"Apo Peppalesting Pig" ARTWORK By Jicky 2.0 + "Al mare a Josa" (feat. Attilio Givoldani)

Chi va piano va sano ma va lentino. Sugamacai. Sotocai. Maeaicai. Ghesbìro! Che spruzzo! Taikyoku shodan an nio ò che renghe che go... Qui si scrive qua. Lì si scrive là. Montepulcino che struzzo. Che Luca si buca ancora... Silvia non si sa se lo sa. E di benaltro benaltrismo e via andando. Nando, che te lo butta in parte camminando. La cerchi e la trovi, sempre più in alto! Chi mise i lacci ai tappi se furossi strangolato nella culla, guadagno universale averossi faciuto. Non lo so. Mah. Fallo dolcemente. Solo per un'ora, perdutamente. Sugamacai, Scaramacai. Magnabachi e pestamacachi. Niente grilli nè gri. An. An. An. Fingi di dormire. Ronf Ronf. Che dopo le vacanze in Val Daltronde ci scapperosse il mare. Quant'è bello inspira da naso espira dalla bocca, al primo che mi tocca, il grugno Fra Cassai da Volterra. Tutti sottoterra! E andiamo al mare a Josa. Tra le spiagge e gli ombrelloni, trojone e gran cojoni, tra pecore e montoni, granite sognanti alla sugna suina, grondanti sudore di grondaia. Col can per l'aia. Alla corte di Bruxelles, per far segoni ai re. E' ascito pazzo lo sciita. Io ti hamas! Sei un sunnita! Scemo e più scemo ma non senso lato, lato per lato, della scritta insulsa senza zucchero, sullo zucchero semolato. Giglio tigrato e ligliana, poche seghe, stirata. Che poi è veramente ciò che conta.