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giovedì 3 ottobre 2013

E tu chi c**** sei?


Quando esce un nuovo profumo, ormai è tempo di anteporre diffidenza ad entusiasmo. Avviliti. Accoltellati alle spalle anche dalla brut(t)alità degli ultimi due o tre Amouage ("Fate" compreso)...



Avevamo un mare di ottimi profumi a cui avevamo associato ricordi, ed i quali erano divenuti un mezzo per comunicarsi rapidamente. Se dicevi Antaeus (Chanel), M7 (YSL), Nino Cerruti (Pour Homme, il primo), etc, l'interlocutore sorrideva, la signora per il marito, il playboy per se stesso, il t***** perché glielo avevano regalato tra altri unguentarii di profumeria...
I nomi ad un certo punto hanno cominciato a svuotarsi...
Oggi ad esempio Antaeus non c'è più, il suo flacone è là, ma è svuotato della primigenia qualità e riempito di eccipienti, alcool e disperdenti quei 4 aromachemicals che lavorano per tutti gli ingredienti espulsi dalle formule originali! Non è più lui, dopo il castoreum se ne sono andati i migliori... 
Forse poteva andare peggio? Poteva sparire il profumo, senza lasciare riformulazioni al suo posto.
Poteva cedere spazio sullo scaffale al solito clone del clone del clone di una *****.
Non sono forse tutti uguali ormai i profumi là fuori?
Nicchia, grande distribuzione (che spesso è piccola distribuzione, stante ormai la pervasività di certa "nicchia"), supermercati, e invertendo l'ordine degli addenti la proprietà non cambia: ormai si fanno i profumi col tasto destro: copia e incolla.


Poi col Photoshop cambi colori e scatola, aggiusti il prezzo: se è nicchia 150, se non è nicchia 75, la minestra è la stessa: i componenti sono sempre forniti dal CARTELLO chimico di cui abbiamo più volte parlato. 
Chi li assembla di solito è un p**** francofono con la erre moscia... Non per via di scuole, ma per via del fatto che laboratori e magazzini sono in Europa tra la Svizzera e la Francia (il cervello è in Svizzera di solito, il corpo è in Francia).


Alberto Morillas in "Ma Porc@"...
Trallallà!
Ed ecco il nuovo profumo! Enfasi e pubblicità, bla bla bla, e bla bla bla...



Prendiamo il caso di Invictus di Rabanne: il profumo non esiste, il flacone è un giocattolo cinese per bambini necrofili (sembra una piccola urna cineraria)...


Ma il nome è pomposo, la pubblicità è aggressiva e vigorosa, muscolare, gladiatori sporchi sul fondotinta steso con l'aerografo, musiche da Colossal, e poi? Un deodorantino ambrocenidico azzurrino che sembra la colonia dei Puffi...

Non Bla, ma Bleah! Oh Noooo...
Where is the gun? 


Ormai non c'è più entusiasmo: c'è ansia,  se ne salva uno ogni 10. Ed è molto valido (o buono) un nuovo profumo ogni 100, quando va bene.


Dovremmo evitare di prendercela, e fare spallucce... 
Ma se c'è partecipazione, è più facile a dirsi che a farsi...
Non avete idea di quante volte noi ci si senta per sfoghi di improperie al tal profumo o al tal marchio di profumi, che praticamente non diventano MAI post (per quel minimo di rispetto che si deve anche ai più rognosi tra i cani):



Noi non ci riteniamo ANCHE dei profumieri, ma diventiamo PROFUMIERI quando siamo attorno a un ****** con i nostri acquisti e cam******, costati tempo e al solito migliaia e migliaia di euro (per forza ci mettiamo i vestiti e le scarpe dell'anno scorso, ** ****** il pane dell'anima, c'è tutto).
Se smettes**** di com**** profumi domattina, ******** chiuderebbe entro 6 mesi [...], ***** ***** spalle più larghe dovreb**** semplic****** rinun***** alla vacanze estive.



Ebbene quando davanti a un profumo da 150 euro o a un mona di orio scritto come è scritto da 375 euro (sconto 20 "perché non se ne vendono", dice il dettagliante) ci accorgiamo di poterlo fare uguale o migliore in 15 minuti utilizzando uno dei nostri 3 mini laboratori... WELL: la depressione ci assale.
E' vero che, tutto quello non riusciamo a riprodurre ci affascina. Ma ormai siamo abili come Ellena (modesto l'uomo) senza dubbio e senza scuole o corsi, salvo la NOSTRA ("SCHOLA").
A volte un profumo ti stupisce perché ignori l'esistenza di un ingrediente; non per la maestria nel dosaggio dei componenti o nel ricercato equilibrio dato dallo stabilirsi di nuovi equilibri chimici tra le molecole assemblate.
Non è sempre divertente il trucchetto della nota misteriosa chimica, vero doping di tutta la nicchia e dei marchi più esclusivi come Dior, Chanel. Ragione propulsiva (o almeno tale nelle intenzioni) di alcuni prodotti di punta dei marchi controllati dal Gruppo L'Oreal.
Quando il paradisamide non è più un captive, Black Orchid lo puoi svuotare nel gabinetto, non ha più niente di bello, ti puzza di inganno. Vale anche per alcuni Diptyque. Vale per un mare di altri profumi. Vale per un mare di altri materiali, recente il caso del cassis givaudaniano.
Ma c'è di peggio eccome, un OCEANO di profumi costruiti da im******* o furb******** che mescolano tutto a caso e poi? Incrociano le dita.
Tra nicchia e mainstream però i confini, quanto a cialtronaggine, appaiono ormai infranti, sia quanto a tecnica costruttiva che quanto a progettazione.
Sono esclusi da queste osservazioni i piccoli marchietti nicchiosi domestici, dove regna lo squilibrio menopausale o la persuasione che i propri insuccessi si tramuteranno per magia in trionfo, nella pia illusione che ciò accada prima della fine dei tempi...
Ma state sempre attenti a guardare storta la scema (o lo scemo) del villaggio, più il (o la) sedicente naso è s****** e meno accetta le critiche...
(Trattenetevi dal dire che avete vomitato testando i loro "profumi", take the easy way of no thanks)!



In cuor nostro abbiamo sempre la speranza di reagire con rapimento e sorriso alla prova di nuovi profumi, ma siamo ormai più sul chi va là, che sul festoso andante.
E quindi? Quando un nuovo profumo bussa alla porta noi... non chiediamo la parola d'ordine, ma fissiamo il videocitofono e pronunciamo al microfono la fatidica frase: "E tu chi c**** sei"?
La risposta verbale è balbettante mentre quella gestuale è seccata, chi vende profumi vuole solo che tu li compri. Così senza tante presentazioni! Chi vende profumi usa la tecnica dell'assalto, se reagisci con domande spiazzanti, o se opponi la minima resistenza, chi vende s'incazza: perché il pollo che non si fa catturare ritarda la cena!


Correggi tu perché io sono stufo.

No, no, lasciamo tutto com'è dài, abbiamo scritto un buon pezzo, va bene: niente correzioni lo pubblichiamo com'è: è molto parlato, truzzo garba parecchio...


POST SCRIPTUM DIAPHANUM:


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FATE! Il nuovo Amouage al "curry"! Clicca qui per leggere la review:

domenica 30 dicembre 2012

Oudh Al Khaloud Amouage for women and men.

NOTA IMPORTANTE: la presente recensione si riferisce al prodotto non più esistente. Distribuito fino al 2012 circa e poi ritirato e probabilmente smaltito come rifiuto in quanto fuori norma e fonte di certo imbarazzo se accostato alle riformulazioni, che sono oggi in commercio e che hanno stravolto il panorama di questo marchio, oggi più che mai insincero, deprimente e biasimevole, meritevole solo di rating modesti o prossimi allo zero. La strampalata progettazione e produzione (in evidentissima economia), nonché le scelte della distribuzione di Amouage, hanno reso i nuovi prodotti del marchio totalmente indesiderabili.

E' un oud meraviglioso, è pregnante e animalico, minimamente grasso e impercettibilmente fumoso.
Sono varietà differenti di pregiati oud alcuni invecchiati come vini pregiati per decenni in luoghi chiusi e protetti, poi macerati in acqua e distillati in corrente di vapore.
Ricorda il vero castoreum con un taglio sottile di vero zibetto, l'hyrax e il guajaco.
Ma è solo un tratteggio impreciso, è una esperienza difficile da tradurre a parole.
E' profondo ed ipnotico, come un treno veloce: invade ed attraversa la mente, ma non lascia nel naso dopo tanta potenza niente di niente, non rimane attaccato alle mucose come i DDT chimici dei tanti profumi convenzionali di nicchia o non nicchia.
E' una galassia naturale che attraversa le nari e finisce giù nella più piccola delle cellule del nostro corpo senza ferire, coccolando l'organismo come una tigre mansueta e materna.
E' un gran videogame! 





OK costa molto, 1450 euro il 12 ml (una disdetta perché in Oman viene venduto a soli 990 $)...
Ma il prezzo ci sta: l'olio essenziale di Oud quando è buono è "droga", quando è buonissimo è paradiso in terra: non è facile trovare storici legni museali dai quali ricavare essenze così pregnanti, ci si muove nell'ambito di varietà di agarwood estinte. 
L'onestà di Amouage è superiore a quella che ebbe la proprietà di YSL nel 2008, quando, terminato lo stock di agarwood per il fantastico M7, decisero di rimpiazzarlo esclusivamente con un blend chimico.
Amouage non produrrà V2 dei suoi Attar più rari.
Infatti Oudh Al Khaloud è interrotto, e non sono attese seconde o terze versioni.

5/5

sabato 22 dicembre 2012

Come cambiano le rose.


Il tempo 
Non mi vedi, non mi senti,
non mi tocchi, non mi prendi.
Corro, corro, lesto lesto,
ora lieto ed ora mesto.
Corro corro e mai mi stanco
ed ai nonni il capo imbianco.

Il pendolo

Tic tac, tic tac, fa il pendolo
che posa mai non ha;
bambini miei spicciatevi,
il tempo se ne va!

                                                                                               ( Lina Schwarz)






Il profumo delle rose cambia nel corso del tempo, 
assecondando l'ora del giorno. 

Alle prime ore del mattino gli agenti olfattivi nelle piante sono i più forti, gli olii più potenti, e così, vengono raccolte le rose per l'estrazione della preziosa essenza (e.o. in corrente di vapore). 
Il profumo della  rosa tende a essere più potente con le prime fioriture dopo la pausa invernale. Esso cambia a seconda che la rosa sia negli esterni o negli interni di casa. 
E proprio il taglio può modificare i rilasci chimici dei materiali olfattivi (stimati in oltre 300) che ne compongono l'aroma, quindi una rosa non molto profumata all'aperto può essere molto profumata una volta recisa e trasferita in un vaso. 


Tic tac, tic tac...


martedì 31 luglio 2012

Tawaf, l'unione fa la noia.



Tawaf è il rito deambulatorio attorno alla Kaaba, invece il profumin Tawaf di Salame-Attar è il rito avvitatorio di poche note che non decollano mai.

Se il motto è l'unione fa la forza, qui l'unione fa la noia.
Gelsomino sporchetto, indolico, può essere sambac. C'è forse della rosa grassa, che serve probabilmente ad arrotondare. In apertura c'è una notarella citrica, può essere...

Pesantissimo l'opoponax molto animalico che quasi divora tutto.
Di certo la mirra se c'è è nascosta bene dall'opoponax.
Il gelsomino è più benzyl acetato del normale il che spiegherebbe l'eventuale nota narciso.
E' molto facile. Secondo alcuni di noi è una idea come dire... ingenua.
Se poi 50 ml te lo vendono a 125 euro, beh non si capisce perchè dovresti comprarlo...





Prenditi due assolute discrete e fattelo in casa.
5 ml di sambac costano 25-30 euro.
10 ml di opoponax costano circa 15 euro.
5 ml di assoluta di rosa centifolia 25-30 euro.
Mischiando tutto ana parti puoi andare diluendo tra il 5 e l'8%.
Ne fai 200 ml con meno di 70 euro, l'opoponax 10 ml lo avanzi.
Vuoi migliorarlo, mettici dello zibetto naturale, una diluizione molto leggera, tipo quelle che sa fare Dubrana, ma si trovano ormai anche altrove più concentrate e a prezzi inferiori a parità di quantità.
Ma poi che profumo hai? 
Un profumo semplicissimo, purtroppo difficile da indossare. 
Se Dubrana vuole sa fare dei buoni profumi, poi che siano poco concentrati/diluiti e troppo costosi è un discorso lungo che esula dalla presente recensione, ma questo Tawaf è uno dei suoi profumi certamente meno riusciti.

Voto: 2/5 (le assolute separatamente avrebbero meritato voti un poco più alti).