La preparazione in chimica in profumeria oggi è utile come l'imbottitura in peluche dell'asse del water in estate.
Quand'anche fosse utile, di certo non sarebbe indispensabile.
Siamo pieni di tecnici, è questo il guaio. Ci si immagina che il tecnico incarni la precisione, l'esattezza. Ma il tecnico non è un computer e di ca***** ne farà, per tagliare corto, quante l'uomo della strada nel corso della propria vita.
L'utilità -nel far profumi- di competenze in materia chimica è ingannevole.
Oggi ci sono un mare di tecnici, e si vede. Esperti in chimica e biotecnologie hanno invaso i laboratori di produzione di nuove molecole e profumi finiti. E si vede.
Il senso estetico di questa gente imprigionata nella ripetizione di corsi idioti di calcolo e analisi stechiometriche è mediamente inferiore a quello di un quadrupede. Il tecnico in una azienda dovrebbe limitarsi ad essere ciò che è e ciò che sa: dovrebbe svolgere la sua funzione di strumento.
E invece ormai molti di questi partono per la tangente e si inventano "creativi", in realtà nei risultati si dimostrano dei minus habentes, dei deficienti.
Non facciamo nomi: molti dei nomi che non faremo si sono trovati a loro agio nella nicchia.
Dove i cretini abbondano e la profumeria è un aborto a getto continuo.
E' gente che ascolta la tecno perché fa tanto moderno (o giovane) e la classica perché fa colto (la classica compensa in genere il senso di inferiorità tipico nei laureati in scienza matematiche, chimiche o fisiche).
Ma se in una azienda di profumi metti al vertice un architetto sai già che la Avon ha un piccolo, inutile, nuovo... concorrente.
La tecnica svincolata dall'estetica è antrace in faccia!
Guardate quanta merda disfunzionale costruiscono gli architetti, dovrebbero abolire quei percorsi di studio vacui, pretenziosi e perniciosi.
ARTE, ci si riempiono la bocca...
Dovrebbe significare GENIO, BELLEZZA, e invece si concretizza in quella POR****** che riempie le profumerie...
La tecnica va contenuta nel recinto che le è proprio.
La profumeria si salva solo se cerca il Genio e le capacità interdisciplinari del Genio.
Quello che serve è qualcosa di capace ed eccentrico, di veramente nuovo. Per creare qualcosa di nuovo occorre essere non il frutto della standardizzante scolarizzazione pubblica o privata, ma qualcosa di OLTRE e superiore.
Volete creare qualcosa di veramente valido? Di "artistico"?
Scordatevi Grasse-LAND e altri parchi giochi simili, scordatevi ICISPICHE CISPOSICHE, il tecnico di laboratorio costa (o dovrebbe costare e giustamente) quanto la guardia giurata con la terza media.
Imparate ad sfruttare a fondo i 5 sensi (è cosa che ormai nessuno sa fare). Per chi ne ha 6, quei sei.
Noi crediamo che servano anche grandi abilità immaginifiche, e certo anche manuali. Una eccellente abilità nell'uso del colore (anche in tubetto). Conoscenze museali, storiche e persino trascendenti, più che preparazioni tecniche.
Nella profumeria hanno poi tutti la pretesa di fare "Arte", ma tra questi osserviamo solo tecnici ignoranti o ignoranti e stupidi.
Quando va bene c'è sulla cima un titolare su di giri, può essere un imbecille a caso oppure un architetto (ma sempre con moltissimi soldi in tasca, perché altrimenti non fa profumi ma scontrini alla cassa del supermercato) che blatera scemenze: un tombino intasato dalla pioggia che però si crede il mare.
Uno che si circonda di "nasi" e tecnici come sopra descritti...
Alla fine i profumi non si vendono (ma va?), e fanno oggettivamente pena come chi li ha creati.
Il marchio è costato un milioncino di euro, e chiuderlo o tirare a campare in attesa di chissà quali e quanti grulli è sempre averli buttati.
Ma quali corsi di profumeria (asini per asini)! Il tutto si riassume in una prassi molto semplice.
Compra colori a olio e pennelli in pelo di bue. Olio di trementina e tele. E prima di iniziare prega che il Signore abbia misericordia di te.
L'era informatica ha creato una distorsione percettiva senza precedenti.
Troppa fiducia nel computer e nella rete, ai quali si attribuiscono virtù che non hanno mai avuto.
Soldi ne hai?
Quando parli la gente ti ascolta rapita o si annoia a morte?
A volte i profumi migliori è meglio cercarli e comprarli per sé che pretendere di mettere su bottega e venderli agli altri.