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giovedì 20 dicembre 2012

Momotaro, la storia dei magnifici profumi del ragazzo pesca.

Oggi vi raccontiamo una favola, su due profumi "da favola":

C’era una volta...

Due anziani. Un vecchio e una vecchietta.
Il vecchio andava in montagna a far legna la vecchietta al fiume a lavare i panni.
Un giorno la vecchietta, mentre lavava grigi mutandoni, vide galleggiare trascinata dalla corrente una grossa pesca.
La vecchia incuriosita scese a valle e presa la pesca se la portò a casa.
Il vecchio ritornò dalla montagna e rimase meravigliato: un pesca?
Accarezzando il frutto profumatissimo diceva: "Ma che bella pesca!". "Proviamo a tagliarla!", e la pose sul tagliere.
La vecchina stava per tagliare la pesca con un coltellone, quand'ecco, la pesca si mise a roteare sul tavolo.
"La pesca! La pesca è viva!", strillavano così quando la pesca si ruppe e dal suo interno tra effluvio di fiori dolci uscì un bambino.

Il vecchio e la vecchina si meravigliarono, ma ancor più si meravigliarono della sua vivacità.

Il bambino era bello e profumato. Senza tanti complimenti cominciò a divorare scodelle di riso, una dopo l’altra, e rideva.




I due anziani erano felici di quel ragazzo e con grande felicità chiamarono il bambino nato dalla pesca "Momotaro", che in giapponese significa ragazzo pesca.

Momotaro cresceva a vista d’occhio e con una grande forza, 
tanto che sollevava con facilità anche cose pesantissime.
Così facendo Momotaro cresceva e diventava grande e forte.
Ma un fatto li affliggeva: anche se la vecchia lo cullava o se il vecchio gli sorrideva dolcemente, Momotaro sorrideva ma non emetteva suoni. I vecchi erano preoccupati: il ragazzo pesca non parlava affatto.
"Perché questo bambino non dice una parola?", si dicevano i due vecchi guardandosi l’un l’altro.
Poi in un rush:
"Vado!", esclamò improvvisamente Momotaro a gran voce.
E di nuovo:
"Vecchio, vecchia, vado a combattere i demoni!".
Al grido di Momotaro la vecchina sobbalzò: "A combattere i demoni?!".
Gli dissero che era molto pericoloso, ma lui andò.

Gucci Rush è un grande profumo, è consapevole di essere una pesca alla lacca per capelli, una pesca inventata, e lo rimarca la confezione e il flacone voluto da Tom Ford.
Gucci Rush II fu invece un vero fallimento, già dimenticato dalla storia.
Ma rimaniamo sul nostro vero RUSH:




Gucci Rush "donna" infatti... E' un capolavoro di Almairac il grande, ormai consegnato al mito.
Ma cosa vuol dire da donna?




Mitsouko è un "femminile", o meglio ERA nato per un pubblico femminile, ma lo indossavano molti uomini senza problemi sin dagli inizi, lo indossava regolarmente Charlie Chaplin, che (per dire) gay di sicuro non era, anzi...
Ma la sorpresa attualissima viene dagli States, dalla Germania e dalla Francia dove molti ragazzi dopo avere collaudato con successo il fantastico Mitsouko (per i gusti di oggi un profumo definitivamente neutro o unisex) provano la pesca gelsomino patchoulosa hair-spray di Gucci Rush, e si divertono, perché non si tratta di profumi troppo fioriti, semmai resinofruttati. 
E il più funny è lui, il profumo del Momotaro.
Gucci Rush è un profumo futurista.
E' divertente, specialmente nel drydown incanta tutti e seduce con il sorriso.
A noi piace abbinarlo a un buon profumo a base di oud, o ad un Attar Amouage con prevalenza di Agarwood.
E avrete una pesca virile (anche senza muscoli addosso).
Alle volte uno cerca il perfetto profumo giapponese, o Zen e scopre che Shiseido non ne sa un ***** di profumeria (chi capisce Shiseido se ne frega di Nombre Noir & Co.): e che i migliori profumi in grado di interpretare in qualità l'animus nipponico sono ancora e sempre parto della mente di grandi profumieri francesi.

Guerlain Mitsouko: 5/5

Gucci Rush 4/5


GHIRIGORIGHIRIGORI.


Gucci RUSH.

Post n°384 pubblicato il 16 Agosto 2012 da Monsieur_Jicky