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giovedì 1 agosto 2013

L'Instant di Pardon di Nasomatto.


Pardon (Ops, i did it again)?

Nel 2011 Gualtieri sapeva che L'Instant Extreme di Guerlain infiammava i basenoters dal 2010 perché ottimo e prossimo alla interruzione.
Così rieccolo a saltare sul carro liberato come aveva fatto con M7 di YSL, che pitturato di nero era diventato Black Afgano.
Pardon sembra inconsciamente ammettere questo nella formula delle scuse rivolte non si sa se alla propria ******** o al consumatore finale superficiale (il consumatore medio è trasversalmente ignorante e non è di norma tenuto a non esserlo).


Sul clima sandalo-cioccolato de l'Instant Ex di Guerlain, Nasomatto butta su il solito oud sintetico (stesso "fornitore" del finto oud di Montale).
Il pastrocchio non riuscito ricorda l'altro pastrocchio "duro" (anche se Pardon è come dire "in crisi" e alleggerito) e oudeggia di blend firmenich come Black Afgano.
Perché l'accordo di base non riesce a eguagliare L'Instant Extreme?
Perché al più pare ricordare l'altra pessima imitazione de l'Instant Ex ovvero Kokorico (sempre 2011 e insuccesso tale che è già interrotto da 6 mesi) di Gaultier?
Perché Guerlain, nel silenzio e piano piano, anche se sotto la cappa di LVMH, ha ancora dei laboratori di eccellenza, dei progettisti di valore e dei profumieri di talento anche se...
Anche se ormai lavora al risparmio.
C'è bisogno di dirlo? Chi ***** è Nasomatto davanti a Guerlain?
Per imitare un Nasomatto NOI ci mettiamo 10 minuti.
Per imitare un Guerlain NOI ci mettiamo anche un pomeriggio (e ci costa di più).
Tutti possono blaterare pro o contro un profumo: MA noi siamo gli unici blogger al mondo che i profumi li smontano e li rimontano!
E sapete il guaio? Che spesso rimontando un profumo ci scappa migliore di com'è originale!!!
Se manca il captive aspettiamo che lo rilascino ma anche no, ormai i captive sono fuffa dai produttori di aromachem. ai venditori di fuffa...
Con la poca fantasia che hanno ormai al Cartello quando esce qualcosa di buono pretendono dalla creazione di laboratorio molto più che gli spiccioli di una esclusiva...
Sarebbe divertente se fra 5 anni Gualtieri potesse confrontare i nostri lavori con i suoi...
Intanto andiamo a chiedere un preventivo per i tappi agli artigiani tirolesi!

Pardon: 1/5


sabato 22 dicembre 2012

Opus VI e Interlude Man, l'ambrocenidico SECONDO TEMPO.

Amouage sforna nel 2012 due profumi molto simili e molto strani, mai così chimici, mai così chimici per la casa dell'Oman nobile ed opulenta da sempre nelle retrovie della innovazione "ai derivati del petrolio".
Eppure questa volta ficcano le mani a fondo nei barili degli aromachemicals migliori e tremendi. E al loro solito ci van giù pesante.
Chi è rimasto neutrale o scettico davanti ai precedenti volumi della Library Collection, vada a sentirsi questo con fiducia: è meglio dei suoi predecessori ma lo ripetiamo qui: è un Amouage strano.





Interlude ha una traccia di Oud  ed è più fumoso per il resto sono identici, cisto molto bello ma tanta tanta tanta ambra sintetica come loro spiegano: ambranum e z11.
Questa roba nel fondo è tra fixateur 404 e ambrocenide, durata mostruosa e persistenza molesta drydown eterno ma non piacevole, su questo fatto stiamo lavorando da oltre un mese, nel frattempo ci giungono molte conferme circa le nostre recenti scoperte: Black Afgano nel drydown si separa da M7 e si allinea alla nota chimica e bruciante dell'ambrocenide di Interlude, è ovvio che l'ambrocenide duri così a lungo, che Black Afgano possa superare le 10 ore mentre fatichi a fare altrettanto il più originale, naturale e meglio costruito M7, è ovvio. In quanto nel 2002, epoca di formulazione dell'orginale di YSL, non giravano queste ricostruzioni bastarde della nota ambra grigia, ma varie altre ancora attualissime e ben più educate dell'ambrocenide, com'è il caso de l'ambroxan. E alla data della creazione di Black Afgano già non era più possibile pensare di comprare vero Agarwood oil per metterlo in profumi finiti sotto i 300 euro, infatti si risolsero tutti di utilizzare i blend ricostruiti Firmenich e Giavaudan. E non c'è niente come la roba chimica che duri.
Peccato che la crisi economica planetaria e la tendenza alla sottomissione alle leggi di mercato attuali, che vogliono tutto regolamentato in occidente da Ifra e Cartello, abbiano condotto anche Amouage verso la corruzione della loro qualità.
Cosa dicono i rivenditori?
Interlude va via bruciato, e non si allude alla sua nota fumo, si intende che la gente lo apprezza, sarà per il vetro blu? Sarà perchè dura così a lungo che puoi non lavarti per una settimana e non puzzare? O sarà che appena lo indossi lo ammiri davvero, e poi... e poi a casa ti accorgi che è lo stesso arbre magique che trovi nel drydown Black Afgano e nel Fan di Fendi?
Misteri ambrocenidici.
Stiamo lavorando sulle note di fondo del profumi citati in questo post, M7, Black Afgano, Opus VI, Interlude e Fan di Fendi, ne riparleremo a lavoro finito.
Anticipiamo solo questo: l'ambrocenide (et similia) per la profumeria sarà quasi certamente una disgrazia...

martedì 20 novembre 2012

Il colore di un profumo è già buona parte di un profumo.



La metà di un profumo si sente con gli occhi.
Non è una gag sinestetica, è la realtà. 




Non è colpa nostra se il colore e la forma hanno un tale impatto sul sistema percettivo olfattivo umano. La forma del flacone e il suo colore influenzano il nostro naso, perché noi sentiamo con gli occhi. Un flacone ed un liquido nero sono un chiaro knock out al cervello, e di immediato riflesso al nostro naso. Sommatoria di colori, il flacone di Coco Noir, il Black Afgano di Nasomatto, Fame di Lady Gaga, Bleu di Chanel et similia sono la materializzazione di truffaldini manifesti programmatici.
Vogliono fottervi prima che possiate odorarne il contenuto e durante e dopo.
Non esisterebbero senza i loro flaconi. La loro forza è il colore nero, che arricchisce il potenziale misero della fragranza, o contenuto odoroso.
La risonanza magnetica funzionale ha dimostrato la correlazione neurofisiologica tra percezione olfattiva ed esperienza visiva.
Occorre riflettere sul valore edonistico del colore dei profumi, dei contenitori e del vario imballaggio.
L'immaginazione ha un ruolo scientificamente dirompente su quello che crediamo di sentire con il nostro naso. La suggestione di un profumo alla cannabis proibita o delle pelle degli angeli, o dei genitali peccaminosi, è già eccitante nel passaparola, nella pubblicità e nel negozio, molto prima di raggiungere il tester del profumo per la prova vera e propria.
La PET,  tomografia ad emissione di positroni ha altresì dimostrato che il nostro cervello attiva l'area del profumo rosa, quando è coinvolto nel pensiero dell'odore rosa in assenza di stimolo olfattivo specifico.
La profumeria vende suggestioni e profumi. E' importante che vi rendiate conto di quanto stiamo affermando.
Il colore di un profumo è già una buona parte del profumo, e di quello che percepirete.
Da questo punto di vista i migliori critici di profumi dovrebbero essere ciechi.
E invece abbiamo la maggior parte dei critici di profumi e blogger non ciechi, ma *****.
Nessun Blog di profumi lo ha mai scritto in Italia e a quel che ne sappiamo nel mondo.
Tutti erano troppo intenti a sperticarsi in stupidaggini e in sottomesse recensioni idiote piene di aggettivi superlativi, e per ogni lavata di **** una esclamazione.
Per forza siamo i migliori, non abbiamo concorrenza!







Text by Jicky 2.0

Tutti I Diritti Riservati.


STUDI:
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 2011 Mar;36(3):301-9. Epub 2010 Dec 16.

Auditory-olfactory integration: congruent or pleasant sounds amplify odor pleasantness.

Source

Smell & Taste Clinic, Department of Otorhinolaryngology, University of Dresden Medical School, Fetscherstrasse 74, 01307 Dresden, Germany. hanseok94@gmail.com

Abstract

Even though we often perceive odors while hearing auditory stimuli, surprisingly little is known about auditory-olfactory integration. This study aimed to investigate the influence of auditory cues on ratings of odor intensity and/or pleasantness, with a focus on 2 factors: "congruency" (Experiment 1) and the "halo/horns effect" of auditory pleasantness (Experiment 2). First, in Experiment 1, participants were presented with congruent, incongruent, or neutral sounds before and during the presentation of odor. Participants rated the odors as being more pleasant while listening to a congruent sound than while listening to an incongruent sound. In Experiment 2, participants received pleasant or unpleasant sounds before and during the presentation of either a pleasant or unpleasant odor. The hedonic valence of the sounds transferred to the odors, irrespective of the hedonic tone of the odor itself. The more the participants liked the preceding sound, the more pleasant the subsequent odor became. In contrast, the ratings of odor intensity appeared to be little or not at all influenced by the congruency or hedonic valence of the auditory cue. In conclusion, the present study for the first time provides an empirical demonstration that auditory cues can modulate odor pleasantness.







PMID:
 
21163913
 
[PubMed - indexed for MEDLINE] 

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 2005 Feb 1;24(3):791-801. Epub 2004 Nov 21.

Functional neuroimaging of odor imagery.

Source

Montreal Neurological Institute, McGill University, Montreal, Québec, Canada. jelena.djordjevic@mail.mcgill.ca

Abstract

We used positron emission tomography (PET) to investigate brain regions associated with odor imagery. Changes in regional cerebral blood flow (CBF) during odor imagery were compared with changes during nonspecific expectation of olfactory stimuli and with those during odor perception. Sixty-seven healthy volunteers were screened for their odor imagery (with a paradigm developed in a previous study), and 12 of them, assessed to be "good odor imagers," participated in the neuroimaging part of the study. Imagination of odors was associated with increased activation in several olfactory regions in the brain: the left primary olfactory cortical (POC) region including piriform cortex, the left secondary olfactory cortex or posterior orbitofrontal cortex (OFC), and the rostral insula bilaterally. Furthermore, blood flow in two regions within the right orbitofrontal cortex correlated significantly with the behavioral measure of odor imagery during scanning. Overall, the findings indicated that neural networks engaged during odor perception and imagery overlap partially.
PMID:
 
15652314
 
[PubMed - indexed for MEDLINE]

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 2007 Dec;98(6):3254-62. Epub 2007 Oct 3.

Hedonic-specific activity in piriform cortex during odor imagery mimics that during odor perception.

Source

Laboratoire Neurosciences Sensorielles, Comportement, et Cognition, Université Claude Bernard Lyon, Lyon Cedex 07, France. bensafi@olfac.univ-lyon1.fr

Abstract

Although it is known that visual imagery is accompanied by activity in visual cortical areas, including primary visual cortex, whether olfactory imagery exists remains controversial. Here we asked whether cue-dependent olfactory imagery was similarly accompanied by activity in olfactory cortex, and in particular whether hedonic-specific patterns of activity evident in olfactory perception would also be present during olfactory imagery. We used functional magnetic resonance imaging to measure activity in subjects who alternated between smelling and imagining pleasant and unpleasant odors. Activity induced by imagining odors mimicked that induced by perceiving real odorants, not only in the particular brain regions activated, but also in its hedonic-specific pattern. For both real and imagined odors, unpleasant stimuli induced greater activity than pleasant stimuli in the left frontal portion of piriform cortex and left insula. These findings combine with findings from other modalities to suggest activation of primary sensory cortical structures during mental imagery of sensory events.
PMID:
 
17913994
 
[PubMed - indexed for MEDLINE] 

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 2005 Jun;93(6):3434-41. Epub 2005 Feb 2.

Color of scents: chromatic stimuli modulate odor responses in the human brain.

Source

Oxford Centre for Functional Magnetic Resonance Imaging of the Brain, University of Oxford, John Radcliffe Hospital, Oxford OX3 9DU, UK. robert@fmrib.ox.ac.uk

Abstract

Color has a profound effect on the perception of odors. For example, strawberry-flavored drinks smell more pleasant when colored red than green and descriptions of the "nose" of a wine are dramatically influenced by its color. Using functional magnetic resonance imaging, we demonstrate a neurophysiological correlate of these cross-modal visual influences on olfactory perception. Subjects were scanned while exposed either to odors or colors in isolation or to color-odor combinations that were rated on the basis of how well they were perceived to match. Activity in caudal regions of the orbitofrontal cortex and in the insular cortex increased progressively with the perceived congruency of the odor-color pairs. These findings demonstrate the neuronal correlates of olfactory response modulation by color cues in brain areas previously identified as encoding the hedonic value of smells.
PMID:
 
15689393
 
[PubMed - indexed for MEDLINE]


venerdì 22 giugno 2012

BLACK AFGANO (ATTO II): NUOVA PROVA.


Sono così contento di non averlo comprato, non mi crederete ma mi sto quasi commuovendo...
E' bello, ha una boccetta molto attraente, un tappo in legno verniciato meglio dei taueriani, una chiusura eccellente con plastica clip, insomma dài si presenta bene, poi è nero e uno dice chissà cosa c'è in tutto quel nero!?
Sì, un colorante.
La politica commerciale di Nasomatto, da oggi per tutti Nasofurbo, è di usare fumogeni intellettivi, lanciare storie favolose, parlare di droghe, di illecite materi prime, di tempi lunghi di gestazione, di legni costosissimi.
Anche io ho in tasca una fiale di Oud Cambogiano, andatelo a raccontare ai babbani di blogger da fiera che scrivono ca**a*e da mattina a sera per farvi comprare ogni pi**** di ****!
Dicevo tornando a bomba, Black Afgano? Ma questo è M7!
La prima formula, di M7. Quasi sono distinguibili nella evoluzione.
Grave appare il tipo di ambra scelto da Nasomatto, picchia di ambrocenide economico
Oso dire che M7 è MEGLIO costruito.

Black Afgano. Nasomatto. Alessandro Gualtieri. LA PIU' GRANDE DELUSIONE.


Avevamo nutrito moltissime aspettative circa questo profumo.
Avevamo studiato a distanza ogni aspetto di questo nero "inchiostro".
Avevamo imparato a stimare "sulla fiducia" Alessandro Gualtieri, il personaggio dietro (o solo davanti?) a Nasomatto.
Avevamo ritenuto plausibile il prezzo di 30 ml di succo, l'alto prezzo.
Fino alla prova. Doppia.
E' evidentemente una battaglia di marketing, il profumo pazzo ispirato alla felicità di una canna... nero e misterioso come... COME UN BLUFF!
Non sa di hashish di cannabis, casomai qualcuno se l'è fumata prima di arrivare al laboratorio.
Lì non c'erano idee, vedi uno là che non si sa chi sia... strafatto.
Uno che ha trovato M7*
 di Yves Saint-Lauent su una mensola e ha pensato di aprirlo con una pinza,
l'ha buttato in una pignatta e ci ha spento dentro mozziconi di sigarettine.
Filtrato.
Ecco il Black Afgano!
M7* con un poco di fumosità, un pizzico di incenso in più.
Sono note chimiche, Oud sintetico Firmenich, cashmeran, legno ambrato tipo cedramber, incenso e TANTE *****!
Siamo scandalizzati, chi diceva ha messo la ruta... MA DOVE?
Un rutto? E poi cosa c'entra la felicità con questo profumo?
Compri M7* lo paghi 5 volte meno (ti pigli un 100 ml vintage), lo godi di più e rischi di meno di macchiarti i polsini della camicia!
Voto:1/5
PS
Alludevamo alla prova "doppia": ebbene anche al naso di F., Black Afgano "trillava" M7oso (emmesettoso)!
*cfr. M7 YSL V1, Vintage.