...CONTENTI?

Visualizzazione post con etichetta olfattina. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta olfattina. Mostra tutti i post

domenica 8 dicembre 2019

OLFATTINA. Dove dichiariamo ufficialmente decaduto il termine "mouillette" (per la lingua italiana).


Non è tollerabile, che in europa (scritto così) si imponga quel solito idioma tronco a scapito delle altre lingue ed in particolare a scapito della nostra solenne e melodiosa lingua. Oggi è ...domenica, siamo dentro un fine settimana, eppure molta gente non lo chiama come dovrebbe chiamarlo, perché lo chiama week-end... Se vi volete bene, lo chiamate fine settimana. Se invece vi odiate ed odiate questo paese, chiamatelo pure week-end. Anche in profumeria la fanno da padrone i termini stranieri, soprattutto francesi. In molti casi si dice, non c'è alternativa. Spiacenti, ma si tratta di giustificazioni di limitatezza e di resa. Il nostro paese non può continuare a darsi via così: non c'è amore di gruppo, nè amor proprio. A noi non va. Non è per niente giusto. 
In Italia non si fanno più figli. E' un fatto allarmante sul quale è sempre utile riflettere. [...] similmente i linguisti notano che nella nostra lingua non si creano nuovi termini da troppo tempo, in favore di adozioni terminologiche spesso astruse che di fatto ci annientano. Così, l'autodistruzione in atto galoppa verso il finale che possiamo immaginare, e a noi non va. Non è giusto per niente. Tagliamo qui [...], il preambolo.

Il termine che stiamo per presentare ci appare molto valido. E' la sostituzione del termine francese "mouillette", ed avrebbe più di una semplice ragione per riuscire a scalzare quello. 
"Mouillette" è il pezzo di pane oblungo che s'usa inzuppare nell'uovo... scottato o semi cotto (detto tanto per farci del male "alla coque"). O in altro liquido, altro pezzo allungato di pane, etc. 
"Mouille" in francese è bagnato, inzuppato, intinto. 
Cioè a dire, se ragioniamo sul termine "mouillette" capiamo che è un termine migrato dalla cucina (francese) alla profumeria, senza troppi sforzi di adattamento logico, in quanto l'oggetto inzuppato nel termine muore, è bagnato, fine. Che ne fai se è bagnato di qualcosa? Lo metti in bocca? Lo butti? Lo annusi? Non si sa... Il termine non ha nessun riferimento all'olfatto.
C'è poi un problema fonetico, le vocali "o" e "u" in successione sono terribili, perché tendono a suscitare disgusto. Ci sono studi sull'argomento, ma vogliamo essere brevi. Vi basti pensare alle onomatopee fumettistiche. Le due vocali indicate, sono tipiche in successione ("ou"/"uo"), delle onomatopee che stanno per il vomito, nel suono di rigurgito, o per il boato di schifo da stadio, etc. Non è il migliore dei termini possibili, e non è nemmeno italiano. Se ci riferiamo a quella lingua rapida (non sempre in verità) e praticona, da commercianti e canzoncine che è l'inglese, troviamo "paper-strip"... "Striscia di carta", è alquanto demente (e non ha nessun riferimento all'olfatto). 
Per non parlare di cretinate composte lunghissime come "Scent Blotter Strips" o "Fragrance Tester Strips"... Però l'italiano non ha niente di meglio... Si dice, e fino ad oggi è andata così... Di solita rassegnazione. 

La nostra proposta è specifica, si adatta esattamente alla profumeria e non sembra avere i difetti della rigida concorrenza. In più giochiamo 9 lettere contro 10 e 10. In questo modo, non rimane nemmeno la scusante della preferenza, in una società molto veloce, per la brevità lessicale...

Proponiamo di sostituire il termine "mouillette" (e "paper-strip"), con il termine (assolutamente inedito): "olfattina". 

Olfattina: s.f. strisciolina di carta usata per testare i profumi (s.f.pl. "olfattine").

J!cky 2.0