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martedì 25 dicembre 2012

Come vanno i prezzi dei materiali per la profumeria?

Une huile de bonne qualité Oudh doit être d'au moins 30 ans et au-dessus et une couleur brun foncé. 




Il prezzo degli olii essenziali è sui mercati mondiali ancora in calo e praticamente ai minimi termini, sembra sia stato toccato il fondo: molti agricoltori minacciano di passare ad altre colture più redditizie come riso, orzo, etc.
La crisi europea e americana ed in senso più ampio globale, non lascia prevedere uscite rapide dal presente impantanamento, l'invadenza degli strumenti in mano al Cartrello dei soli e soliti 4 tentacolari produttori di aromachemicals al mondo, infligge il colpo finale a molte produzioni accusate a volte in modo esagerato di costituire minaccia per la salute umana.
I rivenditori però ci speculano, ricaricando troppo olii essenziali e assolute, co2 o estratti analoghi ed infine al dettaglio vengono inflitte ai consumatori batoste da KO. Truffe con prezzi esagerati o con prodotti adulterati a più livelli al punto che spesso nel costosissimo olio di rosa ci si trova citronellale, geraniolo e aromachemicals e persino jojoba fino al 90% del prodotto (che viene venduto al solito come tutto naturale, bla, bla, bla).
Per restare in tema, l'olio di citronella è quasi tutto cinese e la produzione supera le necessità dei mercati, il suo prezzo è insignificante per non dire nullo. Molti produttori hanno abbandonato le colture negli ultimi due anni o le hanno soppiantate con altre di tipo alimentare.
E che dire degli olii di agarwood, abbordabili nel prezzo, che però sono in verità aromi su guajaco e legno di cedro?
L'unico olio essenziale che resiste sui mercati è il cannella, la cui domanda nei paesi bric è aumentata, ma si parla di cifre molto modeste, anche se ragguardevoli rispetto al calo o crollo generale della domanda.
Le resine terpeniche vanno malissimo, nemmeno il settore vernici assorbe trementine varie, vengono ormai dirottati al settore dei combustibili.
Come vanno gli aromachemicals? Bene, la produzione è in crescita, i prezzi sono stabili ma in alcuni casi si registrano impennate.
Ci ha colpiti un fatto: il dietilftalato (DEP), messo quasi al bando in prodotti per l'infanzia rimane richiestissimo, il suo prezzo rimane stabile o aumenta, lieve calo in europa ma balzo in avanti nel resto del mondo.
Bandiera bianca per vanillina ed etilvanillina invece, i cinesi ne producono troppa e il prezzo cala.
Rimanendo ai confini del nostro paese? Situazione assurda, prezzi vertiginosi, frequentissime adulterazioni, certificazioni volutamente illeggibili e altre amenità.
All'estero si incontrano situazioni analoghe ma anche esempi di attenzione al consumatore e di spiccata onestà, occorre sapere quello che si compra, e non fidarsi di parole o slogan roboanti come cazzate.

mercoledì 5 dicembre 2012

Appunti sulle oscillazioni valutarie.

-comprare kopi luwak indonesiano 
-aromachem. alla Vigon:




-casse di Dr. Pepper




-profumi del c***o Bond N°9 da usare come fermaporte...

è sempre più conveniente.

Esportare i profumetti made in Italy della Maria Scassalcazzaja (che già non se li filava nessuno prima) diventa sempre più una mission impossible.
Finger crossed...


Jicky!

martedì 31 luglio 2012

Come siamo messi con gli olii essenziali?


Nel 2011 abbiamo assistito a un progressivo spostamento verso materie prime sintetiche, un pò per i costi più contenuti rispetto agli olii essenziali, e un poco per evitare i sempre nuovi divieti IFRA pilotati dalle 4 grandi aziende di aromachemicals, insomma dalla mafia dei profumi.
Mai dati sono stati più espliciti di quelli su cui stiamo studiando:
piccola premessa: i paesi emergenti acquistano più materiali "naturali" di quelli occidentali, vogliono togliersi lo sfizio di provare il palissandro prima di capottarsi sul linalool.
OK:
Le importazioni complessive planetarie 2011 si sono attestate su 17 milioni di US$, calo su base annua del 2%.
Ma nel particolare si osserva che il più grande produttore di profumi al Mondo, la Francia, ha acquistato olii essenziali per 2,6 milioni di US$, coprendo una fetta pari al 15,5% dei consumi mondiali.
Il dato è però in FORTE contrazione, CALO dell'11% rispetto al 2010!
La Francia produce quasi la metà dei profumi acquistati nel 2011!
E nel 2011 ha venduto rispetto al 2010 il 25% di profumi in più.
Mentre l'acquisto di olii essenziali calava dell'11%...




Più profumi, meno materiale naturale.
Stimiamo l'aumento dell'impiego di materiali odorosi sintetici nell'ordine del  +30/40% nelle riformulazioni e nei lanci di profumi degli ultimi due anni.
E adesso andate pure a leggere altri stracazzo di blog, se ne avete il coraggio.

PS
Commenteremo nei prossimi giorni l'esito del sondaggio bimestrale, intanto grazie dei voti e dei messaggi a sostegno dell'unico Blog di Profumeria in Italia LIBERO, e almeno sino ad ora, senza nessun intrallazzo, secondo fine o mignotteria (corsi del cazzo inutili tenuti da c**lio**, regalini di fialette puzzolenti/profumanti dopo sorteggi demenziali, complimenti tra asini e altre cagate simili).

THIS IS JiCkY!
STAY TUNED ;)