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mercoledì 13 giugno 2018

Questa è una email di risposta a Giulia, che dice "I vostri profumi sono immensi, misteriosi, superano le produzioni migliori, siete come la Maison Goyard, VERO LUSSO. Altro che Louis Vuitton"...


Sono passati parecchi anni da quando gli adetti ai lavori dicevano "Jicky 2.0 è la Primula Rossa della Profumeria". Chi sono questi ragazzi? Ma che vi frega... Non importa. Anzi ormai è importante non saperlo. Importano le cose che questi ragazzi dicono, e soprattutto come le dicono. Importa quello che creano... Creare diventa in Profumeria un vocabolo pieno, solo e soltanto ad una condizione: l'aver scelto di mettersi in gioco a maggior Gloria di Dio, vincendo con Lui. Per Lui. Questo è JICKIEL. Noi poniamo la vita sull'altare. Ci facciamo scortare dagli angeli. Cosa c'entriamo con questo mondo brutto, noioso e pidocchioso? Il resto è profumeria che ha perduto la maiuscola da decenni, tricche tracche un deodorante Malizia indistinguibile sugli Champs Elysees da tutto quello che oggi colà si produce e (a fatica) si s-vende. Ebbene sì. Produciamo a detta della nostra clientela internazionale i profumi più lussuosi ed esclusivi al mondo. Le nostre creazioni staccano dalle cose trite e ritrite del mercato nicchia/non nicchia/accipicchia, sono fuori dal mercato. Abbiamo litigiato con chi voleva inserirci negli orrendi siti onnicomprensivi di profumeria, guai a voi! Abbiamo intimato. Noi non abbiamo negozi online, rivenditori, noi non facciamo profumi in serie, non facciamo profumi. Noi lavoriamo di cesello e il lavoro si definisce a maiuscole o si deve rifare. Noi creiamo gioielli olfattivi. Gli altri vendono vetracci colorati pieni di nulla. Non abbiamo niente a che dividere con gli altri, noi usiamo materie prime che gli altri si sognano, noi prepariamo ogni cosa su misura. E poi, sia detto: v'è forte il desiderio che siano queste mani e non altre a creare il profumo che si indosserà. Perché abbiamo un QI medio misurato scientificamente di 140 punti scala Wais? Boh, ma guardate che è vero, la maggior parte dei profumi fa schifo perché riflette il QI di chi lo crea. Poi siamo fantasiosi eccentrici creativi, ci dicono che sono belli persino i nostri errori, quanto? Le stampe su A4 sono anni che ce le chiedono. Per fare quadretti. Ora abbiamo anche le tele. Abbiamo schivato un mare di interviste, blog del cazzo, siti mezzi seri, ma anche giornali, una radio e una tv. OK, sapere quali? Uno noto tra i tanti? Gruppo L'Espresso, va bene? Di più non si può dire, privacy. Ringraziato tutti, ma interviste negate. Non siamo snob, siamo logici. Non vogliamo pubblicità, non ce ne serve (casomai ci supplicano per farne a chi è meno noto di noi, ma offrono poco o puzzano) non vogliamo foto, non vogliamo niente! Abbiamo troppo! Per prepararvi un flacone fatto bene servono anche 8 ore dopo mesi e mesi di lavoro. Dobbiamo e vogliamo aumentare ancora un poco la già altissima qualità, cioè arrivare ad avere anche l'alcool dei santi, anche la variante eccellentissima della tal molecola e della talatra, anche l'assoluta delle pochissime rose che ancora si coltivano a Grasse (con campionatura regolare annuale)! Anche l'apporto tecnologico alla profumeria che verrà (e solo per voi è già qui)...

Siamo, si sa, si è capito, lo sanno anche i muli, emotivi, timidi (sì, timidi) e malandati [lavorate voi 16 (sedici) ore al giorno per 12 (dodici) mesi... lo sanno tutti che a Natale siamo in laboratorio]... E che abbiamo (avuto?) problemi di salute, anche molto seri, da superlavoro e stress.

Questa è una email di risposta a Giulia, che dice "I vostri profumi sono immensi, misteriosi, superano le produzioni migliori, siete come la Maison Goyard, VERO LUSSO. Altro che Louis Vuitton"...

Risposta? Maison Goyard abbiamo dovuto cercare con Google per capire cosa fosse... E informaci per qualche settimana. E' un brand di pelletteria vip, nato un paio di secoli fa (per davvero) un anno prima di Louis Vuitton, molto èlitario, uno status symbol per le persone più ricche del mondo. E' vero ha punti in comune col nostro modo di intendere il lusso, ma ha un difetto che noi non abbiamo, fa più o meno quello che fa Louis Vuitton. Non è altrettanto "POP" per non dire "volgare" [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»], è più "esclusivo", vero... Ma qualitativamente siamo lì.
Mentre noi facciamo cose preziose che non hanno rivali. E' come se un coccodrillo estinto lo avessimo solo noi, abbinato a fibbie d'oro e chiusura tempestata di zaffiri, smeraldi e diamanti. E se ogni borsa fosse forgiata, cucita, lucidata per quella persona nel momento in cui la desidera, non prima e alè nello scatolone, ad aspettare il cucco... o il saldo. Noi non abbiamo saldi. Non avanza niente!

Noi non facciamo bauli di cartone. Sacchi. Borsoni. Non copriamo la puzza della gente con il "muschio" (o l'ambra) del detersivo. Portiamo all'olfatto le più grandi sfide estetiche ed intellettuali, i momenti esperienziali più esaltanti ed esclusivi, irripetibili. Non riusciamo a seguirvi tutti, e siamo "al costo" (preparatevi a qualche aumento prossimo, perché stiamo pervicacemente riassortendo l'intera linea del meglio, riformulando la collezione di parecchie tacche più in alto e non diremo di più perché ci siamo intesi). E stiamo spendendo decine di migliaia di euro solo in laboratorio e tutto lì, rinunciando a vivere normalmente per arrivare al traguardo. Vogliamo che i profumi Jickiel siano desiderati fervidamente per la loro intrinseca ed insuperabile bellezza. Che non uno su due, ma tutti, ci scriviate per dirci che lo scaffale di vetreria di nicchia e vintage scompare, davanti ad un nostro piccolo flacone, o ad una fiala di Ame de Parfum. Il giorno in cui tutti voi ci supplicherete per avere una nostra creazione, saremo arrivati alla massima qualità desiderabile. Ci siamo vicinissimi eh? Si è colto il sorrisetto compiaciuto dello scrivente? Sì, siamo già supplicati da molti di voi, quanto belli siete, stelle radiose, che Dio vi benedica... quindi, manca poco allo stadio di eccellenza universale.
Perché si coltivano fiori, perché si donano o si comprano fiori? In una goccia di Sol (Iris Veneziana), quanti fiori ci sono e per quante ore dall'applicazione ne continuano a sbocciare? Che paesaggio si apre alla mente? Quanto esteso e luminoso? Il fiore sta alla miscela odorosa che chiamiamo profumo come la ruota sta all'automobile. Per le Ferrari e Lamborghini... prego, da questa parte. La qualità delle nostre auto si riconosce dall'esecuzione impeccabile, dall'assemblaggio perfettissimo, dall'entusiasmo dei nostri clienti, dalle occhiaie dei nostri tecnici e meccanici. 16 ore al giorno!

Controllare e correggere, ho sonno. Baciamo le mani, Mon Chéri. 

Grazie.




NOUVEAU: l'Ô J20 (JIVAN). Eau admirable. Triple Supérieure. JICKIEL®. Haute Parfumerie à Venise.



NOUVEAU: Le Parfum "CHÂTEAU SALAMANDRE", JICKIEL®. Haute Parfumerie à Venise. PRESENTAZIONE UFFICIALE.








martedì 16 luglio 2013

Aumento del 10% dei problemi dermatologici (prevalentemente di tipo allergico). Detergenti, cosmetici e profumi vengono riformulati inutilmente, o forse no...






Tutto viene vietato in nome di tanta chimica. Ma alla fine l'esito non è dei migliori se tolto un eccipiente si scopre un nuovo eccipiente allergizzante come il primo.

O tolto un agente di fragranza si scopre nel replacer una nuova fonte di guai.
Ad esempio nel corso del 93° Congresso della British Association of Dermatologists (9-11, Liverpool. 93rd ANNUAL MEETING OF THE BRITISH ASSOCIATION OF DERMATOLOGISTS), pochi giorni fa svoltosi a Liverpool, si sono evidenziate allergie a conservanti utilizzati in cosmetica, profumeria e detergenza (focus su methylisothiazolinone e methylchloroisothiazolinone). 


Eruzioni cutanee, dermatiti, prurito, etc.
Osservazioni confermate dal Leeds Centre for Dermatology e dall'ospedale Saint Thomas Hospital di Londra.
La domanda è: a chi giova sostituire e bandire i materiali in nome di nuovi materiali questa volta esclusivi sulla cui sicurezza (specialmente a lungo termine in quanto "nuovi") si sa poco o nulla?
Tutto giova a chi produce i materiali.

martedì 25 dicembre 2012

Come vanno i prezzi dei materiali per la profumeria?

Une huile de bonne qualité Oudh doit être d'au moins 30 ans et au-dessus et une couleur brun foncé. 




Il prezzo degli olii essenziali è sui mercati mondiali ancora in calo e praticamente ai minimi termini, sembra sia stato toccato il fondo: molti agricoltori minacciano di passare ad altre colture più redditizie come riso, orzo, etc.
La crisi europea e americana ed in senso più ampio globale, non lascia prevedere uscite rapide dal presente impantanamento, l'invadenza degli strumenti in mano al Cartrello dei soli e soliti 4 tentacolari produttori di aromachemicals al mondo, infligge il colpo finale a molte produzioni accusate a volte in modo esagerato di costituire minaccia per la salute umana.
I rivenditori però ci speculano, ricaricando troppo olii essenziali e assolute, co2 o estratti analoghi ed infine al dettaglio vengono inflitte ai consumatori batoste da KO. Truffe con prezzi esagerati o con prodotti adulterati a più livelli al punto che spesso nel costosissimo olio di rosa ci si trova citronellale, geraniolo e aromachemicals e persino jojoba fino al 90% del prodotto (che viene venduto al solito come tutto naturale, bla, bla, bla).
Per restare in tema, l'olio di citronella è quasi tutto cinese e la produzione supera le necessità dei mercati, il suo prezzo è insignificante per non dire nullo. Molti produttori hanno abbandonato le colture negli ultimi due anni o le hanno soppiantate con altre di tipo alimentare.
E che dire degli olii di agarwood, abbordabili nel prezzo, che però sono in verità aromi su guajaco e legno di cedro?
L'unico olio essenziale che resiste sui mercati è il cannella, la cui domanda nei paesi bric è aumentata, ma si parla di cifre molto modeste, anche se ragguardevoli rispetto al calo o crollo generale della domanda.
Le resine terpeniche vanno malissimo, nemmeno il settore vernici assorbe trementine varie, vengono ormai dirottati al settore dei combustibili.
Come vanno gli aromachemicals? Bene, la produzione è in crescita, i prezzi sono stabili ma in alcuni casi si registrano impennate.
Ci ha colpiti un fatto: il dietilftalato (DEP), messo quasi al bando in prodotti per l'infanzia rimane richiestissimo, il suo prezzo rimane stabile o aumenta, lieve calo in europa ma balzo in avanti nel resto del mondo.
Bandiera bianca per vanillina ed etilvanillina invece, i cinesi ne producono troppa e il prezzo cala.
Rimanendo ai confini del nostro paese? Situazione assurda, prezzi vertiginosi, frequentissime adulterazioni, certificazioni volutamente illeggibili e altre amenità.
All'estero si incontrano situazioni analoghe ma anche esempi di attenzione al consumatore e di spiccata onestà, occorre sapere quello che si compra, e non fidarsi di parole o slogan roboanti come cazzate.