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domenica 12 aprile 2015

Laura Biagiotti Blu di Roma Uomo :(

2014

Tra gli ozonati puri o in base (qui hanno scelto probabilmente un mix di floralozone e ultrazur) c'è più offerta che domanda, costano poco, perché lasciarseli sfuggire?

_Ma se non mi piacciono...
_Ma costano poco!
_Ma se non mi piacciono!!

C'è un effetto foglie di violetta, probabilmente involontario, o a c****, tra le note cuoiate e quelle agrumate.

Carneade Cool Water, chi era costui? Un profumo che mai ci piacque.
Possiamo fare qualcosa di diverso dalle spallucce snob o insofferenti dinnanzi alla inutilità di una immiserita imitazione di quel concept?

Drydown ambrolegnoso solito.

Certi trend non ammettono discontinuità, sono calci sui denti.
Sapevamo (avremmo dovuto saperlo o lo sapevamo?) che avremmo sofferto, ma abbiamo dato ugualmente primo e secondo tempo a questo... come si chiama?

_Blu di Roma Uomo...

Rating: 0,5/ZERO

martedì 31 dicembre 2013

Ho 好 Hang 香, la BUONA FRAGRANZA: Ho Hang Pour Homme (jap. オム) by Balenciaga. Preziosa gemma, eccellente nel taglio, sublime nelle sfaccettature. Tempeste di sabbia, di luce e di sole.


1971, Raymond Chaillan
Ci vogliamo rifare le nari con un profumo dorato e abbacinante,
che abbiamo coccolato senza farne mai menzione per piccola sacralità, meditazione e come dire... anche per un non meglio definibile amour privé pour de beaux bijoux...

Ho Hang 
("Ho"=好 in cantonese suona come buono o molto, "Hang"=香 significa fragrante, la traduzione dovrebbe essere "buona fragranza" o "molto fragrante") è una creazione di Raymond Chaillan. Che vuol dire? OPIUM! PARFUM d'HERMES e GIVENCHY III, cioè 3 divinità della Storia della Profumeria. La 4^ è l'unico maschile dei 4: HO HANG.

A quei tempi Balenciaga lavorava benissimo per produrre profumi di grande qualità, affiancava R. Chaillan un altro ottimo profumiere: Jacques Jantzen.
Ho Hang è un profumo estremamente complesso e moderno. Nessuna nota prevale sulle altre e occorre superare lo stupore di tante bellezza incidendo l'accordo legnoso ambrato con punta di diamante.

E' una impenetrabile orchestra dove ogni elemento sembra messo a guardia del corpus del profumo che irradia e penetra senza lasciarsi penentrare.

Come in Captain Molyneux, anche qui il legno di cedro non è cedramber e si respira liberi dall'opprimente iso e super.

Il legno di rosa o bois de rose, è reso più grazioso dall'olio di sandalo e dal soave cistus ladanifer.

E siamo quasi certi della presenza nella prima formula di quell'assoluta di garofano che negli anni '70 ancora si produceva nel sud della Francia. Quel fiore così prezioso, dal tocco raffinato e orientale aleggia nel cuore della composizione riequilibrando gli altri aspetti fioriti di geranio e lavanda, e le belle e succose note di limone e arancio. Tonka e basilico sono il cenno di vittoria di Equipage di Hermes che Guy Robert realizza in contemporanea al nostro. Le labiate sono una categoria d'erbe irresistibili che in tempi recenti la profumeria ha lasciato un poco da parte, sfinita dai continui divieti della stramaledetta IFRA. L'istinto di un bambino vale più di tanta irrazionalità: salvia, basilico, rosmarino, melissa, sono cespugli solari nei quali ritrovarsi. Ma Ho Hang non è un aromatico come Equipage, è un orientale.

Deve la sua solennità al benzoino, alla scelta dei legni di cedro, di rosa e di sandalo, al patchouli, alla vaniglia (sulla bella nota tonka), al cisto labdano e alla base bellissima di ambra grigia (è il 1971 non possiamo escluderne l'impiego nei blend d'epoca, i pre-animalis). I muschi soft nel fondo sono quelli comuni alle versioni coeve di N°5 di Chanel.

E' un raggio di luce ambrata che nella secca ti parla d'oriente, e della sabbia che graffia la sfinge nelle tempeste d'estate. Tempeste di sabbia, di sole e di luce. Ha delle somiglianze forti col vintage di Habit Rouge? Sì, ci sono. Quale dei due è meglio? Rubini e zaffiri sono corindoni, simili ma diversi, tu saresti pronto a buttare uno zaffiro per un rubino o viceversa? Noi vogliamo i rubini e gli zaffiri, ti abbiamo già parlato degli smeraldi? Certo che sì, Captain di Molyneux.




Ho Hang, 1971. Rating: 5/5


NOTA:

Ci sono due Ho Hang, quello originale e quello rimesso in giro dai nuovi padroni del marchio, che è un profumo diverso e reca nel caso preso in esame tabelle analitiche con gli allergeni che datiamo 2006.

Noi ci riferiamo nel presente post, come i collezionisti di Ho Hang navigati già sanno, ai flaconi giusti, originali, raffinati, con tappi in acciaio, con box nido d'ape:



PS

La qualità Balenciaga ce l'ha messa, è una certezza. E' importante preservarla e non alterarla. 
Ora, datevi da fare per rovinare l'incantesimo comprando alla c@77o di cane, la solita roba stracotta tra i fichi secchi di Barcellona, Crotone e Istanbul... 

domenica 2 giugno 2013

Gucci Rush for Men. Ed il candido soft-porn style dell'Era "Gucci By Tom Ford".


Mr. Bowie, H@ll0 Sp@ceb0y:


or Audi0sl@ve, Like @ St0ne:


Gucci Rush for Men di Tom Ford è un perfetto equilibro tra naturali e sintetici innovativi.



Del profumo si è già detto, è spaziale. E' degno di nota il design del flacone. Occorre ricordare che Tom Ford in fine millennio era nella fase di iniezione di sensualità al marchio Gucci. Rush for Men è di nuovo come il Rush femminile un giro nel sottobanco del porno-shop,



dove il "Rush" altro non è per Tom Ford che l'autobiografico nitrito di amile o Popper.



Isn't it Tom?
Ma quel luogo ricorda al nostro designer qualcosa ancora: le VHS porno!

Vetro, metallo, plastica. E su tutto... il candore.
Questo è un flacone che non ha nulla di cheap o casuale.
Questo è un profumo rivoluzionario, che memore del proprio retaggio (Gucci Envy) lo supera nel total incense al maschile. Qui c'è una gran botta di incenso splendidamente potenziata da ginepro, sandalo di/sul Mysore (di pelle "umana" pulita) e okoumal.
Gli incensi da uomo verranno dopo questo, il primo a saltare sul carro è il solito Montale, poi l'idea è ripresa da molti altri: due anni dopo tocca alla linea banalotta Incensi di Comme des Garcons, e via via fino a insuccessi completi come il Prada Infusion d'Homme che altro non è se non il bidet dove si è lavato Gucci Rush for Men... però una settimana dopo.


Rush era talmente innovativo nel 2000 tra tanti profumi ebeti coevi, che apparirebbe più a suo agio oggi, magari nel nuovo assortimento di nicchia caotico proprio di Tom Ford, ma lui è altrove con la testa. E' in pace con gli angeli. Alla profumeria ha già dato...
A margine delle precedenti osservazione va detto che in Tom Ford l'alternarsi tra meditazione edonismo ed erotismo è una costante rotta ahinoi, solo dalla melancolia della quale il buon Tom soffre: ma è male dei geni e di certo avrà di che consolarsi in quei periodi ciclici.
Intanto Rush for Men è interrotto dal nuovo corso down and low profile (o superficial high depression) di Gucci, perché Tom Ford abbandona il marchio dopo l'ultima sfilata del 2004.
La scorta è cominciata da tempo di qua e di là dagli oceani, Atlantico, Pacifico e Indiano: la profumeria è ormai un evento globale.
Per alcuni Gucci Rush for Men è ormai una droga, di certo meno pericolosa del Rush del porno-shop (a tal proposito & non ci crederete: hanno riformulato anche quello; oggi si usa il nitrito di isopropile, il nitrito di amile è bandito).


giovedì 21 giugno 2012

Midnight in Paris di Van Cleef & Arpels, for Men. Je m'endors sur le télescope à Paris, ennuyé!


D. Berthier e Polge JR hanno creato queta roba nel 2010.
Partiamo dal nome *******? Potevano chiamarlo telescopio visto che le costellazioni si  vedono a 30x...  Cosa fai poi, vedi da Parigi le costellazioni? Ma lo sanno anche gli asini che dalle città illuminate in ogni dove (dall'antropizzazione a formicaio), non è possibile andare oltre alla sfocata vista della luna!
A mezzanotte, a Parigi, vedi le battone, non le costellazioni!
Poi dipende, le battone ormai le vedi a tutte le ore del giorno e della notte...
Dovevano chiamarlo: Mi addormento sul telescopio a Parigi!
E' un riassemblaggio di vecchie formule.
Un noioso remix di Bvlgari Black, anzi no, un mash-up tra Bvlgari PH Extreme, Bvlgari Black e Baiser du Dragon di Cartier.
Nota cuoio suderal type mixata a styrax fa un effetto gommato blackbvlagaresco, ma tenue. Spicca la mandorla, quasi un rum all'amaretto, ma su tutto piove tè verde.
Cumarina e incenso polverizzano bene la disperata ricerca di una fuga verso l'originalità, fuga che non riesce.
Che nota sia l'agrifoglio in piramide rimane un mistero buffo e noioso, l'agrifoglio non ha odore interessante nè verde nè secco, nè foglia nè radice. Quindi è solo un modo per coprire qualche captive o nota orfana.
C'è un chiaro muschio macropoliciciclico sotto, ma non risulta elencato tra le note. Segno dello sconfinamento dei muschi oltre i muschi, e ormai dei termini impiegati dalle aziende di aromi chimici.
Non fa schifo, è pulitino, umile e noioso, ma somiglia a decine di altre cose, è vecchio come concept, e una ********* così potevano lasciarla agli imitatori di mestiere, i profumieri furbi e nicchiosi autocollocatisi nella nicchia.
Va bene per un ragazzino che deve profumarsi per la cresima, ma poi basta, si butta via o lo si regala a qualche barbone della stazione.
Sconsigliato.
1/5