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martedì 3 luglio 2012

Is Mona di Orio KITSCH? Non direte al RE che è NUDO, se ne siete i loschi tirapiedi!


Il lunghissimo naso adunco della MONA di ORIO, è/ERA sbagliato.
Ma che profumi sono? E' stile imitare? E' stile fregiarsi di ammaestramenti (Edmond Roudnitska) che non hanno prodotto innovazione ma ripetizione?
Non abbiamo mai trovato uno solo, uno soltanto, dei suoi flaconi ********** sigillati come ****** beveraggi alcolici (senza l'estro IMITATO dello Champagne di YSL), che ci conscolasse dei soldi spesi.



Il marketing è sbagliato e **********.
Dal centro italia al nordest del paese dire Mona di Orio induce all'ilarità, suona come una imprecazione e come la parola volgarmente utilizzata per indicare i genitali femminili!
Provate a dire a un emiliano o a un veneto o a un friulano che... LA MONA E' MORTA!
Strabuzzerà gli occhi!
Forse abbrevviarlo in Di Orio sarebbe stato più saggio, ma i blogger leccaculo che le stavano appresso non osavano spiegare al Re (che pagava le cene) che ERA NUDO!
E che dire di questi tappi metallari da bottiglia champagne?
Non sono CHIC, sono KITSCH! Paccottiglia, sono orribili.
I più brutti tappi mai visti al mondo, persino più brutti di quelli di Tauer!
E poi in vita doveva rimarcare il prezzo, il costo, di questa o quella materia prima, per giustificare i suoi prezzi pazzi! Ma Signora ******! E' fine quest'essere così venali?
La Mona è morta, rimpiangeremo i suoi Vetiver al galaxolide che sapevano di vetiver come un Vetiver Guerlain, ma costavano più del doppio...
Non abbiamo nessun motivo per consigliare un suo profumo.
Semplicemente non ci piace niente di quello che abbiamo acquistato e provato di questo marchio sul quale i giudizi di merito rimangono severissimi.

venerdì 22 giugno 2012

Dentro la metà della profumeria DI NICCHIA, c'è paccottiglia che nemmeno i discount riuscivano a vendere...


Pino Silvestre non va più? Chiama Boadi, lo pasticcia con muschio bianco e te lo mette nelle boccettone di Asterix! Se prima non spendevi 5 euro, adesso 350 li spenderai volentieri! Pirla!
Entrare in una profumeria di nicchia significa incontrare dorature, lussureggianti espositori,
e di solito il commesso gay che brilla come un diamante "g" color sotto i riflettori dei suoi dentini allineati.
Zerbino intrecciato a mano con fili oro zecchino. Musica soave e gentilezza paradisiaca. L'incula** è pronta!
Se ti spruzzo al polso un profumo di *****, ma ti racconto la storia dell'orso, o che magari c'è proprio dell'estratto di orso nel profumo, e ti sussurro 400 euro o più per il flacone che ti esibisco, come può il tuo inconscio ribellarsi?
Abbiamo girovagato tanto e Blade Runner di cose ne aveva viste di sicuro meno di noi, ma nelle profumerie VIP di tutto il mondo, ora ne abbiamo le prove, si vende tanto fumo e poco arrosto.
Si vendono ancora più illusioni che nella profumeria dei centri commerciali.
Ci sono eccezioni. 
Ad es. Kilian è uscito da poco con una sua linea, ci mette sopra il suo nome, è un miliardario annoiato, state sicuri che almeno la prima tiratura dei suoi profumi sarà impeccabilmente di qualità. ** * ** ** ********.
Creed invece, ormai sa che voi gli credete, anche se è un marchio ********, le generazioni di profumieri che si tramanderebbero come i vampiri per via genetica...
Roba **********. Metti il caso che un Creed si sposa con la Maria Onta, una donna senza gusto e con l'olfatto di un muro imbiancato. Se il figlio prende dalla madre?
Creed quello che mette i necrologi sulle etichette:
Pacchiano...
Ambra grigia! Creed dice "la usiamo", ma non dice dove, quanta, etc. 
L'amico profumiere, venditore, di nicchia, mi confessa: "è ambroxan"...
Anzi aggiunge tutti quando scrivono ambra grigia intendono "ambroxan"...
Volto cupo, scuro come di chi ammette di essere cornuto o impotente.
Molti profumi di questi anni, mi ricordano capolavori del passato, sono imitazioni di profumi già noti. Certi sono imitazioni di profumi in vendita nei supermercati a pochi euro e che nessuno si piglia.
Molta profumeria di nicchia è il marketing,
pensiamo a Nasomatto, e al suo Black Afgano che sussurra droga e felicità e poi 
è una imitazione di un originale di Yves Saint-Laurent (M7).
Ma c'è Amouage, che vende QUALITA', e vende con trasparenza e chiarezza.
Lutens, che due volte su 3 se la cava con fantasia e valore.
Poco altro, c'è tanto cattivo gusto e c'è tanta poca creatività.
La lista del ridicolo potrebbe portare via mezz'ora.
Tappi con la calamita, e minchiate di bassa bigiotteria dovrebbero evitare prezzi degni dell'oro, dell'oro alle stelle di questi anni!
Tutto si può vendere, ma il consumatore sia informato, e il venditore ricordi che la frode al commercio è reato.
Se mi dici muschio di tonkino e poi è muschio di petrolio, sei un delinquente.
Cribbio!