Post di assonanze, sintonie e coincidenze. Ove si andrà discettando dell'osmosi perfetta tra un profumo imitato e un profumo animato...
Captain Molyneux e Captain Harlock (Capitan Harlock nella nostra lingua):
Sono straordinariamente felici le coincidenze che li allineano.
Captain era la speciale fragranza di un vero artista: il Capitano Edward Molyneux.
Il profumo viene donato al mondo nel 1975 dopo la morte del Capitano (1974). Nello stesso anno Leiji (Akira) Matsumoto, decide di far passare il suo Capitan Harlock dal ruolo di personaggio (prima apparizione 1953) a quello di protagonista.
Capitan Harlock è un tale successo tra il 1976 e il 1979 [la serie di fumetti era intitolata Space Pirate Captain Harlock ( 宇宙海賊キャプテンハーロック Uchū Kaizoku Kyaputen Hārokku)] che nel 1978 la Toei Animation decide di realizzare una vasta opera di animazione traslitterando l'intero universo della serie in ancora più popolari episodi per ragazzi dalla rapida diffusione in tutto il mondo.
Capitan Harlock è nobile come Captain Molyneux, riflessivo e taciturno. E' un pirata dello spazio, un eroe romantico intergalattico, ed un individualista che lotta contro gli oppressori ed i regimi totalitari spinto non dalla volontà di servire specificamente qualcuno, quanto piuttosto da qualcosa di propulsivo che è nel suo cuore.
La formula di Captain Molyneux è un trionfo di bellissimo, vero e genuino muschio di quercia. E' il fil rouge che unisce i grandi classici della profumeria degli ultimi 100 anni e più. Oggi questa nota è quasi estinta, sostituita da imitazioni chimiche senz'anima e senza tridimensionalità.
All'estero chi ama il classico, i capolavori che non possono esistere senza il muschio di quercia, come Mitsouko per intenderci, s'accapiglia per possederne un flacone.
Ma il muschio di quercia è solo l'elemento centrale di una più ampia orchestra.
Unica: Captain Molyneux è IL profumo riuscito.
Per apprezzarne le doti tecniche si può leggere ponendo attenzione su questo fatto: una formula che escluda l'iso e super è qualcosa, per noi contemporanei, di felice e felicemente ri-orientante verso naturali sentieri di chiara bellezza e di (e finalmente) vera e comprovabile esclusività.
Oggi non c'è legno di cedro che non sia sommerso da iso e super e/o cedramber. Oggi che siamo oppressi da stronzate come Escentric Molecule 1 (iso e super ed eccipienti), uno stupido estratto del Dixan Lavatrice, il bello è non incontrare l'onnipresente macromolecola dell'iso e super.
L'iso e super, o il nuovissimo timbersilk sono cheap, si conservano a tempo indefinito, sono facili da usare.
La profumeria di oggi è scorciatoia.
Captain Molyneux è il coraggio e l'espressione della forza, dell'ingegno e del gusto del Capitano Edward Molyneux.
Impari la nicchia! Imparino i parolai dei profumi del nulla!
Se fosse un vino? Capiamoci; Luna Rossa di Prada è un tavernello in brick. L'originale Captain Molyneux è invece uno Château Margaux (un prezioso e raffinato Bordeaux).
Ed in questo delicato ragionar di vini e di profumi divini, si sveglino anche quelli che comprano un profumo d'annata, con alta percentuale di naturali (e quindi un profumo forte ma fragile), in regioni d'Italia e d'Europa, donde dovrebbero venire a noi non delicata vintage profumeria alcolica, ma semmai... fichi secchi!
E poi si lamentano...
Ma torniamo alle cose giuste e nelle giuste circostanze, esaminiamo una volta di più il profilo di questo profumo, la sua tessitura.
Grandiosa è la presenza della verbena o erba luigia (lippia citrodora), quella che squillava nella formula Vintage di Pour Monsieur di Chanel e che oggi l'IFRA ha messo al bando perché produrre note agrumate dal mais è molto più remunerativo e molto meno faticoso (non devi subìra la fluttuazione dei prezzi che ti impongono i produttori), limone (essenza distillata questa volta sì nel sud della Francia, dati storici della sua produzione alla mano), coriandolo, noce moscata, foglia di violetta, rosmarino, patchouli, zibetto (esisteva l'animalis nel 1975?), sandalo indiano, un gran bel tabacco doré, chiodi di garofano, lavanda, muschio (il Musk K dello Chanel N°5 e non il Galaxolide o i muschi del cazzo di oggi che al Musk K si ispirano), tonka e una hint di vaniglia so natural. C'è qualcosa che ricorda la guerlinade nel fondo del Captain?
Sì. E' questo l'avviso di molti nuovi suoi estimatori, sì.
Il design del flacone è molto interessante, la sagoma di uomo all'impiedi o la forma di una stazione orbitante, di una navicella spaziale? Dovremmo chiedere lumi a Pierre Dinand (geniale creatore di flaconi celebri come Eau Sauvage di Dior e Opium di YSL).
I flaconi giusti e meglio conservati sono un prezioso intreccio, altamente godibile di Qualità, Storia e Rarità.
Captain Molyneux è Bellissimo.
E' tutto quello che, oggi, in profumeria, non si può più avere né fare.
Captain Molyneux, first formula (1975-1980) è un fougère molto frizzante. Gli ingredienti sono amalgamati tra loro in modo sorprendente, è arduo scomporre questa eccezionale fragranza, perché abbondano i naturali e mancano all'appello alcune molecole chimiche a cui oggi siamo abituati. Per dire: sentire vero legno di cedro virginia al posto dell'iso e super (brevettato nello stesso anno del lancio di Captain, il 1975), è un reset impagabile. Un tuffo nel naturale che è anche un arretramento dal chimicume contemporaneo.
Captain è un profumo del passato? La risposta è certamente no, per niente...
La struttura di Captain di Molyneux è trasversale rispetto agli stili e ai generi: è elegante come Patou Pour Homme con il quale condivide metodo, approccio costruttivo e tavolozza dei materiali più preziosi e squillanti. Captain è però più dinamico ed è vibrante quanto uno Chanel Sport contemporaneo, pur rimanendo bello spesso e rotondo: le concentrazioni percentuali di fragranza nel profumo finito erano, come noto, molto più alte in passato di quelle a cui oggi siamo abituati.
Senza Captain di Molyneux, non avremmo avuto una florida discendenza; tra gli altri, degni di citazione sono Green Irish Tweed di Creed (1985) e Cool Water di Davidoff (1988).
Captain è stato riformulato ed alterato nei primissimi anni '80, e di nuovo negli anni '90, diventando il fantasma di quello che era.
Reiteriamo l'appello: evitate i profumi conservati male o stracotti, vale per Captain ma vale per qualunque altro profumo che abbia oltre 10 anni. Evitate di acquistare dalle località più torride d'Italia e del resto del mondo. Per maggior chiarezza: NOI da Bologna in giù SCONSIGLIAMO di comprare il Molyneux del 1975: è la sintesi della nostra e della vostra esperienza, delle tante email che ci avete scritto, aventi per oggetto i vintage (Captain non solo) "cotti" o "rabboccati". E comprate esigendo precisione, ricordando che per l'oste il proprio vino è sempre ottimo, e che "è bbbuono" da uno che non sa un cazzo di quello che vende non significa niente, è un suono gutturale in un telefono.
I problemi sono principalmente termici. Meno caldo fa nel luogo di stoccaggio più salute avrà il profumo, maggiore sarà il suo lifetime (fino a un secolo secondo Turin, e per una volta siamo d'accordo).
Non è necessariamente comprensibile dalla scatola, perché il calore distrugge l'equilibrio dei profumi, molto ma molto prima che si abbiano esemplari come il corpo da autopsia di un povero Captain (che qualcuno ha anche il coraggio di vendere come niente fosse) nella foto qui sotto.
Quanto all'analisi grafica per identificare il profumo originale:
L'analisi grafica corretta è questa (in pratica i Captain con la Vela sono i riformulati):
A): L'ORIGINALE (la prima versione): immenso primigenio successo internazionale per la V1:
1974-75/1982 ORO PURO
RATING: 5/5!
B): riformulazione e depressione per la V2:
1982-1990 DECLINO e PORCHERIA:
RATING: 1/5
C): Trauma commerciale e pausa.
Anni '90 fino ad oggi.
LA MONNEZZA:
RATING: ZERO