va provato, testato su pelle e tessuti.

Buono per Hallomas o ween che dir si voglia, tenetelo buono per il 31 ottobre e occhio ai feticisti, potrebbe piacere.

Rating: 1-1,5/5



CURIOSITA': PUBBLICITA' DI NOIR DI TF SUL CORRIERE DEL 1 OTTOBRE 2013: